Situazione Lega e Presidenza FIGC

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Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Figc, si confida al telefono con un falso Luciano Moggi, nel corso della trasmissione La Zanzara di Radio 24. Tavecchio ha parlato del suo avversario Demetrio Albertini: "Ha la Nazionale in mano da otto anni e dice che non c'entra niente" (in riferimento all'eliminazione dell'Italia dal mondiale brasiliano). E poi ha dato un'anticipazione sul nuovo ct degli azzurri: "Questa novità di conte non è roba da poco. E' emersa adesso".

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ROMA, 30 LUG - "Con dispiacere lascio un incarico cui tengo molto. Ma ho un avversario terribile, che sono riuscito a governare per 22-23 anni e che alla fine sta vincendo: lo stress". Così Arrigo Sacchi ha motivato la decisione di non rinnovare il rapporto con la Federcalcio in qualità di coordinatore tecnico delle nazionali giovanili. Il contratto dell'ex ct, siglato nel 2010, scadrà domani. "Ho avvisato la Figc da un anno che a fine mandato avrei lasciato", ha precisato adducendo poi anche motivi familiari.

Fonte: ANSA

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"Quel linguaggio rientra nella sua normalità, anche parlando delle donne. Quando ci ha portato un progetto sul calcio femminile il titolo era 'spogliati e gioca'. Noi abbiamo portato un altro progetto, da quel giorno lì la commissione sul calcio femminile non l'hanno più riunita". Poi Ulivieri ricorda gli scontri avuti con Tavecchio come presidente della Lega dilettanti: "In passato ha usato metodi che a noi hanno creato problemi. Avevamo preso una posizione sugli arbitri a tutela della loro autonomia e indipendenza. Spero la adoperino questa autonomia. Noi ci siamo battuti per questo. Avevamo preso una posizione diversa sul calcio femminile e c'è stata una ritorsione con il via all'obbligo dell'allenatore nelle categorie dilettanti. Mi sono dovuto incatenare per fermarli. Tavecchio era all'epoca vicepresidente federale e responsabile Uefa per il calcio giovanile". L'ex allenatore di Bologna e Napoli ha quindi ribadito i motivi dell'appoggio dell'Assoallenatori a Demetrio Albertini: "Arriva dal calcio, ha giocato e ha fatto il dirigente federale. Parla piano, è educato, non dice parolacce. Ha proposto di avere al suo fianco Tavecchio e Macalli in questo percorso. Non mi sembrano colpe".

"Ognuno deve avere la sensibilità di conoscere quelle che sono le sue possibilità", ha poi ribadito le proprie posizioni Renzo Ulivieri a Sky. "Credo che imprenditori e dirigenti importanti certi metodi (del programma di Tavecchio, ndr) non li avrebbero proposti mai all'interno delle loro aziende". In particolare Ulivieri ha attaccato Claudio Lotito, il presidente della Lazio è il vero 'deus ex machina' della candidatura di Tavecchio insieme ad Adriano Galliani. "Il programma che propongono è improntato molto sul pensiero di Lotito. Lui pensa che il palazzo della federazione abbia una porta sola e che la chiave spetti a lui, con queste premesse non credo ci sia neanche la possibilità di cominciare".

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RENZI: "UNA PAROLA SU TAVECCHIO E ITALIANE FUORI DA CHAMPIONS" - "Se dicessi una parola su Tavecchio da presidente del consiglio forse Roma, Juve e Napoli non potrebbero giocare in Champions League". Lo ha detto Matteo Renzi.

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Da 18 club di A su 20, Tavecchio si ritrova con 11 preferenze che rappresentano l'esatta 'metà più uno' necessaria ad essere eletti. I pareri in Lega Pro saranno decisivi.

Da quella che sembrava una vittoria 'in carrozza', adesso la posizione di Carlo Tavecchio è seriamente a rischio. Uno dei due candidati alla presidenza della Figc, insieme a Demetrio Albertini, ha dovuto registrare un 'crollo' di preferenze che non può fargli dormire sonni tranquilli.

Come evidenzia la 'Gazzetta dello Sport', il numero uno della Lega Dilettanti era partito con 18 club di A su 20 favorevoli alla sua elezione e ad oggi se ne ritrova con appena 11 dalla sua parte.

L'involuzione è frutto delle recenti uscite, ritenute infelici da diverse società, che hanno preferito cambiare orientamento e togliere l'appoggio alla candidatura di Tavecchio nella corsa alla poltrona della Federcalcio.

A questo punto, l'ago della bilancia è rappresentato dalla Lega Pro dove il massimo esponente Macalli gli ha ribadito il sostegno ma c'è da fare i conti con chi vede al massimo una decina di 'dissidenti' e chi invece ben 25 su 60.

Nel frattempo, in Serie B, anche il Latina si è esposto in via ufficiosa: "Nessuno ancora ha richiesto il nostro parere, quando verremo interpellati manifesteremo il nostro appoggio ad Albertini", questo il pensiero del vicepresidente Maietta che di fatto chiude le porte a Tavecchio. L'11 agosto è dietro l'angolo.

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Giugno, dopo Italia-Uruguay un coro assordante: Ripartiamo dai giovani italiani!
Ecco Vidic (32) Alex (32) Cole (33) Evra (33) Marquez (35)

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L'Inter esprime tutta la sua soddisfazione per la fresca nomina di carlo Tavecchio a presidente della Figc: "C'è bisogno di forti segnali di cambiamento".

Se qualcuno aveva dei dubbi su dove stesse l'Inter relativamente alla vicenda Tavecchio-presidenza Figc, nel silenzio pre-elettorale di Thohir, è bastato attendere pochi attimi dopo l'elezione del nuovo capo del calcio italiano per conoscere in maniera chiarissima la posizione della società nerazzurra, che non usa mezze misure per celebrare il successo dell'ex numero uno dei Dilettanti.

"F.C. Internazionale esprime la propria soddisfazione per l'elezione di Carlo Tavecchio a Presidente della Federcalcio - si legge sul sito ufficiale dell'Inter - In un momento in cui l'intero sistema calcistico italiano ha bisogno di forti segnali di cambiamento, il programma che il nuovo Presidente ha presentato riscuote la nostra piena approvazione. Ed è proprio sottoscrivendo quel programma che l'Inter si vuole impegnare con i nuovi vertici della FIGC nel riportare il gioco del calcio al centro del progetto, così come Tavecchio ha dichiarato di voler fare".

"La lotta contro la violenza, la riforma dei campionati, la nascita delle seconde squadre per trovare sbocchi immediati ai giovani che escono dal Settore Giovanile, la competitività della serie A nei confronti dei più importanti campionati stranieri - continua la nota nerazzurra - sono solo alcuni dei punti che il nuovo Presidente intende sviluppare. Ci sono diverse parole chiave da sottolineare: competitività, sviluppo, formazione, sicurezza. Noi, come Inter, scegliamo 'insieme'. Perché come ha dichiarato Tavecchio: "nulla è impossibile se si lavora insieme'. A lui, dunque, i migliori auspici e l'in bocca al lupo per il duro lavoro che lo attende".

Nessuna esitazione, dunque, nonostante - come ha svelato la 'Gazzetta dello Sport' - nelle ore precedenti la votazione si fosse mosso addirittura il romanista Pallotta, tramite una telefonata diretta, per far capire a Thohir dove stesse davvero la forza del cambiamento. Almeno secondo lo schieramento 'No-Tav'.

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