[Cinema] Fortapàsc

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freezee
00domenica 15 marzo 2009 21:47
Il film di Marco Risi sulla vita di Giancarlo Siani arriva in un momento particolare della vita della città. Forse arriva proprio nel momento più giusto. Lo stato c´è.
Ciò che manca ancora è l´impegno civile e una forte rivoluzione culturale della sua parte sana, la maggioranza per fortuna.
Il trailer che vi proponiamo riapre le ferite mai rimarginate di una città che è sempre stata operosa e civile, fino a quei tragici anni ´80.
Gli anni della svolta verso il buio.
Oggi, proprio dal buio della sala cinema, dopo la visione di "Fortapàsc", auspichiamo possa uscire una città che ritrovi la marcia vincente.
E, dopo il buio, luci in sala, ma soprattutto luce sulla città.

TRAILER:






La trama in breve:
Nel 1985 Giancarlo Siani viene ucciso con dieci colpi di pistola. Aveva 26 anni. Faceva il giornalista, o meglio era praticante, abusivo, come amava definirsi. Lavorava per Il Mattino, prima da Torre Annunziata e poi da Napoli. Era un ragazzo allegro che amava la vita e il suo lavoro e cercava di farlo bene.

Aveva il difetto di informarsi, di verificare le notizie, di indagare sui fatti. È stato l’unico giornalista ucciso dalla camorra.
Noi qui lo seguiamo negli ultimi quattro mesi della sua vita. La sua ultima estate quando, dal Vomero, dove abitava, tutti i giorni scendeva all’inferno di Torre Annunziata, regno del boss Valentino Gionta. Tutto, in quel periodo, ruotava intorno agli interessi per la ricostruzione del dopo terremoto e Giancarlo vedeva. E capiva.
Lo vediamo muoversi fra camorristi, politicanti corrotti, magistrati pavidi e carabinieri impotenti, come un giglio nel fango.

Proprio la sera in cui venne ucciso, a Napoli Vasco Rossi teneva un concerto al quale Giancarlo sarebbe dovuto andare con la sua ragazza.


Titolo: Fortapàsc (FORTAPÀSC)
Genere: Drammatico
Cast: Libero De Rienzo, Valentina Lodovini, Michele Riondino, Massimiliano Gallo, Ernesto Mahieux, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra, Ennio Fantaschini, Duccio Camerini, Renato Carpentieri, Gianfelice Imparato, Marcello Mazzarella, Daniele Pecci
Data di uscita: 27/03/2009
Paese: Italia
Diretto da: Marco Risi
Anno di produzione: 2008
Distrubutore: 01 Distribution




Film girato quasi interamente nella mia città, nelle comparse tanti miei amici e tutte persone della mia città.

Un bellissimo lavoro di Risi e di tutta la produzione.Un film che sento particolarmente perchè in una delle scene "riviviamo" (la mia famiglia) una disgrazia di quegl'anni...la strage di Sant'Alessandro del 26 Agosto del 1984, perse la vita l'unico fratello di mio padre, che si trovava per caso lì...un pulman "turistico" zeppo di killer che iniziò a sparare sulla gente fuori ad un bar, colpendo a caso...fu un clamoroso "errore", perchè in quel bar non c'era chi volevano... [SM=x35283]


Comunque andatelo a vedere, è la storia di un giornalista serio, uno dei pochi giornalisti che faceva il suo lavoro, aveva messo le mani su qualcosa di potente, di troppo grande, era solo Siani, tutti avevano paura di cosa stava facendo...

Io(come tutti i miei concittadini) conosciamo la storia come le nostre tasche, sappiamo tutto quello che successe in quegli anni, prima e dopo.

E' anche un pò la storia di quegli anni...

Ben vengano giornalisti, ma soprattutto uomini, come Giancarlo... [SM=x35278]

Non aspettatevi ovviamente scene alla Scarface, o la scenografia e attori di un colossal...ma è sicuramente un buon film.


Naturalmente, il 27 sarò il primo ad andare. [SM=x35275]
beto6
00domenica 15 marzo 2009 23:31
beh...

libero di rienzo mi piace come attore, ricordo ancora santa maradona e l ho rivisto poco fa dove per me è bravissimo!!!

non so in questa parte come sarà, anche perchè ha troppo la cadenza da romano, cmq è una storia che conosco, ma non i dettagli e lo vedrò sicuramente al cinema.

siani è anche ricordato in "un posto al sole" c'è un giornalista che fa la parte del figlio di siani, ricordo bene [SM=x35363] ?
ToToNn
00domenica 15 marzo 2009 23:40
marco risi e libero de rienzo è una bella accoppiata, anche se questa volta il film è "drammatico"... andrò sicuramente a vederlo...
freezee
00martedì 17 marzo 2009 14:12
Anteprima ieri al San Carlo.

Tutti in piedi e dieci minuti d'applausi.

Sentito ora al TG3 Campania.

[SM=x35275]
beto6
00venerdì 27 marzo 2009 14:01
l ho visto ieri sera...

che dire film molto molto bello, 2 ore volate scorre veloce senza mai annoiare.

cmq libero de rienzo mi è piaciuto, anche se siani l ho visto solo in foto, credo che lo ricordi bene.
Purtroppo ha la cadenza troppo romana, ma come attore mi piace molto.

che dire spero che anche altri guardino questo film perchè in fin dei conti, giornlisti come siani è raro trovarli e vale la pena conoscere la sua storia se pur attraverso un " semplice" film.

grazie siani, grazie alle persone come te [SM=x35291]
freezee
00venerdì 27 marzo 2009 14:09
mi fa piacere che sei andato a vederlo beto [SM=x35275]

Io per vari impegni serali non l'ho visto ancora, purtroppo.

Questa mattina al "Politeama" di Torre Annunziata, c'è stato il dibattito-incontro, tra tutta la produzione, attori, regista ecc.., sindaco, giornalisti e cittadini.


"Fortapàsc", dibattito-proiezione al Politeama per ricordare Siani
Venerdi 27 Marzo 2009 ore 13:48

"Fortapàsc", dibattito-proiezione al Politeama per ricordare Siani Erano in tanti ad assistere alla proiezione del film “Fortapàsc” su Giancarlo Siani. Gremita la sala del cinema Politeama che, questa mattina, ha ospitato il dibattito sulla pellicola del regista Marco Risi organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Torre Annunziata. Cittadini, studenti, politici e membri della carta stampata hanno partecipato, con vivo interesse ed emozione, alla giornata che potremmo definirila il “Giancarlio Siani day”. Un grande applauso ha accolto l’arrivo del regista Marco Risi e l’attore che ha interpretato Siani, il bravo Libero De Rienzo. “Innanzitutto, l’intento di questa iniziativa è quello di ricordare il giovane cronista del Mattino assassinato il 23 settembre 1985 dalla camorra. Noi tutti gli rendiamo omaggio e lo ringraziamo per tutto quello che ha fatto”. Con queste parole ha esordito Ermanno Corsi, giornalista e moderatore del dibattito che ha avuto inizio subito dopo la conclusione del film. Sul palco, oltre a Risi e De Rienzo, erano presenti il magistrato Armando D’Alterio, della Direzione Distrettuale Antimafia, il sindaco Giosuè Starita, l’assessore Maria Elefante e la giornalista de Il Mattino Donatella Trotta. “La vittoria sulla camorra, qui a Torre Annunziata come nel Napoletano, non è ancora completa - ha dichiarato Ermanno Corsi -, anche se bisogna dare atto alle forze dell’ordine e alla magistratura del lavoro fin qui svolto”. Sulla stessa lunghezza d’onda il giudice D’Alterio: “Per l’omicidio di Giancarlo Siani - afferma - sono state condannate sette persone. Tuttavia, è stato solo a partire dai primi anni ‘90 che si è potuto, attraverso le indagini, scoprire che ciò che Giancarlo aveva documentato nei suoi articoli era vero. Questo perché negli anni in cui viveva Siani, non esistevano strumenti investigativi come l’utilizzo dei pentiti e lo stesso pool antimafia, strumenti introdotti grazie a Giovanni Falcone”. Molto sentito e commosso l’intervento di Donatella Trotta: “Per me è un onore essere qui questa mattina - ha dichiarato la giornalista -. Giancarlo, come me, aveva iniziato a lavorare in nero ed era ad un passo dalla firma del contratto. Ma, purtroppo, non è riuscito a realizzare il suo sogno. Il mio rammarico è quello di non averlo conosciuto, anche se avevo sentito tanti colleghi parlare di lui. Questo film - conclude - ha dato voce alla ricerca della verità. E Giancarlo era un assiduo e testardo amante della verità”. A prendere la parola, poi, il regista Marco Risi: “Torre Annunziata si è sentita responsabile dell’omicidio di Siani per colpa di qualcuno, e non di tutta la città. Spero che questo film serva a cambiare le cose”. L’assessore Maria Elefante è intervenuta asserendo con forza il cambiamento profondo che sta attraversano la nostra città: “Torre sta cambiando - ha sottolineato l’esponente dell’esecutivo Starita - e lo sta facendo anche grazie all’impulso della cultura e attraverso le politiche dell’intera amministrazione comunale volte al ripristino della legalità”. Infine, il sindaco Giosuè Starita ha ringraziato tutti colro che hanno partecipato a questa giornata: “C’è tanta partecipazione e questo è un buon segnale. La presenza dei giovani è un monito importante per noi amministratori di fare meglio e di più per risollevare le sorti di questa città. Il recupero di Torre Annunziata passa per la capacità della nostra comunità di fare sistema, interagendo con la politica e le forze dell’ordine. Solo così riusciremo - conclude il primo cittadino - a non essere soli nella lotta alla camorra. Quella solitudine che, purtroppo, condannò Giancarlo Siani alla morte”.
Questo, il resoconto degli interventi dal palco del Politeama. Una giornata intensa ed emozionante conclusasi con il dono di una targa ricordo dell’Amministrazione a Libero De Rienzo, l’attore che ha fatto rivivere sul grande schermo gli ultimi istanti di vita di Giancarlo Siani, un testimone, più che un martire, della verità. Alla fine, non sono mancati dei “fuori programma” che hanno animato la discussione, ma gli applausi del pubblico hanno saputo dare il giusto tributo a chi, come Giancarlo, ha perso la vita a soli 26 anni cercando di svolgere nel modo migliore quello che aveva sempre desiderato di fare: il giornalista che amava raccontare la verità.
DOMENICO GAGLIARDI




Spero veramente che non resti solo un film destinato a non uscire dai confini campani...

Invito veramente tutti a vederlo...ma da quel che noto, almeno qui dentro oltre ai napoletani, frega ben poco...

ha ragione Saviano quando dice che chi non è del sud, e chi non vive determinate situazioni, sbaglia a provare indifferenza e a fregarsene della camorra, della mafia ecc...commettendo l'errore di pensare che siano solo fenomeni locali...invece sono inconsapevoli che quei "sistemi" influenzano un pò tutta la penisola...partendo dalla politica... [SM=x35275]
Rory1991
00domenica 29 marzo 2009 10:59
L'anno scorso ho partecipato ad un incontro con il fratello di Giancarlo Siani...una storia molto rara e da raccontare sicuramente..Proprio lui ci disse di questo che film che sarebbe uscito..Ed eccolo qui..Appena posso ci vado, lo voglio vedere assolutamente.. [SM=x35275]
karma77
00domenica 29 marzo 2009 12:02
visto ieri

sincero: il film non è male ma neanche così imperdibile..sarà che è difficile che mi piacciano i film/documentari (devono essere molto più realistici per farmeli piacere, senza stronzate sentimentali inventate o paradossi temporali come la strage di Torre Annunziata posta nel 1985 per motivi di sceneggiatura quando [purtroppo] è accaduta un anno prima, la storia è una cosa seria e va trasmessa senza cazzate hollywoodiane)

ad esempio ho scoperto che esisteva già un film su Siani e già guardando il trailer mi sembra MOLTO meglio di quello di Risi:



Comunque tornando su Fortapasc quoto beto con libero di rienzo, bravino sì, ma decisamente non è proprio così adatto al ruolo

ma è certo che film di sto genere, tratte da storie vere così crudeli, riescono sempre a trasmetterti forti scossoni emotivi (soprattutto per chi è di qua)

SFLORIO295
00lunedì 30 marzo 2009 01:26
visto stasera...bellissimo film.

anadatelo a vedere.
beto6
00lunedì 30 marzo 2009 12:58
@karma

la penso un pò diversamente, questo è un film sua Giancarlo Siani ovviamente si parla del suo lavoro, ma si parla anche del ragazzo di 26 anni che aveva una vita anche al di fuori di quello, è il film della sua vita, altrimenti credo avessero fatto un documentario dove venivano riportati solo fatti ( un pò come il film gomorra, quello è molto più documentario di questo).

il fatto della strage lo ignoravo e quindi è una cazzata, però alla fine il messaggio che passa il film è molto bello.

Un ragazzo normalissimo con amici, ragazza ecc che non si risparmia nel suo lavoro e lo vuole fare bene fino in fondo raccontando quella che purtroppo è una triste realtà, sulla quale rari casi hanno il coraggio di metterci bocca.

cmq è vero che seguo salutariamente solo qualche tg, ma mi chiedo è mai possibile che nessu collega di siani abbia fatto un servizio su questa storia, per farlo andare oltre i confini campani?

[SM=x35300]
karma77
00lunedì 30 marzo 2009 16:04
Re:
beto6, 30/03/2009 12.58:

@karma

la penso un pò diversamente, questo è un film sua Giancarlo Siani ovviamente si parla del suo lavoro, ma si parla anche del ragazzo di 26 anni che aveva una vita anche al di fuori di quello, è il film della sua vita, altrimenti credo avessero fatto un documentario dove venivano riportati solo fatti ( un pò come il film gomorra, quello è molto più documentario di questo).

il fatto della strage lo ignoravo e quindi è una cazzata, però alla fine il messaggio che passa il film è molto bello.

Un ragazzo normalissimo con amici, ragazza ecc che non si risparmia nel suo lavoro e lo vuole fare bene fino in fondo raccontando quella che purtroppo è una triste realtà, sulla quale rari casi hanno il coraggio di metterci bocca.

cmq è vero che seguo salutariamente solo qualche tg, ma mi chiedo è mai possibile che nessu collega di siani abbia fatto un servizio su questa storia, per farlo andare oltre i confini campani?

[SM=x35300]



di sicuro un pregio del film è quello di descrivere Siani come un *NON*-eroe.

come dici tu un ragazzo normalissimo che voleva solo far bene il suo lavoro, senza eroismi

su questo il film di Risi è assolutamente da lodare

ci sono diverse che non mi piacciono del mezzo, ma il fine assolutamente sì

[SM=x35275]
freezee
00venerdì 10 aprile 2009 08:28
Visto in questi giorni, finalmente.

Complimenti a De Rienzo per l'interpretazione, l'unica cosa è che la sua cadenza romana si sente troppo.(essendo Siani napoletano)
Però esteticamente e nella gestualità(per come descrivevano Siani) è entrato veramente bene nel personaggio.

A me non è che sia piaciuto molto [SM=x35300]

Mi ha leggermente deluso...

Cioè hanno troppo enfatizzato e pompato le cose, moltoooo romanzato, almeno per chi come me conosce la realtà delle cose, vivendole in prima persona.


La storia del boss Gionta è fatta a mò di parodia, sulla strage e su tutte le scene riguardanti i camorristi hanno inventato tantissimo.
Non era sbruffone e spavaldo, come nel film, anzi era un uomo abbastanza taciturno e (paradossalmente) contro la violenza.

Ma potrebbe essere anche giusto perchè comunque è la storia di Siani, e non dei camorristi di quegl'anni.

Forse mi sò fatto prendere dalla mano, e mi aspettavo un capolavoro, bho [SM=x35273] .


Ora c'è una mezza polemica in corso:


Fortapàsc, scoppia la polemica. Chiesto il sequestro della pellicola
Giovedi 9 Aprile 2009 ore 16:06

Il giornalista e scrittore Mino Jouakim, già Caporedattore del “Mattino”, ha chiesto al Tribunale di Napoli il sequestro del film Fortapàsc su tutto il territorio nazionale.

Nel ricorso depositato in questi giorni, Jouakim lamenta che, nella ricostruzione degli ultimi mesi di vita del giornalista Giancarlo Siani, il personaggio di “Sasà”, responsabile della inventata redazione di Torre Annunziata (nella realtà Castellammare di Stabia) sarebbe a lui chiaramente riconducibile e verrebbe dagli autori del film ridicolizzato e falsamente rappresentato.

In particolare, Jouakim, difeso dagli Avvocati Maurizio d’Albora e Fabio Mariottino, lamenta che, contrariamente alla realtà, egli venga, nella ricostruzione cinematografica, rappresentato come un “capo” di scarsa moralità che cerca di ostacolare in ogni modo le inchieste di Siani e, anzi, che, per farlo desistere dal suo intento di denunciare il malaffare della camorra, minaccia di allontanarlo dalla redazione, invitandolo a fare il “giornalista-impiegato” piuttosto che “il giornalista-giornalista”.

Secondo Jouakim, la stessa redazione di Castellammare viene ridicolizzata e diffamata attraverso la rappresentazione di uno squallido ufficio nel quale, oltre al pavido responsabile, lavorano un fotografo tossicodipendente e due giornaliste che, piuttosto che al proprio lavoro, si dedicano esclusivamente alla cura del loro corpo ed affari personali.

Tutto ciò, secondo Jouakim, che nel ricorso ricorda la sua trentennale storia di cronista di punta del Mattino, proietta per sè stesso e per la redazione che dirigeva, un’immagine distorta e fortemente diffamatoria soprattutto in considerazione del suo legame personale e professionale con Siani e dell’appoggio che egli gli garantì costantemente nella quotidiana attività di corrispondente da Torre Annunziata.

Il giudice Laura Tricomi, della settima sezione del Tribunale di Napoli, ha fissato l’udienza pubblica del 23 aprile per la comparizione del produttore e del regista del film, Marco Risi, e per decidere sulle richieste formulate da Jouakim.
COMUNICATO STAMPA

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