Sono un fan di questo splendido sport ed ora che è finito l'europeo organizzato in Italia (che nessuno ha cagato) con l'Italia, ahimè solo quarta, mi preme di fare alcune osservazioni.
Come per molte realtà sportive le federazioni che dovrebbero tutelare i rispettivi sport non sono all'altezza della situazione e i rispettivi dirigenti non fanno altro che litigare tra loro per una poltrona. Uno sport (a mio avviso) affascinante rischia di scomparire dopo aver perso molte delle protagoniste di un glorioso passato. Dopo il pluriscudettato Roller Monza, ora anche il mio amato Hockey Amatori Vercelli, dopo aver conquistato sul campo l'accesso alla coppa CERS (la UEFA dell'hockey) deve rinunciare alla A1 e ripartire dal dilettantismo. Sarebbe bastato lo stipendio di un calciatore di serie B per pagarsi una serie A1 dignitosa.
Non dimentichiamoci che l'Italia ha prodotto alcuni dei campioni più forti di tutti i tempi: Alessandro Cupisti, Roberto Crudeli, i gemelli Michielon, i fratelli Bertolucci, i fratelli Mariotti, Dario Rigo, ecc. ecc.
Il "giovane" (ora ha 34 anni) Mirko Bertolucci è stato soprannominato Wonder Boy, ed è considerato a detta dei più, insieme a Daniel Martinazzo (Argentino), il più forte giocatore di tutti i tempi.
Aggiungiamoci che il Follonica si è laureato Campione d'Europa e abbiamo capito che la levatura hockeystica mondiale ci vede protagonisti. Al mondo infatti sono considerate solo quattro le nazioni "teste di serie" che da oltre trent'anni si contendono il mondiale: Spagna, Argentina, Portogallo e Italia.
Vogliamo tutelarlo o no questo sport?
Vi allego qualche foto del palahockey di vercelli ai tempi della finalfour di championsleague 1998...
La curva...
L'amatori Vercelli, vicecampione
Il Barcellona, grande sconfitto
Un'azione della finalissima