[Serie A 13/14] Le altre partite della 27^ Giornata

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li4m
00domenica 9 marzo 2014 12:33


SERIE A 27° Giornata

Sabato 8/3/2014

Udinese - Milan 1-0
Catania - Cagliari 1-1

Domenica 9/3/2014

Juventus - Fiorentina
Bologna - Sassuolo
Chievo - Genoa
Inter - Torino
Lazio - Atalanta
Parma - Verona
Sampdoria - Livorno
Napoli - Roma





Udinese-Milan 1-0, Di Natale spegne i rossoneri. Seedorf, che passo indietro
Totò firma l'1-0 con cui l'Udinese piega i rossoneri. Al Friuli l'olandese lascia in panchina tra gli altri Balotelli, Kakà e Taarabt. Guidolin ne approfitta raccogliendo 3 punti d'oro in chiave salvezza



Il campionato non conta nulla, sarà, ma la decima sconfitta del Milan è un macigno. Uno schiaffone ben assestato da Davide a Golia. Dall’Udinese, che pure avrà i suoi problemi, ma che con umiltà e impegno le suona ai rossoneri. Ad affondarli è l’eterno Totò Di Natale. Alla sua maniera, da falco dell’area di rigore, per poi volare sotto la curva. La partita che avrebbe dovuto dare slancio europeo al Milan si trasforma invece in un monito chiaro e duro, perché nemmeno uno slancio di fantasia potrebbe dare un senso alla stagione rossonera.

ARIA DI CHAMPIONS — Il turnover applicato da Clarence Seedorf è una chiara ammissione di volontà, perché ben sette elementi schierati in campo, la gara con l’Atletico Madrid la guarderanno dalla tribuna. D’altronde lo ha sottolineato alla vigilia: in questo momento conta solo l’Europa; guardare la classifica del campionato non serve a niente. Colpisce soprattutto la rivoluzione offensiva: Honda, Birsa, Robinho, Pazzini. Come dire, titolari a riposo perché al Calderon si può fare l’impresa. Francesco Guidolin, ai limiti storici con la società, sceglie la strada della prudenza: 3-5-2. Consigli pratici: fase difensiva massiccia e ripartenze veloci affidandosi alla velocità di Pereyra, Widmer, Fernandes e contare sull’esperienza di Di Natale.



ZAPATA E IL PAZZO — Il prologo dà ragione al tecnico friulano: al 4’ Zapata regala palla a Pereyra che irrompe in area ma che tra il secondo palo e il gol incontra il piede di Abbiati. Il Milan replica con un colpo di testa di Pazzini centrale e alto. L’azione si ripete al 14’: cross di De Sciglio, Scuffet a vuoto, ma il Pazzo preso in contropiede sbaglia a porta vota. Al 15’ invece sale in cattedra un déjà-vu rossonero. Da una palla inattiva Widmer controlla male e Abbiati ci mette una pezza. Al 31’ il Milan incasella le occasioni più nitide, ma se nella prima Zapata di testa è goffo e inguardabile, in quella successiva Scuffet si esalta deviando in angolo su Pazzini. Al 40’ la leggera deviazione di Mexes toglie l’urlo del gol a Di Natale, ma sempre con la collaborazione della difesa del Milan, poco attenta e abile nel regalare spazi all’Udinese. A conti fatti il primo tempo scivola via nella mediocrità; soprattutto di marca rossonera: poca qualità in campo e ritmo misurato, mai sopra le righe, con il solito difetto di non riuscire a finalizzare.



LA LEGGE DI TOTò — Il colpo di testa di Robinho, respinto a pugni uniti da Scuffet, all’inizio della ripresa potrebbe sconfessare il giudizio sui primi 45’ e presupporre una lavata di capo di Seedorf negli spogliatoi. Invece è l’Udinese a spingere di più e, gioco forza, imporre al Milan di sacrificarsi di più in difesa. Vedere il pallido Honda entrare in scivolata su Gabriel Silva è già un segnale. E’ anche per questo motivo che Seedorf decide di togliere Birsa per Essien e regalare quindi più consistenza al centrocampo dove Montolivo è un pesce fuor d’acqua. Ma servirebbe in realtà in difesa, perché al 16’ Mexes svirgola da dilettando regalando una palla gol all’Udinese, ma Totò Di Natale fa di peggio sbucciando la palla e spedendola ben lontana dalla porta. La scossa, almeno per il Milan, potrebbe essere Balotelli. Prende il posto di Robinho al 18’. Ma la perla la regala l’Udinese al 22’. Azione travolgente di Pereyra che duetta con Fernandes con i rossoneri piazzati: assist perfetto per Di Natale che sbuca come uno sparviero nel deserto e infila. Friuli in delirio; Guidolin febbricitante esaltato, Seedorf impietrito. Lo aveva detto Zapata: “Queste sono le partite di Totò”. Inascoltato. L’olandese lancia Taarabt per Muntari, mossa disperata. Ma è Allan a sfiorare il raddoppio con un sinistro a giro dal limite. Udine si alza in piedi quando Di Natale lascia a Muriel. Balotelli cerca di replicare al maestro con una punizione, ma al Milan servirebbero guizzi, colpi di ingegno, attenzione, concentrazione; in poche parole: gioco. Alla fine vince la classe operaia, che spesso va in paradiso.








Catania-Cagliari 1-1, Bergessio replica a Vecino, poi assedio senza esito

Un palo e una traversa nel finale per Lodi e compagni, e un punto che serve a poco, contro una squadra che chiude in 10 per l'espulsione di Avelar



Si sveglia tardi il Catania, va sotto, pareggia e domina, contro un Cagliari che chiude in dieci: finisce 1-1, e per i siciliani, penultimi davanti al Sassuolo, è un punto che serve davvero a poco. Primo tempo poco spettacolare: il Cagliari non ha tutto questo interesse a fare la partita, il Catania non ha tutta questa velocità per infilare una squadra che il contropiede l'ha sempre saputo fare, tanto più difendere. Il primo tiro è proprio del Cagliari, che preferisce Nené a Pinilla, e manda in tribuna l'Under 21 Murru, che lunedì si allenerà con Prandelli: con lui ci sarà anche Marco Sau, che al 4' impegna Andujar dopo un bel dribbling a rientrare. Il Catania punta sulla velocità di Keko a sinistra (all'ala) e Peruzzi a destra (terzino, ma sempre all'arrembaggio), mentre Lodi, in cabina di regia, spreca una buona occasione di testa, dopo un cross rimpallato del laterale argentino. Alla mezz'ora il secondo tentativo del numero 10: stavolta un calcio di punizione, il suo pezzo migliore, bravo Avramov ad alzare sulla traversa. Nel tempo di recupero, finalmente una vera palla gol: tiro di Keko rimpallato, palla a Barrientos, girata e sinistro, Avramov con qualche patema d'animo.

vantaggio a sorpresa — A inizio ripresa Biraghi va al cross dal fondo, Pisano devia, Avramov allontana, Barrientos va per prendere palla e rimedia prima una spallata da Ekdal, poi un giallo di Rizzoli, per aver chiesto con troppa insistenza il rigore. Del Cagliari poche notizie, ma sono quelle decisive: 8', Astori appoggia in avanti, Nenè prova l'assist di tacco, rimpallo in area, nessuno marca Vecino perché tanto è spalle alla porta, ma l'uruguagio è rapidissimo a girarsi e mettere in rete col destro. Per il Catania sarebbe una condanna, l'appello lo firma Lodi, con una precisa punizione a giro da posizione angolata: Bergessio va a saltare, deviazione impercettibile, esultanza come se avesse fatto tutto lui. Avelar va fuori al minuto 28', due gialli uno più evitabile dell'altro, Lopez, non avendo Murru, inserisce Eriksson nell'inedito ruolo di terzino sinistro, il Catania si butta avanti a testa bassa, e nel giro di un minuto centra un palo (sinistro di prima di Biraghi, in diagonale) e una traversa (Rolin di testa, su calcio d'angolo). Il finale è un assedio, Peruzzi e Lodi continuano a buttare palloni in mezzo, ma il Cagliari si salva, pur con grande fatica. Per il Catania, sapore di occasione mancata: la salvezza diventa sempre più complicata.

hakke5
00domenica 9 marzo 2014 13:12
ma Seedorf passo indietro rispetto a cosa? il Milan faceva ridere prima e fa ridere adesso, magari meno di prima ma il problema non era certo solo Allegri
$eldiablo$
00domenica 9 marzo 2014 17:01
Il Chievo sale a quota 3 rigori intanto

[SM=g1439199]
hakke5
00domenica 9 marzo 2014 17:06
e Okaka ultimamente è posseduto da Weah
Umbe84
00domenica 9 marzo 2014 17:07
vogliono il Chievo in Champions, è palese!

Cmq noi grande vittoria a Roma! Dea praticamente salva!
$eldiablo$
00domenica 9 marzo 2014 17:24
Re:
hakke5, 09/03/2014 17:06:

e Okaka ultimamente è posseduto da Weah



Pensa te che un mese fa ero indeciso se prendere Okaka o Postiga come 6° attaccante qua nel FantaGXP

Alla fine ho preso Postiga sperando in una rottura di Klose e alla fine si è rotto definitivamente Postiga, operazione degna di Branca

:asd:


Umbe84, 09/03/2014 17:07:

vogliono il Chievo in Champions, è palese!




Gombloddo!

:ahah:

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