Il portiere del Milan compie oggi 31 anni. Mentre è in Brasile con la Seleçao, il Milan lavora per migliorare dove ha stentato finora: il reparto arretrato.
MILANO, 7 ottobre 2004 - Trentuno anni. Per un portiere un'età che significa piena maturità. Oggi è il compleanno di Nelson Dida, in ritiro con la nazionale brasiliana per preparare le gare di qualificazione al Mondiale 2006 contro Bolivia e Venezuela. Nelson da Irarà, dove è nato il 7 ottobre 1973. Trentuno anni fa.
Storia affascinante, la sua. Approdato al Milan nella stagione 2000/2001 (la corte era quella di Zaccheroni), fece storcere il naso a molti. Ma solo per il ruolo. Ma come, un portiere brasiliano in Italia, terra di grandi portieri? Per più da una nazione poco propensa a parare, dove solo il grande Gilmar fece scalpore. C'era Abbiati titolare. Difficile scalzarlo. Giocò solo una volta in campionato: il primo novembre del 2000: Parma-Milan 2-0. Prova del fuoco in Champions League. A Leeds. Pioggia battente. Ottima prova. Poi, proprio all'ultimo minuto, una clamorosa papera che consegnò la vittoria agli inglesi. Stagione da archiviare. Poi un anno di purgatorio al Corinthians. Nel campionato 2002/2003 ritorno in rossonero.
Trasformato. Sicuro. Grande merito del suo preparatore William Vecchi. Parate straordinarie e quella grande notte dell'Old Trafford dove parò ben tre rigori alla Juventus. Uguale: Milan campione d'Europa. L'anno successivo lo scudetto. Oggi, titolare inamovibile.
Numeri. Nella famosa prima stagione una presenza, due gol subiti. Nell'anno della Champions, 30 presenze, 23 reti subite. Nel campionato 2003/2004, quello del tricolore, ancora meglio; una saracinesca: 32 gettoni per 20 gol nel sacco. Nel campionato in corso ha steccato la prima, nel senso che è stato espulso per un'entrata su Lucarelli. Poi quattro partite da titolare e 4 gol subiti. Non è una media da Superman, ma Nelson ci tiene a sottolineare che è solo questione di tempo. Che tornerà a fare la pantera. Al miracolo è abbonato, c'è da credergli. Difesa permettendo. Che non a caso, nella fase finale della seduta di oggi, è stata impegnata dai calci piazzati.
"Sono orgoglioso di fare parte di una società che ha avuto molta fiducia in me fin dall'inizio e spero di rimanerci il più a lungo possibile", ha dichiarato di recente. Dida che di Manchester ha solo un bel ricordo, anche se la parata più difficile appartiene a un Milan-Juve di campionato: "Sì! Una grande testata di Nedved...".
da gazzetta.it
AUGURI NELSON