Per la Coppa dei Campioni 1964-65 l'Inter entra in gioco direttamente agli ottavi, dove stracciano la Dinamo Bucarest con un 6-0 a Milano ed 1-0 in Romania. Nei quarti di finale è la volta degli scozzesi dei Rangers Glasgow ad essere eliminati dallo squadrone di Herrera (3-1 ed 1-0). L'avversario della semifinale è il Liverpool campione d'Inghilterra che all'andata vince con un 3-1 che lascia poche speranze per il ritorno. Due settimane dopo, a San Siro, Herrera compie un miracolo caricando al massimo la sua squadra, che risponde con un 3-0 che passerà alla storia. ll primo gol è di Corso con una punizione "a foglia morta" che inganna il portiere inglese, il raddoppio è ad opera di Peirò che ruba la palla al portiere durante una difettosa rimessa in gioco ed la rete della vittoria è firmata da capitan Facchetti con un gran tiro dalla distanza. L'Inter ha così accesso alla finalissima che quell'anno si giocherà proprio a Milano. Il 27 maggio 1965 è il Benfica di Eusebio e Torres l'avversario da superare ed è un gol di Jair, con un pallone reso viscido dalla pioggia che il portiere lusitano non riesce a trattenere, a decidere la partita. Seconda Coppa dei Campioni per l'Inter in una storica stagione.