Django Reinhardt...

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Peticello
00lunedì 16 maggio 2005 12:15
oggi vi presento

DJANGO REINHARDT




Jean -Baptiste "Django" Reinhardt nasce il 23 Gennaio del 1910 da una famiglia nomade e propriamente appartenente alla tribù Manouche (zingari dell'Alsazia). Django mostra capacità e interessi musicali fin da piccolo e già all'inizio del decennio successivo è molto apprezzato nel suonare il banjo nei piccoli locali dei bassifondi di Parigi. Alla fine degli anni '20 avviene l'incontro con Louis Vola che allora fisarmonicista propone a Django un nuovo genere che arriva dall'America: il Jazz. Ma la tragedia lo colpisce quando un incendio scoppiato nel suo carrozzone lo priva dell'uso quasi totale dell'anulare e del mignolo della mano sinistra.

Durante la convalescenza riprende in mano uno strumento: la chitarra, ed elabora una tecnica tutta personale e un po' aggressiva dovuta alla forza impressa dalle due dita illese. Infatti l'anulare e il mignolo vengono utilizzate solo per le frasi armoniche e in particolare per l'estensione degli accordi di quinta o di nona. Nel 1934 quando Django, Grappelli e Vola si trovano a suonare nella stessa orchestra a Parigi, decidono di formare (insieme a Roger Chaput e Joseph Reinhardt, fratello di Django ed entrambi chitarristi) le "Quintette du Hot Club de France" e subito una piccola casa discografica, la Ultraphone, si fa subito avanti offrendo loro la possibilità di incidere (direttamente su disco) i primi brani tra cui "Lady Be Good".

Nonostante il successo, la notorietà e la possibilità di suonare stabilmente in giro per l'Europa, Django non riesce a fare a meno di vagabondare o di passare il tempo tra sale da biliardo o tavoli da gioco e nemmeno il "povero" Vola riesce nell'intento di accasarlo quando tenta di fargli affittare una villetta vicino alla sua: molte volte la band doveva suonare senza di lui o cominciare la serata in forte ritardo.

Verso la fine degli anni '40 Django viene accolto entusiasticamente anche negli Stati Uniti grazie a una tournée insieme a Duke Ellington. La fama e i dischi che lo avevano preceduto gli anni addietro avevano già posto le basi per il suo trionfo. Negli ultimi anni (1952/53) quando il vagabondare sembra aver lasciato spazio alla puntualità sul lavoro e a una certa stabilità di dimora, problemi di salute (pressione alta?) cominciano ad avere il sopravvento. Django muore il 16 Maggio 1953 all'età di 44 anni lasciando incisioni che ancora oggi stupiscono, affascinano o fanno impazzire i chitarristi e gli amanti del Jazz di oggi.

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io vi dico che la sua musica è davvero una bomba [SM=x35361]
per cominciare vi consiglio Minor Swing che di recente è stata usata per uno spot pubblicitario...
inoltre se avete giocato a Mafia, vi posso dire che la sua musica assomiglia alla colonna sonora del gioco (o probabilmente è proprio lui)


[Modificato da Peticello 16/05/2005 12.16]

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