IL CAMMINO RASTA DI SINEAD O'CONNORS

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FaCtOx
00lunedì 14 novembre 2005 21:14
La rinascita artistica e personale grazie a Rastafari. E' una bella storia di musica e spiritualità quella che ci racconta Sinead O' Connor, volata a Kingston per presentare "Throw Down Your Arms", il suo nuovo disco che uscirà agli inizi di ottobre (E' GIA' USCITO...)

Un disco con il quale l'artista irlandese rende omaggio ai grandi della roots music, reinterpretando alcuni brani immortali quali "Door Peep" e "Marcus Garvey" di Burning Spear, "Curly Locks" di Junior Byles, "Downpressor Man" di Peter Tosh e "War" di Bob Marley.

Alla conferenza stampa di presentazione Sinead O'Connor ha dichiarato che si tratta di un "Rasta album, perchè gli insegnamenti di Rastafari mi hanno salvato la vita, e quando qualcuno salva la tua vita la sola cosa che puoi fare è donargliela".

E così accompagnata dai gemelli del ritmo Sly & Robbie si è chiusa negli studi della Tuff Gong di Kingston per realizzare il suo omaggio musicale a chi gli ha permesso di dare una svolta alla propria vita. In pa rticolare la singer ha sottolineato come il Rastafarianesimo ha il grande merito di "salvare Dio dalla religione". Parole rese ancora più forti grazie al passato tempestoso di Sinead O' Connor che con le religioni ufficiali ha sempre avuto un rapporto difficile.

Memorabile l'episodio nel quale, durante uno show trasmesso in televisione il sabato sera, l'artista fece a pezzi una foto di Papa Giovanni Paolo II, gettando nel panico gli organizzatori della trasmissione.

Per non parlare poi della evidente sterzata musicale che la singer irlandese ha dato al suo percorso artistico, passando da un introverso pop new age, alla solarità della roots music.
FaCtOx
00lunedì 14 novembre 2005 21:18
BELLISSIMA INTERVISTA TRA SINEAD E DEL GRANDISSIMO BURNING SPEAR:

Burning Spear: Cosa ti ha spinto a farti coinvolgere nella roots music, fino al punto di realizzare un album?

Sinead O'Connor: Penso che sia una scelta legata ad un fattore religioso. Sono cresciuta con una cultura fortemente cattolica tenendo conto che l'esperienza cattolica dell'Irlanda è molto diversa dagli altri paesi. Sono cresciuta in una cosa che voi potreste chiamare per certi aspetti una teocrazia, nella quale degli anziani mi impartivano degli insegnamenti su Dio che io, seppure bambina, li sentivo falsi. Un'altra cosa della quale mi accorsi era che la musica era una delle strade per raccontare molte bugie su Dio. Molte delle canzoni religiose venivano deliberatamente realizzate senza sentimento ed emozioni, tranne le canzoni di Natale perchè riuscivano a farti piangere visto che parlano di bambini che stanno per nascere e tutte queste cose qui. Ho sempre desiderato poter ascoltare canzoni religiose che non fossero così noiose e che non perpetuassero questa falsa concezione di Dio, così come la dottrina cattolica insegnava. Così sono stata sempre interessata a salvare Dio dalla religione e a cantare una canzone come fosse una preghiera. La musica Rasta è la sola che segue questa strada. Senti lo spirito di Dio vivere in questa musica.

Burning Spear: Così è come se tu stessi sentendo le radici e la storia che c'è alla base della nascita della reggae music.

Sinead O'Connor: Certo, anche se sono una irlandese. E questo perchè, anche se provenienti da diverse culture, uguali sono i sentimenti che spingono una persona nata in Irlanda a voler fare della musica. C'è lo stesso ardente desiderio di voler creare un collegamento tra Dio e la verità. Guardi il mondo e vedi la gente "fottersi" l'uno con l'altro. Molti mali si possono curare solo se la gente realizza che non si può affidare un problema spirituale alla politica. Molto lavoro deve essere fatto nel mondo in relazione a come la gente crede in Dio e su cosa pensano che Dio possa o non possa fare. Sento che i Rasta sono la gente che ha la più immensa fede in Dio e credono che Dio viva dentro e intorno a noi. Non penso che la religione insegni questo. Non mi è mai piaciuta la parola "God", preferisco chiamarlo Spirito Santo. Per me lo Spirito Santo è nella musica rasta e per questo è un lavoro nel quale mi piacerebbe essere coinvolta per contribuire ad aiut are l'umanità a salvare Dio dalla religione, perchè Dio e la religione sono due cose ben diverse.

Burning Spear: Hai mai pensato che un giorno avresti fatto reggae music?

Sinead O'Connor: Si, ho sempre saputo di voler fare musica spirituale e penso che in futuro sperimenterò altre forme di musica religiosa. Ma se oggi voglio fare questo è grazie alla musica rasta. Così sono 15 anni che pensavo che un giorno avrei realizzato un disco del genere. La prima vera canzone rasta che ho ascoltato è "Greetings" di Half Pint.

Burning Spear: Perchè hai scelto queste canzoni da mettere nel disco?
Sinead O'Connor: Intendi tutte le canzoni, o le tue in particolare?

Burning Spear: Le mie, perchè hai scelto queste mie canzoni?
Sinead O'Connor: Sono le tue canzoni che amo di più. Quelle che metto quando sono in macchina per poi cantarle a squarciagola. La prima volta che ho ascoltato la tua musica è quando sono andata a Los Angeles nel 1990. Andavo in giro con la macchina ascoltando le tue canzoni. Per questo ho deciso di sceglierle, perchè le amo e perchè mi hanno ridato l'interesse per la vita..

Burning Spear: Per il disco hai scelto una delle immagini più belle di quando eri più giovane. Come mai?
Sinead O'Connor: Penso perchè oggi sono brutta e vecchia (entrambi ridono,ndr). Sono molto meglio in quella fotografia.

Burning Spear: Non penso che tu sia vecchia e brutta, ma semplicemente appari per quello che vuoi essere.
Sinead O'Connor: E' vero, stavo scherzando. Penso che ci siano due ragioni per aver scelto quella fotografia. Fare questo disco ha significato per me creare un collegamento con lo Spirito Santo, che per me è la cosa più importante della mia vita insieme al rapporto che ho con i miei bambini. E la fotografia rappresenta uno dei momenti più importanti per una ragazza cattolica, perchè è stata fatta durante la prima comunione. Quello è un giorno nel quale prometti di provare a servire lo Spirito Santo con tutta te stessa. Così quel giorno ha rappresentato per me tante cose, sopratutto il motivo per il quale alla fine ho deciso di fare questo disco e di farne altri nella convinzione di dedicarli a Dio.

Burning Spear: E' un'immagine unica e inusuale, ma sopratutto non si vedono così spesso.
Sinead O'Connor: No, effettivamente!

Burning Spear: Penso che avrà un forte effetto sulla gente perchè così potranno capire chi sei e da dove vieni.

L'INTERVISTA CONTINUA QUI:
[URL=http://www.reggaerevolution.it/Artisti/Sinead%20O'Connor.htm]http://www.reggaerevolution.it/Artisti/Sinead%20O'Connor.htm
slim
00lunedì 14 novembre 2005 21:30
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