Inzaghi: "Sheva insostituibile"

L'attaccante del Milan: "L'ucraino ora non può uscire, segna sempre". E sulle critiche alla difesa: "Troppo severi. E' l'unica contro la quale non vorrei giocare".
MILANO, 12 ottobre 2004 - I problemi di turnover nell'attacco del Milan li risolve Filippo Inzaghi. "In questo momento - ha spiegato Pippo ai microfoni di Milan Channel - Shevchenko è il solo insostituibile perché sta facendo sempre gol. Poi ci sono altri tre attaccanti e tocca al mister decidere chi mandare in campo, ma lui per il momento è l'unico insostituibile". E sulla difesa sotto osservazione per i tanti gol subiti nella prima parte della stagione: "Troppe critiche, quello dei gol presi sui calci piazzati è un problema risolvibile. La difesa del Milan per me resta sempre la più forte e l'unica contro la quale non vorrei mai giocare".

Uno sguardo alla nazionale impegnata domani a Parma contro la Bielorussia: "Gilardino? Deve stare tranquillo perché in Italia si giudica solo per i gol che un attaccante fa. Io gli posso dare un consiglio: anche a me quando ero giovane dicevano un sacco di cose quando non segnavo, poi ho imparato a non dare troppo peso a queste critiche". Ha sentito il c.t. Lippi? Risposta secca: "No". E sull'erede di Inzaghi: "Pozzi che ora sta a Napoli. Potrebbe essere lui il nuovo Inzaghi. Ho avuto
modo di allenarmi con lui e ho visto che ha tanta voglia di imparare.
Spero un giorno di cedere a lui la maglia numero 9 del Milan, quando io smetterò".

Sul suo pieno recupero Inzaghi è fiducioso: "In questa settimana mi sono allenato bene. Abbiamo anche effettuato una serie di test che hanno dato buoni risultati. Mi manca ancora un po' di resistenza ma credo che, dopo tanti mesi fuori, sia anche normale. Devo ancora trovare la brillantezza dei giorni migliori e la condizione fisica costante per tutti i novanta minuti. Ci sto arrivando". In mattinata il gruppo rossonero, che domenica giocherà a Cagliari, si è sottoposto ad altri test atletici e Inzaghi è sembrato molto carico. "Questi test sono fondamentali per i preparatori e per il mister - ha spiegato Pippo - per capire su cosa devo lavorare ancora. Intanto sono contento perché mi diverto ancora molto sia a giocare sia ad allenarmi. Credo che questo sia il segreto di tutto".

da gazzetta.it

dai ... stavolta posso solo dargli ragione