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Di questi tempi, fare ricorso al giudice sembra più facile che mettere l’euro nel carrellino del supermercato. La famosa frase “Le faccio causa” è entrata prepotentemente nella top 10 delle imprecazioni usate dagli italiani.
A questa tradizione tutta italiana, non si poteva esimere uno dei più vulcanici presidenti della serie A, Claudio Lotito, che da quando ha rilevato la società biancoceleste, ha rimediato (e sopratutto fatto rimediare) una mole di citazioni che farebbero impallidire pure i produttori di Forum. Ultima delle quali, quella intentata contro l’ormai ex-allenatore della Lazio, Vlado Petkovic.
Ricordiamo anche l’incredibile talento di riuscire a perdere anche la maggior parte di queste cause dal parte del presidentissimo .Qui riportiamo i migliori 5 procedimenti di cui ci ha deliziato il Patron della Lazio.
5° Posizione: Supercoppa Italiana: Ergo, cacciate li sordi. Nell’agosto di quest’anno avrete seguito tutti la querelle tra Lazio, Juventus e Lega per quanto riguarda la sede su sui si doveva disputare la partita di Supercoppa Italiana. La Lazio richiedeva di giocare in Cina la partita, la Juve di disputare in Italia. Alla fine la lega optò per giocarla a Roma, ma la maggior parte del ricavo vennero destinati alla Lazio. Corsi e Ricorsi, alla fine siamo arrivati con il ricorso della Juve (vinto) all’Alta corte di Giustizia Sportiva per la redistribuzione dei ricavi, che dovrà essere ricalcolata dal Consiglio di Lega. Per la disperazione di Lotito (e del suo portafoglio).
4°Posizione: Mobbing ed Eventuali. Nei primi anni di presidenza Lotito, chi non adeguava il proprio contratto alla situazione salariale della Lazio (o quantomeno agli standard lotitiani), veniva messo fuori rosa. Questo trattamento venne somministrato a vari giocatori nel corso degli anni, da Manfredini a Bonetto, da Mutarelli a Pancaro, per finire a Stendardo. Questi non rimasero a guardare, e denunciarono Claudio nostro per mobbing. Morale della favola (o della causa): Tutti quanti ottennero lo svincolo dalla Lazio e un risarcimento danni di svariati migliaia di euro.
3°Posizione: Zaratiamo? Il giocatore che sarebbe diventato più forte di Messi (???) passò dall’essere un pupillo del presidentissimo a nemico giurato della squadra. Messo fuori rosa per una presunta convocazione non rispettata, è incominciata con una battaglia legale tra i due a colpi di carte bollate e frecciate da fare invidia a qualsiasi tribù indiana. Risultato: del risarcimento danni e processo vinto (da Lotito) non se ne sa nulla, nonostante tutti i proclami, mentre sappiamo che Zarate è riuscito a svincolarsi dalla Lazio tramite l’art.14 della Fifa e tornare in patria a giocare al Velez. Non male per essere stato il giocatore più pagato della Lazio nella gestione Lotito.
2°Posizione: Colpi Mancini. Altra causa persa (con corrispettivo risarcimento) è quella con l’allenatore italiano Roberto Mancini, ex gloria biancoceleste. Dopo che il mancio richiese a Lotito il pagamento di alcuni stipendi arretrati, il presidente fece una controdenuncia in quanto avrebbe esercitato delle pressioni su alcuni giocatori della Lazio per convincerli a passare con l’inter, squadra proprio allenata da Mancini in quel periodo. Continui di proclami, che poi si schiantarono con l’assoluzione del Mancio e la condanna al pagamento di quasi 1 milione di sacchi da parte di Claudione.
1°Posizione: Dulcis in fundo, il macedon(ia)e alla fine. Probabilmente la causa persa peggiore della gestione Lotitiana, quella che riguarda il talento macedone Goran Pandev. Messo fuori squadra insieme al compagno Ledesma (che verrà poi reintegrato) perchè non intendeva rinnovare il contratto. Fece causa a Lotito per mobbing, e dopo alcuni mesi vinse la causa e si svincolò dalla lazio. Ora la Cassazione pare aver cassato il procedimento, ed il finale non è ancora scritto. Rimane comunque il fatto che un giocatore di assoluto livello come Pandev andò via dalla Lazio, senza che la società potesse guadagnarci alcunchè, e il procedimento giudiziario potrebbe ancora aggiungere costi all’infinita novella giudiziaria.
Naturalmente rimanendo in attesa della querelle con Vladimir Petkovic, che potrebbe anche rivoluzionare questa classifica, viste le congetture che pare infilare nel procedimento da Claudione nostro.
un uomo
un mito