La missione di Lippi: "Totti ha una fama che non merita: mi batto per lui, è un patrimonio"

E cento giorni son passati. Tempo di primi bilanci per Marcello Lippi, il 29esimo commissario tecnico della Nazionale. Il viareggino è soddisfatto del lavoro svolto, anche se si è soltanto all’inizio. "Non è questione di giorni, settimane o mesi – spiega il ct in un’intervista concessa al Corriere dello Sport – perché in realtà le occasioni sono state molto più ridotte. Ma sono felice per come si stanno svolgendo le cose. Davanti a me sento un grande entusiasmo, voglia di riscatto dei giocatori. E in più il rapporto fra me e loro. Da quando sono alla guida dell’Italia molti mi hanno telefonato, si sono messi a mia completa disposizione, mi hanno trasmesso energia positiva. Ora il nostro obiettivo è la qualificazione ai mondiali, poi pensaremo a vincerlo: andiamo con ordine".

La Nazionale, dunque, è in buone mani. Almeno per il momento tutto gira per il verso giusto: il girone di qualificazione per i mondiali tedeschi 2006 vede gli azzurri al primo posto con due punti di vantaggio sulla Norvegia, una sola sconfitta (forse immeritata in Slovenia) migliore attacco del gruppo 5. Ma in cima ai pensieri di Lippi c’è la situazione di Totti. Il ct lo difende a spada tratta. "Mi sento di dire una cosa su Francesco – continua – perché fa parte della mia battaglia personale. Lasciamo stare il valore tecnico, che non è in discussione. E’ un giocatore che mi piace molto dal punto di vista umano. E quello che si è creato attorno a lui a livello internazione ha una fama che non merita. Purtroppo c’è troppa prevenzione nei suoi confronti. Mi sto battendo perché l’aria cambi. Vedere Frisk all’inizio di Roma-Dinamo Kiev fare il gesto di stare muto è stata un’immagine a cui mi sono subito ribellato. L’ho detto anche ai miei colleghi, in un incontro che abbiamo avuto a Stoccolma: Totti è una brava persona, credetemi".

Lippi si tiene stretto Totti che forse non vincerà il Pallone d’Oro, ma che è un patrimonio assoluto del calcio italiano. A proposito del premio di France Football. Lippi non ha dubbi. "Senza dubbio Sheva – conferma – che ho votato migliore giocatore Fifa 2004. E’ un giocatore che non ha bisogno di essere scoperto, un fuoriclasse. Adriano? Un’autentica forza della natura, devastante, mi ricordo benissimo quell’amichevole col Real Madrid. Diciamo che fra un paio d'anni potremo parlare di confronti con Ronaldo".

A proposito di talenti. Lippi has molta stima per Antonio Cassano ma per ora gli chiude le porte della Nazionale. "Ho parlato con lui - conclude - ed è molto simpatico, un grandissimo talento che quando starà bene si stancherà di essere chiamato in Nazionale. Ma per ora non è il caso chiamarlo. Non credo sia il momento: un ct deve convocare chi gioca nel proprio club".

Ti dirò, io non sono per niente anti-romanista e "anti-tottiano" ma sinceramente credo che parecchi comportamenti del Pupone siano censurabili, e la fama che porta nel mondo non è per nulla immeritata..

Lo sputo a Poulsen è solamente il più appariscente di questi comportamenti, che annovera un pò di tutto.. Entrate assassine, passeggiate sulla schiena, vaffa agli arbitri..

Se quello che dice Totti agli arbitri lo ripetesse che so, un Colucci qualunque, nn finirebbe una partita..

Insomma da italiano sono cosciente che Totti sia il più forte giocatore che la mia nazione propone, ma sono anche fermamente convinto che non sia Totti ad esportare la mia "italianità" fuori dal mio paese..


Riguardo Lippi non so,molte scelte non le condivido, alcune invece mi piacciono.. Come detto da lui stesso son passati 100 giorni ma in realtà la nazionale l'abbiamo vista ancora troppo poco per poter esprimere giudizi..