Lega-day, oggi si vota: dopo tre tornate 21 consensi per Galliani. Altra fumata nera

Giornata decisiva in Lega: l'assemblea è iniziata e sono presenti i rappresentanti di tutte le 42 società di A e B. Oggi dovrebbero essere rinnovate le cariche dirigenziali, la presidenza di Adriano Galliani 'in primis'. Fumata nera per le prime tre tornate: la prima votazione ha assegnato 21 preferenze all'amministratore delegato del Milan, una al patron del Genoa, Enrico Preziosi, 19 schede bianche e una nulla. Nella seconda 21 Galliani, 1 Zamparini, 18 bianche, 2 nulle. Nella terza ancora 21 Galliani, 20 bianche, 1 Cellino. Udinese e Chievo avrebbero lasciato il fronte guidato da Della Valle: per la rielezione di Galliani servono 28 voti favorevoli (rispetto ai 32 delle prime due tornate) ma si sta decidendo se andare a una quarta votazione. Alle 15.30 i rappresentanti dei 42 club si sono riuniti nuovamente per decidere se continuare a votare o se rinviare le elezioni (la prima data utile per un eventuale rinvio sembra essere il 5 dicembre).

Questa mattina sul Corriere della Sera Giuseppe Gazzoni Frascara, numero uno del Bologna, aveva fatto il punto: "Galliani si è comportato bene, ma nel calcio miliardario di oggi io non voglio nemmeno Della Valle presidente. Ci vuole un manager. Candidati seri ce ne sono, non vanno però bruciati. Prima serve il programma, poi il manager. Un manager può anche essere revocato se non rispetta il programma. Qualcosa comunque bisogna fare. Nel giugno del 2005 c'è una scadenza importante, quella dei diritti televisivi in chiaro. E' bene trovare un accordo al più presto".

Intanto è stato proprio Enrico Preziosi a smentire divergenze in serie B dopo la riunione di ieri: "La cadetteria - ha detto il vicepresidente di Lega - non è spaccata. Abbiamo preparato un documento dove vengono affrontati tutti i punti importanti per le società di B. Oggi lo sottoporremo all'assemblea e al candidato, che per noi è uno solo, Adriano Galliani. Il gruppo capeggiato da Della Valle ha avuto venti giorni per presentare un nome alternativo e non lo ha fatto". Galliani, che potrebbe vedersela con Franco Tatò, non si sbilancia: "Non faccio previsioni, non sono un astrologo".

In attesa delle decisioni che verranno prese, all’esterno della sede della Lega Calcio alcuni tifosi (di Milan e Inter) hanno esposto uno striscione con la scritta "No al calcio moderno" spiegando che è una protesta decisa in seguito alla riunione di quindici tifoserie di A e B: "Vogliamo che si torni a giocare domenica alle 15 – hanno detto –. Non siamo contro Galliani, ma contro tutto il sistema che ha tolto il calcio ai tifosi e creato solo confusione".

I commenti prima dell’assemblea

Diego Della Valle (Fiorentina) attendista: "Una Lega calcio pensata per 42 società e non solo per alcune. Andiamo a sentire cosa hanno deciso gli altri perché a me piace che si decida tutti insieme".

Maurizio Zamparini (Palermo) pessimista: "Abbiamo un altro nome, ma non vogliamo bruciarlo; lo tireremo fuori al momento opportuno. Per ora, vogliamo parlare di programmi, se siamo d'accordo su questi, anche 'pinco pallino' può fare il presidente".

Claudio Lotito (Lazio) pro-Galliani: "Tatò so che ha condotto bene l'Enel, non so che competenza specifica abbia nel calcio, quindi non posso esprimere giudizi. Di nomi alternativi ne hanno fatti tremila, però senza togliere nulla a chi sarà il candidato, obiettivamente, la professionalità in questa materia non si conquista soltanto perché uno ha fatto il manager in un altro campo. Ci vuole una certa esperienza e Galliani, indipendentemente da tutto, è sempre avvantaggiato rispetto agli altri".

Antonio Matarrese (vicepresidente di Lega) critico: "La spaccatura è un disastro per tutti. Qui in Lega c'è una gestione del potere che non si addice all'immagine del calcio, Galliani mi ha emarginato come vicepresidente perché gli davano fastidio le critiche".

Ivan Ruggeri (Atalanta) polemico: "Chiedo giustizia e diritti uguali per tutti i club. Così come andiamo avanti per ora, non va".

Dopo tre votazioni senza esito per l'elezione del presidente
MILANO - Dopo la terza votazione senza esito, l'assemblea dei presidenti delle società di A e B riunita per l'elezione del presidente della Lega ha deciso di aggiornarsi al prossimo 29 novembre.