Re:
Scritto da: chechumostovoi 07/11/2004 6.14
mourinho ti amo
Questo allenatore ormai è un idolo per me. Lo seguirò sempre (tranne se allena a milan, juve, real o depor )
L'anno prossimo mi faccio la patente di allenatore
Premier League: Mou to the top!
Il Chelsea ieri ha allungato la striscia positiva di vittorie, cinque, dopo la sconfitta col Manchester City, e per la prima volta veleggia solo in testa alla Premier, perché l’Arsenal prosegue nel suo digiuno di vittorie, arrivato ora a cinque, fermato dal Crystal Palace. L’ennesima vittoria per 1 a 0, grazie ad una prestazione maiuscola e ad un gol fantastico di Robben, talento putissimo, contro un Everton decisamente ben messo in campo da Moyes, ma che ha sprecato malamente con Cahill le occasioni per cambiare le sorti del match.
Mourinho è un grande conoscitore di calcio, grazie alle molte esperienze che ha vissuto sia con Van Gaal che Robson, ma è soprattutto una persona pratica, flessibile nello schema quanto maniaco della disciplina, che per costruire una vittoria sa che deve partire dalle fondamenta, esattamente come l’allenatore juventino. Capello ha cambiato schemi e moduli e ha vinto a Milano, a Madrid e a Roma, ma ha costruito le sue fortune sulla solidità difensiva, lasciando poi ai fuoriclasse a disposizione il compito di metterla dentro. Mourinho, perso Drogba, con Mutu fuori causa e fuori di testa e Kezman fuori condizione, ha abbandonato il suo amato rombo di centrocampo per un 4-3-3 con Robben e Duff, dati per incompatibili dai più, che svariano continuamente dietro a Gudjonsen, senza pregiudicare l’impermeabilità del reparto difensivo. Terry e Ricardo Carvalho, davanti a Cech, sembra che giochino da anni insieme, nemmeno fossero Buffon-Thuram-Cannavaro. E’ questo che fa la differenza: l’insegnamento dei movimenti difensivi che assicura l’equilibrio del complesso. Il fatto che non ami i fuoriclasse tutto genio e sregolatezza, come Rooney e Cassano tanto per intenderci, e che punti su giocatori che assicurano rendimento, dedizione alla causa e sacrificio, lo avvicina al nostro Sacchi, che ha raggiunto vette inarrivabili di spettacolo grazie a campioni che erano anche uomini di grande spessore come Baresi e Maldini e gli olandesi, non a caso molti diventati allenatori.
Abramovich gli ha chiesto di vincere, Mourinho gli ha promesso di farlo a suo modo, facendogli forse risparmiare qualche milione di sterline. Gli unici dubbi riguardano una certa tendenza a far poco ricorso al turn over che, vista la rosa non amplia, per scelta dello stesso, potrebbe essere un grave handicap nella fase cruciale della stagione. Ma, per ora, “Mou” guarda tutti dall’alto.
Grande chelsea e grande Jose....primo posto e tanti saluti all'arsenal...
[Modificato da CHIVU 4 07/11/2004 13.17]
[Modificato da CHIVU 4 07/11/2004 13.22]