Strana Officina?

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winning fan
00venerdì 10 giugno 2005 16:17
Ragazzi... avete mai sentito questo gruppo metal italiano??
Se si.. mi potete qualche informazione su di loro...? Grazie[SM=x35277]
Javier 4(84)
00venerdì 10 giugno 2005 18:31
La travagliata storia della Strana Officina ha inizio agli albori degli anni settanta quando la sua formazione era composta dai fratelli Fabio e Roberto Cappanera ( rispettivamente cantante/chitarrista e batterista…R.I.P.) e da Enzo Mascolo (bassista). Il gruppo in quei lunghi anni rodò il proprio talento suonando da supporter a vari giganti del Blues come Muddy Waters e B.B. King. L’ avvento degli eighties e di conseguenza il diffondersi della musica Heavy Metal direttamente dalle lande albioniche, portò il combo Toscano ad arruolare il nuovo vocalist Daniele “Bud” Ancillotti (in possesso di una timbrica calda ma al tempo stesso grintosa) ed il secondo chitarrista Marcello Masi (R.I.P.). Il sound del gruppo divenne così più potente e carico d’ energia, un’ energia che la Strana riusciva clamorosamente a trasmettere al suo fedelissimo pubblico che la seguiva in ogni avventura come il primo Festival Nazionale dell’ Heavy Metal tenutosi a Certaldo -FI- nel 1983 o l’ Italian Massacre di Mantova del 1984 (dove i nostri eroi riuscirono a strappare lo scettro di Italian Live band per eccellenza ai milanesi Vanadium). L’ enorme talento del gruppo impressionò l’ etichetta Minotauro Recorsds che si offrì di pubblicare il tanto sognato Ep di debutto intitolato semplicemente “Strana Officina”. I brani, rigorosamente cantati in Italiano, erano tutti di pregevole fattura e divennero autentici classici del Rock tricolore. Ma per ragiungere la notorietà, per divenire un act internazionale, era necessario comporre il nuovo materiale usando la lingua Inglese: durante la fase compositiva dei brani che sarebbero stati inclusi nel secondo Ep “The Ritual”, la Strana Officina si avvalse dell’ aiuto del rocker americano James Hog che oltre a perfezionare la pronuncia di Bud, realizzò il disegno di copertina e compose i due pezzi compresi nella prima splendida facciata (non che la seconda fosse da meno, sia chiaro!). Il primo fantastico Lp giunse finalmente nell’ ormai remoto 1988, si intitolava “Rock ‘n’ Roll Prisoners” ed era composto da otto pezzi uno più incredibile dell’ altro, otto gemme destinate a risplendere in eterno all’ interno del firmamento Heavy Metal…Strana Officina era infatti da tempo divenuta un agguerrito quartetto (Marcello Masi aveva infatti abbandonato la ciurma dopo il primo omonimo Ep, anche se su R’n’R Prisoner si occupò di alcuni arrangiamenti di tastiera) in grado di spaziare dal melodico Hard sound memore della lezione impartita dai miti dei seventies, al Rock ‘n’ Roll venato di Blues, fino ad arrivare ad un grintosissimo Heavy Metal che nulla aveva da invidiare ai vari e pur mitici Saxon, Iron Maiden e Judas Priest. L’ epocale guitar riff del mid tempo “King Troll” (come non ircordare il suo emozionante refrain?) dava il via ad una serie di composizioni assolutamente vincenti, melodiche e squisitamente orecchiabili come nei casi delle emozionanti “War Games” e “Falling Star” (le trame chitarristiche tese dal povero Fabio Cappanera avevano sul serio dell’ incredibile!), più agguerrite ed in grado di cavalcare la Tigre dell’ Heavy sound come negli assalti a tutto fuoco di “The Kiss of Death”, “Don’ t Cry” e “Burnin’ Wings”, track che presentava più di un’ affinità con la classica “Forever” contenuta nell’ Osbourniano “Bark at the Moon”! “Black Moon” era il cadenzato epico dell’ album e seguiva le orme dei Dio: concludeva la prima facciata ed era in realtà la versione Inglese di “Luna Nera”, un pezzo già presente nella scaletta del primo Ep. Un discorso a parte lo meritava la divertentissima Title Track, il brano più Rock Blues oriented mai inciso su vinile dalla Strana, una canzone che fu chiaramente concepita per ricordare le proprie origini (Bud proveniva da un gruppo chiamato Bud Blues Band!) ed assolutamente irresistibile in virtù del suo ritmo trascinante dettato dalla straripante sei corde di Fabio, forse il più grande talento musicale che la nostra Italia abbia mai potuto vantare in ambito Rock duro!


[SM=x35274] Google rulez[SM=x35284]
simonss
00domenica 12 giugno 2005 05:28
IMHO.........erano una chiavica già negli ottanta...............come un po' tutto il metal nostrano dei tempi (produzioni , x forza di cose e budget nullo, da vomito .....imitazione pedissequa con capacità tecniche infime.....ignoranza galattica......personalità zero)........all' epoca si salvavano alcuni gruppi punk/hardcore ed alcuni , nonostante difficoltà insormontabili---ora inimmaginabili--- hanno fatto storia e se la sarebbero potuta giocare con i "mostri d' oltreoceano".

NEGAZIONE in primis ....... [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291] unici, ineguagliabili,innovativi,veri,geniali..... solo sfortunati ad essere Italiani.
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