I nuovi "crimini" di Frisk, l'arbitro pazzo
Ebbene sì, Anders Frisk, il “temutissimo” arbitro svedese autore morale della pessima stagione romanista in Champions League ha colpito ancora. Come si ricoderà, Frisk fu colpito alla testa da una monetina alla fine del primo tempo di Roma-Dinamo.
Chiamato, al Mestalla di Valencia, a dirigere il delicato match tra i padroni di casa e il Werder Brema, Frisk ha dato del suo peggio, superando per parzialità, miopia e oscenità arbitrali quello che era, sino ad ieri, il suo capolavoro, appunto Roma-Dinamo, dove ricevette pure una moneta in testa.
La partita, lo diciamo subito, è finita 2-0 per gli ospiti del Werder Brema e, soprattutto, si è chiusa in rissa con nove ammoniti e un espluso, cattiverie al limite del decoro tra i giocatori, lancio di oggetti da parte del pubblico e un brutto sputo dell’espulso Angulo in faccia al tedesco Borowski.
Valencia come Roma? Sì – tranne che per la monetina - perché Frisk ha dato il via libera al rude calcio dei tedeschi, ha fischiato un po’ di fuorigioco inesistenti contro il Valencia e non ne ha visti a carico del Brema. Inoltre ha permesso provocazioni (gomitata di Klose in faccia a Corradi) ma ha punito proteste e falli scambiati simulazioni, praticamente sempre ai danni degli spagnoli.
Giornata storta, amen. Il peggio, però, s’è visto nel finale quando i tedeschi hanno costruito la loro vittoria. Il primo gol di Valdez, in sospetto fuorigioco, ha scatenato i nervi degli spagnoli che si sono dati alla caccia all’uomo.
Falli cattivi, vendette, e due risse: una che ha visto l’espulsione di Angulo (che poi ha sputato in faccia a Borowski) prima del secondo gol tedesco, e un’altra dopo il raddoppio, causata dai gestacci osceni dello stesso Borowski all’indirizzo dei tifosi andalusi.
Canizares e soci non c’hanno più visto, iniziando a scalciare il tedesco sul sedere. Frisk, non potendo credere a tanto, ha avuto così la possibilità di ammonire sei valenciani.