sommario italia(compresi sputi)..

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corico
00mercoledì 16 giugno 2004 22:51


Foto: Niels Westh © DR Sporten


IL PUPONE SI ALLENA CON LA SALIVA SUL VOLTO DI POULSEN
UNA BRAVATA COATTA CHE POTREBBE COSTARGLI UNA DURA SQUALIFICA
CARRARO ARMA LA PENNA DI TOSATTI E MASSACRA LO “SCRITERIATO” TRAP
PRES. FIGC PRONTO A DIMETTERSI SE L’ITALIA VA FUORI AL 1° TURNO



Franco Carraro sale sul carrarmato. Alla Gazzetta dello Sport dichiara, secco come un cassetto chiuso con una ginocchiata: se la l’Italia va fuori al primo turno degli Europei, mercoledì 23 giugno (il giorno dopo l’ultima partita con la Bulgaria) convoco il Consiglio Federale e mi dimetto. Punto.


(Franchino Carraro - U.Pizzi)


Nell’attesa della resa dei conti, fuori i coltelli. Carraro e Trapattoni si amano al pari di Romiti e Della Valle, Ricci e Bonolis, Travaglio e Vespa. Se potessero si scannerebbero. Il presidente della Figc voleva Alberto Gilardino nella rosa dei 22 azzurri in Portogallo ma Trap è stato addirittura sprezzante: il bomber del Parma è solo un “ragazzo fortunato” (e ha fatto sfracelli con l’Under 21).

Ancora. Carraro era favorevole all’ipotesi di Pirlo a centrocampo, soprattutto dopo la partita-barzelletta con la Danimarca. Trap gli ha fatto sapere che fa il cazzo che vuole lui. Amen.


(Trap disperato)


Aspettando il diluvio, oggi sul Corriere della Sera il giornalista più vicino a Carraro, Giorgio Tosatti, spara a palle incatenate contro la gestione “scriteriata e sconfortante” di Giovanni Trapattoni. Che probabilmente si troverà a giocare senza il barzellettiere Totti. Il sito danese DR Sporten ha pubblicato una elegante sequenza nella quale il Pupone si esercita con la saliva sul volto di Christian Poulsen.

SQUADRA SBAGLIATA, TRAP BOLLITO
Giorgio Tosatti per il Corriere della sera

I motivi per cui l’Italia è stata messa sotto dalla Danimarca erano così vistosi da non consentire dubbi: era tatticamente mal disposta e scriteriata, correva di meno. Nello sport la preparazione resta un discrimine fondamentale; nei giochi di squadra l’organizzazione del lavoro collettivo ha la stessa importanza.


(Giorgione Tosatti)


Invece la nostra incultura ci porta a far dipendere tutto dal singolo, nel bene e nel male. Dandogli tutti i meriti e tutte le colpe, pensando che basti sostituire un giocatore con un altro per cambiare una squadra sbagliata in vincente. Troppo facile, troppo semplicistico. Abbastanza nauseante quando poi ci si batte per l’eroe della propria zona diffusionale, del club per cui si simpatizza eccetera eccetera.

È sconfortante vedere come quasi nessuno ammetta l’errore di fondo: non puoi schierare tre punte (per di più abbastanza statiche) contro chi ne utilizza una (più Tomasson arretrato) e corre il doppio di te. Perché i centrocampisti vengono sommersi dagli avversari ed i terzini costretti a restare indietro, trovandosi esposti ad ogni scorribanda. Specie se la difesa gioca troppo bassa (cioè vicino all’area) e la squadra si allunga.




È l’Abc del calcio. Quando i giocatori sono mal disposti rendono assai meno di quanto valgono, anche per questo i giudizi individuali van sempre misurati a seconda delle circostanze.

Pensate che Trapattoni si sia accollato qualche colpa? Che abbia riconosciuto d’essersi fatto uccellare da Olsen? Di aver sbagliato ad insistere su quel tipo di tridente? Di aver scelto alcuni uomini meno validi di altri tenuti in panchina? Di aver condotto una preparazione inadeguata di cui anche diversi giocatori si sono lamentati?

Abbiamo giocato male per il caldo, perché le punte erano troppo lontane dai mediani, perché due o tre giocatori fuori forma (ma chi li ha scelti?) possono coinvolgere tutti, perché verticalizzavamo troppo. Cioè cercavamo di servire gli attaccanti con i consueti ed insulsi lanci dalla difesa, assai più comodi che correre.

Neppure i politici sono così restii ad ammettere le sconfitte elettorali. Trap dice che nella ripresa è andata meglio. Vero, fino a quando non ha accentuato i problemi tattici inserendo Fiore e Cassano. Dimentica con quale ansia chiedeva quanti minuti mancassero alla fine? Se si capiscono gli errori ci si può correggere, se si persevera non c’è da stare allegri.


(Chi l'ha visti?)

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Eppure basterebbe puntare sul tandem offensivo Vieri-Totti accompagnandolo con due esterni forti in modo da aprire la difesa svedese e mandare un po’ di cross a Bobo. Ruotando altre punte nel corso della gara. Il c.t. boccia Pirlo, visto da molti come il salvatore della patria. Ne sono un grande estimatore, ma ricordo come sia il magnifico regista di un Milan che di punte ne usa una fissa, più gente mobile come Tomasson o un trequartista d’attacco come Kakà. Tutti velocissimi.

Con un tridente come quello azzurro davanti, andrebbe al macello. Ripeto: prima conta la formula, poi gli interpreti. Greci e danesi hanno dei giocatori normali, ma hanno fatto un figurone perché disposti in modo perfetto. Come i lettoni, battuti dai cechi solo per gli errori del loro portiere.


(La panchina bollente del Trap)


Oggi il Portogallo si gioca tutto con i russi, il cui uomo più famoso (Mostovoi) è stato rispedito in patria per aver osato criticare il c.t. La Spagna insegue il primo posto con i greci: l’allenatore darà la formazione solo negli spogliatoi per non concedere vantaggi.

Germania-Olanda è una pallida eco di ciò che furono questi leggendari squadroni. Van Nistelrooy pareggia una papera di Van der Sar, Voeller utilizza più razionalmente del c.t. rivale quel che ha. Nessuna, compresa la Repubblica Ceca di uno spento Nedved, sarebbe proibitiva nei quarti. Ad arrivarci.




“TOTTI SPUTA COME UN LAMA”
da www.repubblica.it
Nessuno se n'era accorto, ma i danesi l'hanno visto e ora denunciano. Durante la partita con la Danimarca, Francesco Totti si è lasciato andare a un gesto molto grave: uno sputo in faccia al danese Poulsen. Le immagini della sequenza, anticipate da Repubblica.it, sono visibili sulla homepage della Dr, la radio pubblica danese. Nel commento si ricorda che nel corso della gara Totti ha ricevuto un cartellino giallo e che, quindi andava espulso. I danesi ricordano un episodio analogo (Roma, mondiali 1990) tra l'olandese Frank Rijkaard e il tedesco Rudy Voeller. A sputare fu Rijkaard ma, quella volta, fini a botte e i due furono espulsi. Uscendo, l'olandese ripetè il brutto gesto.
Foto: Niels Westh © DR Sporten


Dagospia 16 Giugno 2004
[SM=x35283]
corico
00mercoledì 16 giugno 2004 22:54
opps scusate mancano le foto..
[SM=x35283]
ps2maniaco
00mercoledì 16 giugno 2004 23:04
ke vergogna[SM=x35299]
becienzo87
00giovedì 17 giugno 2004 01:47
totti nn si fa [SM=x35335]
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