Milano: SUV travolge e uccide vigile urbano

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Milano, rintracciato Suv che ha ucciso il vigile urbano

( 13 gennaio 2012 ) MILANO – È stato rintracciato, intorno alle 4 della scorsa notte, il Suv che nel tardo pomeriggio di ieri ha investito è ucciso il vigile urbano Nicolò Savarino, di 42 anni. All’esterno dell’auto, una Bmw Xs color bronzo scuro, sono state rinvenute tracce di sangue umano e la vernice verde della bicicletta dell’agente. Il mezzo apparterrebbe a due rumeni, di 28 e 26 anni, che stavano varcando il confine con la Francia al momento del fermo. I due sarebbero stati incastrati dal cellulare.
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Nicolò Savarino era stato mandato insieme ad un collega a controllare un parcheggio in piazza Emilio Alfieri, all’esterno della stazione Bovisa, dove da tempo sostavano alcuni camper di Sinti. I due agenti ordinano agli occupanti di lasciare libero il posto, quando ecco entrare in scena il Suv che sale sul marciapiede.

A questo punto i due vigili lo bloccano e uno dei due agenti chiede al conducente del mezzo di abbassare il finestrino e consegnare i documenti. Ma questo non accade, inizia una discussione. La Bmw accellera e prende in pieno Savarino, la bici si incastra sotto le ruote e l’agente vieni così trascinato per oltre duecento metri. Poi il Suv si dilegua. Il collega di Savarino, disperato, insegue l’automobile sulla sua bicicletta.

Arrivano i soccorsi che tentano di rianimare Savarino, per poi correre verso l’ospedale Niguarda. Ma i tentativi sono vani. L’agente muore alle 19. Sono gli stessi colleghi di Savarino che ora si stanno occupando delle indagini, eseguendo a tappeto controllli sulle telecamere della zona Bovisa. La dinamica dell’incidente è stata invece ricostruita dall’assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli. Nel frattempo è stato aperto un fascicolo per omicidio volontario per i due rom.

Sul luogo dell’incidente si sono subito recati l’assessore alla Sicurezza Granelli e il comandante dei vigili urbani Mastrangelo. “Voglio dare la solidarietà alla famiglia del nostro vigile e a tutti i suoi colleghi che ogni giorno svolgono il loro lavoro con dedizione mettendo a rischio la propria vita” afferma l’assessore. Mentre il sindaco Pisapia, giunto anche lui sul posto, rassicura: “Il colpevole non resterà impunito, è un fatto inammissibile”.

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