Per me, da troppo tempo stiamo dando troppo spazio ai valori materiali (che la crisi si porta inevitabilmente via) per sostituire i valori veri (affetti e legami personali e familiari).
Chi è andato in India, mi ha raccontato che la gente vive nuda per strada, però è "inspiegabilmente" contenta.
Da noi, ormai si gode solo nel comprare qualcosa (e in giro si trova roba per tutti i gusti: macchine, oggetti tecnologici, viaggi, ...).
Tutto il resto passa in secondo piano.
Un capofamiglia che si ammazza lasciando moglie e figli piccoli è il triste simbolo di questo decorso: non posso più comprare cose alla mia famiglia, mi ammazzo. Nel calcolo, evidentemente, non considero il fatto che io sto rinunciando a loro e sto togliendo a loro me stesso, il mio affetto, la mia vicinanza umana, nell'unico modo in cui questo è possibile.
La crisi ci dovrebbe fare pensare. Io stesso non lo faccio, per pigrizia.
Non so se saremo capaci di cambiare.