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"The Dark Side Of Google"

Ultimo Aggiornamento: 04/09/2006 11:43
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03/09/2006 00:04
 
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Fonte:Repubblica.it

Il "lato oscuro" del motore di ricerca più popolare del pianeta
Mail, desktop search, catalogazione. "Un Golia dai piedi d'argilla"

Dagli hacker un libro denuncia
arriva "The dark side of Google"

All'Hackmeeting di Parma l'anticipazione del volume
che verrà pubblicato entro la fine dell'anno da Feltrinelli


E' il numero uno, non ha concorrenti, ai suoi dipendenti concede il venti per cento del tempo lavorativo per sviluppare quello vogliono. Google è questo, ma non solo. Negli ultimi anni, attraverso il suo complesso sistema di reclutamento, rigorosamente online, sta attirando a sé i migliori programmatori di tutto il mondo. E il movimento hackers, riunito a Parma per l'annuale Hackmeeting fino al 3 settembre, lo sa. Tanto da aver iniziato una lenta ma inesorabile retromarcia, a cominciare con l'autocritica.

Già, perché se Google è diventato quello che tutti conosciamo è anche grazie a loro. Che lo hanno inneggiato, ammirato, contemplato quasi. Che si sono compiaciuti quando Larry Page, il cofondatore insieme a Sergey Brin della Google Inc., ha confessato che il primo logo del più famoso motore di ricerca era stato fatto grazie a Gimp, ovvero la versione open source del commercialissimo Photoshop.

Ma non è più così. I tempi cambiano. E forse, fra qualche anno, ci si accorgerà della parabola discendente che Google, proprio lui, l'innovativo e sempre più indispensabile Google, sta percorrendo. Almeno questo è quanto pensa la comunità hacker riunita sotto la sigla di Ippolita che, in occasione del 9° Hackmeeting italiano, ha presentato in anteprima la sua ultima fatica: il libro "The dark side of Google" in uscita per Feltrinelli alla fine dell'anno.

Una ricerca durata più di un anno, in cui vengono ripercorse le scelte, le idee, i segreti, ma soprattutto le conseguenze e i rischi del successo di Google. Dal primo vagito del 1998 fino ad oggi, analizzando tutti i servizi che il gioiello di Mountain View ha via via sfornato. Come Gmail, il servizio di posta elettronica di posta elettronica annunciato e poi offerto nel 2004. "Quello che nessun utente sa, o meglio non vuole sapere", dicono i partecipanti alla comunità Ippolita, "è sotto gli occhi di tutti: i nostri dati, le email che usiamo, ciò che scriviamo, vengono archiviati ed elaborati da Google per ricavarne informazioni sui gusti, gli stili, le abitudini, per poi usarli per sé o rivenderli a terzi" e aggiungono "la cosa interessante e inquietante è che a Google non interessa associare le informazioni a una persona specifica. A lui non interessa che la tal cosa sia stata scritta dalla tal persona alla tal altra. Ma interessa cosa è stato scritto, e da quanti è stato scritto. Quante volte è stato usato quel tipo di email e non un altro: a lui interessa la quantità di volte che un elemento è ripetuto, non necessariamente la relazione che quell'elemento intrattiene con gli altri. In questo modo non viola legalmente alcuna privacy individuale, semmai quella collettiva, che però non è difesa da nessuna legge. Tanto più che ogni singolo utente accetta esplicitamente l'uso che Google farà dei suoi dati".

E chi dovrebbe difendere la privacy collettiva? "Si può solo dire che il governo americano ha più volte chiesto a Google di prendere visione dei suoi database, ma per diversi motivi, non è mai riuscito a farlo".

"Un altro esempio? Google Desktop Search. Un piccolo software gratuito capace di cercare qualsiasi tipo di file nel computer sfruttando le potenzialità dei propri algoritmi. Ma di fatto scandagliando informazioni direttamente sul computer dell'utente".

Non basta? Sotto accusa anche la stessa catalogazione delle pagine web. Proprio il punto forte di Google. Affermano gli autori del libro: "Google non indicizza tutte le pagine. E' un errore crederlo, e un inganno dirlo. E' difficile dare un percentuale delle pagine non considerate da Larry, Sergey & Co, ma un'indicazione ragionevole sta tra il 20 e il 30%".

E non è finita qui. "Davvero Google trova quello che noi cerchiamo?" si chiede provocatoriamente la comunità Ippolita. E la risposta, altrettanto provocatoria, è: no. "Google offre la possibilità di trovare fra le prime pagine dei risultati quello che l'utente medio cerca, ma non quello che io sto cercando. Il risultato è tecnologicamente impressionante, ma porta con sé l'idea che quello che cerco sia esattamente quello che Google mi offre. Non è così. Ormai non è più Google che si adegua alle mie esigenze, ma io che mi adeguo a quelle dell'utente medio".

Centoquaranta pagine di analisi e critica per raccontare i lati oscuri di un'icona web, un intoccabile tabu come Google, in cui trovano spazio veri e propri "mea culpa". Come nel caso del capitolo "Sedurre gli hackers: autonomia, soldi facili, strumenti gratuiti", ovvero come il contributo del mondo hacker abbia aiutato il successo di Google, alimentando un immaginario che Larry Page e Sergey Brin hanno brillantemente sfruttato.

E allora cosa fare? Boicottare anche l'amato motore di ricerca e tutti i suoi comodi servizi? Da Parma dicono che non è possibile. No. Quel complesso sistema di stili, tecnica, capacità e immaginario che va sotto il nome di Google si ridurrà e cambierà col tempo. Così almeno pensano gli autori, che confidano nella stanchezza ciclica che accompagna ogni successo, e su strumenti alternativi come le reti peer-to-peer, una più corretta informazione sui comportamenti del gigante, o ancora lo sviluppo di un motore di ricerca indipendente.

"Google è di fatto un monopolio", concludono, "e il suo modello di business funziona se tale rimane, ma è fragile. Non perché esistano attualmente dei validi sostituti, ma perché gli utenti possono essere informati, diventare più consapevoli e quindi scalfire quell'immaginario che fa di Google il non plus ultra, ma su cui si basa essenzialmente il suo successo".

Da Parma, Davide - alias la comunità Ippolita - ha lanciato quindi la sfida italiana a Golia dai piedi d'argilla. E se è vero che il movimento hacker è stato capace di anticipare le tendenze di qualche anno, allora, appuntamento al 2014, quando il sito www.broom.org, in una sua proiezione del prossimo decennio, ha pronosticato una battaglia in tribunale tra Google e il New York Times per il dominio dell'informazione, indicando però Google, alla faccia del libero mercato e delle libertà individuali, come vincitore. Assoluto.



[SM=x35328] [SM=x35328] [SM=x35328]













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03/09/2006 00:30
 
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Me lo aspettavo. [SM=x35310]







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Re:
se non ci fossero gli hacker....dove finiremo, si che si sapeva da tanto, che google violava la privacy e che ra soltanto un monopolio di interessi.. però addirittura un libro..
[SM=x35299]








Immagina Kurt Cobain e Billie Holliday senza la robba
Hendrix e Morrison senza LSD
Prova a immaginare Vasco senza la coca
la vita spericolata e la voce sporca


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03/09/2006 10:22
 
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umh si tutto molto bello, però ci vorrebbero delle prove per dimostrarlo.. anche perchè se fosse vero, i due pirletti di google laverebbero vetri per il resto della vita..







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03/09/2006 11:04
 
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E non è finita qui. "Davvero Google trova quello che noi cerchiamo?" si chiede provocatoriamente la comunità Ippolita. E la risposta, altrettanto provocatoria, è: no. "Google offre la possibilità di trovare fra le prime pagine dei risultati quello che l'utente medio cerca, ma non quello che io sto cercando. Il risultato è tecnologicamente impressionante, ma porta con sé l'idea che quello che cerco sia esattamente quello che Google mi offre. Non è così. Ormai non è più Google che si adegua alle mie esigenze, ma io che mi adeguo a quelle dell'utente medio".





Questa,almeno per me,è una grande stronzata visto che diverse volte non trovo su google quello che cerco
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03/09/2006 13:01
 
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Re:

Scritto da: -EvilRyu- 03/09/2006 11.04
E non è finita qui. "Davvero Google trova quello che noi cerchiamo?" si chiede provocatoriamente la comunità Ippolita. E la risposta, altrettanto provocatoria, è: no. "Google offre la possibilità di trovare fra le prime pagine dei risultati quello che l'utente medio cerca, ma non quello che io sto cercando. Il risultato è tecnologicamente impressionante, ma porta con sé l'idea che quello che cerco sia esattamente quello che Google mi offre. Non è così. Ormai non è più Google che si adegua alle mie esigenze, ma io che mi adeguo a quelle dell'utente medio".





Questa,almeno per me,è una grande stronzata visto che diverse volte non trovo su google quello che cerco


é proprio quello che vuol dire il testo..che ormai google non ti aiuta a cercare quello che veramente vuoi cercare tu,ma ti spara tutti i risultati che l'utente medio vuole vedere...
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03/09/2006 13:21
 
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Re: Re:

Scritto da: Fruatta 03/09/2006 13.01

é proprio quello che vuol dire il testo..che ormai google non ti aiuta a cercare quello che veramente vuoi cercare tu,ma ti spara tutti i risultati che l'utente medio vuole vedere...

Si ma io intendo che non mi adeguo alle esigenze dell'utente medio come dice il testo....se non trovo qualcosa su google cerco altrove tutto qui [SM=x35282]
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Re:

Scritto da: $eldiablo$ 03/09/2006 0.04

Fonte:Repubblica.it

"è sotto gli occhi di tutti: i nostri dati, le email che usiamo, ciò che scriviamo, vengono archiviati ed elaborati da Google per ricavarne informazioni sui gusti, gli stili, le abitudini, per poi usarli per sé o rivenderli a terzi" e aggiungono "la cosa interessante e inquietante è che a Google non interessa associare le informazioni a una persona specifica. A lui non interessa che la tal cosa sia stata scritta dalla tal persona alla tal altra. Ma interessa cosa è stato scritto, e da quanti è stato scritto. Quante volte è stato usato quel tipo di email e non un altro: a lui interessa la quantità di volte che un elemento è ripetuto, non necessariamente la relazione che quell'elemento intrattiene con gli altri. In questo modo non viola legalmente alcuna privacy individuale, semmai quella collettiva, che però non è difesa da nessuna legge. Tanto più che ogni singolo utente accetta esplicitamente l'uso che Google farà dei suoi dati".

E chi dovrebbe difendere la privacy collettiva? "Si può solo dire che il governo americano ha più volte chiesto a Google di prendere visione dei suoi database, ma per diversi motivi, non è mai riuscito a farlo".

Non basta? Sotto accusa anche la stessa catalogazione delle pagine web. Proprio il punto forte di Google. Affermano gli autori del libro: "Google non indicizza tutte le pagine. E' un errore crederlo, e un inganno dirlo. E' difficile dare un percentuale delle pagine non considerate da Larry, Sergey & Co, ma un'indicazione ragionevole sta tra il 20 e il 30%".

E non è finita qui. "Davvero Google trova quello che noi cerchiamo?" si chiede provocatoriamente la comunità Ippolita. E la risposta, altrettanto provocatoria, è: no. "Google offre la possibilità di trovare fra le prime pagine dei risultati quello che l'utente medio cerca, ma non quello che io sto cercando. Il risultato è tecnologicamente impressionante, ma porta con sé l'idea che quello che cerco sia esattamente quello che Google mi offre. Non è così. Ormai non è più Google che si adegua alle mie esigenze, ma io che mi adeguo a quelle dell'utente medio".




[SM=x35328] [SM=x35328] [SM=x35328]



signori

aspettate un secondo..ragioniamo con calma perchè una cosa non capisco: perche vi state scandalizzando?

nell'articolo non si enuncia ALCUNA violazione della privacy personale, Google raccoglie dati "globali" e li può vendere a chi li richiede, embè? macchissenefrega..quelli di Google mica sò fessi, è un'azienda che sa benissimo quanto gli utenti non gradiscono affatto la violazione dei propri dati personali, rischierebbe addirittura di morire se non garantirebbe questo FONDAMENTALE requisito per la sua utenza.

Secondo la mia modestissima opinione Google è uno dei servizi che MAGGIORMENTE cura la privacy dei propri utenti..quante volte vi è capitato di lasciare una vostra email su un sito e vi siete ritrovati bombardati di monnezza? vi è mai capitato con un servizio di Google?

e poi signori..gli autori di questo libro hanno scoperta l'acqua calda, basta che leggete:

www.google.it/privacy.html
www.google.it/privacy_faq.html

e c'è scritto TUTTO!!

Se proprio vogliamo criticare Google, facciamolo per azioni che meritano davvero, non perchè è figo sparlare di un fenomeno, come ad esempio la VERGOGNOSA politica fatta in Cina (dove censurano i risultati che contengono parole sgradite alla dittatura cinese)... [SM=x35284]









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Re: Re:

Scritto da: karma77 03/09/2006 15.14


signori

aspettate un secondo..ragioniamo con calma perchè una cosa non capisco: perche vi state scandalizzando?

nell'articolo non si enuncia ALCUNA violazione della privacy personale, Google raccoglie dati "globali" e li può vendere a chi li richiede, embè? macchissenefrega..quelli di Google mica sò fessi, è un'azienda che sa benissimo quanto gli utenti non gradiscono affatto la violazione dei propri dati personali, rischierebbe addirittura di morire se non garantirebbe questo FONDAMENTALE requisito per la sua utenza.

Secondo la mia modestissima opinione Google è uno dei servizi che MAGGIORMENTE cura la privacy dei propri utenti..quante volte vi è capitato di lasciare una vostra email su un sito e vi siete ritrovati bombardati di monnezza? vi è mai capitato con un servizio di Google?

e poi signori..gli autori di questo libro hanno scoperta l'acqua calda, basta che leggete:

www.google.it/privacy.html
www.google.it/privacy_faq.html

e c'è scritto TUTTO!!

Se proprio vogliamo criticare Google, facciamolo per azioni che meritano davvero, non perchè è figo sparlare di un fenomeno, come ad esempio la VERGOGNOSA politica fatta in Cina (dove censurano i risultati che contengono parole sgradite alla dittatura cinese)... [SM=x35284]




Da questo punto di vista, sono daccordo con te.. Voglio dire, ho sempre utilizzato google per la sua efficienza e continuerò a farlo.. Ci sono una marea di siti internet dove basta immettere la propria e-mail per registrarsi per trovarsi sommersi dallo spam.. Meno male che ci sono i fltri anti-spam.. [SM=x35361]

Certo oh, io l'ho segnalato perchè credo che chi non l'avesse letto meritava di essere informato.. [SM=x35361]
Fermo restando che 'sta cosa un pochettino mi ha inquietato.. [SM=x35328]













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Re: Re:

Scritto da: karma77 03/09/2006 15.14


signori

aspettate un secondo..ragioniamo con calma perchè una cosa non capisco: perche vi state scandalizzando?

nell'articolo non si enuncia ALCUNA violazione della privacy personale, Google raccoglie dati "globali" e li può vendere a chi li richiede, embè? macchissenefrega..quelli di Google mica sò fessi, è un'azienda che sa benissimo quanto gli utenti non gradiscono affatto la violazione dei propri dati personali, rischierebbe addirittura di morire se non garantirebbe questo FONDAMENTALE requisito per la sua utenza.

Secondo la mia modestissima opinione Google è uno dei servizi che MAGGIORMENTE cura la privacy dei propri utenti..quante volte vi è capitato di lasciare una vostra email su un sito e vi siete ritrovati bombardati di monnezza? vi è mai capitato con un servizio di Google?

e poi signori..gli autori di questo libro hanno scoperta l'acqua calda, basta che leggete:

www.google.it/privacy.html
www.google.it/privacy_faq.html

e c'è scritto TUTTO!!

Se proprio vogliamo criticare Google, facciamolo per azioni che meritano davvero, non perchè è figo sparlare di un fenomeno, come ad esempio la VERGOGNOSA politica fatta in Cina (dove censurano i risultati che contengono parole sgradite alla dittatura cinese)... [SM=x35284]




Beh,da uno che LAVORA PER GOOGLE cosa ci si poteva mai aspettare?! [SM=x35281] [SM=x35281] [SM=x35281] [SM=x35281]

A parte gli scherzi,effettivamente dopo aver letto l'articolo,non mi sono scandalizzato.
Se ragioniamo,in sostanza,dove parla del modo in cui fa le ricerche,beh...da risultati per l'utente medio che mediamente cerca la stessa cosa,quindi quella ricerca soddisfa circa il 90% delle persone che la effettua.
Quale risultato piu grande per un motore di ricerca?

Le e-mail,la cosa che mi sta un po sul cazzo è che dopo aver scandagliato il testo della mia mail mi piazzano sulla sinistra gli adwords inerenti a ciò che l'algoritmo ha "letto",ma non per il fatto che un qualche programma abbia letto la mia mail (perchè tanto non ci capisce na mazza),ma per il fatto che la pubblicità ormai è arrivata dapperttutto e dapperttutto la mettono.

L'unica cosa sul quale forse si potrebbe ridire qualcosa è il desktop serch che invia informazioni.

Come ha detto Karma,la cosa più brutta di Google (come anche Yahoo! e Microsoft) è che si mettono a disposizione della dittatura cinese e censura talune parti di informazione. Un pò di tempo fà addirittura si leggeva su qualche articolo che Google (o Yahoo! ,ora non ricordo benissimo) avesse aiutato il governo a catturare un dissenziente del governo e che pubblicava articoli on-line contro di esso.







- Ideatori e creatori della PRIMA E ORIGINALE patch Holly e Benji per WE(7)
- Creatori della Club Edition per WE8
- Creatori della patch Holly e Benji per WE 9
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03/09/2006 17:35
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: $eldiablo$ 03/09/2006 15.25

Certo oh, io l'ho segnalato perchè credo che chi non l'avesse letto meritava di essere informato.. [SM=x35361]



no vabbuo ma mica ce l'ho con te [SM=x35281]

è che mi fà girare la palle che un giornalista o uno scrittore fà passare come NOTIZIA BOMBA e "OSCURA" (the dark side...) una cosa pubblica e leggibile a tutti da chiunque in qualsiasi momento.

@aurelio: google qualche soldino da gmail ci deve pur fare..non è possibile che ti diano un servizio SPLENDIDO che comporta l'utilizzo di un sistema tecnologicamente MOSTRUOSO (sai com'è, non è proprio da tutti regalare 2,8 giga di spazio libero a milioni di utenti LOL [SM=x35274]) senza il minimo strumento per guadagnarci...personalmente mi danno MOLTO più fastidio banner lampeggianti e colorati che quattro scritte a lato (che non sempre neanche appaiono) della mia enorme finestra che mi visualizza la mia bella email [SM=x35275]








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03/09/2006 18:29
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: karma77 03/09/2006 17.35


no vabbuo ma mica ce l'ho con te [SM=x35281]

è che mi fà girare la palle che un giornalista o uno scrittore fà passare come NOTIZIA BOMBA e "OSCURA" (the dark side...) una cosa pubblica e leggibile a tutti da chiunque in qualsiasi momento.

@aurelio: google qualche soldino da gmail ci deve pur fare..non è possibile che ti diano un servizio SPLENDIDO che comporta l'utilizzo di un sistema tecnologicamente MOSTRUOSO (sai com'è, non è proprio da tutti regalare 2,8 giga di spazio libero a milioni di utenti LOL [SM=x35274]) senza il minimo strumento per guadagnarci...personalmente mi danno MOLTO più fastidio banner lampeggianti e colorati che quattro scritte a lato (che non sempre neanche appaiono) della mia enorme finestra che mi visualizza la mia bella email [SM=x35275]



che poi volendo analizzare gmail è anche la mail più pulita che ho mai visto, essenziale, se si fa una qualunque altra mail ti compaiono mino 6/7 banner tutti colorati.. [SM=x35274]



Piccola parentesi:

se vi da fastidio la poca pubblicità che google fa scaricatevi l'estensione Customize Google che vi toglie tutta la pubblicità e in più VI FA ACCEDERE A GMAIL IN MODALITA' SICURA. [SM=x35275]

[Modificato da robygr 03/09/2006 18.31]








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03/09/2006 21:14
 
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Re: Re:

Scritto da: karma77 03/09/2006 15.14
[...]e poi signori..gli autori di questo libro hanno scoperta l'acqua calda, basta che leggete:

www.google.it/privacy.html
www.google.it/privacy_faq.html

e c'è scritto TUTTO!!

[...]




Questo è un dato di fatto : nessuno, ma proprio nessuno, legge le licenze e le liberatorie sulla privacy !

Ciao
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Re: Re: Re:

Scritto da: viza 03/09/2006 21.14


Questo è un dato di fatto : nessuno, ma proprio nessuno, legge le licenze e le liberatorie sulla privacy !

Ciao



sò d'accordo [SM=x35274]

ma ripeto: non spacciate per NOTIZIONE quello che non è, addirittura scriverci pagine e pagine di un libro di "hacker"....ma per favore... [SM=x35275]

approfitto per dire un'altra cosa: quando sentite nominare "hacker" in un articolo di giornale il 99% delle volte non c'azzecano NIENTE con i veri hacker [SM=x35275]





[Modificato da karma77 03/09/2006 21.58]









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04/09/2006 01:41
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: karma77 03/09/2006 17.35
no vabbuo ma mica ce l'ho con te [SM=x35281]



E mica volevo fare la vittima.. [SM=x35315] [SM=x35282]


[SM=x35354]













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04/09/2006 09:53
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: aureliobuffon 03/09/2006 16.09
[...]Un pò di tempo fà addirittura si leggeva su qualche articolo che Google (o Yahoo! ,ora non ricordo benissimo) avesse aiutato il governo a catturare un dissenziente del governo e che pubblicava articoli on-line contro di esso.



Era Yahoo (filiale di HK), il fatto che citi è pazzesco ed incredibile, e la cosa peggiore che quel giornalista (anche se fa comodo chiamarlo dissidente) non scriveva contro il partito o contro il governo in generale, ma si era limitato a inviare via posta elettronica, ad un suo amico giornalista Americano(che dopo pubblico sul suo blog), una copia dell'annuale circolare governativa in cui si proibiva (non consiglia) a tutti gli organi di stampa di non ri-evocare la strage di Piazza Tien an men del 89.

Non traggo conclusioni, solo vorrei che Yahoo e Google facessero i motori di ricerca, webmailer, e altro per cui sono stati creati, lasciamo controllare chi ha il compito di controllare...


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purtroppo comunisti al mondo c'è ne sono tanti..

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