weILL, 10/06/2013 18:52:
Per loro natura gli indie, giochi più vicini ai vecchi titoli vista la loro dimensione, sono basati più sul concept e la ricerca della qualità rispetto alla quantità. E' "normale" che la gente compri ciò che sfrutti maggiormente le specifiche di una console ma in moltissimi casi purtroppo il risultato è.. vuoto. Vuoi perchè un prodotto di grande dimensioni spesso si perde nel marasma dei tanti dettagli da dover curare (scordandosi alcuni punti fondamentali tra i quali la stessa giocabilità e/o sensazioni da regalare al player), vuoi perchè un prodotto simile venderà a prescindere. I "titoloni" infatti sono anche quelli con maggiore pubblicità.
Eppure di questa generazione di console i giochi che mi hanno colpito maggiormente sono quelli "minimalisti", gli indie appunto. Faccio costantemente l'esempio di Journey, un prodotto che dura pochissimo ma regala molto essendo fatto a regola d'arte (è un capolavoro infatti).. e che mi ha fatto molto piacere vederlo vincere una miriade di premi da parte della stampa specializzata scalzando una serie infinita di "titoloni". Pensate cosa sia questo gioco per convincere la stampa, ok.. Ma potrei citare anche Machinarium, un'avventura punta e clicca classica, di durata non eccelsa (che poi longevità non è assolutamente sinonimo di qualità, tutt'altro). In ogni caso un prodotto completo o che quantomeno, quando lo termini ti dà una sensazione di completezza e appagamento. Lo finisci, e non ti senti di chiedere di più.. Ce ne sono sicuramente altri (The Unfinished Swan e Deadly Premonition, anche se non li ho giocati).
Insomma le SH indie sono certamente capaci di produrre, casomai sono gli utenti ad essere poco interessati perchè devono dimostrare di "avercelo più grosso".. il gioco.. Ma poi se lo sbattono in testa, tranne rari casi dove un titolo è capace di raggiungere una sua completezza, riuscendo a colpire anche sul lato emozionale quindi.
Personalmente posso solo ringraziare la presenza degli Indie, e anche la Sony che continuerà a dargli importanza.. Nella speranza che il messaggio arrivi a tutte le grandi produzioni facendogli capire che la qualità, le sensazioni da regalare al player, devono essere il primo e imprescindibile obiettivo. E che solo dopo arrivi tutto il resto.
Probabilmente tutto ciò resterà un sogno.. Alle brutte, ci sarà un bel gioco indie da gustare di tanto in tanto
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Scusa, forse mi sono espresso male con quella frase
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Io adoro il mercato indie con tutto il cuore, e penso che ormai chi lavora in quel campo abbia dato prova di non avere niente da invidiare ai programmatori delle grandi Sh (anzi, forse talvolta è anche il contrario
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, visto che semmai come dici giustamente tu lo spirito dei bei videogiochi che furono spesso e volentieri lo cogli più in un titolo indipendente, che in qualche pompato quanto algido titolo triplo A).
Però purtroppo se ci riferiamo al solo genere calcistico (come intendevo con la frase che hai quotato), abbiamo di fronte dei limiti non indifferenti..
Io una simulazione calcistica "perfetta" me la giocherei anche se fosse in 2d e coi pigiamini, ma siamo realisti..
Quanti, nel 2013, darebbero anche solo un euro per un gioco di calcio che, pur incarnando perfettamente lo spirito dello sport, non presenta animazioni all'altezza, grafica ultra-pompata, licenze varie al day one e così dicendo? Io, magari tu e qualche altro romantico del forum lo faremmo (temo neanche troppi, in realtà
), ma perchè qualcuno dovrebbe sbattersi tanto per un pubblico così minuto?
Aggiungiamoci infatti, come detto in precedenza, che il calcio è uno degli sport più difficili da simulare.
Ecco, correggo la vecchia frase e dico che mancano i mezzi che solo un colosso può mettere a disposizione, per una cosa del genere; non le capacità intellettive. Infatti l'ultima speranza è rimasta 2K.
Poi, se qualche programmatore indie coi controcazzi mi volesse sorprendere e creare un Gioco di Calcio, potrei solo ritornare un bambino felice
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