[Basket] EuroBasket 2015

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Calendario

05/09 15:00 GERMANIA - ISLANDA

05/09 18:00 SPAGNA - SERBIA

05/09 21:00 ITALIA- TURCHIA

06/09 15:00 SERBIA - GERMANIA

06/09 18:00 ISLANDA - ITALIA

06/09 21:00 TURCHIA - SPAGNA

08/09 14:30 SERBIA - ISLANDA

08/09 17:45 GERMANIA - TURCHIA

08/09 21:00 SPAGNA - ITALIA

09/09 14:30 TURCHIA - SERBIA

09/09 17:45 ITALIA - GERMANIA

09/09 21:00 ISLANDA - SPAGNA

10/09 14:30 SERBIA - ITALIA

10/09 17:45 GERMANIA - SPAGNA

10/09 21:00 TURCHIA - ISLANDA

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La lista dei 12 convocati dell'Italia per gli Europei di basket

Amedeo Della Valle (G, Reggio Emilia)
Marco Belinelli (A/G, Sacramento Kings)
Pietro Aradori (A, Reggio Emilia)
Alessandro Gentile (G/A, Milano)
Danilo Gallinari (A, Denver Nuggets)
Andrea Bargnani (C/A, Brooklyn Nets)
Marco Cusin (C, Sassari)
Luigi Datome (A, Fenerbahce)
Nicolò Melli (A/C, Bamberg)
Andrea Cinciarini (P, Milano)
Daniel Hackett (P/G, Olympiacos)
Achille Polonara (A, Reggio Emilia)

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Sky scende sul parquet: così l'Eurobasket in esclusiva

La storia, per la gioia degli abbonati Sky, si ripete: dopo il torneo femminile già in onda a giugno, grazie all'accordo raggiunto lo scorso dicembre con la FIBA (International Basketball Federation) Sky trasmetterà, in esclusiva per l'Italia, gli Europei di Basket maschili 2015. Su tratta della più prestigiosa e attesa rassegna continentale di pallacanestro, che vedrà impegnata la nazionale italiana maschile.

L'EuroBasket 2015 si terrà in Francia, Germania, Croazia e Lettonia tra il 5 e il 20 settembre, mentre la fase finale si giocherà a Lille (Francia). E l'Italia punta a vincere gli Europei di basket 2015. Lo ha dichiarato apertamente il presidente della Fip, Gianni Petrucci, durante la presentazione degli azzurri negli studi Sky, a Milano. "Oggi inizia il nostro viaggio, il nostro racconto epico. Ero a Berlino quando l'Italia di Lippi ha vinto il Mondiale, prima della finale avevo guardato in faccia i giocatori ed erano tutti numeri uno. Adesso ho la stessa sensazione, quindi perché non crederci, perché non puntare in alto? So di mettere pressione ma, se non si punta in alto, si è perdenti". "Dobbiamo cogliere l'attimo, essere al meglio dal punto di vista mentale e fisico" aggiunge il coach azzurro Simone Pianigiani, "Questa squadra può crescere anche durante la competizione, ma per farlo bisogna andare avanti e già la prima sfida, contro la Turchia, sarà bella tosta. I numeri uno si metteranno tutti a disposizione della squadra, da tempo me lo hanno dimostrato".

In campo Tranquillo e Pessina - Per l'occasione, alla competizione verrà dedicato un canale con approfondimenti speciali, interviste, analisi, commenti e curiosità, mentre su Sky Sport24 HD, l'all news sportiva di Sky, non mancheranno risultati, classifiche e interviste. Inoltre, i match dell'Italia verranno anticipati e posticipati da ampi pre e post gara e godranno del commento della coppia Flavio Tranquillo e Davide Pessina, reduci dalle telecronache delle Finals NBA.

Dalla tv all'online - Ma Sky non pensa solo alla tv di casa: grazie a Sky Go ci sarà la possibilità di seguire il basket anche in mobilità su tablet, smartphone e pc. Inoltre video, news, highlights, approfondimenti e statistiche saranno disponibili anche sul sito skysporthd.it. Commenti e aggiornamenti anche sui canali social ufficiali di Sky con l'hashtag #SkyEuroBasket, con contenuti esclusivi prima e durante la competizione (fb.com/SkySport e twitter.com/Skysport).

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Basket, Europeo, Datome totem azzurro: "L'Italia è tornata a esserci"

Gigi alla vigilia del debutto: "L’Italia c’è. O meglio, è tornata ad esserci". E il c.t. se lo coccola: "È un capitano vero trasparente, solare, diretto. Mi fido se dice che sono pronti"




Domani è Pasqua. La Quaresima azzurra, quaranta giorni passati insieme per preparare l’Europeo dei sogni, si chiuderà alle 21 con la palla a due con la Turchia alla Mercedes Benz Arena di Berlino. I minuti sembrano ore, le ore giorni, i giorni mesi. Perché puoi allenarti quanto vuoi, fare amichevoli cercando di metterci il fuoco che dentro ti brucia da una vita, ma è solo quando arrivi all’appuntamento con la storia che riesci davvero a sprigionarlo. E’ quello su cui conta Gigi Datome, il totem, il capitano, quello che “ha il carisma per far arrivare a tutta la squadra il messaggio – dice il presidente federale Gianni Petrucci – che la Nazionale è tornata al centro dell’attenzione, che la Nazionale è tutto”.

impazienza — Alla destra del numero uno Fip, l’ala del Fenerbahce sorride, con la calma che lo contraddistingue. Non si può guardarlo e non essere sereni, non capire che, si vinca o si perda, perché ci sono anche gli avversari, l’Italia c’è. O meglio, è tornata ad esserci. Non da oggi, ma da almeno tre anni, da quando questo gruppo, con qualche assenza ma con le medesime solide basi, ha iniziato a sudare girando per l’Europa, non sempre quella che conta, quella glamour, per crescere e arrivare a Berlino. “Pronti e carichi per un qualcosa che ciascuno di noi ha cerchiato sul calendario della sua carriera” come spiega Gigi. “Penso di riportare il pensiero di tutti i compagni quando dico che siamo impazienti – prosegue l’ex Boston Celtics -. Conosciamo le aspettative che ci sono attorno a questa Nazionale ma per fortuna quando scendi in campo hai talmente tante altre cose a cui pensare che non senti il certo il peso di quella responsabilità”.

"capitano vero" — Ma cosa fa dire a Datome che l’Italia oggi è pronta? “Il percorso fatto sin qui, con magari qualche alto e basso di troppo durante le amichevoli di preparazione. Ma nessuna squadra è perfetta, il girone è sicuramente difficile, ma lo vedete tutti, non voglio aggiungere banalità”. Pianigiani è dall’altra parte del tavolo, alla sinistra di Petrucci. Ma è come se fossero un tutt’uno. Basta uno sguardo, è il suo capitano. “Un capitano vero – dice il c.t. – trasparente, solare, diretto. Mi fido di lui se dice che sono pronti”. Ancora una manciata di ore e lo scopriremo. Anche se sembreranno mesi a chi non ha ancora smesso di sudare. Anzi, non ha ancora cominciato.

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Basket, Europeo: Ataman, "La mia Turchia, squadra vera"

L'ex coach di Siena che ci sfiderà nel debutto Europeo, presenta la sua formazione: "Punto a riportare la Turchia all'Olimpiade dopo più di 60 anni"




Per una squadra con potenzialità ma ancora senza certezze, al pari dell’Italia, anche per la Turchia l’esordio sarà la chiave che può orientare l’intero Europeo. «E’ una verità», dice Ergin Ataman, c.t. turco, che ci conosce bene per aver passato qui parte dell’infanzia e tre stagioni da allenatore. «Spagna e Serbia sono molto difficili da battere. Italia, Germania e Turchia si giocano il terzo posto, perché il quarto significa incrociare la Francia: sì, le partite tra noi tre saranno le più importanti. Ma non finisce tutto con la prima gara».

Ataman, il presidente del Fenerbahce ha minacciato di ritirare i suoi giocatori se lei non si dimette, poi ha congelato tutto fino a dopo l’Europeo. La indebolisce?
«Non mi vuole, per la grande rivalità tra loro e il Galatasaray che alleno. L’accusa è che io parli coi giocatori per prenderli nel club: stupidaggini, neanche ce li potremmo permettere. E non protestavano quando erano loro coinvolti dal doppio incarico, con Tanjevic. Io penso a riportare la Turchia all’Olimpiade dopo più di 60 anni».

Cosa le ha detto la preparazione?
«Più soddisfacente di quanto mi aspettassi dalla nazionale più giovane nella storia della Turchia. Avevo dubbi, invece l’ho vista diventare squadra: difende duro, senza stelle a parte forse Ilyasova, tutti allo stesso livello, combattono in dodici, cercano di superare i loro limiti, perché non siamo più la Turchia di Turkoglu e Asik».

Dopo spedizioni molto deludenti, l’anno scorso col suo arrivo e il ricambio generazionale siete tornati tra le prime otto al mondo. Cosa ha cambiato?
«Prima tante stelle non riuscivano a essere squadra, veniva prima l’ego. L’anno scorso, con veterani come Gonlum e Tunceri ma anche giovani come Osman, ho costruito una squadra di giocatori che stanno insieme in campo e fuori, senza ego, combattente».

L’Italia per la prima volta ha tutti i migliori. Quali difetti vede?
«Quelli che ho visto in campo non ve li posso dire. Però potrebbero essere quelli della Turchia del passato: con tanti big, c’è il rischio che escano dal gioco di squadra. I vantaggi possono essere svantaggi. Ma per la prima volta dopo tantissimi anni è un’Italia che può vincere l’Europeo: se vedo le sue stelle, davanti ha solo la Spagna e la Serbia. La verità si vedrà con le partite vere, ma l’Italia è tra le favorite, forse anche per vincere. Pianigiani è esperto, abituato al top».

Pianigiani è stato suo vice, l’ha visto da vicino quando allenò in Turchia, ora siete entrambi c.t.: lo conosce meglio di altri.
«Si è costruito una grande carriera su lavoro e serietà. Abbiamo avuto un percorso molto simile, non si è improvvisato, è arrivato dalle giovanili sapendo già tutto del basket, subito con grandi risultati: la sua carriera a Siena è una delle migliori in Europa, gli ha dato fiducia e il rispetto dei giocatori».

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