[Serie A 15/16] Sampdoria - Fiorentina

---

ZENGA “IL BULLO” VS VARRIALE –

La nascita delle ruggini, tra Zenga e Varriale, ebbe origine la domenica precedente a quella della lite. Zenga infatti, in piena crisi da calcite acuta e arrabbiatissimo dopo una partita persa, decise di non concedersi alle interviste. La cosa non andò giù a quelli di “Stadio Sprint”, difatti il conduttore del programma, Varriale appunto, si sentì di mandare una frecciata al tecnico per questa sua decisione. Non fu una mossa troppo felice, anche perché Zenga non è noto per il suo particolare à plomb ma piuttosto per il sua carattere “vagamente” vulcanico. La critica colse quindi nel segno e l’allora tecnico del Catania si presentò ai microfoni come un leone ferito, pronunciando una battuta che, probabilmente, si era preparato durante tutta la settimana: “Non sapevo di avere un procuratore in diretta che parla per me, sono venuto qui a salutarlo!”. Nessuno aveva capito a cosa si riferisse ma Varriale, che un po’ la coda sporca ce l’aveva, lanciò subito un affondo sibillino. “Zenga lei nella sua carriera ha fatto poche uscite a vuoto, questa però è un’uscita a vuoto, un po’ come quella che ci ricordiamo tutti e che ci costò il mondiale”. Una stoccata da campione quella del buon Enrico, effettuata colpendo Zenga probabilmente sul nervo più scoperto in assoluto. “Si domandi perché l’hanno messa li – cercò di controbattere l’ex portierone – e perché ce la fanno stare”. A questo punto il dado è tratto e l’alterco prosegue e si tramuta in un duello rusticano che trascende, divenendo più una discussione da giardinetti con protagonisti due sbruffoncelli di periferia. “Le sue minaccia la qualificano” – sparò Varriale totalmente a caso – “Sto tremando dalla paura, che paura che mi fa Varriale!” rispose Zenga con fare da bullo, rispolverando una frase che aveva appreso forse alle medie quando il prepotente di turno gli fregava la merenda. Varriale, avendo probabilmente esaurito le cartucce migliori, scappò dalla mamma, interpretata dal presidente della Lega. “Si ricordi Zenga del monito del presidente della Lega Matarrese che invita a rispettare le regole e a moderare i toni!”. Ne seguirono altre stoccate di minor tenore, però a questo punto intervenne un nuovo “player” che provò a fare da paciere, il grande Bruno Gentili. “Forse Walter ti sono state riportate male le parole, noi siamo semplicemente rimasti delusi perché, essendo amici, ci aspettavamo che tu venissi a parlare con noi”. Zenga lo ascoltò come si ascolta la più pallosa delle lezioni di matematica e, senza aver sentito una sola parola, gli disse: “Hai ragione Bruno”. “Ma…” – provò a dire ancora qualcosa Gentili – “Tu hai ragione” gli disse ancora per congedarlo, con lo stesso fare con il quale ci si rivolge a Mormoni e Testimoni di Geova quando cercano di convertirti per strada. E, un istante dopo, lasciò i microfoni
senza salutare nessuno. Da bomber.
La pace tra Varriale e Zenga del giorno successivo

La pace tra Varriale e Zenga del giorno successivo

LA PACE – Il giorno seguente, in occasione della consegna del premio panchina d’oro, Varriale e Zenga si rincontrarono a Coverciano e da li scoppiò la pace e pure qualche buffetto, un po’ come tra due amichetti che avevano avuto un litigio giocando al campetto della Chiesa. A lato vi mostriamo una foto del grande evento. Per quanto riguarda noi invece, un “grazie” ai protagonisti del duello ci sembra d’obbligo.

Infine, vi alleghiamo il video dell’accaduto direttamente da YouTube. Buona Visione!!

---