Qui invece non si percepisce minimamente il senso di claustrofobia che credo fosse voluto, il mistero del fidarsi/non fidarsi dura troppo poco quando invece sarebbe dovuto durare fino alla fine. In pratica appena muoiono Ruth e O.B., già era morto il malcapitato generale Smithers che era l'unico personaggio di cui non si poteva dubitare ma serviva a rendere poco chiaro il colpevole, è chiaro che tutti i personaggi che si trovano all'interno dell'emporio prima dell'arrivo della diligenza sono complici. Solo nella parte finale il sospetto di altri 15 complici della banda può indurre in errore il poco credibile sceriffo Mannix (faccia e movenze da beota, voce ridicola, bah...) verso quale parte schierarsi.
Alla fine si poteva fare molto di più, l'ambientazione claustrofobica era perfetta per fare un gran film che tenesse incollati fino alla fine mentre io, nonostante fossi andato alle 17:00 proprio per evitare di annoiarmi, ho faticato a rimanere sveglio una volta nel viaggio in diligenza e un'altra volta poco dopo l'arrivo all'emporio.
Infondo si tratta di un film a basso budget con dialoghi estremamente lunghi nonostante siano una chicca del regista stavolta ha cacato fuori dal vaso, veramente troppo troppo lunghi e non aggiungono nulla di importante alla storia.
Vi giuro che prima di sedermi ho detto alla mia amica "Già so come finirà ma non sono venuto per la trama ma per vedere un film stiloso. Vedrai che moriranno tutti sparandosi l'uno con l'altro contemporaneamente e se si salva qualcuno sarà il più idiota!"
Mi aspettavo esattamente quello che ho visto, l'unica scena sorprendente è stata quella dello sparo da sotto il pavimento.
Cmq tornando allo stile, perché la trama si sapeva che sarebbe stata abbastanza striminzita, trovo ormai da diversi film Tarantino troppo attento a citare e citarsi per fare dei prodotti davvero innovativi come Pulp Fiction o Kill Bill. Addirittura è riuscito a trovare il modo di inserire la sua inquadratura preferita...
...quando, se non ricordo male, Madsen va ad uccidere il cocchiere nascosto nel retro dell'emporio.
Da quanto avevo sentito credevo in una maggiore violenza e crudeltà, invece il tutto si riduce a scene splatter (mi è sembrato di rivedere La Casa di Sam Raimi dove al pover Bruce Campbell veniva tirata addosso sbobba di ogni tipo), insomma un grand guignol un po' troppo forzato e inverosimile... difatti il suono dell'esplosione di teste sembra più quello di un pallone che scoppia... poi per carità non ho mai udito una testa esplodere per un colpo d'arma, mi baso sugli effetti di altri film.
Per quanto riguarda i personaggi, credo che nessuno sia davvero stato spiegato bene, forse solo Ruth e Marquis hanno ricevuto una buona descrizione e anche per via delle interpretazioni impeccabili sono stati i personaggi più riusciti. Tim Roth indubbiamente il meno incisivo ma per colpa della trama che lo coinvolge veramente poco.
Altra nota poco gradevole è il doppiaggio italiano che sicuramente rende il tutto più stupido. Difatti le voci di Mannix e Daisy sono abbastanza ridicole, come anche l'accento finto messicano di Bob.
Non dico di essere rimasto deluso perché a priori, ero andato con poche aspettative e a volte è anche meglio perché si rimane piacevolmente sorpresi. In questo caso però hanno risposto esattamente alle previsioni e quindi non me la sento di andare oltre la sufficienza.
[Modificato da M@33y 15/02/2016 16:21]