grizzly 62, 10/07/2017 23.24:
poche parole per sottolineare due cose il fatto che tu ti riferisca a te stesso come ad uno "antico" ti fa' onore ma non discrimina e secondo il fatto che sottolinei una cosa profondamente sbagliata non sono i fatti la discriminante oggi non si e' tifosi io i romanisti li considero degli affiliati lo so' puo' sembrare anche brutto il termine ma e' cosi hanno bisogno di qualcosa per tifare i fatti la fiducia o quant'altro io no io non avevo bisogno di andare allo stadio io vivevo per lo stadio per il tifo in se per la carica umana che portava con se andare in trasferta
ci sono ragazzi che hanno tifato come ossessi per una vita senza nemmeno sapere chi erano i giocatori che scendevano in campo perche' domenicalmente erano spalle al campo per novanta minuti eppure metterei la mano sul fuoco senza un esitazione sulla loro romanistita' sai cosa cazzo gli fregava di sapere chi aveva segnato il gol? nulla loro godevano della vittoria solo di quella e non dei fatti o delle bugie
semmai un giorno ne riconoscero' di nuovo qualcuno saro' ben lieto di alzare gli occhi e incrociare il suo sguardo ma per ora devo voltarmi solo indietro
La triste realtà è che come dici tu è un tifo sempre più indotto. Secondo me esiste pure qualche giovane con la testa giusta ma poi questo viene come emarginato, nonchè allontanato dagli spalti dalle "autorità competenti".. cosa che accade specialmente a Roma.
Il calcio in generale oramai non è più quello "puro" di una volta.