NE AGGIUNGO UN ALTRO
Ti trovi in un ippodromo, un galoppino, “ritratto nell’immagine”, ti si avvicina e si offre di andare a giocare per te il cavallo che lui ritiene vincente...Così in caso di vittoria spera in una mancia.
Prendi 200€ dalla tua tasca destra, mentre glie li dai, lo guardi bene in volto...e sorridi.
Possibilità N°1: Gli dai i soldi e lo aspetti.
Possibilità N°2: Non gli dai i soldi e lo cacci via.
Cosa faresti?
N.b. Motivare la scelta!
---------------------------------------------------------------
Tre ladri decisero di rubare in casa di Alì Babà, signore dei ladri.
L’impresa non riuscì ed i tre vennero catturati dalle guardie di Alì.
Alì decise di essere magnanimo e di dare la possibilità ai tre di aver salva la vita.
Rivolgendosi ai malcapitati, disse: ”Per il solo fatto di aver osato sfidarmi, meritereste la morte. Oggi, però, mi sento buono, così, chi di voi risolverà l’indovinello che vi sottoporrò, avrà salva la vita”.
Fece portare 5 cappelli, 3 bianchi e 2 neri.
Disse ancora:” Ora vi benderò e metterò in testa ad ognuno di voi uno di questi cappelli, poi nasconderò gli altri due. A questo punto vi toglierò le bende dagli occhi così che possiate vedervi l’un l’altro. Chi di voi capirà di che colore è il cappello che indossa ed argomenterà la sua tesi, avrà salva la vita”
Così fece.
Domandò al primo di che colore aveva il cappello, ma questi disse di non essere in grado di rispondere alla domanda.
Alì lo “giustiziò”.
Fu poi la volta del secondo: anche costui non fu in grado di rispondere.
Anch’egli venne “giustiziato”.
Venne il turno del terzo: questi disse “Io lo so cosa indosso. Ho in testa un cappello bianco”.
Alì disse: “Bravo, hai indovinato: ora dimmi come sei giunto a tale conclusione, ed avrai salva la vita”
Immagina di essere tu il terzo ladro: come sosterresti la tua scelta?
QUESTO ERA IL PRIMO
--------------------------------------------------------------------------------------
IL SECONDO INVECE
Sigmund Freud
Ad un convegno di psichiatria, che si tenne nel 1910, Sigmund Freud prese la parola e, rivolgendosi ai colleghi, disse: “Ora vi racconterò una storia vera”.
L’auditorio ammutolì e si apprestò ad ascoltare quanto il luminare aveva da dire.
Freud continuò: ”Cento anni fa, nel 1810, un giovane di agiata ma non nobile famiglia, s’innamorò di una dolce e bella fanciulla, di nobile casato. Il giovane incontra la fanciulla ed ella ricambia il suo amore. Purtroppo, la non nobile estrazione di lui è d’ostacolo al sogno d’amore dei due: come chiedere la mano della fanciulla al padre di lei?
Il giovane, con il suo lavoro, riesce ad arricchire a tal punto da diventare ardimentoso ed una sera si presenta al padre di lei chiedendo la sua mano. Il padre dapprima resta sconcertato, ma poi, dinanzi all’ardire del giovane e al desiderio di rendere felice la figlia, acconsente al matrimonio.
I due si sposano con una cerimonia sfarzosa, in chiesa, seguita da un pranzo altrettanto sfarzoso nella villa del padre di lei. Al termine della festa, il padre regala ai due sposi la villa in cui si è tenuta la festa.
Una settimana dopo il matrimonio, la sposa chiede di assistere alla messa nella chiesa in cui si sono sposati. Il marito, premuroso, acconsente e fa preparare la carrozza, che decide di guidare egli stesso.
Giunti in chiesa, il marito si accorge di aver dimenticato i guanti nella carrozza, così chiede alla moglie di precederlo in chiesa mentre lui torna alla carrozza a prendere i guanti.
Essendo giunti con largo anticipo, in chiesa ancora non c’è nessuno e lei, un poco stanca, si addormenta.
E’ un sonno popolato di sogni: sogna il marito che, mentre raccoglie i guanti dal sedile della carrozza, viene aggredito da tre cani. Lui si difende come può, cerca di fuggire, ma invano: alla fine i tre cani hanno la meglio e lui cade a terra, coperto di sangue.
In preda all’agitazione lei si sveglia e scorge il marito vicino a sé, con i guanti in mano, e muore.”
A questo punto, dall’auditorio, si alza un congressista e dice, urlando: “Dr. Freud, lei ci sta raccontando una bugia! Ci ha propinato una storiella di sua invenzione, altro che storia vera!”
Se il congressista fossi tu, perché affermi che Freud dice il falso?
[Modificato da Andreejay 03/06/2005 1.09]
[Modificato da Andreejay 03/06/2005 1.55]