.Useless., 06/01/2009 23.32:
Mi permetto di dire la mia sul paragone Best-Maradona. E come sempre rispondo a chi propone questi paragoni insensati, sostengo che stiamo confrontando mele contro pere. Come si può confrontare un giocatore che ha dato il meglio di se negli anni 60-inizio 70, con uno che ha dato il meglio di sè negli anni 80-inizio 90?
Oltre a confrontare due giocatori di ruolo abbastanza diverso (Best terzo di un tridente con Charlton e Law, Maradona trequartista alle spalle di Careca, Giordano o Carnevale a seconda degli anni) stiamo confrontando due modi di giocare al calcio completamente diverso.
Che senso ha paragonare una Ferrari degli anni 60 con una degli anni 80? Si può fare un mero confronto numerico, ma anche questo non è indicativo per tanti fattori.
Best giocava nel miglior club del mondo ma in una nazionale obiettivamente debole, e quindi ha vinto tutto a livello di club e niente a livello di nazionale. Maradona l'esatto opposto, giocava in una delle nazionali più forti del mondo ma in un club di basso livello in chiave europea.
Ma i paragoni possono essere fondati solo se rapportati al loro periodo storico. Paragonare Best a tutti gli altri giocatori degli anni 60-inizio 70 ha un senso, e Best è stato il più forte. Maradona ugualmente è stato il giocatore più forte degli anni 80-inizio 90.
Ma paragonare il calcio degli anni 60 a quelli degli anni 80 o a quelli del 90 o del 2000 è una bestemmia che qualunque persona che abbia conoscenza calcistica superiore a Pro Evolution riconosce.
Da napoletano poi, mi dilungo (sperando di non annoiarvi) sulla più grande differenza che c'è fra Maradona e gli altri splendidi numeri 10 che hanno solcato il prato verde, e cioè la squadra e la città in cui lui giocava.
Si parlava ad esempio di Best, giocatore splendido ma che non è stato divinizzato come Maradona. Ed è semplice capire il perchè. Il Manchester è da sempre fra le squadre migliori d'Inghilterra e del mondo. In Inghilterra, a parte rare eccezioni quali possono essere Arsenal, Tottenham, Nottingham Forest ecc. le squadre di vertice sono sempre state Manchester e Liverpool. I tifosi del Manchester sono abituati ai fenomeni, abituati alla vittoria. C'è stato Best ed hanno amato Best, ma poi c'è stato Sir Bobby Charlton e lo hanno amato e vinto con lui. Poi Marc Hughes, poi Cantona, poi Beckham, poi Van Nisterlooy, poi Rooney, poi Cristiano Ronaldo e ne dimentico altri mille.
A Napoli no. C'è stato qualche raro esempio di giocatore di caratura internazionale che giocava a Napoli (mi vengono in mente Sivori, Krol, Altafini, Zoff e tornando alla notte dei tempi Sallustro o Jeppson), ma nessuno mai aveva portato il Napoli a competere alla pari con le milanesi o la Juventus (che poi secondo la mia modesta opinioni il confronto non era alla pari essendo il Milan di Sacchi la squadra più forte del mondo). Per questo Maradona a Napoli smette di essere il numero 10 della propria squadra e diventa D10S. In una forma di esagerazione e delirio di onnipotenza che è abbastanza tipico delle "prime volte" in genere.
Il bene e l'ammirazione che hanno provato i tifosi del Manchester per Best, o quelli della Juventus per Platini, o quelli del Milan per Van Basten e via dicendo, confrontata con quella dei tifosi del Napoli per Maradona, è sintetizzabile nella differenza che c'è fra l'essere una famiglia reale ed essere re per un giorno.
Mi ero perso questo post davvero molto bello e che merita il quote!!!
Mi permetto di aggiungere, sulla prima parte, che tutti i fuoriclasse sono inevitabilmente unici e che forse è proprio l'unicità che rende un fuoriclasse tale o, in altre parole, è l'unicità la caratteristica necessaria che distingue un fuoriclasse da un ottimo giocatore.
Curioso che queste riflessioni siano nate in risposta ad un topic su quel porco di .... Non mi ricordo più il nome...
[Modificato da wholly 08/01/2009 14:47]