NewAdventuresInHi-Fi, 08/08/2010 22.41:
Quindi, seguendo questo ragionamento, se uno e' colpevole di aver rapito e segregato una persona per anni, allora non potrebbe essere incarcerato perche' lo stato si metterebbe al suo stesso livello?
Ovviamente no, anche perchè non vedo come il paragone possa essere funzionale al discorso
Mica io critico un'ipotetica legge del taglione (rubi -> ti tagliamo una mano, sequestri una persona -> ti mettiamo in carcere, ammazzi -> ti ammazziamo) dicendo che lo stato non deve mettersi a livello dei criminali non rispecchiandone l'azione, perchè per fortuna la legge del taglione non esiste da un bel pezzo.
Dico solo che la pena di morte va fuori da ogni etica e da ogni logica, per una serie di motivi.
Primo tra tutti lo stato ti dà la libertà, limitata dalle leggi ed è giusto che te la tolga se violi queste leggi, non ti dà mica la vita. Questo proprio a livello di principio, a priori.
Secondo, si potrebbe parlare all'infinito di casi controversi, di cose che ci sono dietro, di casi limite in cui viene applicata in ogni caso, anche con mancanza di prove schiaccianti eccetera.
In uno stato CIVILE la pena di morte non deve esistere, o vogliamo raggiungere anche in questo la Corea del Nord?
Il problema, come ho detto su, è che spesso le leggi non vengono applicate come si deve, e gente come questa in una decina d'anni è fuori, tra buona condotta e cazzate varie.
Perchè se si facesse tutta la vita in prigione non ci sarebbe neanche il motivo di invocare la pena di morte.