Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

[Film] Vallanzasca - Gli Angeli del Male

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2011 13:37
Email Scheda Utente
Post: 13.329
Registrato il: 31/03/2003
Città: ROMA
Età: 44

Gaming XP User

COL. BERNACCA
OFFLINE
30/12/2010 16:50
 
Quota

Manca ormai poco all’uscita di Vallanzasca - Gli Angeli del Male, atteso e discusso ritorno in sala di Michele Placido.

Interpretato da Kim Rossi Stuart, Valeria Solarino, Filippo Timi, Moritz Bleibtreu, Francesco Scianna, Gaetano Bruno e Paz Vega, il film è stato venduto benissimo all’estero, tanto da portare Placido in Francia, con un gangster movie da 14 milioni di euro di budget da girare insieme a Vincent Cassel e Daniel Auteuil.

Milano, anni 70. Renato Vallanzasca s’infila nell’ambiente della malavita con un gruppo di amici d’infanzia, con i quali ha coltivato la “passione” per le rapine sin da giovanissimo. Conosciuta Consuelo, colei che diventerà la compagna e la madre di suo figlio, Renato inizia a fare la bellavita e contrasta la banda di Francis “Faccia d’angelo” Turatello. Finché alle rapine non si aggiungono anche gli omicidi. Vallanzasca ad oggi deve scontare una pena definitiva di 260 anni di carcere per 6 omicidi, 4 sequestri di persona, innumerevoli rapine, scontri a fuoco, evasioni e sommosse carcerarie.








"Milano, anni 70. Renato Vallanzasca s’infila nell’ambiente della malavita con un gruppo di amici d’infanzia, con i quali ha coltivato la “passione” per le rapine sin da giovanissimo. Conosciuta Consuelo, colei che diventerà la compagna e la madre di suo figlio, Renato inizia a fare la bellavita e contrasta la banda di Francis “Faccia d’angelo” Turatello. Finché alle rapine non si aggiungono anche gli omicidi…

C’è un grande spaccato d’Italia nel film di Michele Placido, che tuttavia non entra prepotentemente in scena ma resta come sottofondo necessario e costante. Perché dopotutto il nuovo film di Michele Placido non è un film su un periodo della storia d’Italia, ma la biografia romanzata di un uomo. E forse sotto sotto non è neanche questo, ma è un “semplice” film di genere.

Fa bene Italo Moscati quando dice che Renato Vallanzasca è un mitomane. Forse è l’emblema del nostro paese, per quanto riesce lungo tutto il film ad essere vanesio e megalomane. E’ un aspetto interessante e da non trascurare quando ci si approccia al film: Vallanzasca è un prodotto del suo paese, e in fondo il fatto che sia quello che è gli dà solo una “particolarità” in più…

kim-rossi-stuart-in-vallanzasca-gli-angeli-del-male

Ma a Placido interessa poco giudicare il personaggio del bel Renè o chiunque altro sia coinvolto nelle vicende, nonostante tutte le polemiche che ci sono state a riguardo. Il regista non assolve né condanna, fortunatamente, anche se l’ultima parte del film dedicata ai processi, ai cambiamenti di carcere e quant’altro sparano sulla croce rossa, quindi sulla nostra burocrazia e sulla nostra legge.

Se c’è un modo quindi per approcciarsi a Vallanzasca - Gli angeli del male è forse quello più diretto ed immediato: guardare il film come un bel prodotto di genere. E’ un po’ il discorso che si è fatto ieri per La Passione di Carlo Mazzacurati, in cui il contenuto poteva essere anche discutibile, ma la forma era quella giusta di una commedia azzeccata e simpatica, pur senza far urlare a nessun miracolo.

Con il nuovo film di Placido siamo ben lontani da un qualsiasi film italiano di genere recente e lontanissimi dalla fiction: Vallanzasca è cinema, e pure ben fatto, così come lo era Romanzo Criminale. Tutto gira che è un piacere, dalla recitazione degli attori, capitanati da un ottimo Kim Rossi Stuart e passando per un folle Filippo Timi, alla fotografia (”alla polar”, se mi si concede l’azzardato accostamento), al montaggio veloce e curato fino all’uso della musica. E poi divertimento e sangue non mancano, e ben vengano.

Insomma: è quasi strano dirlo, ma Vallanzasca è un prodotto sicuramente esportabile all’estero e con la quale si può ricominciare ad immaginare un percorso per fare un cinema diverso in Italia. Proprio quello per cui eravamo osannati qualche decade fa anche internazionalmente. Per ricominciare a farlo bisogna iniziare da qui. Certo però che mettere l’altr’anno in concorso Il Grande Sogno e poi lasciare fuori dalla competizione Vallanzasca…"


--------------------------------------------------------



da vedere assolutamente..sperando che non scateni un'altra mania tipo banda della magliana...







"Il tempo non rispetta ciò che si fa senza di lui"



Ciao Michellina

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:14. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com