[Serie TV] Person of Interest

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LA TRAMA: Person Of Interest è un crime ambientato a New York che vede l’ex agente della CIA e presunto cadavere John Reese (interpretato da Jim Cavieziel, ve lo ricordate? Il Cristo de La Passione di) stringere un’improbabile alleanza con il misterioso miliardario Mr. Finch (nientepopodimeno che Michael Emerson, è necessario che vi dica cosa ha fatto? Ok, prima che mi smontiate, Ben Linus di Lost) allo scopo di prevenire crimini in autonomia, all’insaputa delle forze dell’ordine, prima che accadano (alla Minority Report, per capirci). A tal proposito Finch ha inventato un software che usa un metodo matematico complicatissimo per riconoscere individui che saranno coinvolti nei più svariati crimini (sì, ci sono i numeri pure qui). Per riuscirci useranno la tecnologia di sorveglianza più avanzata, le capacità tattiche di Reese e le infinite risorse economiche di Finch. E’ cosi’ semplice? Un computer sputa fuori un nome e loro vanno e lo consegnano alla giustizia? No, ovviamente. Perché pare che il nome che avranno sarà, appunto, una person of interest, formula inglese che è un po’ come il nostro “persona informata dei fatti”, persona cioè che potrebbe essere futuro carnefice o, e qui viene il problema, futura vittima o testimone. Ah, e di certo la Polizia di New York non se ne starà a guardare mentre qualcuno fa il suo lavoro, complicando ulteriormente le cose.

LA PRIMA IMPRESSIONE: E’ prevedibile. La combinazione del carisma di Emerson (che, direi, a impersonare burattinai moralmente ambigui è abbastanza allenato) e degli script di JJ Abrambs e Jonathan Nolan (Il Cavaliere Oscuro, The Prestige, Memento e il reboot di prossima uscita Man Of Steel tra gli altri) non può che far sbavare al solo pensiero i fan del genere. Ma, come tutti i progetti di JJ per il piccolo schermo, anche questo, in cui si cerca di far convivere un crime-procedurale a puntate auto-conclusive con una trama orizzontale piena di misteri e significati nascosti, ci lascia con un po’ di dubbi. Il che ci porta a…

IL QUESITO: Abbiamo una serie di misteri di fondo. Perché e come l’ex agente Reese era stato dato per morto? Cosa ci faceva in incognito a NY? E cosa è successo di così grave per convincere un miliardario a dar fondo ai propri capitali per prevenire alcuni dei milioni di crimini del mondo? Perché non si fa gli affari suoi e non si compra delle escort come farebbero tutti? Come funzionano i numeri? E poi abbiamo il caso auto-conclusivo, alla CSI o simili, per intenderci. Il Person Of Interest della settimana. Tipo un gioco della Settimana Enigmistica. Il Bartezzaghi settimanale del crimine.

Ecco qui sta il quesito: riusciranno alla CBS a bilanciare perfettamente le due cose? A interessare sia chi si vuole guardare una puntata ogni tanto sia chi, invece, vuole una serie da aspettare con le palpitazioni, perché ci sono delle risposte da avere e finché non ce le danno non mangiamo? Altro dubbio è per il nostro Cristo redivivo, Cavieziel. Sebbene riesca a portare sullo schermo un antieroe che unisce gioiosamente Jason Bourne a Batman, tuttavia sembra proprio che manchi del carisma che dovrebbe avere il personaggio co-protagonista di un telefilm così duale. Ma…

IL VERDETTO: Fortunatamente per la CBS, Michael Emerson non solo ha carisma per entrambi, e gliene avanza anche un pochino da vendere, ma è anche una ragione più che valida per dare allo show un’ampia possibilità.

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