Vabbè ma che pasturotto di argomenti hai messo su.
All'ultima domanda evito di risponderti perchè mi pare sia retorica.
A parte che in tv in genere i programmi televisivi nelle televendite non sponsorizzano il programma stesso. Non ci vuole un genio a capire che è tutta un altra cosa.
Ma poi non è la pubblicità il proglema. Forse ripeto sei fuori strada rispetto a quello che si intedeva dire.
Il paragone con 15 anni fa o più era semplicemente per evidenziare il fatto che all'epoca era la passione a dominare. Io conosco persone che lavoravano per riviste del settore e se ti dico che era quasi un hobby a perdere non vado molto lontano dalla realtà. I soldi che ricevavano dalla pubblicità (che tra l'altro era ben diversa da quella attuale dei siti eh, questo paragone non regge, e difatti non vi erano quasi mai collegamenti extra tra inserzione pubblicitaria e articoli scritti) già è molto se gli consetiva di andare in stampa. Per moltissimi quello mica era il oro lavoro eh.
All'epoca era semplicemente la passione a farli scrivere. Le recensioni erano millemila volte più critiche se c'era da criticare. Il "lucro" poi quasi non esisteva, è un fenomeno che si è sviluppato molto dopo, proprio con l'arrivo di internet.
Detto questo, cmq un conto e cercare di "campare" e magari guadagnarci qualcosina, un altro conto è sottostare a veri e propri "patti" immorali (però putroppo leciti) per cercare di pompare un gioco e magari al tempo stesso affossarne di altri.
Poi chiaramente un conto è la posizione di chi effettivamente ha bisogno di finanziamenti e sotto certe minacce vestite da "suggerimenti" sottosta ai dictat del colosso di turno, un altro conto è la posizione di chi certe pratiche le fa come politica aziendale vera e propria.
Per concludere poi cmq la cosa più importante è almeno saperle, tante gente molte cose manco le immagina. Cadere, come quasi sempre tu faccia capire, nel "lo fanno tutti quindi non cè nulla di male" trovo sia totalmente assurdo.
[Modificato da brughita 21/10/2011 15:27]