Rommelsen su YouTube: Per un incontro tra eleganza ed ignoranza...

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Apparso sul web nel 2006 (il periodo del boom di Mondo Marcio), “Difficoltà nel ghetto” è il racconto autobiografico della “redenzione” del rapper italo-rumeno Spitty Cash.

Nel testo, il buon Spitty racconta, ammettendo di avere avuto una infanzia serena (grazie anche ai genitori, per i quali riserverà parole d’elogio verso la fine del testo), di avere incontrato delle situazioni problematiche solo una volta cresciuto. Crescita che però è coincisa anche con la scoperta del rap come valvola di sfogo (“inizio la rima, inizio il jack”) responsabile, però, di un non meglio precisato infortunio all’anca (anche se, secondo una corrente di pensiero, Anca è anche un nome proprio femminile dell’Europa dell’est, quindi con questo aneddoto all’apparenza irrilevante Spitty Cash si starebbe riferendo alla sua prima fugace esperienza sentimentale).

I maggiori antagonisti per Spitty però sono stati gli amici del suo gruppetto, dediti più ad “ammazzare le giornate” che a fare qualcosa di concreto, e che per questo criticavano Spitty per via delle sue vocazioni artistiche nascoste (bene) e la sua decisione di “vivere una vita normale”, con “i spalle coperto”…per poi però non prendere le sue difese durante una rissa di strada e scappare a gambe levate per salvarsi il culo.
Incentrando il racconto sugli amici che non l’hanno protetto, più che sull’episodio della rissa in sé, Spitty Cash ci suggerisce che il ghetto non è solo un luogo fisico dove le risse sono all’ordine del giorno, ma è anche una condizione di povertà mentale.
Ci troviamo in un “ghetto” infatti in ogni situazione in cui gli amici del tuo gruppo (ma anche un partner o dei parenti), oltre a non aiutarti nel momento del bisogno, non sostengono mai le tue iniziative (lavorative, artistiche, sentimentali) per uscire da una condizione negativa: ti dicono che non sei all’altezza o che tanto è tutto inutile. Questo perché la tua voglia di migliorare gli ricorda che loro non si stanno sforzando affatto per farlo a loro volta e quindi preferiscono tenerti lì, al loro livello, a sprecare le giornate senza provare nulla di nuovo, magari intortandoti con un sacco di retorica sulla vita “spericolata”, “libera”, “ribelle” e altre puttanate. Ma da cui magari non riesci a staccarti per paura di rimanere solo ("fuori dove non c'era nessuno ero solo io, frà, non c'avevo proprio nessuna scelta").
Nel finale del brano Spitty racconta orgogliosamente (ma non senza dolore) di aver voltato pagina: ha ricominciato a svegliarsi presto per andare a lavorare, ha cambiato quartiere ed amici e ha ricominciato a rappare, con l’ambizione di arrivare a calcare le scene rap di Milano e a Roma.
Ora, io dubito che a Milano e a Roma ci sia arrivato in virtù delle sue virtù di freestyler, ma in ogni caso provo solo rispetto per questo ragazzo ‪#‎solocuore‬ e per la sua storia e gli auguro di continuare a pensare con la sua testa e di mantenersi libero, qualunque cosa stia facendo.

[P.S. Questo commento l’ho scritto tempo fa, ma di recente ho scoperto che effettivamente Spitty Cash è diventato un rapper rispettato: ora si fa chiamare Dj Apoc e nelle interviste (come questa www.rapburger.com/2012/11/15/intervista-apoc/ ) afferma di avere incontrato molte difficoltà per staccarsi dalla fama negativa che il video di “Difficoltà nel ghetto” (caricato per scherzo, secondo lui, ma a questo credo poco) gli aveva portato.
Che vuoi farci, caro Spitty/Apoc: purtroppo troppa gente negli occhi dei bambini poveri non vede proprio nulla.]

Tutto questo spero di trasmetterlo con questa interpretazione.
Buona visione!


Grazie ancora a tutti, aspetto, come sempre, le vostre critiche e suggerimenti.
A presto.
Romme

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Die Seele brennt für unser einzig wahren Star, die Seele brennt für Mönchengladbach VFL BORUSSIA

the fez, 09/02/2015 22:17:

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vedo purtroppo solo ora il video, che ogni volta che incrociavo il topic ero in ufficio senza audio e volevo vedermelo con calma.
ed ovviamente mi son sparato anche il secondo...

che dire:

GRANDISSIMO!
dall'idea geniale, alla recitazione e scelta dell'accompagnamento musicale! (ma suoni te il piano?)

bravo, bravo, bravo...
non vedo l'ora di vedere il prossimo!

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