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Mafia Capitale

Ultimo Aggiornamento: 21/07/2017 15:38
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04/12/2014 22:57
 
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Sulle prime pagine dei giornali di oggi le parole più ricorrenti sono “cupola” o “cupolone”, e in modo piuttosto inedito testate di sinistra come Il Manifesto e altre di destra come Il Giornale titolano più o meno allo stesso modo. Tutti fanno riferimento agli arresti avvenuti ieri a Roma nell’ambito di un’inchiesta chiamata “Mondo di mezzo”, riguardo una presunta associazione a delinquere composta principalmente dalla destra e dalla criminalità organizzata romana che controllava appalti e finanziamenti pubblici con metodi mafiosi.

Martedì mattina hanno cominciato a circolare sui siti dei giornali e sulle agenzie di stampa notizie su una serie di arresti e perquisizioni a Roma, alla regione, al Campidoglio (sede del comune) e in diverse abitazioni di politici e imprenditori. Inizialmente si parlava di 28 fermi e di una trentina di indagati: nel corso della giornata i numeri sono aumentati. Da subito sono stati fatti però due nomi importanti, poi confermati: quello dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e quello di Massimo Carminati, ex terrorista di estrema destra vicino alla banda della Magliana. Circolavano liste e ipotesi di reato che andavano dall’associazione di stampo mafioso all’estorsione, dall’usura alla corruzione, dalla turbativa d’asta a riciclaggio e altri illeciti. Questa mattina la situazione è un po’ più chiara.

I numeri, intanto
Le persone che sono state arre­state ieri, martedì 2 dicembre, sono 37; gli inda­gati sono 76 ma si crede il numero possa aumentare ulte­rior­mente nei pros­simi giorni. La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro di beni riconducibili agli indagati per un valore di 205 milioni di euro. L’inchiesta che ha portato agli arresti è durata due anni. Ci sono state anche diverse perquisizioni: nella sede della regione Lazio, al Campidoglio, in 24 aziende e varie abitazioni, in sedi di associazioni e di municipalizzate. In due case sono stati sequestrati anche 50 quadri: fra gli autori Andy Warhol e Jackson Pollock. L’ordinanza firmata dal gip è lunga circa 1200 pagine. Sono state verificate 350 posizioni tra persone fisiche e società.

Chi sono
Tra gli indagati ci sono Gianni Alemanno, sin­daco di Roma tra il 2008 e il 2013, e il suo capo della segre­te­ria Anto­nio Luca­relli. Ci sono Mirko Coratti (PD), presidente dell’Assemblea Capitolina, che si è dimesso; due consiglieri regionali, Eugenio Patanè (PD) e Luca Gramazio (Forza Italia). E c’è l’assessore alla casa Daniele Ozzimo (PD), che si è dimesso anche lui.

Tra gli arrestati (29 sono in carcere, 8 ai domiciliari) ci sono Massimo Carminati, indi­cato dai procuratori come capo dell’organizzazione; Luca Ode­vaine, ex capo della segre­te­ria di Walter Veltroni quando era sindaco di Roma, oggi respon­sa­bile dell’accoglienza per i richie­denti asilo; Franco Pan­zi­roni, ex amministratore delegato dell’AMA, l’azienda comunale dei rifiuti; Riccardo Mancini, ex amministratore delegato di Eur spa, una società municipalizzata; Riccardo Brugia, storico esponente dell’estrema destra romana; Salvatore Buzzi, presidente di una cooperativa che si occupa, per esempio, della manutenzione delle aree verdi del comune di Roma, considerato vicino a Carminati ma anche da ambienti di estrema sinistra. Qui l’elenco completo.

I reati
A tutti è con­te­stata l’associazione di stampo mafioso regolata dall’articolo ex 416bis, che dice:

«L’associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri, ovvero al fine di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a sé o ad altri in occasione di consultazioni elettorali»

Per la prima volta questa imputazione non viene contestata a persone che fanno parte di organizzazioni che fanno riferimento a mafia, camorra e ‘ndran­gheta. Nep­pure la strut­tura organizzativa è come quella mafiosa (cioè ver­ti­ci­stica e dove si fa uso sistematico della vio­lenza). Secondo i procuratori, però, il sistema scoperto utilizzava comunque un metodo mafioso che consisteva nell’uso «della forza d’intimidazione del vin­colo asso­cia­tivo» e nelle «con­di­zioni di assogget­ta­mento e di omertà di cui gli asso­ciati si avval­gono».

Nello spe­ci­fico, i reati con­te­stati agli inda­gati sono di diverso tipo: estor­sione, cor­ru­zione, turba­tiva d’asta, false fat­tu­ra­zioni, tra­sfe­ri­mento frau­do­lento di valori, rici­clag­gio. Spiega il Manifesto:

«Ci sono crimini tipi­ca­mente di strada, come l’usura e il recu­pero cre­diti con le cattive. Ci sono fac­cende di sapore squi­si­ta­mente tan­gen­taro, come l’indirizzo degli appalti in cambio di tan­genti ma anche verso aziende diret­ta­mente con­trol­late dall’organizzazione, anche attraverso i clas­sici pre­sta­nome. E Le due fasi sem­brano cro­no­lo­gi­ca­mente distinte. Par­tito dall’usura e dai pestaggi per recu­pe­rare i cre­diti, spesso in conto terzi e solo per con­fer­mare la pro­pria auto­rità, il gruppo sem­bra aver poi aver immen­sa­mente ampliato il suo spet­tro d’azione entrando alla grande nel giro degli appalti di ogni tipo pro­prio in virtù degli anti­chi vin­coli poli­tici con molte figure chiave dell’amministrazione Ale­manno, per poi strin­gere nuovi e reciprocamente pro­fi­cui rap­porti con i loro suc­ces­sori ai ver­tici del potere capitolino».

L’inchiesta
Il nome che è stato dato all’inchiesta è «Mondo di Mezzo». Deriva dalle parole che Massimo Carminati usò in una telefonata intercettata e nella quale parlava dell’esistenza di tre mondi: «è la teoria del mondo di mezzo… Ci stanno i vivi sopra e i morti sotto, e noi stiamo nel mezzo… un mondo in mezzo in cui tutti si incontrano e dici: cazzo, com’è possibile che quello… che un domani io posso stare a cena con Berlusconi… Capito, come idea? Il mondo di mezzo è quello dove tutto si incontra… si incontrano tutti là… Allora nel mezzo, anche la persona che sta nel sovramondo ha interesse che qualcuno del sottomondo gli faccia delle cose che non le può fare nessuno… E tutto si mischia».

Le indagini del Ros dei carabinieri e del Nucleo tributario della Guardia di Finanza si sono mosse in due direzioni: pedinamenti, intercettazioni e controllo sui flussi di denaro. L’indagine è coordinata da tre pubblici ministeri (Luca Tescaroli, Paolo Ielo e Giuseppe Cascini) sotto la supervisione del procuratore capo della procura di Roma, Giuseppe Pignatone.

Il sistema
Secondo i pm «la migliore descrizione dell’associazione criminale, del suo funzionamento e del suo ruolo di cerniera tra il mondo dell’illegalità e quello della (apparente) legalità» si ricava dalle numerose intercettazioni effettuate. Al centro delle indagini c’è un presunto «ramificato sistema corruttivo» che avrebbe a che fare con l’assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici dal comune di Roma e dalle aziende municipalizzate con interessi anche nella gestione dei centri di accoglienza per gli immigrati. A capo dell’associazione «con infiltrazioni nel tessuto imprenditoriale, politico e istituzionale» ci sarebbe stato Massimo Carminati.

Del sistema facevano parte, secondo l’accusa, persone legate ad aziende municipalizzate, privati e politici: nei ruoli decisionali della pubblica amministrazione «sono stati inseriti uomini che, per ragioni diverse di affiliazione o di subordinazione, rispondono direttamente al sodalizio, non sempre con una piena consapevolezza delle sue caratteristiche», hanno detto i pm.

Secondo l’accusa Alemanno era coinvolto direttamente: «Può essere affermato con certezza che vi erano dinamiche relazionali precise, che si intensificavano progressivamente, tra Alemanno, sindaco di Roma, e il suo entourage politico e amministrativo, da un lato e il gruppo criminale che ruotava intorno a Carminati, dall’altro; dinamiche relazionali che avevano ad oggetto specifici aspetti di gestione della cosa pubblica e che certamente non possono inquadrarsi nella fisiologia di rapporti tra amministrazione comunale e stakeholders».

Nel 2013 a Roma ci sono state le elezioni comunali. Salvatore Buzzi, considerato il principale complice di Carminati ma legato ad ambienti di estrema sinistra e capo della cooperativa “29 giugno”, in una telefonata dice: «La cooperativa campa di politica. Finanzio giornali, faccio pubblicità, finanzio eventi, pago segretaria, cena, manifesti, lunedì c’ho una cena da 20 mila euro pensa… Questo è il momento che paghi di più perché ci stanno le elezioni comunali, poi per cinque anni… Mentre i miei poi non li paghi più, quell’altri li paghi sempre a percentuale su quello che te fanno. Questo è il momento che pago di più…». E subito dopo: «Mò c’ho quattro cavalli che corrono… col Pd, poi con la Pdl ce ne ho tre, e con Marchini c’è… c’ho rapporti con Luca (Odevaine, ndr) quindi va bene lo stesso… Lo sai a Luca quanto do? Cinquemila euro al mese… Un altro che mi tiene i rapporti con Zingaretti (presidente della Regione Lazio, ndr) 2.500 al mese… Mo’ pure le elezioni… Siamo messi bene perché Marino siamo coperti, Alemanno coperti e con Marchini c’ho… Luca che… piglia i soldi».

Le elezioni comunali furono vinte dal centrosinistra, a Roma si insediò come sindaco Ignazio Marino. Prima della nomina degli assessori, il 14 giugno del 2013, Salvatore Buzzi chiamò Carminati e gli disse di essere «in giro per i Dipartimenti a saluta’ le persone». Carminati rispose: «Bisogna vendersi come le puttane, adesso… E allora mettiti la minigonna e vai a batte co’ questi, amico mio». I nomi che compaiono nell’inchiesta vanno dal presidente del Consiglio comunale, Mirko Coratti, al segretario dell’assemblea capitolina, Franco Figurelli.

Una delle principali entrate dell’associazione sono i soldi pubblici. Lo dice lo stesso Buzzi: «Quest’anno abbiamo chiuso con 40 milioni di fatturato ma tutti i soldi li abbiamo fatti su zingari, emergenza alloggiativa e immigrati, gli altri settori finiscono a zero». E in un’altra conversazione dice: «Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? La droga rende meno».

Gianni Alemanno e Giuliano Poletti
In un breve comunicato pubblicato nel primo pomeriggio di ieri, Alemanno si è detto in grado di dimostrare la sua «totale estraneità ad ogni addebito». E oggi al Corriere della Sera ha detto: «Apprendo queste notizie con grande stupore. Io Carminati non l’ho mai incontrato. Mai». Sui rapporti con Buzzi: «È il responsabile di un consorzio di cooperative, il suo ruolo è cresciuto prima di me durante le giunte di centrosinistra. Noi lo abbiamo anche limitato, nei nostri anni».

Secondo Alemanno, poi, «Buzzi ha lavorato con chiunque. Prima della mia amministrazione, sopratutto. Poi durante e anche dopo. Anzi, più prima, con Veltroni, che con me. Quando l’ho incontrato, nella sua sede, c’era l’attuale ministro del Lavoro Giuliano Poletti, allora presidente di Legacoop. In quell’incontro c’era lui, c’ero io, c’era mezzo centrosinistra». C’è anche una foto scattata durante la campagna elettorale del 2013: al tavolo ci sono Alemanno, Poletti, Buzzi, poi Umberto Marroni (deputato romano del PD, già consigliere comunale a Roma), Daniele Ozzimo che poi diventerà assessore con Marino. Poletti all’epoca era presidente della Legacoop. Dal ministero hanno spiegato: «In quella veste ha partecipato a innumerevoli cene. Il presidente delle coop sta ai suoi associati come quello di Confindustria alle sue aziende. Se poi ci sono illeciti o irregolarità, rispondono i titolari di quelle società».





presa da qui www.ilpost.it/2014/12/03/arresti-roma-alemanno-spiegazione/

ma che merde...la rabbia è che prima che vengano incastrati ci vogliono anni di indagini, sarebbe bello stroncarli molto prima 'a sti stronzi









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▼dn ǝpıs sıɥʇ▼
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05/12/2014 00:40
 
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sta storia deve ancora esplodere per bene
da romano, sono cose che purtroppo si sapevano da tempo, anche se non con questa portata










Firma fatta da Jorginha, a me piace ma lei non ci vuole credere.


http://img460.imageshack.us/img460/1156/154019hakke5radioheadnq6.jpg
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05/12/2014 10:14
 
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strana faccenda che si scoperchia proprio nel momento in cui la politica sta facendo le prove generali per le nuove elezioni
metto solo un paio di puntini su un paio de i
massimo "er guercio" cosi' chiamato non e' mai stato un esponente di spicco della "banda della magliana"
ha per cosi dire "collaborato" con loro perche' portato nel gruppo da danilo abbruciati cosa tra l'altro palese se i giornalisti italiani sapessero fare il loro mestiere invece di sparare cazzate a raffica
ed e' rimasto in contatto per lungo tempo con cio' che ne restava ma carminati nasce terrorista di destra e si ricicla nel momento che la stagione del terrorismo scema a causa del fatto che parecchi esponenti di quel mondo sono poi entrati nelle stesse istituzioni a cui facevano la "lotta armata"
secundis la politica capitolina c'entra poco in sta storia erano semplicemente degli asserviti che con le buone o le cattive venivano indirizzati come marionette a proprio piacimento
non aggiungo altro perche' in questi casi vale il motto di accattone "non fatte domande cosi' non devi da da' risposte"







"E quanno more er prete,
sonàno le campane,
piangono le puttane
e i loro protettori;
ma quando moro io
non voglio gesù cristi
ma solo gagliardetti
dei Fedayn teppisti"
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05/12/2014 10:35
 
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non si puo' cambiare il titolo in "mafia capitale" che fa l'assonanza con "roma capitale"...molto piu' d'effetto.







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CICCIPUCCI
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05/12/2014 12:38
 
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speriamo non si fermino qui, questa è solo la punta dell'iceberg [SM=x35365]
[Modificato da LordCloud 05/12/2014 12:40]







Se si sta seduti per un'ora vicino ad una bella ragazza,
è come se fosse passato un minuto.
Se si sta seduti per un minuto vicino ad una stufa rovente,
è come se fosse passata un'ora.
Questa è la relatività.
A. Einstein
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05/12/2014 20:25
 
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Adesso escono vip e calciatori, hanno scoperto l'acqua calda... Ovunque è così dove girano soldi, meglio se pubblici ci sono queste persone.

Aspettate che finisce l'Expo....
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05/12/2014 21:29
 
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leggo anche il nome del "vostro" Marione...non sapevo che fosse questo bel personaggino qua:

it.wikipedia.org/wiki/Mario_Corsi









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10/11/2015 14:18
 
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Finalmente iniziano a uscire dettagli interessanti.

Visto che qui di politica si parla poco e male, restiamo nel mondo del calcio:

Su MARIONE:



Su Totti:

"È vero che dei vigili urbani facevano vigilanza ai figli di Totti - ha affermato Odevaine, ribadendo quanto già detto a suo tempo da Salvatore Buzzi - ma lo facevano fuori dall'orario di lavoro e venivano pagati in nero, dallo stesso Totti". Secondo Odevaine, "l'esigenza era nata dal fatto che era giunta una voce di un progetto di rapimento del figlio di Totti". L'ex dirigente del Campidoglio ne avrebbe parlato anche con il colonnello Luongo dei carabinieri. Che, tenuto conto della genesi e della natura della notizia, avrebbe convenuto con Odevaine che "non era il caso di investire il comitato per la sicurezza ma che si poteva trovare un modo per provvedere".


www.ilgiornale.it/news/politica/mafia-capitale-odevaine-accusa-totti-pagava-i-vigili-nero-sc-1192...
[Modificato da wholly 10/11/2015 14:18]










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10/11/2015 14:19
 
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E ci bevevano pure con i camion bar.....lol







Sono per la chirurgia etica, bisognerebbe rifarsi il senno.



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10/11/2015 20:06
 
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LOL
Pagare un pubblico ufficiale per giunta a nero
Se lo faccio io mia figlia non mi vede più fino al matrimonio
Il bel paese è bello grazie a noi...







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20/07/2017 13:39
 
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arrivato il momento della verita' e come pensavo er guercio la svanga ancora non avrei mai pensato che massimo avesse cosi' tanti "amici" veri sempre taciturno ma mai scontroso era proprio simbiotico con maurizio ma sapeva ascoltare come renatino dote che hanno davvero in pochi
ha vinto ancora lui







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20/07/2017 17:40
 
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20 anni di galera a Carminati. 250 anni di condanne.
Bene ma non benissimo, ci rifaremo in appello.










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20/07/2017 17:52
 
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Re:
wholly, 20/07/2017 17.40:

20 anni di galera a Carminati. 250 anni di condanne.
Bene ma non benissimo, ci rifaremo in appello.




vedrai che diminuiranno ancora vorrei scommettere con te vale' ma non me la sento di farlo sui "conoscenti" :asd:







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20/07/2017 18:23
 
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Re: Re:
grizzly 62, 20/07/2017 17.52:




vedrai che diminuiranno ancora vorrei scommettere con te vale' ma non me la sento di farlo sui "conoscenti" :asd:



in dubio pro reo [SM=x35369]












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20/07/2017 19:08
 
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Re: Re: Re:
wholly, 20/07/2017 18.23:



in dubio pro reo [SM=x35369]






sul reo manco discuto sono d'accordo il problema e che il reo ha le spalle e anche qualcos'altro ben coperto ancora oggi per questo me sbilancio







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21/07/2017 00:57
 
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Ho letto velocemente ma non ho capito perche' 20 anni sono una specie di vittoria per Carmenati.







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21/07/2017 01:20
 
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Re:
NewAdventuresInHi-Fi, 21/07/2017 00.57:

Ho letto velocemente ma non ho capito perche' 20 anni sono una specie di vittoria per Carmenati.




perche' alla fine non e' stato condannato per associazione mafiosa
e se non c'e' quel tipo di reato i suoi avvocati in appello e magari cassazione gli faranno ridurre la pena di parecchio







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21/07/2017 11:42
 
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Bah, che sia un criminale ma la mafia non c'entrasse un cazzo l'ho sempre pensato. Ora per condannarlo bisognava per forza associarci la mafia, ma come funziona la giustizia in Italia? Per tutto quello che ha fatto non si possono confermare, ad esempio, 10-15 anni, se non c'e' di mezzo l'associazione mafiosa?







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21/07/2017 14:32
 
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Quando c'è di mezzo la mafia scatta tutto un sistema di indurimento del processo (tra cui il famoso 41-bis) che invece non si applicherà più d'ora in poi, a meno che non venga ribaltata la sentenza.

E diventano possibili tutta una serie di alleggerimenti della detenzione.










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21/07/2017 15:38
 
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Re:
wholly, 21/07/2017 14.32:

Quando c'è di mezzo la mafia scatta tutto un sistema di indurimento del processo (tra cui il famoso 41-bis) che invece non si applicherà più d'ora in poi, a meno che non venga ribaltata la sentenza.

E diventano possibili tutta una serie di alleggerimenti della detenzione.




non e' il 41 bis vale' quello e' il regime di carcere duro ma si applica anche ai terroristi ma e' il 416 bis che e' un articolo del codice penale che si configura come associazione mafiosa per distinguerla dalla semplice associazione a delinquere







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