Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Umbe84, 10/10/2008 18.40:
quoto anche questo! e per questo che dico che un piccolo cambiamento come il presidente USA potrebbe essere l'inizio della svolta o cmq un piccolo tassello
il mercato si basa + sugli umori della gente che su fatti veri e propri
la verità sta nel mezzo...il mercato si basa ANCHE sulla fiducia, specialmente quando le cose non vanno bene (parlo con cognizione di causa, lavoro in unicredit che in questi giorni è nell'occhio del ciclone a piazza affari...il titolo ad aprile 2007, prima della fusione con capitalia valeva 7,76 €, ora 2,30€
)
il fatto che a capo della più grande economia del mondo ci sia un presidente che a novembre lascerà il posto a qualcun altro non aiuta i mercati che in questo momento hanno bisogno di certezze.
i tassi di interesse sono stati abbassati, il costo del denaro s'è abbassato e le banche centrali continuano ad immettere liquidità nel mercato ma di fatto le banche stesse non si prestano + soldi tra loro per mancanza di fiducia.
le grandi banche falliscono per ben altre magagne, principalmente (e la faccio MOOOLTO semplice) perchè hanno letteralmente venduto i debiti dei mutuatari trasformandoli in garanzie presso altre banche.
in america, dove hanno stravenduto mutui a condizioni al di fuori di un mercato logico (proprio per rivendere poi i debiti) è scoppiato il bubbone...tantissima gente ha iniziato a non poter più pagare il mutuo e le banche sono diventate insolventi; alcune sono state salvate dallo stato ma altre sono state fatte fallire (la + famosa è lehmann bros.)
il caso + recente europeo è quello di hypo real estate in germania (che rientra nell'orbita unicredit e di hvb, banca tedesca fusasi con unicredit nel 2005) è stata salvata dallo stato.
unicredit ha sofferto di rimando questa "intossicazione" ed è dovuta intervenire immettendo liquidità e lunedì ha ricapitalizzato, il venerdì precedente profumo invece aveva fermamente smentito qualsiasi azione in borsa, sfiduciando di fatto il gruppo di fronte all'intero mercato. un cambio di rotta del genere si paga eccome, anche se giusto e prudente...diciamo che aveva fatto troppo lo sborone prima
la cosa buona per noi è che con tutta probabilità non ci saranno insolvenze dirette nei mutui di casa nostra, per TUTTO il resto invece possiamo essere coinvolti ma anche in questo caso lo Stato italiano garantirà i conti correnti fino a 103 mila euro (206 se cointestato), non serve a nulla svuotarli
basilea2 (per chi l'ha tirata in mezzo) c'entra poco in questo, è uno standard di rating che calcola il rischio nell'erogare credito a tizio piuttosto che caio (privato o impresa, piccola o grande che sia), non ci protegge dalla crisi però