Trama - Periferia di Seoul, notte. Kyung-chul, assassino seriale di giovani donne, uccide Ju-yeon, fidanzata in stato interessante di Soo-hyun, agente dei servizi segreti. Approfittando della collaborazione del padre di Ju-yeon, ex capo della criminale, Soo-hyun si mette sulle tracce del serial killer. Obiettivo: fargliela pagare cara, infliggendogli sofferenze di gran lunga superiori a quelle procurate alla ragazza.
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E' lo stesso regista di "Two Sisters", "The Good, the Bad and the Weird" e di "A Bittersweet Life". Proprio prendendo spunto da quest'ultimo lavoro, "I saw the Devil" ricalca il suo tema principale, quello della vendetta, ruotandolo questa volta attorno ad un thriller che ha come protagonista un serial killer sulla falsa riga di Hannibal Lecter. Tra i protagonisti del film ritroviamo infatti il bravissimo Byung-hun Lee (gia' protagonista di A Bittersweet Life) e l'altrettanto bravissimo Min-sik Choi, che scherzo del destino era il protagonista dello splendido, ed in questo caso rivale, Old Boy che aveva come tema principale la vendetta. La prima parte del film e' abbastanza lineare e di pregievole fattura, ma e' a meta' del film che c'e' una svolta abbastanza inaspettata che portera' ad un finale mozzafiato. A differenza di Old Boy, in cui la storia si incastrava in minutissimi puzzles rivelati da sapienti flashback, qui la storia e' lineare, graduale e progressiva. Piu' cruento di Old Boy, con scene abbastanza forti che sconsigliano la visione a chi e' di stomaco debole. Di sangue ce ne sara' molto. Nonostante la vendetta sia un tema abbastanza comune nel cinema coreano degli ultimi 10 anni, in I saw the Devil non si ha mai l'impressione che il film scopiazzi di qua e di la' risultando quindi poco originale. Anzi, c'e' una pregievole e consapevole scelta delle citazioni cinematografiche, che qui pero' toccano scenari ed emozioni che non si erano visti negli altri film. Continuo a ritenere tuttavia Old Boy superiore, per numerosi aspetti. Nonostante questo non posso non dire che questo film e' un assoluto CAPOLAVORO, quel genere di film che visti tra 10, 20 o 30 anni faranno parte del cinema Cult degli anni 2000
Film da non perdere
Voto:
9
Trovate una recensione completa sul sito Spietati.it (occhio agli spoilers)
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