Barcellona-Real, Luis-Zizou e l'omaggio a Cruyff
Il primo 'Clasico' in panchina non ha il sapore della rivincita. Lo 0-4 subito dal Real guidato allora da Rafa Benitez non sembra agitare il sonno di Zinedine Zidane, che si presenta al Camp Nou nella inedita versione di tecnico del Madrid: piuttosto pesano quei 10 punti di differenza in classifica (66 contro 76) con i blaugrana pronti invece a sfruttare il 'Clasico' per "assestare il colpo finale all'Atletico (secondo in classifica con 9 punti di ritardo)" dice spavaldo Luis Enrique.
Zizou, sorridente alla vigilia, non parte certo da sconfitto, la sua storia non glielo consente: "Siamo qui per vincere le partite, ci siamo preparati bene per tutta la settimana, mancherà qualche giocatore ma non possiamo farci nulla. Abbiamo preparato bene la partita e vogliamo vincerla: ci sono tre punti importanti in ballo e faremo di tutto per prenderli noi".
Una partita importante che avrà anche una cornice particolare, il tributo a Johan Cruyff, leggenda del calcio scomparso il 24 marzo, e in tribuna tutti i presidenti blaugrana: ma sul campo solo una gara, senza retropensieri e senza l'ansia di dover vendicare quel pesante ko dell'andata.
"Non è un esame né tantomeno una rivincita - dice l'ex fuoriclasse francese -. I miei giocatori sanno cosa è successo allora però adesso pensiamo alla partita di domani, che sarà un'altra partita. Che dobbiamo vincere, che vogliamo vincere. Dormo sonni tranquilli". Zidane crede al suo Real, una squadra che "ha molta personalità".
Di fronte, Luis Enrique convinto dei mezzi del suo Barcellona che cerca l'affondo per prendersi la Liga. Nessun timore stanchezza dopo gli impegni dei giocatori con le nazionali. "Ho visto la faccia di Messi, e quella di tutti gli altri... hanno una voglia pazza di vincere. Io non sono affatto preoccupato - sorride Luis Enrique -. Spero di vedere lo stadio delle grandi occasioni e i tifosi al loro massimo livello".
I punti di differenza in classifica non devono però ingannare, avverte il tecnico del Barca: "Noi siamo motivati e concentrati sulla sfida - dice - ma serve comunque un gran passo in queste gare, non conta il distacco che c'è perché si tratta di due delle squadre più forti al mondo: sarà difficile per loro, ma lo sarà anche per noi".