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Giocatore di poker italiano trovato
morto in Perú . Ipotesi suicidio
Secondo i media locali avrebbe perso 600 mila dollari
Due tornei disastrosi, 600mila dollari in fumo. Poi Alessandro Bastianoni, noto giocatore di poker italiano, ha fatto perdere le sue tracce. L’ultima ad averlo sentito, il 6 luglio, è stata la compagna, la colombiana Yeinni Ospina. Una telefonata difficile: «Mi aveva detto che aveva perso molti soldi e nella sua voce si notava una profonda tristezza. Ho cercato di rallegrarlo, ma è stato inutile». Dieci giorni dopo il corpo di Bastianoni è stato trovato in un appartamento di Miraflores, quartiere esclusivo di Lima. Secondo i media locali il pokerista si sarebbe suicidato subito dopo aver parlato con le compagna.
LA LETTERA E IL VELENO - Il corpo è stato scoperto grazie agli sforzi della Ospina, che si è messa in contatto a Lima con l’ambasciata italiana locale e la Direzione di Inchieste Criminali (Dirincri). Rintracciando il collegamento del cellulare di Bastianoni la polizia è riuscito a ritrovarlo in un appartamento che aveva affittato in una torre di lusso di Miraflores. Accanto al corpo, un flacone di cristallo che conteneva residui di una sostanza velenosa sciolta in acqua frizzante, una valigetta con 140mila dollari in contanti e una lettera nella quale il giocatore chiedeva che i soldi fossero usati per pagare la sua cremazione. Secondo le prime analisi sullo stato del cadavere, gli inquirenti ipotizzano che possa essersi suicidato una decina di giorni prima del ritrovamento.
LA CARRIERA - Bastianoni, 48 anni, era arrivato in Perù a maggio per partecipare a due tornei internazionali, il Latín Series Of Póker 2013 e il Póker Star de Lima. Negli ultimi due anni il pokerista aveva giocato sui tavoli dei grandi casinò dell’America Latina (partecipando a competizioni in Venezuela, Cile, Brasile, Panama e Colombia) e degli Usa.
17 luglio 2013 | 23:07
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