Il male provoca, stuzzica, affascina, ma soprattutto piace: la rappresentazione del "lato oscuro", se misurata ed equilibrata, piace molto al pubblico. La dimostrazione più lampante proviene proprio dalle galassie lontane di Star Wars, dove un certo Darth Vader/Fener ha da sempre monopolizzato l’attenzione di fan e semplici spettatori. Eletto periodicamente da riviste e siti web come uno dei personaggi più riusciti della storia del cinema, la trasformazione di Anakin Skywalker nel malvagio Sith rappresenta alla perfezione lo stereotipo dello spirito buono traviato dal male: un conflitto interiore sul quale si sono basate due trilogie cinematografiche in grado di appassionare il mondo intero per oltre tre decenni. Anche nel mondo dei videogiochi gli esempi non mancano: citiamo a titolo d’esempio Altair, protagonista del non troppo inaspettato successo di Assassin’s Creed. Cappuccio sulla testa, espressione seria, silenzioso sia nei rapporti con altre persone che negli omicidi: il personaggio di Altair, tenebroso e carismatico, è stato la chiave del successo del titolo made in Ubisoft.
Ma se il passato offre numerosi esempi, anche il futuro non pare avaro; un nome su tutti: Alex Mercer. Per chi non lo conoscesse ancora, questo ragazzo dal DNA modificato ci è stato presentato dal team di sviluppo Radical Entertinament all’ultima Game Convention di Lipsia in occasione della presentazione di “Prototype”, titolo in uscita per Playstation 3, XBox 360 e PC
entro fine anno. Da allora sono passati pochi mesi, ma gli sviluppatori hanno rilasciato alcune informazioni aggiuntive che potrebbero rendere l’ancora lunga attesa, per quanto possibile, meno estenuante.
Immaginate un uomo che dispone delle capacità di tutti i supereroi che ammiravate da piccoli: l’agilità di Spider Man, gli artigli di Wolverine, la corazza di Colosso, il trasformismo di Mystica e la forza di Hulk. Pensate di poter sfruttare tutti i vostri poteri in una New York pressoché identica all’originale (gli sviluppatori parlano di una verosimiglianza accurata all’80%), frutto di un minuzioso lavoro di ricerca e riproduzione digitale costato circa 11.000 immagini. Immergete la Grande Mela in uno stato di caos e confusione, una situazione dall’equilibrio instabile sempre pronta a collassare verso la totale perdizione. Ecco a voi “Prototype”, uno dei progetti più interessanti di questo 2008 che – ne siamo sicuri – non smetterà di stupire durante i prossimi mesi.
Il protagonista del titolo sviluppato da Radical Entertainment risponde al nome di Alex Mercer, un prototipo derivato da anni di sperimentazione genetica sugli esseri umani. Una ricerca che ha generato un’epidemia virale presto propagatasi in tutta la metropoli, contagiando buona parte della popolazione. Alex avrà quindi a che fare con due fazioni differenti: da una parte i riottosi esseri geneticamente modificati, dotati di pelle verde e poteri simili a quelli del nostro alter-ego digitale; dall’altra le forze governative, quindi l’esercito statunitense. Sono parte di quest’ultimo schieramento i cosiddetti Blackwatch, unità specializzate nel contrastare la diffusione di epidemie e infezioni batteriologiche. Questi personaggi, bardati di tute protettive e maschere a gas, vestiranno i panni dei boss di fine livello. Il chara design è inquietante, a metà tra gli Helgast di Killzone e il mai dimenticato Psycho Mantis di Metal Gear Solid; speriamo che, oltre all’aspetto, questi fantomatici soldati dimostrino una personalità altrettanto tenebrosa.
In mezzo alla battaglia, oltre alla popolazione sull’orlo di una crisi isterica, c’è proprio Alex Mercer, pronto a schiacciare tutto e tutti pur di scoprire la verità sulle sue origini. Avete letto bene: Alex non sogna di salvare il mondo, ma si presta a obiettivi del tutto personali. Insomma, un anti-eroe cattivo fino all’osso.
A detta degli sviluppatori la trama di “Prototype” godrà di grande varietà grazie sopratutto a oltre 250 “punti di interesse”, vale a dire persone, luoghi e documenti che potranno aiutare Alex nel capire che cosa sia successo al proprio corpo.
Come anticipato nello scorso paragrafo e nell’articolo apparso su Everyeye verso la fine di agosto, le potenzialità di Alex sono numerose (tanto da meritarsi l’appellativo di “coltellino svizzero umano” da parte degli sviluppatori). Fra queste, quella che sembra poter conferire all’intero gioco una profondità maggiore rispetto al solito action è la sintesi del DNA: Alex potrà letteralmente copiare il codice genetico di un avversario (quindi l’aspetto, ma anche il comportamento e la memoria) per acquisire nuove informazioni e passare inosservato tra le fila nemiche. Questa facoltà offre al giocatore l’opportunità di risparmiare le energie e dedicarsi all’azione stealth più profonda, abbandonando per un attimo le sessioni di combattimento in virtù dell’ingegno e della strategia. Secondo le parole di Tim Bennison, produttore esecutivo di “Prototype”, il giocatore potrà disporre liberamente della forza e dell’intelligenza di Alex, mischiando fasi di gioco action ad altre di carattere stealth nel giro di brevi intervalli di tempo. Inoltre, secondo le sue intenzioni, il giocatore riceverà una ricompensa diversa in base al suo atteggiamento nel corso dell’avventura. Ciò garantirà, ha detto, la rigiocabilità e quindi la longevità del titolo. Se queste “ricompense” sono dei semplici oggetti o degli sviluppi alternativi della trama (che sfociano in diversi finali), non ci è ancora dato sapere.
Novità anche sul fronte dei combattimenti: nonostante le potenzialità di Alex, potremo disporre di mezzi militari (elicotteri, cingolati e veicoli di trasporto) nonché dell’arsenale bellico in dotazione all’esercito statunitense. I menu di gestione delle armi e delle abilità del nostro alter-ego digitale favoriranno lo svolgimento di un’azione rapida e coinvolgente, senza perdite di tempo attraverso complicate finestre di selezione. La parola, ancora una volta, a Tim Bennison: “Prototype non è un gioco lento; i menu permetteranno ai giocatori di variare le caratteristiche di Alex istantaneamente; sarà quindi possibile trasformare, cambiare e riconfigurare il personaggio durante un salto, un combattimento o una fuga”. Un metodo simile a quello adottato dal team Ninja Theory in “Heavenly Sword”, dove un sistema di controllo particolarmente funzionale permetteva al giocatore di combattere con tre differenti armi intercambiabili in qualunque momento. L’immediatezza e la rapidità d’esecuzione si sposano alla libertà d’azione e alla struttura free-roaming: un sodalizio che, se realizzato con cura, assicurerà ottimi risultati.
Infine una piccola chicca tecnica: come già detto, la popolazione di New York verrà coinvolta nei combattimenti tra le due fazioni opposte. Ciò significa che ogni scontro avrà come sfondo la confusione della folla, impegnata a scappare il più lontano possibile prima che sia troppo tardi. Il tutto potrà essere gustato pienamente grazie all’implementazione degli effetti Dolby Surround 7.1 THX; la nuova generazione videoludica, insomma, si vede anche nei più piccoli dettagli.
Fonte:
EVERYEYE.IT
guizzo04, 13/02/2008 20.55:
puro spettacolo, ma qnd esce?
esce qust'anno....di più non si sa