[ALL] Assassin's Creed: Origins

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li4m
00venerdì 16 giugno 2017 10:59



Data di uscita: 27 ottobre 2017
Piattaforme: pc, ps4, xone
Tipologia di gioco: Action
Sviluppato: Ubisoft
Pubblicato: Ubisoft
Distribuito: Microsoft











Screenshots/Concept Art | Clicca per visualizzare




Master Gara
00venerdì 16 giugno 2017 11:54
beh sembra figo dai
bravetto
00venerdì 16 giugno 2017 12:12
vabbè lo sapete che io sono innamorato della serie
quindi

:love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love:
li4m
00venerdì 16 giugno 2017 12:33

Assassin's Creed Origins | Videoanteprima
everyeye




Lo sviluppo di Assasin's Creed Origins è iniziato immediatamente dopo l'uscita di Black Flag. Che la serie avesse bisogno di un deciso rinnovamento, del resto, era chiaro già prima dei risultati non proprio eccelsi di Unity e Syndicate, ed è normale immaginare che Ubisoft abbia incaricato i propri team di lavorare su un capitolo che rompesse, in qualche modo, con la tradizione.

Il nuovo episodio, come i rumor avevano abbondantemente "profetizzato", è ambientato in Egitto, ed oltre a presentarsi come il capitolo più vasto di sempre, proporrà ai giocatori stanchi della formula classica un gameplay più vicino a quello di un Action RPG. Provandolo con mano per oltre un'ora, in versione Xbox One X, abbiamo comunque incontrato alcuni elementi molto classici, per un titolo che non ha affatto il sapore della rivoluzione integrale.

E quindi diciamolo subito: nel bene e nel male, Assassin's Creed Origins è sempre un Assassin's Creed.

Un titolo, quindi, che vuole rimanere "popolare": non aspettatevi insomma un prodotto estremamente profondo e complesso in fatto esplorazione, scalate dinamiche, combattimento.

Quello su cui punterà il nuovo capitolo sarà ancora una volta la caratterizzazione del mondo di gioco, la qualità della ricerca storica, la piacevolezza delle atmosfere. E, per fortuna, anche la diversità degli incarichi secondari. Forse questo potrebbe lasciare interdetti quei giocatori che cercavano un rinnovamento sostanziale, una sorta di nuovo inizio per la saga. Ai molti fan della formula "brevettata" da Ubisoft, di contro, le limature apportate al gameplay -contenute ma avvertibili - potrebbero bastare per riaccendere un grande amore.





Uno sceriffo del deserto

Il protagonista di Assassin's Creed Origins si chiama Bayek, ed è un Medjay.

Ovvero, quello che potremo definire uno "sceriffo" del Nilo, una sorta di emissario del Faraone, incaricato di esplorare i suoi domini e risolvere i problemi del popolo. Il gioco è ambientato nel 49 A.C., nel periodo di insediamento della regina Cleopatra: un'epoca ormai molto avanzata, in cui la civiltà egiziana aveva già iniziato a sfiorire.

Il nostro eroe sarà chiamato a scoprire proprio le cause di questo progressivo logoramento culturale, con tutta probabilità legate ad una misteriosa cospirazione. Come il titolo lascia intendere, l'intento del team è proprio quello di raccontare l'origine della setta degli Assassini, ma per il momento il producer del gioco non si è voluto sbilanciare.

Ci ha raccontato che ci troveremo a fronteggiare una minaccia ben specifica, secoli prima che nascesse l'ordine dei Templari, ma che per avere qualche dettaglio in più dovremo pazientare ancora un po'.

Nessuna informazione neppure sull'eventuale presenza di una cornice moderna in cui possano tornare altri elementi caratteristici della mitologia della saga, come l'Animus o l'Abstergo. Il comparto narrativo resta insomma ancora avvolto nel mistero, mentre sappiamo che il lavoro svolto sulla ricerca storica è stato accurato ed estensivo.

Il team di sviluppo, in primis, ha voluto dar conto dell'estrema varietà di ambienti e panorami che era possibile trovare nell'area geografica attorno al Nilo. Ci saranno ovviamente deserti di diverso tipo, ma anche oasi e aree fertili, città dalle atmosfere ben diversificate in fatto di architetture e atmosfere, e zone paludose completamente ricoperte dal limo.

Disseminate in tutte queste aree troveremo missioni secondarie in abbondanza, e soprattutto tanti NPC, pronti a raccontarci le storie e la cultura dell'epoca, "digitalizzate" grazie all'aiuto di storici ed egittologi. Proprio la caratterizzazione dei personaggi non giocanti, delle varie regioni e dei dialoghi ci è sembrato uno degli aspetti più riusciti di Origins.





Sulle orme dello Strigo?

Cosa vuol dire, esattamente, che il nuovo Assassin's Creed avrà un gameplay di stampo ruolistico? Anzitutto, che il protagonista accumulerà esperienza e potrà salire di livello, sbloccando punti abilità da spendere in un ramificato Skill Tree. Ci sono tre settori, uno dedicato alle abilità corpo a corpo, uno concentrato sullo stealth, e uno che invece permette di sfruttare gadget particolari, come cortine di fumo e pugnali da lancio, e massimizza l'efficacia nella raccolta di risorse.

Il sistema di skill, così come la possibilità di accumulare materie prime, sembra arrivare direttamente da un altro franchise del publisher francese, ovvero Far Cry. La vicinanza con gli Action RPG determina anche qualche modifica al combat system. Visto che si tratta di un elemento che in passato è stato molto criticato, cerchiamo di spiegare al meglio i cambiamenti.

Il protagonista, anzitutto, può imbracciare diversi tipi di armi, ciascuno con un suo specifico moveset.

In fin dei conti, tuttavia, la fase di attacco richiede sempre di alternare colpi leggeri (rapidi ma poco incisivi) e colpi pesanti (in grado di rompere la guardia degli avversari dotati di scudo). C'è anche la possibilità di effettuare una parata ad impatto, e un pulsante è adibito alla schivata, che ci permette di evitare i colpi e avvicinarsi per contrattaccare.

Complessivamente, tuttavia, per colpa di animazioni non sempre leggibili, di uno scarso feedback degli impatti, e soprattutto di un'intelligenza artificiale non proprio brillante, il Combat System di Origins non ci ha convinto appieno. A dirla tutta, fra i numeri che indicano l'entità del danno inflitto è un sistema di lock abbastanza approssimativo, i combattimenti sono rimasti forse l'aspetto meno convincente di questa demo.

Meglio invece per quanto riguarda lo stealth, anche se il sapore, in questo caso, è molto tradizionale. Pure in questo caso le fasi di infiltrazione silenziosa si sono avvicinate a Far Cry: utilizzando il falco che in ogni momento accompagna Bayek, è infatti possibile marchiare la posizione dei nemici, e quindi pianificare l'assalto con più cognizione di causa.

Per quanto il nostro fidato rapace ci sia sembrato una versione ante-litteram del drone di Wildlands (con una soluzione non proprio elegantissima), in fin dei conti le cose funzionano, grazie anche alla possibilità di utilizzare un arco per eliminare gli avversari dalla distanza, con precisi e letali headshot (ma ancora, l'abilità che ci permette di modificare al volo le traiettorie di una freccia ci è sembrata un po' fuori luogo).

Le fasi di esplorazione e le scalate dinamiche, per concludere, hanno gli stessi ritmi di sempre, ma in questo caso la scarsa verticalità delle architetture dell'epoca rendono l'incedere un po' meno vivace del solito. Per fortuna è possibile "consolarsi" cacciando la fauna locale, esplorando i fondali marini, liberando gli avamposti nemici o anche solcando la superficie piatta del Nilo con imbarcazioni agili e scattanti.

Dobbiamo ancora capire se ci saranno battaglie navali di ampio respiro (la presenza di vascelli più grossi e meglio armati lo lascia presupporre) e quali sono le inedite attività secondarie che il team di sviluppo ci ha promesso. Se non altro, la consapevolezza che torneranno alcune tombe da esplorare, con tanto di enigmi ambientali, ci rincuora non poco.

La varietà delle attività secondarie sarà un elemento davvero fondamentale per tenere in piedi la produzione.
Nel corso della nostra prova abbiamo avuto modo di affrontare anche un paio di duelli all'interno di un'arena, in cui abbiamo fronteggiato prima una serie di ondate di avversari, e poi un piccolo boss particolarmente coriaceo.Purtroppo, in queste fasi, i problemi del combat system a cui sopra accennavamo sono bastati a smorzare in maniera consistente gli entusiasmi.





A lasciarci un po' con l'amaro in bocca è stata anche l'ottimizzazione generale. Il comparto tecnico di Assassin's Creed Origins non ci ha particolarmente stupiti, nonostante il titolo si sia presentato su quel mostro di potenza che risponde al nome di Xbox One X.

Sulla nuova console Microsoft il titolo gira in 4K nativi, ma resta ancorato a 30 frame al secondo; al di là di questo, la mole poligonale non è certo esuberante, e si vede insomma che il gioco si muove su una versione timidamente aggiornata dell'Anvil Engine.

La qualità delle texture non è proprio uniforme, ed anzi ci sono fluttuazioni abbastanza evidenti. Non mancano una serie di bug che rendono l'esperienza ancora "sporca", e che speriamo vivamente vengano eliminati prima del lancio, onde evitare estese lamentazioni da parte di una fanbase che non è più disposta a sopportare leggerezze del genere.

Assassin's Creed Origins Complessivamente, avrete capito, le sensazioni scaturite dal “primo contatto” con Assasin's Creed Origins sono ancora contrastanti.

Il nuovo episodio ambientato in Egitto non è una ripartenza integrale, ma si muove fra tradizione e innovazione: c'è un sistema di crescita del protagonista ereditato dagli Action RPG, uno Skill Tree ben ramificato, un Combat System leggermente rivisto (ma ancora non in grado di rivaleggiare con quello di altri action, ben più dinamici e spettacolari).

Complessivamente, però, il feeling delle fasi di esplorazione e dei momenti stealth è molto classico, così come classica è la struttura delle fasi open world. Per alcuni giocatori, questa vicinanza con l'esperienza classica sarà comunque squalificante, mentre altri saranno sicuramente ammaliati da un setting più bello che mai, e sicuramente più affascinante, vivo, variopinto e caratterizzato rispetto alla Parigi rivoluzionaria o alla Londra industriale degli ultimi due capitoli.

Nella speranza che il team sia in grado di ottimizzare e ripulire il codice, aspettiamo di conoscere più approfonditamente le missioni secondarie e di addentrarci nei meandri della narrazione, per capire quali carte Origins vorrà giocarsi il prossimo 27 ottobre, quando arriverà sul mercato.




li4m
00venerdì 16 giugno 2017 12:39

Assassin's Creed Origins - Provato
the games machine




Che io sia un fan storico della saga di Assassin’s Creed è un fatto abbastanza risaputo, così come il fatto che in questi giorni abbia più volte detto di non essere stato particolarmente colpito dai trailer di Assassin’s Creed Origins, nuovo capitolo della serie, che segna il ritorno al timone di Ubisoft Quebec e dell’accoppiata Ashraf Ismail e Jean Guesdon, game director di Black Flag. Proprio come il capitolo ambientato ai Caraibi, anche Origins è un Assassin’s Creed profondamente diverso per natura, ispirazione e, in questo caso, anche formato.

Proprio come Black Flag, probabilmente, dividerà la fan base, perché per quanto sia un episodio capace di mantenere l’identità della serie viva attraverso una serie di dispositivi di gameplay e ispirazione abbastanza palesi, mischia un po’ le carte in tavola.

Il suo sviluppo è partito proprio dopo Black Flag e, dopo una mezzora abbondante di gioco, il dubbio che mi è rimasto è che Assassin’s Creed Origins stia arrivando troppo tardi sul mercato per quello che vuole offrire.





ALLA CORTE DI CLEOPATRA

L’Egitto è un ambientazione che spiazza tanto quanto quella del continente americano: la verticalità è più paesaggistica che architettonica (poi certo, immagino ci saranno le piramidi a un certo punto) e le terre selvagge dominano lo scenario. In questi ambienti, a mio avviso, il gameplay classico soffre inevitabilmente, e proprio per questo il twist pensato da Ubisoft Montreal risulta adatto, e abbastanza intelligente.

Per cambiare le sorti di una saga evidentemente in crisi di identità – per quanto si sia abbondantemente ripresa, a mio avviso, con il capitolo di Syndicate – la scelta intrapresa è quella di abbracciare completamente la logica dell’action RPG open world, mettendosi al crocevia tra il gameplay classico della saga e quello di Horizon: Zero Dawn e, soprattutto, The Witcher 3.

Una decisione ardita, che ha il pregio di svincolare il gioco da una serie di dinamiche che ne avevano imprigionato un pochetto l’evoluzione, ma anche rischiosa perché difficile da comunicare in maniera efficace alla fan base, soprattutto quando il feeling di gioco appare comunque simile al passato. Sì, perché pad alla mano in fase di esplorazione e di quest design, almeno apparentemente, Origins è un Assassin’s Creed fatto e finito, con missioni a checkpoint di diverso genere, una mappa basata in distretti di competenza di alcuni gruppi di nemici e un ordine costituito da combattere.

In questo caso, il protagonista Bayek è un Medjay, una sorta di sceriffo del regno, e nella porzione di gioco da me vista i “cattivi” erano alcuni sacerdoti di Sobèk, dio dalle sembianze di coccodrillo. Per chi, come me inizialmente, si chiedesse quale sia il punto di congiunzione con lo scontro tra Assassini e Templari, storicamente medievali nella genesi, va detto che in realtà per la saga non è sempre stato così, visto che andando a esplorare il lore esteso della serie, i due schieramenti, seppur in forma più o meno primordiale, risalgono di fatto alla dicotomia storica di Caino e Abele.

In questo senso, è proprio in Assassin’s Creed II che viene citata Cleopatra come alleata dei Templari, mentre nei fumetti di Aquilus, assassino romano, la croce egiziana (l’Ankh) viene considerata un Frutto dell’Eden. L’ambientazione tardo egiziana, nonostante tutto, ha senso, e potrebbe anche riaprire definitivamente il discorso della saga sul rapporto con il presente; a domanda diretta, però, uno degli sviluppatori mi ha fatto capire che al momento è presto per parlare di qualsiasi aspetto narrativo del titolo.

Un peccato, perché mai come in Origins la serie ha bisogno di ritrovare quell’anima fatta di rimandi fra passato e presente, e la scrittura dovrà essere necessariamente fortissima per sostenere un’impalcatura di gioco apparentemente dispersiva, fatta di una mappa open world, enorme e senza caricamenti, in cui troveranno spazio sia missioni legati al ruolo marziale di Bayek, sia il grande ritorno dell’esplorazione di tombe e rovine.





TRA SABBIA, LAME E IPPOPOTAMI DI LIVELLO 20

È proprio l’ambientazione, a mio avviso, che al momento emerge in tutta la sua potenza: ho girato un po’ per la parte più meridionale del Basso Egitto, e il pensiero di poter partire a cavallo da Croccodillopoli per raggiungere le coste del Mediterraneo è affascinante, finanche mirabile, nonostante la piattezza degli scenari mi preoccupi non poco.

Nondimeno, per evitare i tragici saliscendi e la ricerca degli alberi giusti dell’Assassin’s Creed americano, il primo elemento ad apparire rivoluzionato è stata l’arrampicata, che adesso funziona in maniera più fluida, dando a Bayek la possibilità di trovare appigli su ogni superficie, un po’ come accade nell’ultimo Zelda. Il ritmo di gioco ne beneficia sicuramente, e anche la classica conquista delle torri diventa meno un’impresa iconica e più qualcosa di integrato in una visione di ampio respiro.

Più freddino mi ha lasciato l’uso dell’aquila, capace di individuare un po’ tutto come il drone di Ghost Recon Wildlands, marcare i nemici, e rivelare tanto della mappa: si tratta paradossalmente di un vantaggio enorme rispetto al classico potere da Occhio dell’Aquila, e fa quasi pensare che gli assassini del futuro siano pazzi a essersi liberati di animali così prodigiosi.

Scherzi a parte, Senu, l’aquila in questione, è una preziosa risorsa legata profondamente a Bayek, ma anche uno dei tanti escamotage un po’ sui generis del gioco e che, almeno inizialmente, trasformano un setting affascinante in un parco giochi un po’ troppo chiassoso: dall’aquila/drone, infatti, il passo alle abilità di Bayek (in grado di fargli tirare cinque frecce contemporaneamente o modificare la traiettoria in maniera quasi magica) è evidentemente breve, nella misura in cui la scalata al potere del personaggio (con uno skill tree triplice, che di fatto riguarda le abilità a distanza, in mischia e di supporto) rischia di rompere la natura teoricamente stealth. È proprio questo che non ho ancora capito di Origins, ovvero il suo rapporto con l’idea alla base dell’agire nell’ombra: nelle missioni che ho affrontato, infatti, l’approccio silenzioso era evidentemente quello più redditizio e meglio realizzato dal punto di vista delle meccaniche, visto che il combattimento, totalmente rivisitato, è ancora abbastanza indietro in termini di sistema e, soprattutto, animazioni.

L’ispirazione è chiaramente quella di The Witcher (che non ha certo il miglior combat system del mondo) ed è fondamentalmente basato sulla schivata e l’alternanza di colpi leggeri e pesanti, mentre le parate e gli spintoni sono invece demandati all’uso di alcune armi e abilità. Al momento è ancora tutto macchinoso e, complice anche una gestione della telecamera non esaltante, non posso dire di essere soddisfatto; data l’importanza che pare rivestire il combattimento, con la presenza di boss battle e un’arena gladatoria, si tratta di un aspetto su cui intervenire in maniera perentoria.

Allo stesso modo, nutro dubbi sul sistema RPG in senso stretto, di cui però ho avuto soltanto un assaggio: se da un lato il crafting e l’equipaggiamento/loot possono garantire profondità e motivare l’esplorazione e il completismo, dall’altro vedere trasformato il mondo di gioco in un enorme raccoglitore di creature e personaggi (con livelli e numeri in evidenza) mi è parso poco elegante, se non un po’ depauperante per il contesto in sé.

Insomma, da un lato l’ambientazione è ricca di spunti e tante cose da fare, dall’altro non vorrei che tutto venisse banalizzato nella ricerca costante di distributori di punti esperienza. Se il lato avventuroso e le prospettive più affascinanti della saga mi hanno rincuorato, la sua natura ludica è ancora grezza e un po’ confusionaria, così come altalenante è tutto il comparto tecnico. Dal punto di vista cromatico e di direzione artistica tutto sommato ci siamo, ma personaggi e animazioni mi sono apparsi un po’ goffi e non sempre armoniosi in termini di qualità assoluta.

A tratti, Origins sembra provare a raccogliere il testimone di una serie di trend ludici con ritardo, inseguendo una nuova visione senza, però, violare troppo la sua identità. Sospeso com’è tra passato e presente, negli ultimi mesi di sviluppo ha bisogno di trovare una sua forma definitiva e di un’evidente ottimizzazione, pulitura e, soprattutto, di una scrittura che dia senso e personalità a un titolo che ha bisogno di trovare brillantezza.


li4m
00mercoledì 25 ottobre 2017 11:33
grizzly 62
00mercoledì 25 ottobre 2017 13:04
ho visto i primi cinque minuti de sto video e mi sono rassicurato sul fatto che non comprero' sto gioco come non ho comprato gli ultimi due assassins che sono stati abbastanza deludenti ma almeno avevano un identita' un po' labile ma c'era ma questo scimmiottamento mal riuscito di the witcher in salsa egiziana fa' proprio cagare!!!
lo so' mo' mi odierai ricca' ma davvero e' diventato un prodotto fidelity card e basta
niente idee niente innovazioni e gameplay ai limiti della denuncia di plagio di copyrights da parte dei polacchi :D
e' un opinione quindi opinabile :lmao:
bravetto
00mercoledì 25 ottobre 2017 14:55
Re:
grizzly 62, 25/10/2017 13.04:

ho visto i primi cinque minuti de sto video e mi sono rassicurato sul fatto che non comprero' sto gioco come non ho comprato gli ultimi due assassins che sono stati abbastanza deludenti ma almeno avevano un identita' un po' labile ma c'era ma questo scimmiottamento mal riuscito di the witcher in salsa egiziana fa' proprio cagare!!!
lo so' mo' mi odierai ricca' ma davvero e' diventato un prodotto fidelity card e basta
niente idee niente innovazioni e gameplay ai limiti della denuncia di plagio di copyrights da parte dei polacchi :D
e' un opinione quindi opinabile :lmao:




ripeto io sono un grosso fan della serie quindi evidentemente faccio parte della "fidelity card" da te citata.
Io ho avuto un momento di down con i capitoli PS3, ACIII mi è piaciuto molto ma poi le infinite navigazioni di Black Flag e Rouge mi hanno un po rotto le scatole.
I capitoli PS4 mi sono piaciuti.
Unity è stato un vero peccato, l'ambientazione era clamorosa, ma il gioco soffriva di una trama indecente e di moooooolti glitch e problemi al motore grafico.
Syndacate per me ha l'unico difetto di essersi preso l'eredità e la cattiva nomea di Unity perchè il gioco in se è splendido. Per me uno dei migliori AC di sempre.

Questo Origins non lo so, lo voglio provare. Come molti di voi sanno non sono un grande amante degli RPG quindi questo viraggio verso quella direzione non mi esalta (infatti il da te citato THE WITCHER non l'ho mai giocato per questo motivo, quindi non posso fare un confronto degli scopiazzamenti), come non mi esalta l'ambientazione, gli Assassin che mi sono più paiciuti sono stati quelli in città affollatte con molta verticalità architettonica.

Cmq ripeto essendo un grande fan della saga lo proverò sicuramente e sono convinto che quasi sicuramente mi piacerà :ok: :ok: :ok:
li4m
00giovedì 26 ottobre 2017 13:48

Multiplayer




8.5

Lo abbiamo giocato per oltre quaranta ore cercando di spolpare ogni suo singolo segreto e ci siamo più volte fermati ad ammirare il suo meraviglioso Egitto, tutto per rispondere ad un semplice quesito: cos'è Assassin's Creed Origins? Per noi è una cornucopia, il videogioco che incarna la forma mentis degli studi di sviluppo di Ubisoft e contiene al suo interno tutte le idee, i desideri e le evoluzioni congegnate dai designer del colosso francese. Non è cosa da poco essere un simile contenitore, e infatti Origins nell'insieme non sfigura all'interno del genere open world, grazie a una notevole varietà di approcci all'azione, a un'ambientazione suggestiva come poche altre, e a un comparto narrativo più curato rispetto a quello a cui la saga di appartenenza ci ha abituato. Al contempo, però, il titanico lavoro di Ubisoft Montreal non riesce a sfruttare al meglio il suo potenziale, si ferma sempre a un passo dall'eccellenza, e cade come molti altri prima di lui nella trappola della ripetitività e della semplificazione eccessiva di certi elementi. Un vero peccato, ma rimane lo stesso un'importante evoluzione per la serie, dotata della forza necessaria a riportare molti fan all'ovile.

multiplayer.it/recensioni/190296-assassins-creed-origins-la-recensione-di-assassins-creed-origins-mummia-o-fara...




IGN Italia




8.5

Dopo un inizio un po’ molle, Assassin’s Creed Origins apre le valvole e sfoga tutto il suo potenziale, rivelandosi un gustosissimo Action-RPG Open World con una splendida rappresentazione dell’Egitto del primo secolo a.C. Anche la trama principale, dopo un po’ di indecisione, inizia a ingranare, coinvolgendo sempre più, fino a un interessante crescendo finale. Le novità introdotte nella serie, in termini di struttura di gioco, gameplay, sistema di combattimento, espansione degli elementi RPG, sono tante e rappresentano una piccola rivoluzione nella serie, al punto da rendere questo episodio una sorta di nuovo inizio. Di conseguenza, era lecito aspettarsi qualche indecisione qua e là. E infatti ACO non è perfetto, ma come “primo episodio” è decisamente valido. Se vi piacciono gli open world e avete voglia di visitare l’Antico Egitto, l’avventura di Bayek non vi deluderà. Purché siate disposti a viverla a 360 gradi, accettando di esplorare il più possibile e immergendovi anche nelle missioni secondarie. Questo tipo di approccio, infatti, non è semplicemente la scelta migliore per godersi il gioco, ma forse anche l’unica possibile, dal momento che la dipendenza dal livello del personaggio è molto marcata. E per livellare il personaggio le sole missioni principali non bastano. Peccato per la scarsa cura con cui sono trattati molti personaggi secondari e in generale la “messa in scena dei dialoghi”, perché sono elementi che vanno a intaccare la bellezza complessiva del prodotto, come fanno anche alcuni bug minori nell’intelligenza artificiale e nella grafica. Un buon nuovo inizio per Assassin’s Creed, che può portare a una rinascita della serie, al momento solo iniziata, ma con tutte le carte in regola per continuare, su questa stessa base, con un po’ di opportuni miglioramenti. Al momento, seppur con le sue imperfezioni, Assassin’s Creed Origins è proprio un bell’open world, spettacolare da vedere e ricco di cose da fare.

it.ign.com/assassins-creed-origins-ps4/132586/review/assassins-creed-origins-la-re...




Everyeye




8.5

Abbiamo aspettato il nuovo Assassin’s Creed per ben due anni, appollaiati sul pinnacolo più vertiginoso, in attesa di poter compiere ancora una volta un “balzo della fede” che rendesse giustizia al nostro credo. Ed in Egitto abbiamo trovato molti cumuli di paglia ad attenuare la caduta: Origins è un capitolo intelligente, capace di rinverdire lo spirito della saga quanto basta per non stravolgerlo del tutto. Il cammino di vendetta di Bayek è costellato da una progressione con semplici ma efficaci elementi ruolistici, da un’art design appariscente e da un combat system ancora un po’ grezzo, eppure sufficientemente solido da intrattenerci sino alla fine dell’avventura. E sebbene la struttura da GDR presenti ad un tratto una flessione in cui predomina un farming eccessivo ed il bilanciamento non appaia sempre equilibrato come dovrebbe, Origins riporta finalmente a nuova luce, sia ludica che narrativa, una saga che per lungo tempo è rimasta sepolta dalla sabbia degli antichi fasti. Il nostro “occhio dell’aquila” adesso vola alto, oltre le Piramidi e la Grande Sfinge, per scrutare con attenzione quale sarà il futuro, ed il destino, della Confraternita. Che il Credo ci guidi.

www.everyeye.it/articoli/recensione-assassin-s-creed-origins-viaggio-tra-misteri-dell-antico-egitto-35...




Spaziogames




8,5

Assassin's Creed: Origins porta a termine un arduo compito: rilancia il brand, gettando le basi per un futuro davvero roseo. La storia d'origini raccontata tramite gli occhi di Bayek è avvincente, senza particolari colpi di scena ma impreziosita da un climax finale che farà saltare sulla sedia gli amanti della saga. L'offerta proposta dai ragazzi di Ubisoft Montreal è a conti fatti più che buona, infarcita da elementi nuovi per la serie che contribuiscono a tratteggiare un quadro intrigante e stimolante, infarcito delle atmosfere tipiche della saga degli Assassini inserite in un contesto storico mozzafiato e realizzato a regola d'arte.

www.spaziogames.it/recensioni_videogiochi/console_multi_piattaforma/21562/assassins-creed-origins-recensione-del-nuovo-capitolo-della-saga...




Eurogamer




9/10

La verità è che Origins è divertente da giocare. Il rinnovato combat system è intrattenimento puro e difficilmente risulterà seccante; la caccia è un'attività collaterale ed estremamente rapida, così come le rapine alle carovane, mentre l'esplorazione sopra a tutte rappresenta un piacere del quale sarebbe un crimine privarsi. Assassin's Creed Origins esce così a testa alta dal confronto con qualsiasi altro action ambientato in un mondo aperto. L'ambientazione dell'antico Egitto è stata sfruttata egregiamente, sia a livello di texturizzazione che nell'ambito del level design. Nonostante l'inserimento di numerose attività collaterali, la trama riesce a mantenere un ruolo preponderante e, soprattutto, stupisce lo spettatore mostrando al tempo stesso un elevato grado di rispetto verso la linea del tempo originale della saga. Come spesso accade nel mondo dei videogames, il prequel si dimostra uno strumento fondamentale di innovazione e rinascita; se i risultati sono questi, ci auguriamo che i tempi di sviluppo rimangano invariati per le istanze future, perchè Assassin's Creed oggi rinasce, anzi, nasce con Origins.

www.eurogamer.it/articles/2017-10-26-assassins-creed-origins-re...




Gamereactor Italia




10

Assassin's Cred Origins è un trionfo. Un trionfo per le persone e gli studi coinvolti nella sua produzione, e soprattutto un trionfo per coloro che hanno avuto il coraggio di posticipare il lancio di un anno. Il risultato non è solo il miglior Assassin's Creed mai visto, ma anche uno dei migliori giochi dell'anno. Bravo Assassin's Creed, e bentornato al top!

www.gamereactor.it/recensioni/394223/Assassins+Creed+...




Games Village



9

Assassin's Creed Origins è un ritorno alle origini, potente e dirompente, un crogiolo di innovazione e invenzione. Il gioco è talmente pieno di novità e meccaniche mai viste prima d'ora in un episodio della serie, da risultare estremamente intrigante e complesso. Questa è l'incarnazione di Assassin's Creed definitiva, capace di abbandonare quelle vestigia che erano ormai diventate una zavorra, e solcare le profondità del cielo.

www.gamesvillage.it/videogiochi/in-evidenza/6766453/assassins-creed-origins-rec...

bravetto
00giovedì 26 ottobre 2017 17:26
bhe i voti mi sembrano ottimi
Thunder105
00giovedì 26 ottobre 2017 20:55
Re:
bravetto, 26/10/2017 17.26:

bhe i voti mi sembrano ottimi




se lo prendi facci sapere.
:ok:
bravetto
00venerdì 27 ottobre 2017 13:00
Re: Re:
Thunder105, 26/10/2017 20.55:




se lo prendi facci sapere.
:ok:




aspetto che mi passano la versione "review" qui a lavoro :asd: :asd: :asd:
Thunder105
00venerdì 27 ottobre 2017 21:22
Re: Re: Re:
bravetto, 27/10/2017 13.00:




aspetto che mi passano la versione "review" qui a lavoro :asd: :asd: :asd:




Meglio :ok:
bravetto
00sabato 25 novembre 2017 13:58
preso. giocato per circa due ore, sono ancora alla parte tutorial diciamo . Però già si vede un mondo ricreato alla perfezione e meccaniche di gioco decisamente differenti rispetto ai passati Assassin's
Thunder105
00sabato 25 novembre 2017 23:54
Re:
bravetto, 25/11/2017 13.58:

preso. giocato per circa due ore, sono ancora alla parte tutorial diciamo . Però già si vede un mondo ricreato alla perfezione e meccaniche di gioco decisamente differenti rispetto ai passati Assassin's




Anche io l'ho preso, però non l'ho ancora provato. Magari stanotte...
In giro si leggono cose positive
bravetto
00mercoledì 29 novembre 2017 12:58
Re: Re:
Thunder105, 25/11/2017 23.54:




Anche io l'ho preso, però non l'ho ancora provato. Magari stanotte...
In giro si leggono cose positive




guarda io ho fatto altre 2 ore.
La trama si infittisce e diventa molto intrigante.
Le meccaniche di gioco iniziano a diventare immediate, come lo sviluppo RPG del personaggio.
Per adesso mi sembra di giocare più ad un gioco tipo Horizon che i vecchi Assassin, cmq penso che quando arriverò tipo ad Alessandria di Egitto le cose cambieranno.
Per adesso anche quelle poche missioni secondarie che ho fatto sono simpatiche e orginali.

In definitiva, per adesso un passo enorme in avanti rispetto ai vecchi Assassin
Thunder105
00mercoledì 29 novembre 2017 22:00
Re: Re: Re:
bravetto, 29/11/2017 12.58:




guarda io ho fatto altre 2 ore.
La trama si infittisce e diventa molto intrigante.
Le meccaniche di gioco iniziano a diventare immediate, come lo sviluppo RPG del personaggio.
Per adesso mi sembra di giocare più ad un gioco tipo Horizon che i vecchi Assassin, cmq penso che quando arriverò tipo ad Alessandria di Egitto le cose cambieranno.
Per adesso anche quelle poche missioni secondarie che ho fatto sono simpatiche e orginali.

In definitiva, per adesso un passo enorme in avanti rispetto ai vecchi Assassin



I combattimenti sono migliorati, confermi?

bravetto
00mercoledì 29 novembre 2017 23:46
Re: Re: Re: Re:
Thunder105, 29/11/2017 22.00:



I combattimenti sono migliorati, confermi?








si si decisamente
li4m
00domenica 10 dicembre 2017 11:04
 


Assassin's Creed Origins è la quinta offerta di Natale del PlayStation Store
everyeye


Assassin's Creed Origins è la quinta offerta di Natale del PlayStation Store
 
Dopo Need For Speed Payback, il recente Assassin's Creed Origins si presenta come la quinta offerta di Natale proposta sul PlayStation Store. Il titolo potrà essere acquistato fino al 10 dicembre approfittando di uno sconto pari al 43%.

Da oggi e fino alle 15:00 del 10 dicembre, Assassin's Creed Origins potrà essere acquistato sul PlayStation Store nella sua versione Standard a 39,99 euro (anziché 69,99 euro), nella Deluxe Edition a 44,99 euro anziché 79,99 euro (questa versione include il gioco base, la missione Agguato in mare, il pacchetto Cobra del deserto e 3 punti abilità;) e nella Gold Edition a 64,99 euro anziché 99,99 euro (edizione che include tutti i contenuti della Deluxe Edition più il Season Pass).

Pensate di sfruttare questa offerta per rimediare Assassin's Creed Origins su PlayStation 4? Intanto vi ricordiamo che le promozioni di Natale del del PlayStation Store continueranno ad aggiornarsi ogni 48 ore fino al 24 dicembre.

 


bistrascio
00domenica 10 dicembre 2017 20:59
Preso,sullo store e che dire?L'hanno molto attualizzato a tw3..Menu interno le voci interne ma manca la magia del grande goty 2015.Apprezzo molto la grandissima mappa da aprire e per ora sono alla ricerca del cuoi per un corpetto.Bel gioco leggero come il solito Assassin ma bello.
Thunder105
00martedì 2 gennaio 2018 14:19
Veramente un bel gioco, missione secondarie, per ora, tutte diverse.
Mappa molto grande e con luoghi diversi tra loro. Finalmente dopo assassin's Creed 2 si è tornati a livelli quasi eccelsi.
I combattimenti sono più difficili finalmente.
bistrascio
00martedì 2 gennaio 2018 19:14
Si ma le puttanate di Ubisoft accadono sempre,dopo oltre 25 ore di gioco per colpa di una patch(non vedeva il save vecchio il gioco) sono dovuto reiniziare da zero ma vaff..
Thunder105
00martedì 2 gennaio 2018 21:15
Re:
bistrascio, 02/01/2018 19.14:

Si ma le puttanate di Ubisoft accadono sempre,dopo oltre 25 ore di gioco per colpa di una patch(non vedeva il save vecchio il gioco) sono dovuto reiniziare da zero ma vaff..




Veramente? Azz mi copio il salvataggio allora.
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