[ALL] Little Nightmares

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li4m
00giovedì 9 febbraio 2017 12:19



Uscita: 27 aprile 2017
Tipologia: Adventure
Piattaforme: pc, ps4, xone
Sviluppato: Tarsier Studios








li4m
00giovedì 9 febbraio 2017 12:21

Little Nightmares - prova
eurogamer

Il sorprendente platform dei Tarsier Studios.

È uno dei titoli più interessanti presentati al Level Up Winter Edition, e questo Bandai Namco lo sa bene. Perché? Perché di quello che sembrerebbe un indie come tanti, sarà invece disponibile una collector's edition. Una cosa che, solitamente, i publisher tengono in serbo per i prodotti più attesi o per quelli che immaginano possano fare bene sul mercato.

Parliamo infatti di Little Nightmares, intrigante platform game per PC, Xbox One e PS4 realizzato dai Tarsier Studios, che ai più potranno essere sconosciuti ma che all'attivo hanno giochi quali LittleBigPlanet per PS Vita, LittleBigPlanet per PS3 e PS4, e infine Tearaway Unfolded per PS4.

Un pedigree di tutto rispetto nell'ambito dei platform game, che dunque pone questo Little Nightmares, in uscita il prossimo 28 aprile, sotto una luce estremamente interessante. Eppure il titolo in questione originariamente si chiamava Hunger e venne annunciato nel 2014. Dopo un teaser mostrato lo stesso anno, di questo progetto si sono perse le tracce fino a quando, lo scorso agosto, Bandai Namco ha annunciato di averne acquisito i diritti. Diceno anche che il gioco non si sarebbe più chiamato Hunger ma appunto Little Nightmares.

Anche la storia è interessante, con la misteriosa protagonista, di nome Six, che viene rapita da casa e portata a lavorare a The Maw, un resort sottomarino dove alberga una misteriosa genia di mostruosità che farà di tutto per scongiurarne la fuga. Il suo sarà ovviamente un percorso irto di ostacoli, in un mondo oscuro, ostile e minaccioso. A disposizione di Six ci sarà solamente un accendino e la possibilità di correre, saltare, accucciarsi e interagire con l'ambiente circostante.





Tolto questo non ci sarà null'altro. Nessuna arma, ad esempio, e neppure nessun alleato: Six dovrà fare tutto da sola, piccola e indifesa, provando a scappare da degli uomini deformi, le gambe cortissime, le braccia lunghissime, bendati e con un ghigno malefico perennemente dipinto sul volto.

Quando scopriranno Six in fuga, e accadrà spesso, credetemi, non proveranno però a ucciderla ma solamente a catturarla, quasi che in qualche modo siano legati a lei e non vogliano separarsene. Ma è difficile dire con certezza quali siano i loro moventi, dato che il gioco non offre nessun dialogo e nessuno scritto, e dunque la sceneggiatura è alquanto criptica.

Il che è un peccato, perché nelle fasi iniziali di Little Nightmares la misteriosa Six a un certo punto avrà come delle forti emicranie, e vedendo un pezzo di carne in una gabbia non potrà trattenersi dal divorarlo avidamente, finendo così in trappola. Il modo famelico in cui s'avventa sul pasto dà l'idea che il personaggio che comandiamo, sotto quel cappuccio che ne nasconde il volto, celi qualche segreto. E chissà che entro la fine del gioco non si faccia luce (in tutti i sensi) sulla sue reale natura.

Per procedere nel corso della trama bisognerà inevitabilmente prestare attenzione ai dettagli che le mappe ci mostreranno. O forse sarebbe meglio dire "nasconderanno", visto che il mondo di Little Nightmares è perennemente avvolto nell'oscurità e che in più di un'occasione si finirà con l'usare l'accendino. Anche così, però, m'è capitato di non vedere un'uscita perché immersa nel buio. Il consiglio che vi do, dunque, è di usare la telecamera per guardare anche sopra le vostre teste e di alzare un filo la luminosità dello schermo.




Sarà molto importante muoversi furtivamente per non farsi notare dai nostri carcerieri. Attenti però quando camminerete sulle assi di legno, perché scricchiolano.


Altrettanto utile è stare attenti a non farsi trarre in inganno dalla prospettiva, come quando di una scala posta perpendicolarmente a noi, sarà difficile vedere gli scalini e facile confonderla con un elemento dello scenario. Aggiungiamo alla lista dei difetti, che però contestualmente chiudiamo, una mappatura dei comandi piuttosto scomoda. Col tasto Quadrato si corre, con X si salta ma per aggrapparsi alle sporgenze occorre tirare anche il grilletto destro, utile pure per afferrare gli oggetti a terra. Ne risulta che a un certo punto, quando dovremo prima azionare una manovella, fuggire dal nostro inseguitore e saltare nel vuoto appendendoci a un pianoforte, sarà richiesta una manualità non trascurabile.

Come mai la scelta di uno schema così articolato? Risponde Dave Mervik, senior narrative designer di Little Nightmares: "Volevamo dare una sensazione tattile al gioco, e l'idea di tirare il grilletto destro per afferrare gli oggetti ci è sembrata la migliore. Certo, avremmo potuto rendere l'azione automatica ma non sarebbe stata la stessa cosa". Si potranno almeno rimappare i comandi? "Non sarà possibile col pad ma con la tastiera sì. Consigliamo comunque di mantenere i comandi originari".

Dopo aver passato un'ora abbondante in compagnia del gioco, non è stato facile trovare dei paralleli cui accostare Little Nightmares. Al punto che non è facile capire da dove sia giunta l'ispirazione per un prodotto così originale. "È difficile dire quali siano state le nostre fonti d'ispirazione", risponde Dave Mervik. "Ci sono decine di film o di libri che potrei citare ma non c'è nulla di preciso. Diciamo più che altro che non ci siamo ispirati a nulla, ma che siamo stati influenzati dalla cultura contemporanea in cui viviamo. Little Nightmares è un prodotto unico, coerente, con una sua identità ben precisa".




Da quanto abbiamo potuto vedere, in Little Nightmares non sarà possibile combattere in alcun modo le mostruosità che c'inseguono. Dovremo solamente scappare e usare l'ingegno.


Volessimo fare il gioco delle somiglianze, a cosa lo accosterebbero gli sviluppatori? Noi vi abbiamo ravvisato un qualcosa di Limbo, non per la grafica o per la violenza di cui era vittima il protagonista, quando per le atmosfere oscure e minacciose. "Limbo è anch'esso un gioco di un paese nordico (i Playdead sono danesi), probabilmente noi scandinavi (i Tarsier Studios sono svedesi) condividiamo alcune atmosfere. Ma il nostro è un gioco in tre dimensioni e questa è un differenza che si ripercuote non solo nell'estetica ma anche sul gameplay, nel modo in cui si progredisce, si esplorano gli ambienti o si risolvono gli enigmi. E comunque", aggiunge Dave Mervik, "i Playdead sono i migliori in circolazione. Ti ringrazio ma il paragone con loro mi pare troppo".

Sempre a proposito di Limbo, giochi di questo tipo possono durare anche solo tre ore. Cosa dobbiamo attenderci da Little Nightmares in termini di longevità? "Direi dalla 5 alle 8 ore, a seconda che si voglia andare dritti al dunque o che si vogliano esplorare le mappe alla ricerca di aree segrete e collezionabili", dice Dave Mervik. "Il che è una cosa che consigliamo di fare, perché sebbene il gioco non abbia dialoghi, ci saranno indizi che permetteranno di comprendere meglio il mondo di Little Nightmares".

Forse che questi indizi ci permetteranno di scoprire perché la protagonista si chiami Six? E magari che fine hanno fatto gli altri cinque prima di lei? "Preferisco non rispondere a questa domanda ma magari la risposta non è una questione di numeri, chi può dirlo. C'è un mondo intero la fuori e quella che noi descriviamo non è che una piccola parte".




Chi siamo, dove siamo, perché siamo prigionieri e chi sono i nostri carcerieri: queste le domande principali che vi porrete giocando a Little Nightmares.


Supponiamo, e ve lo auguro, che il gioco abbia successo: possiamo attenderci un seguito? Risponde Dave Mervik: "Little Nightmares è il gioco che lo studio voleva fare sin dall'inizio, dodici anni fa. C'era un prototipo che si chiama The City of Metronome, che non è mai stato realizzato. All'epoca i Tarsier erano principalmente studenti universitari, il titolo venne anche portato all'E3 e venne apprezzato, ma poi non se ne fece nulla per varie ragioni".

"In questo momento siamo concentrati unicamente sul chiudere Little Nightmares, un titolo che come vedi viene da lontano e abbiamo voluto fortemente. Vedremo come andrà e decideremo di conseguenza. Posso comunque dire che questa è una IP che sta a cuore a Bandai Namco e che è nostra intenzione svilupparla e farla crescere".

E allora buona fortuna, Tarsier Studios. Little Nightmares ci è sembrato originale e intrigante: non vediamo l'ora di giocarlo e, chissà, di vederne un domani un seguito che smussi quei piccoli errori di gioventù che abbiamo visto.


li4m
00giovedì 9 febbraio 2017 12:24

Anteprima di Little Nightmares
spaziogames


ASPETTATIVE

- Atmosfera e stile unici
- Enigmi dalla giusta difficoltà
- Una storia pregna di mistero






Nel corso della scorsa Gamescom, a Colonia, un titolo in particolare aveva attirato la nostra attenzione. Parliamo di Little Nightmares, un platform realizzato dal navigato team di Tarsier Studios, già autori di LittleBigPlanet 3 e Teraway Unfolded. Con indosso un piacevole impermeabile giallo, con un cappuccio a triangolo a nascondere il viso della nostra protagonista, la enigmatica Six, abbiamo nuovamente affrontato le impervie strade della nave, il Maw, dalla quale abbiamo deciso, all’improvviso, di scappare. In una sessione di circa un’ora ci siamo quindi lanciati nuovamente nei panni del folletto giallo, alla ricerca di una vita d’uscita.





Il folletto in giallo

Little Nightmares, come abbiamo già anticipato, è un platform a scorrimento laterale, ma con dalla sua parte un 3D che permette l’esplorazione completa delle varie stanze a nostra disposizione, sfruttando il concetto di profondità in maniera molto intensa.

Nella demo provata, che era condita anche da alcuni elementi che avevamo già testato alla Gamescom, il nostro primario obiettivo era sgattaiolare alle spalle di uno strano omuncolo, munito di lunghissime braccia che spostavano il suo peso verso il davanti: con una testa interamente fasciata da vistose bende, il suo unico modo per riuscire ad acciuffarci era seguire il rumore dei nostri passi o sentire il nostro odore, con un olfatto che lo avvicinava moltissimo a un canide. Prima ancora di infilarci in questa che è stata una reiterata boss battle, terminata in maniera abbastanza elaborata, abbiamo comunque potuto riassaporare il gusto dell’esplorazione e della risoluzione degli enigmi propostici da Little Nightmares.

Il punto focale dell’esperienza risiede nel fatto di impersonare un folletto di piccolissime dimensioni, la nostra Six, calato in un mondo a misura d’uomo, e pertanto in una scala molto più grande della nostra protagonista. Premere, pertanto, un tasto per chiamare l’ascensore, o entrare in una stanza con la porta chiusa, rappresentano i veri scogli da superare in questa avventura, perché anche il lancio di una bambola rumorosa diventa un’opera incredibilmente complicata, come se Davide volesse lanciare Golia.

Le nostre uniche armi sono rappresentate, poi, dalle nostre gambe, agili e rapide a scappare, e da una piccola fiammella, con la quale potremo illuminare gli anfratti bui o accendere delle lanterne disseminate nel corso dei vari scenari, probabilmente collegati a una sorta di collezionabili. D’altronde il gioco, a detta degli sviluppatori, è pieno di oggetti da trovare e da adoperare o, per come l’abbiamo intuita noi, anche distruggere, come la matrioska che abbiamo individuato e rovesciato poco prima della boss battle conclusiva.

Altresì, annessi agli oggetti da trovare, abbiamo scovato anche una stanza segreta, l’unica dell’intero livello, che è riuscita ad aumentare esponenzialmente il senso di inquietudine che già era abbastanza alto nello scenario complessivo: dalla stanza, alla quale si accedeva facendo pressione su una mattonella del pavimento, era possibile spiare due letti, sui quali dormivano adagiate due sagome di bambini, ai quali però non ci è stato possibile, né ci è stato confermato dal team, dare una sorta di consistenza, per capire se realmente si trattasse di infanti o altro.

Il mistero legato a quelle che sono, quindi, le reali condizioni nelle quali ci ritroviamo aumentano sempre di più, con tantissime domande sullo scenario che attendiamo vengano risolte qualche giorno prima del 28 aprile, release del titolo.





In gabbia

L’esplorazione, comunque, come dicevamo, rappresenta uno dei momenti fondamentali di Little Nightmares, che pur essendo un lungo binario sul quale avventurarsi, riesce a metterci dinanzi a ripetuti enigmi da risolvere per comprendere come effettivamente riuscire a procedere nel nostro percorso.

Ritrovarsi quindi chiusi in una stanza con un televisore e una porta sprangata dalla quale uscire sarà il momento decisivo per capire che quello schermo va acceso e va prodotto tanto rumore quanto basta per far sì che il nostro carnefice ci raggiunga e si lasci aggirare. Allo stesso modo, come può tornarci utile un pianoforte appeso a una fune se non per saltarci sopra e fungere da ponte tra due librerie? Sono le domande che il titolo ci porta a farci, per far sì che la nostra risposta sia l’immediata soluzione all’enigma.

In questo ambiente fortemente cupo, realizzato con una intensa scala di grigi, il nostro impermeabile giallo riesce ad avere la meglio, perché il suo colore forte, intenso, radioso, rappresenta il momento topico della narrazione. Inoltre i movimenti concessi alla nostra protagonista ci permettono di inserirla maggiormente nella profondità dello scenario proposto, anche là dove non sarà assolutamente necessario ai fini dell’avventura alzare o abbassare lo sguardo per fissare qualcosa.

Almeno non nella demo che abbiamo provato noi. Alternando quindi dei momenti pacati, nei quali avremo il tempo per ragionare, ad altri molto più ansiogeni nei quali saremo rincorsi e dovremo fare forza sulle nostre sole gambe e la nostra capacità di arrampicarci, arriveremo anche a delle boss battle.

Non sappiamo quante saranno, né quanti avversari da sconfiggere ci saranno, perché il team ha, giustamente, mantenuto la segretezza più totale sull’argomento: quella che abbiamo affrontato, in ogni caso, si è dimostrata degna di essere l’enigma conclusivo di quelli provati durante il nostro viaggio: anche in questo frangente il livello di ansia era decisamente elevato, per contrastare le lunghissime braccia del nostro avversario, pronte ad acciuffarci dopo aver tastato l’intera stanza nella quale ci siamo ritrovati chiusi e costretti. L’ambientazione ci ha rapiti, lo scenario anche: la battaglia ci ha un po’ innervositi, ma è giusto così, d’altronde la difficoltà a volte è quel sale che manca a un piatto insipido.




Little Nightmares ha confermato tutte le nostre idee già elaborate nel corso della Gamescom: il platform di Bandai Namco è condito da un’atmosfera incredibilmente affascinante, con un forte giallo che si staglia in questa scala di grigi inficiata da esseri umanoidi e antropomorfi ai quali non si riesce a dare una vera e propria forma e natura. Con un’esperienza che, a detta degli sviluppatori, durerà tra le sei e le otto ore, Little Nightmares rappresenterà, ne siamo sicuri, una piccola perla del mercato videoludico del 2017, andando a irradiare tutte le produzioni che si fregiano di uno scenario ispirato e carico di domande dal punto di vista di ciò che stiamo guardando. Nell’ansia e nell’incertezza si ritroverà il successo che speriamo di poter confermare a ridosso della fine di aprile.


li4m
00venerdì 10 febbraio 2017 12:19

Little Nightmares torna a mostrarsi in un nuovo video
multiplayer

Altre scene d'azione per Little Nightmares

Bandai Namco ha pubblicato un nuovo trailer per Little Nightmares, che giunge dunque a stretto giro dopo la galleria di nuove immagini pubblicata ieri.

Il gioco è un interessante action adventure sviluppato da Tarsier Studios e caratterizzato da una strana e affascinante atmosfera, che ondeggia tra il fiabesco e l'horror, con elementi grafici che fondono elementi estremamente realistici ad altri grotteschi e stilizzati. Il risultato è davvero qualcosa di particolare e il trailer riportato qua sotto lo conferma ancora una volta.

La storia vede la protagonista Six intrappolata nel mondo de Le Fauci, senza nient'altro su cui contare se non il suo ingegno e un accendino. Si tratta di un mondo brutale e pieno di insidie contro le quali dovrà impegnarsi al massimo per sopravvivere e uscire dall'incubo. Ogni stanza è una sorta di cella, ogni abitante rappresenta un pericolo ed entrambi comportano degli enigmi da risolvere. Il lancio di Little Nightmares è fissato per il il 27 aprile in versione fisica e per il 28 aprile in formato digitale su PC, PlayStation 4 e Xbox One.





karma77
00venerdì 10 febbraio 2017 13:35
sembra proprio interessante..
El Magico Gonzalez
00venerdì 10 febbraio 2017 14:46
mi ricorda limbo e inside

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