[ALL] Resident Evil 7 Biohazard

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li4m
00lunedì 20 giugno 2016 12:15







Uscita: 24 Gennaio 2017
Tipologia: Action
Piattaforme: PC, PS4, XBOX ONE
Sviluppato: Capcom
Pubblicato: Capcom
Distribuito: Halifax



li4m
00lunedì 20 giugno 2016 12:18

Tutti i dettagli su Resident Evil 7 biohazard
multiplayer

Leggiamo il comunicato ufficiale

Nel corso della conferenza stampa Sony Interactive Entertainment (SIE) all'E3, Capcom, leader mondiale nello sviluppo e nella pubblicazione di videogame, ha annunciato Resident Evil 7 biohazard, il prossimo capitolo della pluri-premiata saga survival horror.

Resident Evil 7 segna l'inizio di un nuovo corso per la serie con un ritorno alle origini per offrire la più terrificante esperienza horror di sempre in un videogioco. Un cambiamento significativo verrà rappresentato dall'introduzione della visuale in prima persona che, unita alla grafica foto-realistica offerta dal nuovo motore grafico di Resident Evil 7, regalerà un livello di immersività horror senza precedenti. Resident Evil 7 uscirà per PlayStation 4 (con supporto completo alle possibilità offerte da PlayStation VR), Xbox One e Windows PC (Steam e Windows 10 Store) in Europa e in Nord America il 24 gennaio 2017.

Resident Evil 7 sarà ambientato nella moderna America rurale, nel periodo successivo ai drammatici eventi descritti in Resident Evil 6, i videogiocatori sperimenteranno il terrore in una visuale in prima persona. La demo Resident Evil 7 Teaser: Beginning Hour, annunciata oggi, mostrerà alcuni degli eventi descritti nel gioco e sarà legata alla tech-demo di grandissimo impatto per PlayStation VR "KITCHEN" mostrata per la prima volta all'E3 2015. In questa nuova teaser demo il giocatore si risveglierà all'interno di un cottage fatiscente situato all'interno di un'inquietante piantagione, riuscirà a uscirne vivo?

Resident Evil 7 racchiuderà tutti gli elementi di gameplay più caratteristici e distintivi che hanno decretato il successo della serie e che includono l'esplorazione e le atmosfere cupe che hanno segnato, 20 anni fa, la nascita del genere "survival horror"; un sistema totalmente rinnovato porterà l'esperienza di gioco a un livello di profondità mai raggiunto prima. Capace di terrorizzare i fan, in tutti gli eventi internazionali dove è stata presentata, la tech-demo PlayStation VR "KITCHEN" è stata sviluppata utilizzando i più sofisticati strumenti messi a disposizione dalle tecnologie VR, ed è la base attorno alla quale il talentuoso team di sviluppatori di Resident Evil ha realizzato l'immersiva esperienza di gioco horror di Resident Evil 7. Mosso dal potentissimo Resident Evil Engine, e sviluppato con le più moderne tecnologie audio e video disponibili, Resident Evil 7 offrirà un'esperienza di gioco inquietante e realistica che segnerà l'inizio di una nuova era nell'horror entertainment.

Gli iscritti a PlayStation Plus possono già scaricare la demo per PlayStation 4: Resident Evil 7 Teaser: Beginning Hour prima che venga resa disponibile anche per le altre piattaforme e potranno godersi un terrorizzante assaggio dell'ambientazione e dell'atmosfera che caratterizzerà Resident Evil 7.





La demo di Resident Evil 7 è online, esclusiva per gli abbonati PlayStation Plus
multiplayer

Capcom ha annunciato la disponibilità della demo PlayStation 4 di Resident Evil 7, pubblicata in esclusiva oggi per tutti gli iscritti PlayStation Plus. La demo, chiamata "Resident Evil 7 Teaser: Beginning Hour Demo", è incentrata su eventi antecedenti quelli del gioco base. La dimensione è di 2,7 GB. Uscirà successivamente anche su altri formati.








La demo Plus di Resident Evil 7 dura 30 minuti e presenta finali multipli
multiplayer

Vi farà paura

Gli utenti PlayStation Plus hanno trovato una gradita sorpresa oggi per PlayStation 4, una demo esclusiva (per il momento) di Resident Evil 7, presentato sul palco Sony alla conferenza E3 2016. La demo è una sorta di prologo e un taglio netto per la serie: la visuale passa in soggettiva, i ritmi scendono e si vanno ad abbracciare atmosfere e dinamiche degne di Outlast, P.T, e Amnesia. Gli amanti dell'horror coglieranno anche un bel riferimento a The Blair Witch Project.

Chi ancora non l'avesse scaricata, sappia che troverà un'avventura apparentemente autoconclusiva dalla durata di circa 30 minuti, ma con finali multipli - tre per inciso - legati alle azioni del giocatore. Ci passerete un po' di tempo quindi, e non mancheranno immancabili salti sulla sedia. Tenete la luce accesa mentre giocate!





li4m
00lunedì 20 giugno 2016 12:20

Resident Evil 7 - prova
eurogamer

Capcom gioca il jolly e strizza l'occhio a P.T.

L'annuncio di Resident Evil 7 era nell'aria ormai da tempo e ovviamente il palcoscenico dell'E3 era perfetto come setting per il ritorno in pompa magna di una delle serie horror più amate di sempre. Alcuni temevano che Capcom si sarebbe limitata a mostrare un "semplice" Revelations 3, lasciando ancora una volta da una parte la serie principale. Così non è stato, ma le sorprese non sono comunque mancate.

Nonostante non si tratti di un'esclusiva PlayStation (il gioco uscirà anche su PC e Xbox One all'inizio del 2017), Resident Evil 7 è stato presentato nel corso della conferenza Sony e ha fin da subito spiazzato gli spettatori speranzosi.

La compagnia di Osaka prometteva da tempo un "ritorno alle origini" dopo la mezza delusione di RE5 (che, ci tengo a precisare, al sottoscritto non è dispiaciuto) e il fallimento totale rappresentato dal sesto episodio. Per far assaggiare ai suoi fan una piccola fetta dell'orrore che verrà, Capcom ha adottato la tattica Konami, o meglio... la tattica Kojima.




Capcom ha già confermato che il protagonista del gioco finale sarà diverso da quello della demo. Che gli sviluppatori ci stiano fuorviando per poi sorprenderci?


Una demo del gioco intitolata Beginning Hour è disponibile da un paio di giorni su PlayStation Store per gli utenti Plus e consente di vivere una sorta di prologo-teser giocabile sulla falsariga di P.T.. Proprio come in P.T., l'azione viene vissuta in prima persona e vede il protagonista risvegliarsi in una casa abbandonata, lurida, scricchiolante e assolutamente inquietante.

Nessun indizio su chi siamo, dove siamo e perché ci troviamo li. Anche se la demo non dà alcun indizio sull'ambientazione e la collocazione temporale di questo nuovo capitolo, il comunicato stampa ufficiale parla di eventi ambientati "nella moderna America rurale, nel periodo successivo ai drammatici eventi descritti in Resident Evil 6".

Se quanto vissuto nella demo è un indizio di quanto vedremo nel gioco finale, possiamo subito affermare che il nuovo Bio Hazard tornerà prepotentemente alla sua vena avventurosa. L'esplorazione sembra essere tornata a essere una componente fondamentale del gameplay, così come il ritrovamento e l'utilizzo di oggetti di vario tipo.

Nel prologo si viene in possesso di alcuni oggetti utili a risolvere semplici "enigmi", ma anche di altri assolutamente incomprensibili (il dito del manichino è ancora nell'inventario e non ho trovato alcun modo di utilizzarlo). Gli spazi angusti in cui ci si muove trasudano rancore, voglia di vendetta e chissà quali altre malattie dell'anima.




La demo Beginning Hour prevedere un doppio finale, che non differisce molto nell'epilogo ma nel modo in cui ci si arriva.


Non sembra esserci traccia della Umbrella e anche le armi biologiche sembrano appartenere a un altro universo. Non per questo però l'atmosfera è meno pesante, e l'idea di un pericolo sempre presente vi accompagna dall'inizio alla fine. Se avete visto il film "Le colline hanno gli occhi" avrete una minima idea dell'aria che si respira in questi 20 minuti di gioco.

Non manca neanche un po' di found-footage, lo stile cinematografico diventato famoso grazie a film quali The Blair Witch Project e Cloverfield. Ovviamente voglio evitare qualsiasi tipo di spoiler se ancora non avete giocato la demo, quindi il mio racconto relativo al "vissuto" si ferma qui.

Il nuovo engine su cui girerà Resident Evil 7 ha messo subito in mostra buone cose, come la gestione delle ombre e dell'illuminazione (dinamica e non), ma anche incertezze nel caricamento delle texture e animazioni, per ora non certo da urlo. Siamo ancora discretamente distanti dall'uscita del prodotto finale e sono certo che il team di sviluppo già da ora sta lavorando per dare al gioco tutti quegli ingredienti che i fan si aspettano... o quasi.

Sì, perché fin da subito la scelta della visuale in prima persona ha sollevato un polverone presso i fan di vecchia data, che si aspettavano la classica visuale "in terza" dei vecchi capitoli o al massimo quella da dietro le spalle del protagonista come negli ultimi episodi.





Su questo però Capcom è stata chiara: Resident Evil 7 rappresenta l'inizio di un nuovo corso per il franchise e proprio come avvenne per RE4, le novità sono state pensate e sviluppate per dare al pubblico un gioco assolutamente fantastico. Se ben ricordate, anche l'avventura spagnola di Leon venne criticata aspramente in principio mentre ora viene ricordata come una delle migliori nonostante la sua "diversità".

Sono due giorni che combatto su forum e social network con amici, colleghi e lettori che da subito hanno bollato questo gioco come una delusione, un cumulo di aspettative bruciate in pochi istanti. "Aspettate a giudicare, provate e poi parlate", ho ripetuto decine di volte. Sarò il primo a criticare il lavoro svolto dal team di sviluppo se il risultato finale non dovesse essere all'altezza, ma farlo ora non ha assolutamente senso.

Anche perché, posso dirvelo con la massima sincerità, a me la demo è piaciuta. È diversa dai soliti Resident Evil, assomiglia a P.T. e anche un po' ad Outlast, sembra non avere alcun punto di connessione con i vecchi personaggi e le vecchie storie eppure... io sono convinto fino al midollo che ci sorprenderà e che farà venire un bel po' di brividi sulla schiena anche ai fan più accaniti e oltranzisti.

"She's back", pronuncia una voce misteriosa all'inizio del trailer con cui il gioco è stato presentato. "Lei è tornata"... e questa lei non può che essere una vecchia conoscenza, non siete d'accordo? Jill, Claire, Ada o qualche altro volto noto... poco importa per ora, ma credete davvero che Capcom dopo aver annunciato il remake ufficiale di Resident Evil 2 nel corso del ventesimo anniversario della saga, voglia ora distaccarsi del tutto dal cast e dalle storie che tanto hanno significato per la compagnia e per i fan?




I salti sulla sedia di questa demo sono un po' telefonati, ma l'atmosfera, anche se distante da quella dei classici RE, è notevole.


Ben venga allora anche il cambiamento, se questo può essere utile a darci qualcosa di indimenticabile. PlayStation VR? Perché no, a me l'idea non dispiace per niente. Anche se un Resident Evil vecchio stile non mi sarebbe dispiaciuto affatto, non vedo perché P.T. sia diventato oggetto di culto mentre questa demo sia stata demonizzata fin da subito. In fondo anche Silent Hill è sempre stato contraddistinto da caratteristiche ludiche ben precise (visuale in terza in primis) che in quel "Playable Teaser" furono completamente ribaltati.

Fiducia ragazzi, so che non è una richiesta da poco ma vi chiedo di lasciar perdere quello che Resident Evil ha rappresentato per voi finora e provare ad abbracciare tutte le novità che arriveranno. Attendiamo insieme con ansia il 24 Gennaio 2017, e magari alla fine ci sorprenderemo nello scoprire che proprio questo cambiamento era ciò di cui questa amatissima saga aveva bisogno per risollevarsi definitivamente.


li4m
00lunedì 20 giugno 2016 12:26

Anteprima di Resident Evil VII
spaziogames


ASPETTATIVE

- Una buona occasione per riorganizzare le idee






Curioso. Forse è questo il termine più eufemistico per definire il metodo che Capcom ha scelto per presentare il proprio nuovo Resident Evil. Per chi si fosse perso la conferenza di Sony e non disponesse di un abbonamento PlayStation Plus, la storica serie è tornata sulle nostre console attraverso un teaser giocabile, sulla falsariga di quel P.T. firmato Hideo Kojima che segnò profondamente l’industria quando uscì su PS4 un paio di anni fa.

Così come il defunto teaser del defunto Silent Hills, Capcom ci propone una demo scaricabile gratuitamente, i cui contenuti non saranno parte del gioco. Una demo volta a mostrare il clima che respireremo nel gioco, la tensione, forse ad accennarci qualcosa sulla trama, ma certamente diverso e distante da quello che vedremo al momento dell’uscita del gioco completo.

Il punto è che, a differenza del terrificante e riuscitissimo P.T., Capcom ha realizzato quella che sembra la parodia del non-gioco di Kojima, imbastendo una demo di idee banali, scarsa tensione, climax ridicoli e una realizzazione tecnica non all’altezza. Così, dopo la pioggia di critiche giunta dalla stampa e dai giocatori nel corso delle ultime 48 ore, Capcom ha dovuto ribadire il concetto: questa demo non è esempio di quello che sarà Resident Evil VII. Ma abbiamo davvero motivo di trarre un sospiro di sollievo?





Un gioco per la VR

Partiamo da un concetto che dovrebbe immediatamente sollevarci qualche preoccupazione: Resident Evil VII sarà un gioco per PlayStation VR.

Certo, sarà compatibile anche con PlayStation 4, ma se è tecnicamente possibile prendere un gioco e farne un estratto/conversione per VR, l’operazione contraria non è praticabile. Così, se Resident Evil VII nasce con in mente la VR, anche i giocatori sprovvisti di un visore per la realtà virtuale si troveranno costretti ad avere a che fare con i compromessi innescati da un gioco di questo tipo. In breve – salvo stravolgimenti – Resident Evil VII manterrà la sua struttura in prima persona, la verosimile presenza di jump scare gratuiti, l’ampio spazio concesso all’esplorazione, un combat system semplificato e, in generale, una minore propensione alle innovazioni nel gameplay e nella grafica.

Perché la VR, per sua stessa natura, costringe alla creazione di un prodotto tarpato, più semplice e con una grafica meno reboante che in passato. Scordatevi motori grafici spinti ai propri limiti e fronzoli: tutto sarà ridotto all’osso per adattarsi alla VR.





La nostra prova

Con queste considerazioni in mente, ci siamo lanciati nella medesima demo che potete scaricare dallo store di PlayStation, ma con indosso un visore per la realtà virtuale e un buon paio di cuffie sulla testa. Abbiamo esplorato la lugubre e fatiscente casa nella quale ci ritroviamo rinchiusi, risolvendo alcuni semplici enigmi per fuggire e rivivendo in prima persona gli orrori nascosti in quel luogo.
Un’oscura figura si aggira per la casa, con uno schema della tensione che ricorda Outlast: raccogliamo qualche oggetto, cerchiamo di venire a capo del mistero e, ben presto, troviamo un nastro che ci dà un’idea di quello che è avvenuto in quella casa.

Un fantasma appare fugacemente in un armadio, un caminetto nasconde una leva che ci porta in una stanza segreta, dove l’orrore si manifesta di fronte ai nostri occhi. La sequenza, con un balzo che ricorda quanto visto in P.T., ci riporta al controllo del nostro protagonista, che ben presto ritrova una chiave per lasciare la casa degli orrori. E qui, con un colpo di scena tanto atteso quanto banale, ci ritroviamo nella morsa di un energumeno che conclude la nostra demo.

Possiamo ammettere che Capcom, con questa demo, non ha certo messo in risalto le capacità dei propri sceneggiatori, offrendo una quantità di elementi già visti e di idee già utilizzate che non ci aspetteremmo da un developer della caratura di questa storica casa giapponese. Allo stesso tempo, i limiti indotti dalla realtà virtuale ci hanno consegnato un prodotto certamente non all’altezza delle aspettative da un punto di vista tecnico, con pessime animazioni, un ambiente spoglio e privo di ori

ginalità e vari problemi legati a una presenza di un forte aliasing. Non ci sentiamo, tuttavia, di incolpare totalmente la realtà virtuale per tutto questo: quando ci sono limiti, gli sviluppatori più in gamba riescono ad aggirarli con una direzione artistica mirata o qualche idea innovativa. Elementi che, in questa demo, sono mancati del tutto.





La paura più grande? Non vomitare

Quanto sto per scrivere è frutto di un’esperienza personale: il motion sickness – il penetrante senso di nausea innescato dall’utilizzo prolungato della realtà virtuale – è una realtà che affligge una significativa percentuale dei giocatori. Alcuni di essi non ha alcun problema, ma nel mio caso mi sono sentito male dopo circa dieci minuti.

Questo aspetto ha spazzato via del tutto quella poca tensione innescata dalle atmosfere del gioco, ma si tratta indubbiamente di un problema legato alla tecnologia della realtà virtuale e non al gioco in sé, con qualche riserva. Perché se è vero che il motion sickness è in buona parte connesso ai limiti della realtà virtuale proposta da Sony (bassissima risoluzione e limitato campo visivo in primis), vi sono dei modi per attutire le problematiche che Capcom, purtroppo per noi, non ha messo in gioco.

Nella versione VR di questa demo, infatti, il giocatore poteva muoversi con lo stick sinistro e orientare il punto di vista e la direzione della camminata solo orizzontalmente con lo stick destro. Così, il movimento della testa era innescato sia dallo stick destro nei cambi di direzione che dal naturale movimento del nostro collo, creando spesso delle situazioni in cui il nostro cervello veniva ingannato e creava una sensazione di perdita d’equilibrio, capace in pochi istanti di fare salire quello stesso senso di nausea che si prova leggendo un libro in auto mentre si percorre una strada tortuosa.

In altre parole: vi sono ancora dei gravissimi problemi di controllo che sarà necessario risolvere prima dell’uscita del gioco, a meno di non trovarsi in mano un prodotto fruibile solo da una ridotta percentuale di giocatori, immuni alla nausea da realtà virtuale. Non mi sorprende che, per la prova, gli sviluppatori si siano premuniti di caramelline contro la nausea e bottigliette d’acqua da elargire agli ospiti: evidentemente non sono stato l’unico a lamentare questi problemi.


Se la demo di Resident Evil VII non ha mancato di fare discutere il pubblico e di attirare a sé forti critiche, la versione per la realtà virtuale da noi provata non ha fatto altro che amplificare questi dubbi. Oltre alla banalità della trama e della messa in scena dell’orrore, e allo strano effetto che si innesca nel vedere un Resident Evil della saga principale trasformato in un gioco in prima persona, si sono aggiunti tutti i problemi tecnici della realtà virtuale, che hanno reso ancora meno fruibile un prodotto già pieno di problemi. A nostro avviso, Capcom farà meglio a ritornare sui propri passi e a rivedere le proprie idee, perché se continuerà di questo passo il prossimo Resident Evil potrebbe davvero scolpire la lapide per questa amatissima saga.


M@33y
00martedì 21 giugno 2016 11:06
Provata la demo.
A me piace questo cambio di direzione netto, lo stile realistico mette molta più ansia rispetto al fumettoso Chris Redfield che si aggira per Racoon City. Avrei preferito però giocare in terza persona.

Problema gravissimo è che io ho avuto la nausea giocandoci sulla tv da divano... questa cosa non mi accadeva da Mirror's Edge e sinceramente mi dispiace ma è un motivo per cui non giocherò questo gioco.
LordByron73
00martedì 21 giugno 2016 22:02
Stessa sensazione di nausea. Preferisco il vecchio sistema di gioco. Lo stile dei primi 3 episodi. Non lo comprerò e l'ho già eliminato
SENZATREGUA
00mercoledì 22 giugno 2016 10:10
Re:
M@33y, 21/06/2016 11.06:

Provata la demo.
A me piace questo cambio di direzione netto, lo stile realistico mette molta più ansia rispetto al fumettoso Chris Redfield che si aggira per Racoon City. Avrei preferito però giocare in terza persona.

Problema gravissimo è che io ho avuto la nausea giocandoci sulla tv da divano... questa cosa non mi accadeva da Mirror's Edge e sinceramente mi dispiace ma è un motivo per cui non giocherò questo gioco.




E sullo store la demo?
LordByron73
00giovedì 23 giugno 2016 12:08
Re: Re:
SENZATREGUA, 22/06/2016 10.10:




E sullo store la demo?



Si. già da qualche giorno


li4m
00giovedì 23 giugno 2016 12:13
l ho pure scritto nel secondo post del topic :(
li4m
00lunedì 4 luglio 2016 12:14

Il dito mozzato visto nella demo di Resident Evil 7 biohazard troverà uno scopo nel gioco completo
multiplayer

Vi eravate chiesti a cosa servisse nella demo di Resident Evil 7 biohazard?

Chi ha avuto modo di provare la demo giocabile di Resident Evil 7 biohazard si ricorderà certamente di un dito mozzato (fortunatamente finto, in quanto appartenente a un manichino) che sembrava non avere alcun uso possibile nell'ottica dei puzzle.

Ebbene, Capcom ha rivelato che tale oggetto tornerà nel gioco completo e lì potremo comprenderne l'utilità. Un comodo strumento per scaccolarsi? Un asso nella manica per barare a sasso-forbici-carta? Lo scopriremo appunto il 24 gennaio, quando Resident Evil 7 biohazard arriverà nei negozi, nelle versioni PC, PlayStation 4 e Xbox One.








Due milioni di download per la demo di Resident Evil 7 biohazard
multiplayer

Resident Evil 7 biohazard ha destato la curiosità degli utenti, questo è certo

Capcom ha annunciato oggi che la demo di Resident Evil 7 biohazard, pubblicata su PlayStation Store in concomitanza con l'annuncio del gioco all'E3 2016, ha raggiunto i due milioni di download.

"Vorremmo ringraziare tutti i nostri fan per il feedback e il supporto. L'avvincente esplorazione e la terrificante atmosfera della demo rappresentano solo un assaggio di ciò che potrete aspettarvi nel gioco completo, che uscirà il 24 gennaio 2017", ha scritto il publisher.

Decisamente diverso dai precedenti episodi della serie, Resident Evil 7 biohazard adotta una visuale in prima persona che si rifà ad alcuni dei più interessanti horror game usciti negli ultimi anni. Su PlayStation 4 l'esperienza sarà compatibile con il visore PlayStation VR.







li4m
00giovedì 28 luglio 2016 11:34

Una vecchia demo di Resident Evil 7 mostrava già similitudini rispetto a quella E3 2016
multiplayer

Probabilmente la parentela tra Resident Evil 7 e Silent Hills è davvero casuale

In diversi hanno notato dei punti in comune tra la demo di Resident Evil 7: Biohazard, messa a disposizione nel corso dell'E3 2016, e P.T./Silent Hills di Hideo Kojima, progetto in lavorazione dal designer insieme al regista Guillermo del Toro, presentato in una forma dimostrativa all'E3 2016 e poi bruscamente chiuso dopo le operazioni di riassestamento Konami. Kojima ormai guarda in altre direzioni con Death Stranding, il suo primo lavoro "solista", ma P.T. ha comunque lasciato un segno profondo nel filone dei titoli horror in prima persona, ai quali anche Capcom sembrava adeguarsi, stravolgendo la sua storica serie.

Tuttavia, è emerso in rete un filmato che mostra una vecchia demo del gioco, chiamata semplicemente "Kitchen" e mostrata da Capcom in occasione dell'E3 2015. Lo sviluppatore ai tempi vietò che il materiale venisse filmato, mostrandolo a porte chiuse alla fiera losangelina. Nel video sottostante si possono trovare similitudini con la demo più recente "Beginning Hour", tanto che vediamo una scena molto simile, sempre con visuale in soggettiva ma con un diverso svolgimento e un nemico inedito (?), piuttosto inquietante: una donna apparentemente posseduta e particolarmente pericolosa. Si tratta sicuramente di esperimenti della casa giapponese, ma basandosi sul materiale emerso sembra che Capcom e Konami siano arrivati a conclusioni simili da percorsi indipendenti.





li4m
00giovedì 15 dicembre 2016 12:52

Resident Evil 7 - prova
eurogamer

Il terrore in prima persona.

Resident Evil è tornato. E no, non si tratta di una di quelle affermazioni generiche da appioppare ad un seguito altrettanto generico. Dopo un percorso di annuncio piuttosto originale, prima avvenuto sotto le mentite spoglie di The Kitchen, una demo studiata per il visore PSVR, e poi attraverso la pubblicazione di una versione dimostrativa completamente slegata al gioco finale, Capcom ha voluto finalmente mettere le carte in tavola e consentirci di assaporare quello che potrebbe essere il gioco del riscatto.

Questo perché gli ultimi due capitoli, con la loro deriva esageratamente action, hanno lasciato l'amaro in bocca ai tanti fan dei survival horror. Ma riscatto anche per la storica firma giapponese che dopo alcuni anni di disorientamento culminati con Street Fighter V, è pronta (si spera) a ripartire. E quale miglior modo di farlo di un capitolo ufficiale del suo marchio più famoso?

Nessuno, e per questo le aspettative intorno a Resident Evil 7 sono piuttosto alte. Così come è tanta la curiosità di scoprire come Capcom sia riuscita a modernizzare la sua serie... portandola indietro di qualche anno.

"Un ottimo passo indietro", ha infatti sintetizzato in maniera molto arguta un collega durante la prova che abbiamo effettuato presso gli uffici milanesi di Halifax. Questo perché in Resident Evil 7 si respira l'aria dei primi capitoli, quelli fatti di misteriose magioni da esplorare, puzzle da risolvere e stanze sicure nelle quali salvare e poter gestire lo spazio dell'inventario.




La casa sarà ricca di dettagli piuttosto inquietanti che contribuiranno a raccontare la perversione dei Baker.


Capcom, però, ha anche provato a introdurre un po' di novità all'interno di una serie che sta cercando una sua nuova dimensione. La principale è, senza ombra di dubbio, l'utilizzo della prima persona. Una prospettiva inedita per raccontare le truculente disavventure di Ethan, il nuovo protagonista, che rende ogni scena ancora più personale e viscerale e ha consentito agli sviluppatori di rendere il gioco completamente compatibile con PS VR, il visore per la realtà virtuale di PlayStation 4. L'immersione nella casa degli orrori sarà con ogni probabilità totale, e proprio per questo non vogliamo nemmeno immaginare, da fifoni patentati quali siamo, di come possa essere sopportare tutto quel sangue e quella tensione sparati direttamente sugli occhi.

Questo perché il tasso di violenza esplicita sarà decisamente maggiore che in passato. L'horror di Resident Evil 7, infatti, ricorda molto da vicino quello dei vari Hostel e Saw. La porzione di gioco che abbiamo provato si apriva con una scena piuttosto simile a quella vista in The Kitchen, con Ethan legato ad una sedia e una serie di brutti ceffi intenti a convincerlo a parlare. Con le cattive.

In un modo o nell'altro il protagonista riuscirà a sfuggire alla loro attenzioni ma non sarà altrettanto facile abbandonare la casa. Dal momento della fuga in avanti partirà un'inquietante gara al gatto col topo, con noi, ovviamente, a vestire i panni di quest'ultimo.

Esplorando la casa troveremo i resti ancora gocciolanti degli altri prigionieri che come noi hanno ricevuto le cure della famiglia Baker, ma non sono stati sufficientemente fortunati da scappare. In questi frangenti passeremo fortunatamente la maggior parte del tempo da soli e anzi dovremo cercare in tutti i modi da non farci notare da Jack, il corpulento capofamiglia che pigramente ci cercherà in giro per la casa.




Il gioco è disseminato di puzzle da risolvere per poter entrare in nuove aree della casa o avere l'accesso ad armi più potenti.


In questo modo avremo la possibilità di fare luce sui misteri della casa e sui dettagli che legano Mia, la moglie di Ethan misteriosamente scomparsa nei pressi di Dulvey, una cittadina immaginaria della Louisiana, e i Baker. Soprattutto cominceremo a collezionare i primi oggetti e le prime armi utili per penetrare sempre più in profondità nella magione. Alcune zone della casa, infatti, saranno protette da speciali serrature che richiederanno un po' di esplorazione e materia grigia per essere aperte. In alcuni casi si dovrà cercare uno specifico oggetto per sbloccare un meccanismo, in altri invece dovremo manipolare delle statue in modo da ottenere la figura richiesta.

Quello che ci sarà chiesto di fare non sarà mai particolarmente cervellotico, ma è decisamente un buon modo per riproporre una delle caratteristiche classiche di Resident Evil. Inoltre queste fasi sono utili per spezzare il ritmo del gioco, impartendo un senso di progressione ben marcato all'avventura e alternando scene dall'alto tasso emotivo, come i combattimenti con i boss o con altri nemici, ad altre più ragionate.

Abbiamo apprezzato anche i cambi di registro che ci porteranno "dentro" alcune memorie dei protagonisti, modificando sia la grana della grafica che il modo di affrontare i nemici. Questo perché Ethan, dopo i primi istanti di smarrimento, riuscirà a trovare diversi oggetti grazie ai quali difendersi in maniera più o meno efficace, mentre gli altri protagonisti dovranno necessariamente fuggire e nascondersi per consentirci di non vedere la famigerata scritta "You are dead".

Un mix dunque interessante, che non rinuncia anche a due caratteristiche per molti versi irrinunciabili da parte dei fan. La prima è la presenza del crafting, fondamentale per poter creare medicine sempre più efficaci o proiettili in grado di mandare al tappeto gli avversari più coriacei, mentre la seconda è la presenza di epiche boss battle.




Non mancheranno momenti nei quali i Baker non mostreranno la loro vera natura.


In questi frangenti ci troveremo ad affrontare spaventosi mostri in arene solitamente piuttosto limitate. In questo ambiente ostile dovremo fare i conti con la salute piuttosto bassa di Ethan, una scarsità di risorse notevole e la forza sovrumana degli avversari. Così al posto di crivellare il boss alla testa e abbatterlo a colpi di quick time events, come succedeva nel recente passato, dovremo capire quello che sta facendo il nemico, così da anticiparne le mosse e agire di rimessa.

La cosa che ci ha più sorpreso è che durante questi combattimenti ci sono più modi per raggiungere lo stesso obiettivo. Il difficile sarà scovarli prima che il nemico capisca come farvi fuori. In questi frangenti servirà sempre un po' di pazienza, un po' per non sprecare inutilmente i pochi proiettili a disposizione, un po' perché non sempre si capisce perfettamente se stiamo facendo la cosa giusta.

Nel complesso però si ha l'impressione di non essere di fronte ad un action in prima persona, ma a un qualcosa di leggermente diverso. Sarete degli esseri umani un po' lenti ed impacciati, non ipermuscolosi agenti della Stars.

I legami con i precedenti capitoli al momenti sono ritrovabili nel titolo e nel fatto che incontrerete mostruosi esseri geneticamente modificati. Ancora nulla è trapelato di eventuali altre connessioni, così come i luoghi e i protagonisti sembrano completamente slegati con quelli classici.




I Baker non sembrano così sprovveduti, ogni loro mossa è stata programmata nei minimi dettagli.


Dal punto di vista tecnico Resident Evil 7 convince ma non stupisce. Il gioco presenta già un frame rate piuttosto stabile e una buona pulizia dai problemi tipici di questa fase dello sviluppo, ma non impressiona per la qualità delle texture o per la fisica, praticamente assente. Se pensiamo però che PS4 sarà in grado di gestirlo interamente in VR, rimaniamo stupiti dalla bravura del team giapponese.

Discrete le musiche e gli effetti ambientali, fondamentali per capire dove sono i nemici. Una nota di merito va invece al doppiaggio interamente in Italiano, già completato e implementato nel gioco.

Il prossimo 24 gennaio, dunque, la serie di Resident Evil si appresta a tornare su PC e console con un capitolo interessante sospeso tra la necessità di riprendere e riutilizzare alcuni elementi storici e la consapevolezza di dover rinnovare un linguaggio narrativo e delle meccaniche ormai bruciate dal quinto e dal sesto episodio.

Da questo primo assaggio sembra che gli elementi per cercare un nuovo inizio, più fedele agli albori della serie, ci siano tutti. Un ritmo compassato che improvvisamente s'impenna per un combattimento, puzzle e qualche "citazione", sono gli ingredienti che piaceranno ai fan storici.



Ethan partirà brandendo un semplice coltellino, ma potrà sfruttare anche armi di tutt'altra portata.


L'alto tasso di spettacolarità di alcuni momenti e la truculenza insita in ogni nemico e in ogni scena, invece, potrebbero invece rivolgersi ad un pubblico più giovane, alla ricerca di emozioni facilmente assimilabili che di misteri e psicothriller.

Non abbiamo visto però ancora quel guizzo per permettere a Resident Evil di tornare ad essere una delle serie di riferimento dell'industria, ma il contesto della prova e la limitatezza della stessa potrebbero aver smorzato alcune emozioni e alcuni dettagli che sicuramente saranno poi carpiti in sede di recensione.

Manca ormai pochissimi, infatti, all'uscita di questo settimo episodio, previsto per il 24 gennaio in contemporanea su PC, Xbox One e PS4, in versione liscia, Pro e VR.


U.C. 1973
00venerdì 16 dicembre 2016 10:50
spot tv per il mercato jap



che dire...lo giocherò con il visore..probabilmente la prima killer application per il vr...il gioco che attendo di più...il re è tornato :inchino: :inchino: :inchino: :inchino:
li4m
00venerdì 16 dicembre 2016 13:24

Resident Evil 7 biohazard | Provato

Cena in famiglia
Abbiamo giocato cinque ore a Resident Evil 7 ed è completamente diverso da come ve lo aspettate




Cinque indizi per capire che state per avere una giornata di merda: vi svegliate legati ad una sedia in compagnia dei Baker, una famiglia di psicopatici; la vostra mano sinistra è stata tagliata e ricucita con delle graffette; la più normale del gruppo, una vecchietta inferma, spunta di tanto in tanto dal nulla in stanze e corridoi; per qualche ragione dovete raccogliere degli oggetti per aprire porte che normalmente hanno una semplice maniglia; il pater familias ha il brutto vizio di prendervi a martellate.

Se per caso i cinque punti di cui sopra non sono diluiti nel corso di una giornata ma li sperimentate nel giro di una ventina di minuti, è molto probabile che stiate giocando Resident Evil 7. In ogni caso non temete: l'enorme tenuta (e quell'altra oramai in rovina nei pressi di una palude) è disseminata di armi, puzzle, segreti e soluzioni che vi permetteranno di avere la meglio delle mostruosità che state per fronteggiare... e se un essere che sembra fatto di fango ma mena come un fabbro dovesse ferirvi quasi mortalmente, dovrete semplicemente unire erbe e reagente per creare una potenze pozione curativa. Ma questo vale solo per Resident Evil 7, che abbiamo di recente giocato per alcune ore, nel caso vi troviate davvero in questa situazione dovrete probabilmente accontentarvi di cerotti e acqua ossigenata.





Il risveglio

Ci siamo avvicinati a Resident Evil 7 con delle preoccupazioni che si sono dissolte come neve al sole nel corso della nostra prova. In compenso quando ci siamo alzati dalla sedia, alle domande di partenza se ne sono sostituite altre, di natura completamente diversa. Il nuovo progetto Capcom è in fondo coerente con quello che la casa di Osaka ha fatto nel corso degli anni: seguire le tendenze del momento e mescolarle con stilemi e punti forti del suo brand.

L'industria spinge tutto sull'azione e le sparatorie? Beccatevi Resident Evil 5 e 6 con le loro esagerazioni e il ritmo da blockbuster hollywoodiani. Sembra che il futuro sia in mano alle avventure horror in prima persona? Ecco che Resident Evil 7 ci butta nel mezzo di una casa piena di orrori, rallenta il ritmo, aggiunge dei puzzle, misura le munizioni e ci chiede di pensare (un po', non troppo).





Aspettate un attimo: una casa da brividi, enigmi, sparatorie con i colpi contati e nemici in quantità contenuta, vi dice nulla? Capcom con il suono nuovo survival horror chiude un cerchio che, in qualche modo, torna all'origine della serie partendo però da presupposti molto diversi, moderni. Facciamo un passo indietro, torniamo alla cenetta in famiglia che descrivevamo all'inizio. Dopo essere stati invitati a mangiare dei vermi e aver ricevuto una coltellata in faccia, riusciamo a restare soli, slegarci e guadagnare la tanto agognata libertà di movimento.

Se avete provato le demo rilasciate finora, saprete che Resident Evil 7 si controlla come un qualsiasi altro titolo 3D degli ultimi anni. A differenza di quello che potete aver colto giocando la versione dimostrativa, i vari Amnesia e Outlast sono però fonti d'ispirazione solo parziali. Certo capita di scappare e nascondersi, ma è solo una piccola parte dell'esperienza. Proprio come nei capitoli originali della serie, ci si trova spesso a esplorare gli ambienti per raccogliere questo o quell'oggetto da usare da un'altra parte per sbloccare aree segrete e scorciatoie.






Dopo una mezz'ora spesa a farsi le ossa e una battaglia in un garage di cui non possiamo dirvi nulla se non che Jack, il capo famiglia di questa combriccola di matti, è davvero fastidioso, l'avventura si apre e abbiamo un'intera magione da esplorare.

I membri del gruppo familiare resteranno (almeno nella porzione di gioco sperimentata) oggetto degli scontri che altrove chiamerebbero "boss", mentre tra i corridoi della villa e poi nei pressi della palude dovremo vedercela con mostri fatti di uno strano fluido organico scuro e sciami di api mutanti. Ecco forse la varietà e la caratterizzazione degli avversari per il momento non è parsa nulla di mai visto e i vecchi cari zombie hanno ancora una marcia in più.

E poi c'è quell'altro incontro con Jack: in uno scantinato, rinchiusi in dieci metri quadrati con lui che ci prende a mazzate e noi che rispondiamo con un'arma di cui non vi possiamo parlare, lottando contro l'avversario, le compenetrazioni poligonali e quello che al momento non è un capolavoro di design. In compenso il sistema di mira funziona bene sia che si utilizzi una pistola o un fucile, sia che ci si butti su più esotici lanciafiamme e lanciagranate.





E non possiamo che dirci soddisfatti anche da tutta la parte di esplorazione, tra segreti e collezionabili da raccogliere per approfondire una trama misteriosa e tanti dettagli, che ci hanno immerso in un universo horror ricco di elementi già visti, vero, ma anche ben studiato. Sorge però spontanea una domanda: cosa c'entra Resident Evil 7 con il resto della serie?

Le risposte

Poco, ad essere sinceri, almeno se ci fermiamo a quello che abbiamo visto e giocato nelle prime ore. Scordatevi la Umbrella Corporation, mettete da parte gli zombie e tutte le derive high tech, qui sembra di stare in un horror americano alla Rob Zombie, una cosa simile a La casa dei 100 corpi, Le colline hanno gli occhi e Non aprite quella porta. Per ora non c'è traccia di nessuno dei protagonisti del passato, il solo poliziotto che abbiamo incontrato non era certo membro di una forza speciale e alla fine della nostra prova veniamo presi a calci da una vecchia con una passione malsana per i ragni. Ci saranno riferimenti al passato?

Quasi certamente, ma da quello che abbiamo colto è lecito pensare che quanto sperimentato da noi sia davvero ciò che il gioco ha da offrire (a meno di una svolta tipo Quella casa nel bosco). Il gameplay in realtà mantiene alcuni punti che rientrano nel canone dei survival horror made in Capcom: come detto ci sono le erbe curative, da stipare all'interno di un inventario dalla capienza limitata in cui custodire munizioni, armi e oggetti utili a progredire attraverso i livelli.





Il crafting è quello di sempre e può essere fatto direttamente dentro l'inventario, i salvataggi sono gestiti da speciali registratori che sono sparsi per il gioco e alcuni potenziamenti alle statistiche vitali o speciali armi, come la potentissima Magnum, vanno sbloccate raccogliendo e utilizzando delle monetine nascoste un po' ovunque. A proposito delle bocche da fuoco: tutte quelle che abbiamo utilizzato al di fuori della pistola ce le siamo dovuti andare a cercare e in alcuni casi costruire, non ci sono paletti nella progressione dell'equipaggiamento e starà all'utente approfondire la conoscenza della casa e delle zone circostanti per sbloccare tutto quanto presente.





Ethan, il nostro alter ego, non sappiamo esattamente come si sia venuto a trovare in quell'enorme pasticcio, quali siano le vere ragioni per cui sembra connesso a quel posto, ma di certo non è il solito super soldato che si impegna per salvare il mondo, piuttosto ha solo una gran voglia di togliersi da una situazione scomoda e quasi certamente letale. Avere un personaggio indifeso in un gioco pieno di mostri e psicopatici farebbe venire a chiunque la tentazione di ricorrere ai soliti salti sulla sedia per alzare la tensione, ma Resident Evil 7 rinuncia quasi completamente a questa soluzione in favore di un maggior focus sul gameplay, e questo è un bene.

Si gioca tanto, ci si nasconde poco e non ci si annoia praticamente mai. Le sessioni nei panni di Mia, che sono facoltative e si attivano inserendo delle VHS all'interno dei videoregistratori, riportano, loro sì, ad una formula più simile ad Outlast e nel complesso convincono meno, però sono appunto degli incisi che volendo possono essere ignorati a costo di perdersi qualche particolare sulla trama.





Tra l'altro tutte le quasi cinque ore passate in compagnia del titolo hanno dimostrato una notevole coerenza in termini visivi: l'ambientazione relativamente compatta ha permesso di mettere in scena un mondo horror ricco di dettagli, dove ogni stanza nasconde diversi particolari che aiutano a svelare l'orrore nel quale ci siamo ritrovati e ad immergerci nelle vicende raccontate. Non è tanto una questione tecnica,

Resident Evil 7 non lascia a bocca aperta, quanto di cura per i particolari. Mettiamola così: non smetteremo mai di rimpiangere P.T., però all'inizio del 2017 avremo una casa infestata da creature mostruose che potrebbe in parte farci dimenticare il progetto Konami naufragato oramai da qualche tempo. Per il momento questo è quanto: il 24 gennaio arriverà quello che, almeno per chi scrive, è il Resident Evil più interessante da parecchio tempo a questa parte, in sede di recensione potremo dirvi se è anche quello più meritevole di attenzioni.





Certezze

È moderno ma prende molto dai primissimi capitoli
Giusto mix tra esplorazione, enigmi e combattimenti
Ambienti interessati da visitare e dettagliati...

Dubbi

...anche se tecnicamente non si grida al miracolo
Difficoltà e alcuni scontri necessitano di essere meglio bilanciati


Mark194
00domenica 18 dicembre 2016 20:27
Ma scusate, con la trama non si collega ai vecchi RE?
U.C. 1973
00domenica 18 dicembre 2016 23:07
Re:
Mark194, 18/12/2016 20.27:

Ma scusate, con la trama non si collega ai vecchi RE?




ma speriamo di no....visto che gli ultimi 2 erano diventati una barzelletta....
nuova ambientazione e nuovi personaggi....con il passato ormai si doveva chiudere...mi è bastato vedere chris prendere a pugni un masso di pietra e vedere gli zombie con gli occhiali da sole in moto....davvero il punto più basso di capcom [SM=x35338] [SM=x35333] [SM=g1439204]
MAK'80
00lunedì 19 dicembre 2016 13:38
Re: Re:
U.C. 1973, 18/12/2016 23.07:




ma speriamo di no....visto che gli ultimi 2 erano diventati una barzelletta....
nuova ambientazione e nuovi personaggi....con il passato ormai si doveva chiudere...mi è bastato vedere chris prendere a pugni un masso di pietra e vedere gli zombie con gli occhiali da sole in moto....davvero il punto più basso di capcom [SM=x35338] [SM=x35333] [SM=g1439204]




Concordo!
Considera però che a me sono piaciuti solo il primo e Code Veronica su Dreamcast.

Mark194
00lunedì 19 dicembre 2016 13:50
Re: Re:
U.C. 1973, 18/12/2016 23.07:




ma speriamo di no....visto che gli ultimi 2 erano diventati una barzelletta....
nuova ambientazione e nuovi personaggi....con il passato ormai si doveva chiudere...mi è bastato vedere chris prendere a pugni un masso di pietra e vedere gli zombie con gli occhiali da sole in moto....davvero il punto più basso di capcom [SM=x35338] [SM=x35333] [SM=g1439204]




La mia era curiosità :D per capire la trama come funzionerà
U.C. 1973
00lunedì 19 dicembre 2016 15:18
Re: Re: Re:
Mark194, 19/12/2016 13.50:

U.C. 1973, 18/12/2016 23.07:




ma speriamo di no....visto che gli ultimi 2 erano diventati una barzelletta....
nuova ambientazione e nuovi personaggi....con il passato ormai si doveva chiudere...mi è bastato vedere chris prendere a pugni un masso di pietra e vedere gli zombie con gli occhiali da sole in moto....davvero il punto più basso di capcom [SM=x35338] [SM=x35333] [SM=g1439204]




La mia era curiosità :D per capire la trama come funzionerà


Tranquillo l'avevo capito :P ....sarà tutto nuovo e probabilmente ci sarà qualche riferimento al passato...ma credo che abbiano voluto inserire nuovi personaggi
Mark194
00lunedì 19 dicembre 2016 20:15
Re: Re: Re: Re:
U.C. 1973, 19/12/2016 15.18:


Tranquillo l'avevo capito :P ....sarà tutto nuovo e probabilmente ci sarà qualche riferimento al passato...ma credo che abbiano voluto inserire nuovi personaggi




Speriamo bene :auguri:
U.C. 1973
00venerdì 20 gennaio 2017 10:06
-4
go tell aunt rhody
se non mi vedrete più capirete il motivo...con il visore ci rimango secco [SM=x4176883] [SM=g1439204]
Mark194
00venerdì 20 gennaio 2017 15:08
Re:
U.C. 1973, 20/01/2017 10.06:

-4
go tell aunt rhody
se non mi vedrete più capirete il motivo...con il visore ci rimango secco [SM=x4176883] [SM=g1439204]




Io lo prenderò al D1, sono molto curioso di vedere cosa hanno combinato
guizzo03
00lunedì 23 gennaio 2017 17:57
VOTO 9 su SpazioGames

PRO:

- Include gli elementi classici della serie, adattandoli al nuovo contesto
- Rappresenta una convincente e solida ripartenza per la serie
- Impostazione di gioco classica e ideale per la serie, ma da una prospettiva differente

CONTRO:

- Texture talvolta in bassa risoluzione






http://www.spaziogames.it/recensioni_videogiochi/console_multi_piattaforma/20378/resident-evil-7.aspx
Mark194
00lunedì 23 gennaio 2017 18:25
Preso oggi.

SPOILER GIOCO
NewAdventuresInHi-Fi
00lunedì 23 gennaio 2017 18:28
Per fortuna l'hanno capito. RE6 era diventato un TPS misto ad action e avvenimenti caciaroni da film d'azione (quando cade l'elicottero, crollano i palazzi etc.) per carita' scene graficamente e dinamicamente molto belle ma non c'entrava una mazza con RE sembrava il gioco di XXX.
Peccato che non ha ancora la ps4 ma appena la prendero' questo sara' uno dei primi titolo sulla fiducia :D
Homer1979
00lunedì 23 gennaio 2017 19:35
dicono che dura molto poco
Antifora
00lunedì 23 gennaio 2017 23:23
Re:
Homer1979, 23/01/2017 19.35:

dicono che dura molto poco




15 ore
Mark194
00lunedì 23 gennaio 2017 23:46
Re: Re:
Antifora, 23/01/2017 23.23:




15 ore



Nella media, tutto dipende da come giochi.
Antifora
00martedì 24 gennaio 2017 05:34
lo prenderò su console planet a 54,90, ottimo prezzo, poi con il Playstation VR sarà davvero una figata
Svag3llo
00martedì 24 gennaio 2017 07:56
Euronics 49.9
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