[PS3] [X360] Child Of Eden

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brughita
00sabato 28 maggio 2011 08:17


Mancano pochi giorni all'uscita di quello che è a tutti gli effetti un capolavoro annunciato.
Un gioco UNICO, seguito morale (rez) di un altro gioco unico ed indimenticabile.
Preparatevi ad vivere una esperienza videoludica extrasensoriale!


Le luci dell’infinito
Child of Eden in tutta la sua abbagliante bellezza.


Basterebbero Rez, Space Channel 5, Meteos o Lumines per consacrare Tetsuya Mizuguchi tra i grandi nomi del panorama videoludico mondiale e tra gli sviluppatori più coraggiosi, geniali e controcorrente degli ultimi quindici anni. Dal 2007 ad oggi, dopo il non eccelso Ninety-Nine Nights (forse l’unico passo falso in carriera), Mizuguchi si è dedicato soprattutto allo sviluppo di Child of Eden e finalmente oggi, a circa tre settimane dall’uscita del gioco per Xbox 360, abbiamo provato con mano questo nuovo e immaginifico affondo sensoriale di Q Entertainment.

Per riuscirci dobbiamo utilizzare tre diversi attacchi (Laser, Tracer e Euforia); con il primo, che manovriamo con il braccio destro di fronte a Kinect, possiamo muovere a piacimento un grande cursore, “taggare” fino a otto bersagli consecutivi e muovere il braccio verso lo schermo per lanciare l’attacco. Il Tracer è invece comandato dal braccio sinistro (volendo, si può anche scambiare l’ordine delle braccia con l’attacco di tipo B); si tratta di un attacco leggero sempre attivo, efficace però solo con i nemici di colore rosa o per neutralizzare i colpi dello stesso colore rivolti verso di noi. Infine troviamo Euforia, un attacco di enorme potenza ma dalla durata e dalla quantità limitata attivabile alzando entrambe le braccia e in grado di spazzare via tutte le minacce presenti in quel momento.

BENVENUTI A EDEN
Un funzionamento molto semplice a parole, ma alla prova dei fatti Child of Eden è tutto tranne che banale. Per giungere al livello successivo bisogna per forza ottenere un certo punteggio sotto forma di stelle (da 1 a 5) e ciò ci ha costretto a rigiocare un livello parecchie volte prima di meritarci il sufficiente numero di stelle. Inoltre, se giocato con Kinect, si può avvertire anche dopo una mezz’ora una certa stanchezza alle braccia (che di fatto sono sempre in movimento), ma per fortuna si può passare al volo al controllo con il pad che è però risultato meno preciso di quanto pensassimo. Questo anche grazie alla notevole ottimizzazione di Kinect, che a parte qualche imprecisione nell’inquadrare gli elementi più in basso sullo schermo si è rivelato un controller adattissimo al tipo di gioco e al suo andamento “guidato” da tipico rail-shooter.

ATTACCO DI...EUFORIA
Child of Eden ha molti punti in contatto con Rez, con cui condivide la natura di rail-shooter, la centralità della musica e lo stile grafico unico, ma il supporto per Kinect (uno degli elementi più interessanti del gioco), la visuale in prima persona e l’estetica meno geometrica e più "fluttuante" lo rendono al tempo stesso un titolo con una forte personalità. Nel codice preview a nostra disposizione abbiamo provato due dei cinque livelli che troveremo nella versione finale, concentrandoci soprattutto sul motion control di Kinect e sull’esperienza sensoriale che un titolo come questo imprime fortemente nel giocatore. Lo scopo di Child of Eden è quello di debellare una sorta di virus che sta intaccando il mondo cybernetico di Eden e la stessa Child, un’essenza con l’aspetto di una ragazza che comprare spesso in sottofondo durante lo svolgersi dei livelli.
Da quanto visto fino ad ora Child of Eden offre una discreta varietà di livelli e di situazioni, controlli efficaci e un gameplay già visto (in Rez ma non solo) eppure sempre contagioso. E’ però sul versante grafico e sonoro che la nuova fatica di Mizuguchi convince di più. Lo spettacolo fatto di luci, forme in movimento, pattern pulsanti, scie, creature simil-subacquee e altre meraviglie è davvero unico e si sposa alla perfezione con la trance sonora, che oltre ad aumentare il senso di meraviglia influisce anche sul gameplay facendo aumentare i punti per gli attacchi eseguiti a tempo di musica. Rispetto a Rez il tutto assume caratteristiche più “magmatiche”, ancora più evocative e mai confuse, nonostante la quantità di oggetti fluttuanti e gli elementi dello sfondo possano suggerire il contrario. Il tutto è talmente bello ed emozionante da far avvertire non poco l’assenza del supporto per il 3D, che potrebbe però materializzarsi nella versione per PlayStation 3 attesa a metà settembre. Per quanto riguarda invece Xbox 360 vi rimandiamo alla recensione completa tra alcune settimane, ma potremmo tornare a parlare del gioco anche prima, magari in occasione dell’imminente E3 se per caso Mizuguchi dovesse presentare qualche nuova chicca di questo suo ammirevole “bambino” dell’Eden.



Un pò di video:





KINECT TRAILER





brughita
00sabato 28 maggio 2011 08:19
Ho sbagliato sezione :(

Scusate e spostate :(
genomakiller
00sabato 28 maggio 2011 11:32
Se sei rinco già ora tra 6/7 mesi non ti vedo più
brughita
00sabato 28 maggio 2011 12:59
Eh lo so hai ragione :(
brughita
00domenica 12 giugno 2011 18:14
Fra qualche giorno esce. Non interessa proprio a nessuno? Non cè nessuno che ha giocato a quel capolavoro assoluto di Rez?
li4m
00venerdì 17 giugno 2011 14:15
Re:
brughita, 12/06/2011 18.14:

Non cè nessuno che ha giocato a quel capolavoro assoluto di Rez?




io! bellissimo e sottovalutatissimo
brughita
00venerdì 17 giugno 2011 17:41
Capolavoro senza se e senza ma.

Sul podio dei giochi "non convenzionali" di questa generazione si mette di prepotenza al primissimo posto.
A tratti è arte pura.

Peccato che fatico a giocarci col Kinect. Sembra che finalmente il suo utilizzo sia implementato bene, ma col pad cmq è tutta un altra cosa.
genomakiller
00venerdì 17 giugno 2011 18:08
Bellissimo gioco, ma...è only kinect o giocabile anche con il pad?
Se è anche pro pad sarà mio
brughita
00venerdì 17 giugno 2011 18:55
No a dire il vero il gioco è ideato per essere giocato col Pad.
Certe modulazioni musicali col Kinect sono impossibili da fare.

Però cè da dire che il kinect sembra davvero implementato benissimo.

In ogni caso io credo lo giocherò col pad, troppo abituato a Rez.

Ge, ma tu avevi giocato a Rez? Questo, giocato col pad, è a tutti gli effetti Rez 2.
genomakiller
00venerdì 17 giugno 2011 18:59
Re:
brughita, 17/06/2011 18.55:

No a dire il vero il gioco è ideato per essere giocato col Pad.
Certe modulazioni musicali col Kinect sono impossibili da fare.

Però cè da dire che il kinect sembra davvero implementato benissimo.

In ogni caso io credo lo giocherò col pad, troppo abituato a Rez.

Ge, ma tu avevi giocato a Rez? Questo, giocato col pad, è a tutti gli effetti Rez 2.




Ovviamente, giocato su PS2...devo ancora prenderlo dal Live
li4m
00sabato 18 giugno 2011 19:22

Recensione - Child of Eden
Articolo di Giuseppe Genga - "Neural", 18 giu 2011

Dopo un'invasione di party game, giochi di fitness e per famiglie, arriva su Kinect quello che è ritenuto il primo vero titolo "serio" per il sensore di Microsoft: la nuova creatura del papà di Rez, Lumines e Space Channel 5, Child of Eden. Scopriamo insieme le qualità del nuovo titolo Ubisoft.


Il Gioco
Orbita terrestre, 2019: su una stazione spaziale fa il suo primo respiro la prima bambina concepita e nata nello spazio, Lumi, che crescerà sulla stazione per poi morire senza essere mai riuscita a visitare la Terra. Duecento anni dopo, l'umanità ha raggiunto gli angoli più remoti dello spazio ed ha creato una rete di archivi digitali interconnessi tra loro in cui è contenuto tutto il sapere umano, visitabili come una sorta di mondo virtuale: questa super-internet prende il nome di Eden. Da qui nasce il Progetto Lumi, ossia un essere vivente puramente digitale ricreato dai dati della Lumi originale, registrati duecento anni prima: la prima figlia dello spazio diventa così anche la prima "figlia di Eden". Qualcosa non va però per il verso giusto e un potente virus attacca gli archivi di Eden, mettendo a repentaglio la vita di Lumi: starà a noi esplorare i cinque archivi principali, rappresentati da altrettanti mondi virtuali, per ripulirli dal virus e salvare così la ragazza. Questa la storia alla base di Child of Eden, raccontata all'inizio del gioco da un filmato girato con una bella attrice orientale che interpreta il risveglio di Lumi in Eden ed il successivo attacco da parte del virus, che velocemente disgrega tutto il rigoglioso mondo virtuale.

Il gioco presenta una struttura molto semplice: nel menu principale troviamo i cinque archivi da ripulire, inizialmente tutti inaccessibili tranne il primo, ed abbiamo la possibilità di condurre l'avventura sia con controlli Kinect che tramite joypad. Per sbloccare ogni livello dobbiamo raccogliere delle stelle che ci vengono elargite in base alla bravura con cui completiamo i livelli precedenti: se un livello viene completato con performance scadenti, è possibile che il gioco non ci dia tutte le stelle necessarie per sbloccare il successivo e quindi lo dovremo ripetere per ottenerne delle altre.

Il gameplay è basilarmente quello di uno sparatutto su rotaia con visuale in prima persona: il gioco ci conduce in automatico nei mondi virtuali, dove incontriamo varie ondate di nemici e boss da purificare. Gli sviluppatori ci tengono al fatto che si usi questo termine piuttosto che "sconfiggere" o "uccidere", perchè si vuole dare una sensazione di armonia e comunione con i mondi visitati: le azioni del giocatore sono viste come positive e costruttive, piuttosto che aggressive e violente. La meccanica di combattimento (o di purificazione, seguendo tale logica) è semplice: man mano che appaiono i nemici li si marca passandovi sopra il puntatore, dopo di che si fa fuoco per liberarli dal virus. C'è inoltre un secondo tipo di attacco, chiamato Tracer, che spara una raffica continua di proiettili ai nemici sotto il nostro mirino: questo è necessario per determinati obiettivi colorati in maniera diversa. Il gioco procede quindi alternando continuamente i due tipi di attacco e, quando disponibile, utilizzando l'Euforia, una sorta di "bomba" in grado di sconfiggere (ook, purificare!) tutti gli obiettivi a schermo.

Lo scopo è cercare di arrivare alla fine di ogni livello senza farci infettare dal virus. Gli oggetti infettati possono infatti inviarci una specie di siluri/sonde che, qualora ci colpissero, ci leveranno uno dei cinque punti vita a disposizione. Finiti questi, veniamo sconfitti e dobbiamo ricominciare il livello dall'inizio. Per contrastare queste minacce dobbiamo cercare di eliminare velocemente tutte le sonde usando l'attacco Tracer, inoltre se riusciamo a purificare completamente le varie ondate di nemici che ci si parano davanti, queste ci rilasciano nuovi punti vita e ricariche Euforia da usare nel momento del bisogno.

Come accennato, è possibile giocare sia con joypad classico che tramite Kinect. Nel primo caso muoviamo il puntatore con lo stick destro, marcando i bersagli e usando i diversi tipi di attacco con i pulsanti del pad. Con Kinect utilizziamo invece le nostre mani per guidare il puntatore, con la possibilità di scegliere due diversi tipi di controlli: uno ci permette di usare la destra per il fuoco primario e la sinistra per il Tracer, mentre con l'altro possiamo usarle entrambe per i due tipi di fuoco, alternandoli semplicemente battendo le mani. I nemici si marcano semplicemente passandovi sopra il puntatore con le mani, mentre per fare fuoco basta fare un gesto veloce come uno scatto con la mano oppure spingere velocemente il palmo verso il sensore. L'Euforia si aziona invece alzando in alto entrambe le mani, in un gesto molto evocativo ed efficace.

Amore
• Eden - I cinque mondi esplorabili nel gioco sono tutti caratterizzati in maniera artisticamente unica e ci offrono un viaggio in stupendi ambienti virtuali: si parte con Matrice, una sorta di cyberspazio popolato da costrutti astratti e poligonali, passando per il mondo marino di Evoluzione in cui incontriamo meduse volanti e gigantesche megattere spaziali, approdando poi al mondo vegetale di Bellezza e così via. Al di là del gameplay vero e proprio, gran parte del fascino di Child of Eden consiste nell'esplorare questi mondi popolati da sorprendenti creature sintetiche. Tant'è che il gioco offre una modalità per navigare nei vari livelli in totale rilassatezza, senza preoccuparci dei combattimenti.

• Suono e luci - Caratteristica peculiare di Child of Eden è la completa sinergia tra le componenti visiva, sonora e di gameplay: mentre in sottofondo ci accompagnano le trasportanti musiche elettroniche dei Genki Rockets (la band "virtuale" di Tetsuya Mizuguchi, autore del gioco), tutte le nostre azioni generano effetti sonori che scandiscono o ne cambiano il ritmo, rendendoci al contempo giocatori e membri attivi della band. Un'esperienza che pochi giochi sono in grado di offrire.

• Kinect - Il supporto a Kinect arriva a perfetto complemento di quanto detto finora: mentre siamo avvolti in un turbinio di luci e suoni, muoverci nei livelli con il nostro corpo ci fa sentire completamente immersi nel gioco, tanto che dopo un po' diventa spontaneo muoversi a ritmo con la musica, compiendo teatrali gesti con le braccia come se fossimo una specie di déi digitali al salvataggio del mondo di Eden. Con il joypad ci troviamo per le mani un semplice videogioco, ma con Kinect diventa un'esperienza totalmente immersiva e memorabile.

• Difficoltà e extra - Child of Eden è un gioco sicuramente impegnativo, che vi richiederà diversi tentativi prima di completare ogni livello e che, anche dopo aver terminato il gioco, vi porterà a rigiocarlo per esplorare il livello di difficolta maggiore oppure per competere nelle classifiche online (divise tra kinect e joypad) o per sbloccare i molti extra, alcuni dei quali davvero peculiari come filtri video da applicare all'immagine (ce n'è addirittura uno per trasformarlo in un vecchio gioco dalla grafica pixellosa) o diversi set audio. Farà sicuramente piacere ai maniaci dei punti ed ai completisti che amano sbloccare qualsiasi extra presente nei giochi.

Odio

• Solo cinque livelli? - Il principale limite di Child of Eden sono i contenuti ridotti, per quanto belli e curati. Il gioco ci offre solo cinque livelli, che a seconda della vostra bravura potrete completare in un'ora e mezza-due o poco più. Aggiungete a questo che le sequenze di nemici da affrontare sono sempre identiche ogni volta che si riaffronta un livello e potrete capire che, anche con lo stimolo dello sblocco di tutti gli extra, il gioco non offre grande varietà. Un vero peccato: una simile limitatezza di contenuti sarebbe forse più adatta ad un titolo Live Arcade che ad un gioco su disco, seppur venduto al prezzo ribassato dei titoli Kinect.

• Prova e riprova - Anche se supporta una periferica di nuova generazione come il Kinect, il gameplay alla base di Child of Eden è fortemente ancorato a concetti old school che, personalmente, considero ormai datati. Non viene fatta nessuna concessione al giocatore occasionale con checkpoint o facilitazioni al gameplay: il gioco è estremamente severo anche alla difficoltà più bassa ed i fallimenti si pagano con il dover ricominciare ogni livello dall'inizio. Questo rischia di rendere il gameplay frustrante e ripetitivo, anche se probabilmente alcuni di voi godranno di tanta severità; io personalmente l'ho visto, più che un pregio del titolo, come un escamotage per rendere più longevo il gioco, che altrimenti si sarebbe finito tranquillamente in un'oretta. Se non altro, questo rafforza il fatto che si tratta di un titolo sicuramente dedicato al pubblico hardcore.

Valutazione
8.5
Eccellente


Child of Eden rappresenta una vera esperienza videoludica multisensoriale, qualcosa di diverso da tutto il resto e dotato di una marcatissima anima artistica. Solo per questo meriterebbe di essere provato, ma non è comunque un gioco per tutti: ripetitività e frustrazione sono in agguato, così come la longevità potrebbe rivelarsi un problema per chi non è disposto a rigiocare più e più volte gli stessi livelli alla ricerca di punti e sbloccabili. Nonostante queste limitazioni, rimane comunque una perla di rara bellezza che sarebbe un peccato farsi sfuggire.

ToToNn
00sabato 18 giugno 2011 20:22
oddio, grazie per avermi avvisato, io ho amato rez alla follia... devo assolutamente procurarmi questo
brughita
00domenica 19 giugno 2011 00:53
E' un orgia audiovisiva senza precedente.
Un capolavoro assoluto.
brughita
00lunedì 20 giugno 2011 19:45
Cmq non è esclusivo 360, a brevissima esce anche per PS3.
ToToNn
00domenica 3 luglio 2011 01:45
Re:
brughita, 19/06/2011 00.53:

E' un orgia audiovisiva senza precedente.
Un capolavoro assoluto.




l'ho provato qualche ora fa
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è ARTE


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