Re: Re: Re:
Zks, 28/12/2010 9.08:
ma è soprattutto un gioco di bravura e di strategia..
MixMasterMike, 28/12/2010 9.16:
Il culo serve eccome (piu' che altro serve non essere sfortunati)
Allora il discorso è che quando vinci (o sei
mediamente fortunato/sfortunato), il poker è un gioco di bravura. Quando perdi invece il poker è solo (o soprattutto) culo.
Questo vale anche per singole mani in una determinata partita. Es classico e spiccio: un mio amico giocando live si vantava della sua aggressività, di giocare con nulla in mano, in poche parole della sua bravura, dicendo che la fortuna non conta. Una volta persa la mano decisiva in heads-up, ecco che affiora nei suoi discorsi il fattore C.
Personalmente per quanto abbia perso in malo modo molte mani (e partite) anche di fila e in modo sfortunato (con le percentuali a mio favore), rimango vicino al pensiero di mix (
il quale per vincere in questo specifico torneo è stato sicuramente bravo perchè l'abilità conta.. a volte poco, ma conta).
Ma dire che il poker è SOLO bravura è una cazzata abnorme. Perchè sennò non ci giocherebbero tutti. Perchè al contrario Phil Ivey vincerebbe tutti i tornei, o arriverebbe sempre ai tavoli finali insieme ai soliti noti.
Diciamo che ci vuole una base e un metodo, e una certa convinzione. Per il resto.. that's poker!..