Analfabetismo funzionale

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wholly
00venerdì 4 dicembre 2015 16:08
Con il termine analfabetismo funzionale si designa l'incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana. In generale, l'analfabetismo è l'incapacità di leggere o scrivere frasi semplici in una qualsiasi lingua. Si parla talvolta, meno comunemente, di illetteratismo, termine usato perlopiù in ambito scientifico che definisce individui incapaci di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere con testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità.

Secondo voi questi commenti sono veri o li produce il sito?

www.pandapazzo.com/wordpress/bicarbonato-limone-cosa-accade-utiliz...
NewAdventuresInHi-Fi
00sabato 5 dicembre 2015 01:32
I commenti agli "articoli" della gente che posta con account facebook dici?

Per me sono veri. Il commenti di "IL BEPPE" e' il top. Anche le foto del suo profilo se andate a vederlo :D

Altro commento


si certo, con tutta la speculazione che c'è nel campo medico e in tutto, una cura così economica ce la vengono a dare a noi ??? ..non dimentichiamoci, che il biodisel di semi di canapa e l'acqua stessa, sono ottime alternative al PETROLIO, ma a tuo dire, dove sono le pubblicazioni a riguardo ??? svegliamoci e smettiamola !



Passi il biodiesel di semi di canapa, e' una cazzata ma ci puo' stare che uno ci creda. Ma l'acqua...l'acqua santi numi come alternativa al petrolio? Ha vinto :coppa:

PS
inizio a pensare anche io che siano fake.
Pika81
00sabato 5 dicembre 2015 09:27
Visto che ci siamo... "farsi coinvolgere con testi scritti" che diavolo significa?

Cmq non passa giorno che non mi convinca sempre più della stupidità della gente, però certe cose mi rifiuto di credere che siano vere, a volte sono anche delle trollate belle e buone, fake proprio non lo so, non riesco bene a capire a cosa servirebbero...ad accumulare commenti?
jorginha
00sabato 5 dicembre 2015 09:54
No ragazzi non sono fake. Tanta gente è stupida davvero.

Io dico sempre che facebook è la mia finestra sul mondo.
Frequentando un ambiente piuttosto "elevato", in cui i miei amici più stretti sono tutti fisici universitari, bravi ragazzi e gente per bene, ho una percezione un po' "distorta" della realtà.
Allora per bilanciare questa distorsione, tengo su facebook gente che non è nel mio giro stretto di amicizie (amici di amici, gente di scuola, calciatrici) che ogni tanto mi ricordano che sì, il mondo è pieno di gente cretina -che ha il tuo stesso diritto di voto, purtroppo- con cui bisogna avere a che fare, di tanto in tanto.
SirD@rio
00sabato 5 dicembre 2015 10:58
Re:
jorginha, 12/5/2015 9:54 AM:

No ragazzi non sono fake. Tanta gente è stupida davvero.

Io dico sempre che facebook è la mia finestra sul mondo.
Frequentando un ambiente piuttosto "elevato", in cui i miei amici più stretti sono tutti fisici universitari, bravi ragazzi e gente per bene, ho una percezione un po' "distorta" della realtà.
Allora per bilanciare questa distorsione, tengo su facebook gente che non è nel mio giro stretto di amicizie (amici di amici, gente di scuola, calciatrici) che ogni tanto mi ricordano che sì, il mondo è pieno di gente cretina -che ha il tuo stesso diritto di voto, purtroppo- con cui bisogna avere a che fare, di tanto in tanto.




idem
grizzly 62
00sabato 5 dicembre 2015 11:27
Re:
Pika81, 05/12/2015 09:27:

Visto che ci siamo... "farsi coinvolgere con testi scritti" che diavolo significa?

Cmq non passa giorno che non mi convinca sempre più della stupidità della gente, però certe cose mi rifiuto di credere che siano vere, a volte sono anche delle trollate belle e buone, fake proprio non lo so, non riesco bene a capire a cosa servirebbero...ad accumulare commenti?




quello che faccio io in questo momento cos' e' pika?

farmi coinvolgere con testo scritto oppure "commentare"
wholly
00sabato 5 dicembre 2015 11:41
Non so chi ha seguito la questione Vecchioni:

www.lastampa.it/2015/12/04/spettacoli/musica/bufera-su-roberto-vecchioni-sicilia-isola-di-merda-liM74AYP0QpIukkWD954jL/pag...

cioè questo ha fatto un intervento durissimo per svegliare i siciliani (si trova l'audio) e quello che hanno capito è che ha detto "La Sicilia è un'isola di merda".

E ieri sentivo "la zanzara" e c'era uno che ha chiamato per dire che Vecchioni non si deve permettere, che la Sicilia è sempre stata così e sempre lo sarà, che la colpa è di chi ha votato un Presidente che non ha le palle (facendo ironia sull'omosessualità di Crocetta).

Purtroppo questa gente è quella che fa figli nel nostro paese, meno studi, meno pensi e più figli fai. E poi li educhi poco e male.
E' una sorta di darwinismo al contrario: si riproducono di più i meno intelligenti, i meno curiosi, quelli che provano meno piacere nel sentire quella sensazione unica che si prova quando si ragiona, quando si pensa, quando si ascolta qualcuno che ne sa più di te.

Ci vorrebbe una scuola pubblica seria, che sottragga i ragazzi a famiglie così "indietro".

Che sappia trasformare tutti gli iscritti in cittadini migliori, integrando quello che NON fanno le famiglie.
NewAdventuresInHi-Fi
00sabato 5 dicembre 2015 12:29
Sì wholly l'ho sentita anche io quella parte della zanzara, la persona che difendeva a spada tratta la sicilia incolpando i politici di tutto, tra l'alto tirando fuori argomenti risibili, era tony sperandeo, l'attore siciliano famoso caratterista per le parti da mafioso. Pure io mi son detto che se quello è un famoso attore siamo messi proprio bene.

io non frequento fisici nucleari ma persone normali e, anche in un ambiente dove trovi di tutto come quello della palestra, fatico a pensare ad uno che possa scrivere cose del genere.

Avevo solo un ex collega complottista che era più o meno così. infatti si fece coinvolgere nella truffa delle scatole cinesi. Ecco quando mi propose di entare nel "gioco" ebbi la consapevolezza che
1 era un idiota
2 voleva truffarmi
3 voleva prendermi in giro

purtroppo era vera la 1.
Un'altra volta in coda dal dottore ho conosciuto un complottista delle scie chimiche. Ma sono eventi così rari che mi sono rimasti stampati in mente. Ad ogni modo ce ne sono tanti che magari pensano certe cose ma non le dicono. C'è anche da considerare che quel sito è un attrattore di scemenz quindi è come se vai a leggere i commenti del sito di Liberazione e pensi che tutta italia è comunista.
Qualche trollata però ce la vedo anche io come pika.

Mi è venuto in mente che una volta questo mio ex-collega che guardava "mistero" su italia1, o l'altro programma di complotti con adam kadmon, un giorno mi disse tipo "sai, ieri ho visto del signoraggio e della massoneria su mistero, ti consiglio di guardarlo. Lo fanno su italia1....però non mi spiego come mediaset, la tv dei padroni, possa trasmettere certe cose". Giuro ci rimasi così :occhioni:
Comunque accadde dopo l'invito ad entrare nelle scatole cinesi quindi non mi stupii.

PS
scemenz era per fare assonanza con lorenz
$eldiablo$
00sabato 5 dicembre 2015 13:46
Re:
jorginha, 05/12/2015 09:54:

No ragazzi non sono fake. Tanta gente è stupida davvero.

Io dico sempre che facebook è la mia finestra sul mondo.
Frequentando un ambiente piuttosto "elevato", in cui i miei amici più stretti sono tutti fisici universitari, bravi ragazzi e gente per bene, ho una percezione un po' "distorta" della realtà.
Allora per bilanciare questa distorsione, tengo su facebook gente che non è nel mio giro stretto di amicizie (amici di amici, gente di scuola, calciatrici) che ogni tanto mi ricordano che sì, il mondo è pieno di gente cretina -che ha il tuo stesso diritto di voto, purtroppo- con cui bisogna avere a che fare, di tanto in tanto.




Perfettamente d'accordo

E vado anche di proposito a leggere tutti i commenti della gggente sulle varie pagine dei giornali (soprattutto se c'è qualche articolo scientifico) per tenere aperta questa finestra sul mondo

Eco ha sintetizzato il mio pensiero: "Twitter e Facebook? La parola a legioni di imbecilli".


Tornando al discorso dell'analfabetismo funzionale, lessi qualche articolo diverso tempo e sinceramente mette i brividi pensare che siamo la nazione leader in tutto il mondo

it.wikipedia.org/wiki/Analfabetismo_funzionale

Nazione - Persone funzionalmente analfabete (% con età 16–65)
1994–2003

Italia 47,0
Messico 43,2
Irlanda 22,6
Regno Unito 21,8
Stati Uniti 20,0
Belgio 18,4
Nuova Zelanda 18,4
Australia 17,0
Svizzera 15,9
Canada 14,6
Germania 14,4
Paesi Bassi 10,5
Finlandia 10,4
Danimarca 9,6
Norvegia 7,9
Svezia 7,5

[SM=x4176883]
SirD@rio
00martedì 8 dicembre 2015 14:15
Re: Re:
$eldiablo$, 12/5/2015 1:46 PM:




Perfettamente d'accordo

E vado anche di proposito a leggere tutti i commenti della gggente sulle varie pagine dei giornali (soprattutto se c'è qualche articolo scientifico) per tenere aperta questa finestra sul mondo

Eco ha sintetizzato il mio pensiero: "Twitter e Facebook? La parola a legioni di imbecilli".


Tornando al discorso dell'analfabetismo funzionale, lessi qualche articolo diverso tempo e sinceramente mette i brividi pensare che siamo la nazione leader in tutto il mondo

it.wikipedia.org/wiki/Analfabetismo_funzionale

Nazione - Persone funzionalmente analfabete (% con età 16–65)
1994–2003

Italia 47,0
Messico 43,2
Irlanda 22,6
Regno Unito 21,8
Stati Uniti 20,0
Belgio 18,4
Nuova Zelanda 18,4
Australia 17,0
Svizzera 15,9
Canada 14,6
Germania 14,4
Paesi Bassi 10,5
Finlandia 10,4
Danimarca 9,6
Norvegia 7,9
Svezia 7,5

[SM=x4176883]




ora si spiegano tante ma tante cose... non ero al corrente di questa classifica.
Brad(ipo)
00martedì 8 dicembre 2015 16:13
Interessante questa discussione, finalmente una fuori dai soliti schemi.

Sinceramente nemmeno io ero a conoscenza di questo tipo di analfabetismo.
Leggendo i dati è davvero strano, comunque. Mi pare esagerata la differenza tra Italia/Messico e il resto delle nazioni, quindi da Irlanda in poi.

Posso capire che nei paesi scandinavi possa esserci un tipo di scuola che porti poi le persone a crescere in modo sano e non portare a questo tipo di disfunzione mentale. Perchè di disfunzione mentale si arriva a parlare. 1 su 10 è un grande risultato, d'accordo. :prof:

Ma da qui a dire che in Italia 1 persona su 2 ne è soggetta, veramente mi pare esagerato come dato.

:uhm:
ToToNn
00martedì 8 dicembre 2015 21:44
Amici medici e farmacisti mi raccontano scene epiche con i pazienti o clienti, stessa cosa mio zio che ha un alimentari, molti so quasi analfabeti, ma nel vero senso della parola, gente che non sa manco come si scrive il proprio cognome, che non sa leggere e con la scusa che ha dimenticato gli occhiali ti chiede quanto costa una cosa, cose veramente clamorose
wholly
00mercoledì 9 dicembre 2015 07:40
Articolo interessante di tito boeri:

www.repubblica.it/scuola/2013/10/08/news/boeri-68188448/




Gli italiani non sanno leggere e contare
Bocciamo i politici che non pensano al futuro

SETTE ITALIANI su dieci non sono in grado di identificare l'autore di un libro ripercorrendo col cursore una bibliografia su un supporto digitale, altrettanti non riescono a capire quale forma potrebbe assumere una scatola costruita piegando su se stesso un foglio di carta sulla base di istruzioni relativamente semplici e dettagliate. I risultati dell'indagine PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), resa pubblica oggi, offrono un quadro molto preoccupante delle competenze tanto matematiche che linguistiche degli italiani. Su 24 paesi, siamo il fanalino di coda nelle competenze linguistiche e al penultimo posto in quelle matematiche. Il distacco è cospicuo: un 10 per cento al di sotto della media Ocse in entrambi i campi. Con il 70 per cento dei nostri connazionali che hanno competenze ritenute al di sotto del "minimo indispensabile per vivere e lavorare nel XXI Secolo". Certamente non siamo un paese di poeti e tantomeno di navigatori sul web. Molti non sanno scrivere e far di conto. Possiamo ancora sperare di abbondare di santi, ma solo perché l'indagine non fornisce alcuna informazione a riguardo.

A differenza di indagini precedenti (come Pisa o IALS), il PIAAC si rivolge a tutta la popolazione tra i 16 e i 65 anni e non solo a chi lavora. Questo permette anche di misurare lo spreco di capitale umano. Da noi è macroscopico: con un tasso di disoccupazione giovanile al 40 per cento, i punteggi dei giovani sono sistematicamente più alti di quelli del resto della popolazione e spesso in modo consistente, cosa peraltro non vera in tutti i paesi (ad esempio non è così in Norvegia, Danimarca, Regno Unito, Giappone e Stati Uniti). Anche le donne offrono, in termini relativi, performance migliori che altrove. Non rivelano punteggi significativamente diversi da quelli degli uomini mentre in altri paesi si collocano al di sotto nelle competenze matematiche e talvolta anche in quelle linguistiche. I disoccupati e le persone inattive, a differenza che in altri paesi, non sono meno competenti di chi lavora. Le donne disoccupate hanno addirittura punteggi migliori sia nelle competenze matematiche che in quelle linguistiche non solo dei disoccupati di sesso maschile, ma anche di chi ha un lavoro e ha più di 55 anni. Questo ci da una speranza: riformando il nostro mercato del lavoro e riducendo la pressione fiscale che grava su chi produce possiamo rendere produttivo questo capitale umano inutilizzato di cui disponiamo.

Ma c'è molto da fare se vogliamo ridurre il divario che ci separa dagli altri paesi avanzati. Ciò che deve maggiormente preoccupare è il rischio di rimanere intrappolati in un circolo vizioso fatto di bassi livelli di istruzione e incomprensione del valore privato e sociale dell'investimento in formazione. Il capitale umano dei genitori sembra essere uno dei maggiori determinanti di quello dei figli. Fanno decisamente meglio degli altri coloro che hanno genitori che hanno titoli di studio più avanzati. E sono davvero pochi gli adulti che ricevono formazione sul posto di lavoro, nonostante l'indagine riveli che sia molto importante perché la correlazione fra scolarità e competenze è meno forte di quanto si possa pensare. Cambiando le regole di ingresso nel mercato del lavoro, dando ai contratti dei giovani prospettive di durata anziché una scadenza pressoché ineludibile, si potrebbero migliorare gli incentivi dei datori di lavoro ad offrire formazione e quelli dei dipendenti a investire in capitale umano.

Il problema di fondo alla base di questi ritardi è legato al fatto che i nostri tassi di scolarità rimangono ancora molto bassi in confronto agli standard internazionali. Tre quarti dei nostri connazionali fra i 55 e i 65 non ha completato la scuola secondaria superiore contro una media del 30 per cento negli altri paesi Ocse. La distanza dagli altri paesi avanzati nei tassi di scolarità è molto forte anche tra chi è tra i 25 e 34 anni: attorno al 30 per cento non ha un diploma di scuola secondaria contro meno del 10 per cento nella media Ocse.
Colmare questo divario nei livelli di scolarizzazione dovrebbe essere il compito di qualsiasi governo con un minimo di lungimiranza. Noi invece abbiamo abbassato di ben due punti percentuali (dal 10 all'8 per cento) la spesa per istruzione durante questa interminabile crisi, partendo da livelli di spesa che erano già inferiori a quelli di molti paesi avanzati. Spesso l'incompetenza fa vivere l'istruzione come una minaccia alle proprie posizioni di potere. E' lo stesso motivo per cui si garantisce una cattedra a vita ai professori universitari: non si vuole che si oppongano alle assunzioni di ricercatori più bravi per tema di perdere il posto. Ma francamente non ci sentiremmo di proporre di dare uno scranno di durata illimitata ai nostri parlamentari. Quell'istituto, il senatore a vita, purtroppo esiste già e andrebbe solo abolito. Meglio punire col voto i politici che, ignorando i problemi della scuola e della formazione, si disinteressano del nostro futuro.




I dati sono in questa pubblicazione:
skills.oecd.org/skillsoutlook.html

simonss
00martedì 15 dicembre 2015 00:18
minkia il libro di Ibra

[SM=x35364] :idea: [SM=g1439204]








czzo è il basket :uhm: :mmm: :vomito:

wholly
00mercoledì 16 dicembre 2015 14:31
www.tiburno.tv/tivoli/item/12418-tivoli-blitz-di-casapound-contro-le-banche-ma-sbagliano-l-indirizzo-della...

Ecco un bell'esempio di analfabetismo funzionale.

"i militanti di Casapound che nella notte tra lunedì 14 e martedì 15 dicembre hanno affisso gli striscioni contro gli istituti di credito sottratti al fallimento dal "Salva banche" hanno sbagliato "bersaglio" prendendo di mira la filiale della Banca Popolare del Lazio di via Tiburtina a Villa Adriana.
Un blitz inaspettato visto che la Popolare del Lazio non è mai stata tra le banche coinvolte dal "Salva banche" a differenza della quasi omonima Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio".

La quasi omonimia.
simonss
00mercoledì 16 dicembre 2015 18:07
Re:
wholly, 16/12/2015 14:31:

http://www.tiburno.tv/tivoli/item/12418-tivoli-blitz-di-casapound-contro-le-banche-ma-sbagliano-l-indirizzo-della-filiale

Ecco un bell'esempio di analfabetismo funzionale.

"i militanti di Casapound che nella notte tra lunedì 14 e martedì 15 dicembre hanno affisso gli striscioni contro gli istituti di credito sottratti al fallimento dal "Salva banche" hanno sbagliato "bersaglio" prendendo di mira la filiale della Banca Popolare del Lazio di via Tiburtina a Villa Adriana.
Un blitz inaspettato visto che la Popolare del Lazio non è mai stata tra le banche coinvolte dal "Salva banche" a differenza della quasi omonima Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio".

La quasi omonimia.




:auguri: :asd: :lmao:

l'importante è il gesto [SM=x3065266]


ToToNn
00sabato 19 dicembre 2015 11:32
wholly, 16/12/2015 14:31:

http://www.tiburno.tv/tivoli/item/12418-tivoli-blitz-di-casapound-contro-le-banche-ma-sbagliano-l-indirizzo-della-filiale

Ecco un bell'esempio di analfabetismo funzionale.

"i militanti di Casapound che nella notte tra lunedì 14 e martedì 15 dicembre hanno affisso gli striscioni contro gli istituti di credito sottratti al fallimento dal "Salva banche" hanno sbagliato "bersaglio" prendendo di mira la filiale della Banca Popolare del Lazio di via Tiburtina a Villa Adriana.
Un blitz inaspettato visto che la Popolare del Lazio non è mai stata tra le banche coinvolte dal "Salva banche" a differenza della quasi omonima Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio".

La quasi omonimia.


Sempre più idoli quelli di casapound ahahhhahahhahahahahahahhaaah
simonss
00mercoledì 30 dicembre 2015 20:08
Re:
ToToNn, 19/12/2015 11:32:


Sempre più idoli quelli di casapound ahahhhahahhahahahahahahhaaah








wholly
00mercoledì 30 dicembre 2015 20:20
ahahah mi ero perso questo personaggio della Guzzanti! Riuscitissimo!

Fascisti del terzo millennio! cit.

simonss
00mercoledì 30 dicembre 2015 22:18
Re:
wholly, 30/12/2015 20:20:

ahahah mi ero perso questo personaggio della Guzzanti! Riuscitissimo!





ma che, scherzi ? Vichi de Casapau é la cosa piu' figa che abbia mai fatto Caterina Guzzanti in vita sua :zizi: :asd:

wholly
00venerdì 1 gennaio 2016 21:44
www.buzzfeed.com/ryanhatesthis/the-great-ham-dog-of-facebook#.m...

100.000 condivisioni in una settimana, di gente che invece di vedere il prosciutto sugli occhi si beveva la storia della famiglia salvata dal cane...

$eldiablo$
00sabato 2 gennaio 2016 13:41
Brividi

[SM=x4176883]
wholly
00martedì 12 gennaio 2016 19:12


www.facebook.com/events/171621626532966/

Accorrete numerosi a comprare i Rayban a 19.99 con queste condizioni:


Organizzatore: L’istituzione di Ray-Ban

Dettagli dell’attività: L’attività di beneficenza di Ray-Ban dell’Italia del 2016, oggi tutti gli occhiali per soli €19.99! Al fine di promuovere la carità, il 50% dei profitti sarebbero donati all’Istituito di beneficenza educativa, si prega di invitare i tuoi amici a partecipare alle nostre attività.



e il rilancio a questo sito:

www.rbfree.pw/

voglio rinascere con la faccia da culo per truffare così la gente.
wholly
00martedì 12 gennaio 2016 19:19
"Al fine di promuovere la carità" :omg:

Traduttore automatico, chissà di che paese saranno originari questi truffatori geniali?

E chissà quanti italiani ci cascheranno...
flavioti
00domenica 17 gennaio 2016 11:53


trovato sulla home di FB

pena di morte per sta gente
li4m
00mercoledì 10 febbraio 2016 13:42

Ocse, è un «analfabeta matematico» un ragazzo italiano su quattro
di Gianna Fregonara

In alcune scuole, l’80% non sa far di conto. I ricercatori: momento critico, tra le medie e le superiori. A restare indietro sono soprattutto gli immigrati

Un quindicenne su quattro è analfabeta in matematica. In altre parole non è in grado neppure di rispondere ad una domanda di questo tipo: se per fare la torta al cioccolato per 4 persone servono 120 grammi di farina e 80 di cacao, quanto cacao serve per fare una torta per 8? Al massimo sa compiere operazioni semplici, addizioni e poco più. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato mercoledì dall’Ocse-Pisa dal titolo «Low performing students, perché restano indietro e come aiutarli» l’Italia ha sì compiuto un grande passo in avanti negli Anni Duemila, perché nel 2003 gli studenti che non riuscivano neppure a superare il livello 1 dei test Pisa in matematica erano oltre il 30 per cento (32 per cento) mentre ora sono il 24,7 per cento, ma resta uno dei sistemi scolastici europei con il peggior risultato: peggio di noi fanno solo la Grecia e il Portogallo. E non è solo la matematica lo scoglio insuperabile per i ragazzi: uno studente su cinque è pressoché analfabeta in senso tecnico, cioè non sa leggere e uno su 6 è gravemente insufficiente in scienze.

Sotto il livello minimo

I dati sono quelli del 2012, ultima rilevazione disponibile per le elaborazioni dell’Ocse almeno fino al prossimo novembre quando arriverà il rapporto 2015. I ragazzi che il sistema scolastico perde ogni anno sono circa 150 mila, nel 2012 per l’esattezza 139.866 per la sola matematica e la metà di questi, ben 67.285, hanno gli stessi pessimi risultati in tutte e tre le materie nelle quali hanno svolto il test: matematica, lettura e scienze.

L’allarme dell’Ocse – come scrive il direttore dell’Education and Skills dell’Ocse Andreas Schleicher – è oltre 13 milioni di quindicenni che nei 64 Paesi in cui si svolgono le rilevazioni Pisa non hanno neppure quelle competenze di base che dovrebbero essere scontate nel XXI secolo: «Questo ha conseguenze sia a livello personale che delle economie e delle società, non solo perché questi ragazzi rischiano di lasciare la scuola prima di finirla. Una popolazione senza competenze di base rischia di compromettere anche l’intero sistema economico e la crescita del proprio Paese».

il momento critico

Le cause di questi cattivi risultati, che rendono questi ragazzi pronti a diventare nel giro di pochi anni dei Neet, cioè giovani che non studiano né lavorano né mai si integreranno nel sistema produttivo, sono diverse. Non necessariamente legate alla povertà o alla provenienza della famiglia.

«Nel nostro Paese – spiega Francesco Avvisati che insieme a Francesca Borgonovi è tra i ricercatori che hanno lavorato a questa ricerca – il momento critico in cui si perdono molti ragazzi è il passaggio tra le medie e le superiori. Non c’è orientamento, molti sbagliano e vengono bocciati nel primo anno di superiori, senza contare che la scelta tra istruzione accademica, i licei, e scuole professionali avviene molto presto e in queste ultime spesso si concentrano gli studenti meno motivati con professori che non sono preparati a gestire dal punto di vista pedagogico le difficoltà e i problemi di questi ragazzi».

Analfabeti

Un incrocio che è fatale ai più: nella ricerca dell’Ocse si legge che in Italia ci sono scuole dove l’80 per cento dei quindicenni è pressoché analfabeta in matematica, un esercito di ragazzi pronto per cominciare ad allontanarsi dalla scuola, perché questo è quasi sempre il risultato: bocciature, assenze ripetute, distacco, demotivazione, abbandono. Tra questi ragazzi ci sono anche moltissimi immigrati, soprattutto quelli appena arrivati in Italia: quasi uno su due non riesce ad imparare a causa delle difficoltà linguistiche prima di tutto. «L’Italia – spiega ancora Avvisati – ha avuto nello scorso decennio un afflusso massiccio di giovani immigrati e la risposta ai loro bisogni educativi è stata lenta».

Certo molti passi avanti sono fatti dal 2003 al 2012 e c’è da sperare che i prossimi dati Ocse-Pisa confermino un altro 7 per cento di ragazzi che riescono ad avere almeno quelle competenze elementari che permettono loro di integrarsi poi nel mondo adulto. E che mancanza di programmi speciali, insegnanti impreparati e in alcuni casi molto poco motivati, presidi poco innovativi e genitori che per tanti motivi non hanno fatto pressione sulla scuola diventino eccezioni.


ToToNn
00giovedì 11 febbraio 2016 15:12
Che tristezza :not:
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