La National security agency americana, nell’ambito del cosiddetto Datagate, ha spiato le conversazioni telefoniche di 35 leader politici e militari mondiali. Lo scrive il Guardian, pubblicando un memo riservato dall’archivio di Edward Snowden, l’ex tecnico della Cia che ha rivelato pubblicamente il programma di sorveglianza di massa americano. La nuova tegola piove sull’amministrazione di Barack Obama solo poche ore dopo l’annunciato impegno a scoprire se veramente il programma di sorveglianza della più potente agenzia di intelligence americana si sia in alcuni casi spinto oltre, e di molto, il limite e il buon senso.
LE RUBRICHE DEI FUNZIONARI - La Nsa avrebbe ricevuto le utenze da intercettare da parte di un responsabile governativo americano di un altro dipartimento. Nel documento confidenziale non si citano i nomi dei leader spiati, ma si legge chiaro l’invito ai funzionari di Casa Bianca, Pentagono e Dipartimento di Stato a condividere i propri «Rolodex», in pratica le proprie rubriche personali, in modo da consentire l’aggiunta di politici o militari di spicco al database dell’azienda.
IL «CASO MERKEL» - Solo mercoledì il governo tedesco aveva segnalato la possibilità che il Cancelliere Angela Merkel fosse stata spiata attraverso il telefonino. La segnalazione era stata seguita da una concitata telefonata al presidente americano Barack Obama. E la Cancelliera giovedì aveva ribadito da Bruxelles: «Spiare non è accettabile, tra alleati ci vuole fiducia».
Non so se state seguendo questa vicenda, ma è di una gravità assoluta.
In altri tempi, per cose meno gravi di questa, scoppiavano guerre mondiali.
Che idea vi siete fatti?
Su internet ho letto perfino articoli che dicevano "è giusto, cosa hanno da nascondere" come se si stesse parlando di intercettazioni telefoniche da parte della magistratura a qualche politico locale o a un boss della malavita...
Stiamo parlando di uno dei fatti di polica estera nei rapporti Europa-Usa più rilevante degli ultimi 30 anni, a mio avviso.