MacHead: un documentario sui fanboy della mela

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TESTE DA MAC: LA CHIESA DELLA MELA E I SUOI DEVOTI FEDELI

“Non sono mai andata a letto con un utente Windows”.
Con queste parole della giovane blogger Violet Blue si apre MacHEADS, letteralmente “teste da Mac”, documentario diretto da Kobi Shely e dedicato agli appassionati utenti della Apple.

Certo, negli ultimi anni la società di Cupertino, a causa del suo clamoroso successo e della filosofia zen-cool un po’ fighetta e arrogante, si è attirata una discreta quantità di odio.
Non c’è dubbio, la Apple era più simpatica quando si dibatteva contro l’estinzione e lottava contro il gigante Golia Microsoft, dando vita a una comunità di utenti che sembrava una loggia massonica per iniziati. Ma lo spirito originale, in qualche modo, è arrivato fino ai giorni nostri.

MacHEADS documenta proprio questo: la pazienza, la passione, la fedeltà, l’adesione a uno stile di vita e anche gli eccessi dei fan come il desiderio di evangelizzare informaticamente gli amici eretici.
Aspiranti musicisti, hacker barbuti, stilisti improvvisati, reduci della summer of love, guru informatici, collezionisti compulsivi, nerd adolescenti e nerd di mezza età, la comunità degli utenti Mac è quanto di più variopinto si possa immaginare.

Bruce Damer ad esempio ha comperato una fattoria trasformandone la stalla nel Digibarn digital museum, un’esposizione permanente dedicata ai prodotti Apple.
Non solo. Bruce ha anche disegnato una linea di abbigliamento hi-tech, creata appositamente per ospitare gadget come iPod e via dicendo.

Il Berkeley Macintosh User Group invece, come racconta il fondatore Raines Cohen, è nato a metà degli anni 80 nel periodo prototelematico delle bbs, le antenate dei moderni siti internet.
Il gruppo è attivo ancora oggi e i suoi componenti si ritrovano spesso per cene sociali nelle quali si finisce inavariabilmente per parlare di Macintosh.

E che dire di quelli che l’amore per la mela hanno voluto imprimerselo sulla pelle? Ecco così una serie di tatuaggi raffiguranti modelli di computer o di iPod se non addirittura il viso di sua maestà Steve Jobs.

Ma la storia della Apple non è fatta solo di tecnologie innovative e prodotti dall’invidiabile design. MacHEADS presenta infatti alcuni filmati relativi alla prima metà degli anni 90, periodo in cui la società di Cupertino fu sul punto di fallire.
Famosa rimane la copertina della rivista Wired, in cui compariva una mela circondata da una corona di spine e la scritta “Pray!”.

Eppure, anche nei momenti di maggiore difficoltà, l’amore e il supporto degli utenti non è mai venuto meno.
Come dice uno di loro: “Non è vero che penso solo al Mac. Ogni tanto mi preparo un sandwich, faccio una telefonata, guardo fuori dalla finestra e penso “Un giorno uscirò di casa””.

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