Pulvirenti, sará la volta buona della chiave di cioccolato?

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SirD@rio
00venerdì 29 gennaio 2016 10:35
Apro FB stamattina e trovo fresca fresca la notizia dell'arresto di "Duccio" Pulvirenti, postata da un mio amico di Catania.

W la finanza creativa!!!




Wind Jet, arrestato Pulvirenti per bancarotta fraudolenta

Manette anche all'amministratore delegato della società, Stefano Rantuccio. L'ex patron del Calcio Catania era presidente della compagnia aerea


CATANIA - A quasi quattro anni dallo stop ai voli, il crac della Wind jet porta agli arresti domiciliari il patron della compagnia aerea siciliana ed ex presidente del Catania Calcio Antonio Pulvirenti e l’amministratore delegato Stefano Rantuccio. Una svolta attesa da tempo nell’inchiesta per bancarotta fraudolenta che la Procura di Catania aveva aperto nel 2012, quando la compagnia aerea sospese i voli lasciando improvvisamente a terra migliaia di passeggeri e senza stipendio più di 500 lavoratori.

Secondo l’inchiesta condotta dalla Guardia di finanza di Catania e coordinata dalla Procura, sin dall’inizio della sua attività la Wind jet avrebbe messo a segno una serie di “operazioni dolose” per occultare nelle pieghe del bilancio le perdite di esercizio arrivate a 238 milioni di euro. Nel corso dell’inchiesta la Procura ha sequestrato fondi per cinque milioni di euro e iscritto nel registro degli indagati 15 persone. Il 19 ottobre del 2013 il concordato scongiurò il fallimento della compagnia ed ottenne il 92% di sì dai creditori.

Secondo la Procura etnea le indagini delle Fiamme gialle, con rogatorie in Lussemburgo, Francia e Regno Unito, avrebbero consentito di ricostruire le vicende societarie che hanno condotto all'aggravamento dello stato di dissesto della Wind Jet per oltre 160 milioni di euro "per effetto di operazioni dolose compiute a partire dal 2005". Le perdite, sostiene l'accusa, sarebbero state occultate nel bilancio al 31 dicembre del 2005 con un'artificiosa operazione di valorizzazione del marchio consistita nella cessione - e retrocessione dopo pochi anni - del marchio Wind Jet in favore della Meridi spa per 10 milioni di euro.

Negli anni successivi le operazioni di fittizia sopravvalutazione di bilancio sarebbero proseguite e gli organi societari si sarebbero avvalsi del contributo di società estere che avrebbero predisposto perizie di stima "di comodo" del magazzino e di beni strumentali di Wind Jet rappresentando valori sovrastimati per oltre 40 milioni di euro.

L'inchiesta è condotta dai pm Alessandra Tasciotti e Alessandro Sorrentino del pool reati contro la criminalità economica. A rilevare le anomalie nel bilancio era stato anche il commissario nominato dal giudice fallimentare per la procedura di concordato preventivo che nel 2013 aveva evitato il fallimento della compagnia. Tra i quattordici indagati anche i componenti del collegio sindacale di Wind jet e i revisori dei conti che avrebbero avallato i falsi in bilancio negli stessi anni in cui Pulvirenti trattava con Alitalia per la cessione della compagnia.

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