Università, aut aut ai fuori corso a Palermo

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
lupino82
00sabato 12 febbraio 2011 15:17
Dal sito di Repubblica:


Università, aut aut ai fuoricorso
"Laureatevi o cancelliamo tutto"
Gli studenti in ritardo con le materie incidono sui finanziamenti e a Palermo sono ormai 3 iscritti su 5. Per questo il senato accademico ha fissato nuove regole: chi rientra nel vecchio ordinamento dovrà laurearsi entro marzo 2014. Limite massimo da 4 a 6 anni per le nuove discipline
di DARIO PRESTIGIACOMO


Chi è iscritto ai vecchi corsi quinquennali dovrà laurearsi entro il marzo del 2014. Gli studenti delle nuove lauree triennali, invece, dovranno farlo entro il quarto anno fuori corso. Sono queste le novità introdotte da una delibera del Senato accademico dell'Ateneo, che ha deciso di porre una stretta sugli universitari fuori corso. Un fenomeno che a Palermo ha raggiunto livelli preoccupanti: secondo l'ultima ricognizione effettuata dallo stesso Senato accademico, infatti, su circa 62 mila iscritti in tutto l'Ateneo, i fuori corso sono ben 35 mila. In pratica, tre studenti su cinque non hanno completato il loro percorso di studi nei tempi previsti.

Dati che preoccupano soprattutto sul fronte economico. Perché se è vero che più studenti pagano le tasse, più l'Ateneo incassa (specialmente da quando i contributi versati dai fuori corso sono stati aumentati e portati ai livelli degli studenti in regola con gli esami), d'altra parte, con l'introduzione dei nuovi parametri con cui il ministero dell'Istruzione eroga i finanziamenti per le università, i fuori corso rischiano di comportare delle perdite economiche che superano gli introiti garantiti con le tasse.

"Avere troppi studenti fuori corso significa esporsi a una doppia penalizzazione - spiega Fausto Melluso, rappresentante degli studenti al Senato accademico - Innanzitutto, perché nella quota maggiore dei fondi ministeriali, quella assegnata in base al numero degli iscritti, i fuori corso hanno un peso marginale. In secondo luogo, perché nella quota cosiddetta premiale, quella calcolata sui parametri che valutano la qualità della ricerca e della didattica, un numero eccessivo di studenti "poco produttivi", ossia in ritardo con gli esami, determina dei tagli pesanti da parte del ministero". Tagli che nel 2010 per l'Ateneo palermitano hanno superato nel complesso i 13 milioni di euro. Una parte di questi, circa 780 mila euro, sono dovuti proprio all'alta quota di universitari "poco produttivi".

Da qui, la decisione di porre una stretta sui fuori corso, innanzitutto su quelli iscritti alle vecchie lauree, che avranno tempo fino al marzo del 2014 (anno accademico 2012/2013) per terminare gli studi. Per gli iscritti ai corsi del nuovo ordinamento, il limite varia dai quattro anni fuori corso per le triennali ai sei per le quinquennali.

"Capisco l'esigenza di far fronte a questo fenomeno - dice Melluso - ma la stretta sui fuori corso non risolve il vero problema, ossia la difficoltà che troppi studenti incontrano nel superare in tempo gli esami previsti dai loro percorsi. Per questo, servono delle misure di sostegno, come i corsi di recupero". Una misura, quella dei corsi di recupero, su cui l'Ateneo sta lavorando: "Stiamo facendo una ricognizione dei vari corsi di laurea per trovare quegli insegnamenti che maggiormente rallentano i percorsi di studi - dice Vito Ferro, delegato del rettore per la didattica - Una volta individuati, provvederemo a istituire degli appositi corsi di recupero".

Il ritardo negli studi riguarda un po' tutte le facoltà. Secondo i dati del 2008, su 10 mila immatricolati in tutto l'Ateneo, solo 1.313 hanno conseguito più dei due terzi dei crediti formativi previsti al primo anno. La facoltà dove i percorsi di studi sono più lenti è quella di Scienze, dove su 730 immatricolati appena 14 sono risultati in regola con gli esami, ossia l'1,9 per cento. Percentuali simili si sono registrate nella facoltà di Giurisprudenza, Economia, Scienze della formazione e Agraria. A Lettere, la facoltà con più immatricolazioni, gli studenti del primo anno in regola con gli esami sono stati 220 su 1591. Più o meno la stessa situazione di Ingegneria (167 su 1106). I più rapidi nel superare gli esami, invece, sono gli studenti di Medicina.



io, che dal 2008 lavoro presso un'azienda e per questo lo studio messo un pò da parte per mancanza di tempo, e dal 2008 che non do un esame, a -7 dal termine, e pagato regolarmente e con soldoni le tasse degli ultimi anni....mi vedrò cancellata la matricola??? MA IO FACCIO BORDELLO!!!
CiccioIg
00sabato 12 febbraio 2011 15:32
che coglioni
l'università italiana si regge ESCLUSIVAMENTE sui soldi dei pluri-fuoricorso..

che strateghi.
Bartdream
00sabato 12 febbraio 2011 15:38
Ovviamente capisco la tua incazzatura.
Ma una curiosità.. in che anno hanno introdotto il nuovo ordinamento?
lupino82
00sabato 12 febbraio 2011 15:39
se non ricordo male, nel 2000....io mi sono iscritto nel 2001.

adesso tra anni ripetuti, sono al 5 fc
JohnGabb
00sabato 12 febbraio 2011 16:21
considerate che per garantire i servizi per gli iscritti all'università non bastano le sole tasse, ma ci sono i finanziamenti pubblici (come è giusto che sia). Quindi lo studente fuori corso pesa (perchè io università devo comunque disporre le risorse in maniera da erogargli il servizio) sulla collettività.

io capisco l'incazzatura di lupino nel caso specifico, anche perchè non si cambiano le regole in corso, se introduci un regolamento del genere quando ti iscrivi è un conto, così non va bene.

Fatto sta che sarebbe giusto non cancellare la matricola, ma dopo 3-4 anni fuori corso far pagare allo studente esattamente quanto costa all'università e destinare i finanziamenti agli studenti "virtuosi". Però ripeto da adesso in poi, e non in maniera retroattiva.
lupino82
00sabato 12 febbraio 2011 16:23
io pago per ora il solo mantenere le mie materie. non vado nè all'uni nè mi sto dando le materie...che peso sono??? anzi dò le mie 800 euro...pago una settimana di un professore...
lupino82
00sabato 12 febbraio 2011 16:35
Bartdream
00sabato 12 febbraio 2011 16:45
Re:
lupino82, 12/02/2011 16.23:

io pago per ora il solo mantenere le mie materie. non vado nè all'uni nè mi sto dando le materie...che peso sono??? anzi dò le mie 800 euro...pago una settimana di un professore...




No credo che jhon non si riferisse al fatto che andando occupi spazio vitale :D
ma che piuttosto, con il cambiamento delgi ordinamenti alcune materia sono andate svanendo/accorpandosi con altre materie
Però, se hanno studenti fuori corso devono mantenere in vita questi corsi esclusivamente per permettere a tutti di completarli. Ovviamente mantenere un corso costa.

Poi magari mi sbaglio eh :D


cmq datti da fare 7 esami ti mancano su! :D
wholly
00sabato 12 febbraio 2011 17:26
Re: Re:
Bartdream, 12/02/2011 16.45:


Però, se hanno studenti fuori corso devono mantenere in vita questi corsi esclusivamente per permettere a tutti di completarli. Ovviamente mantenere un corso costa.



Non costa nulla. E' un verbale in più da stampare, solo quando ci sono candidati.
Certe Università negli scorsi anni hanno fatto lo schifo, istituendo corsi e percorsi di ogni tipo, spesso totalmente identici salvo 4-5 esami.

Adesso si va di nuovo verso la riduzione dei corsi, la semplificazione, ma è solo l'occasione per riaffermare il potere dei soliti baroni.

Le griglie di valutazione ministeriali sulla didattica faranno delle uNiversità dei diplomifici, forse professionalizzanti.

Ma vi pare normale valutare la didattica in base alle medie di chi supera l'esame e al tempo medio che ci mettono gli studenti a laurearsi?

Ultima cosa: vi sembra giusto che nei concorsi pubblici, a parità di voto, una laurea triennale presa in 10 anni valga come una presa in 3?

Sarebbe ora di abolire il valore legale della laurea.
Bartdream
00sabato 12 febbraio 2011 17:41
Non sò come funziano queste cose, tu Valè sicuramente ne sai più di me.
Però immagino che un professore venga pagato per i corsi attivi che ha, e mantenere un corso attivo per 10 studenti è molto oneroso da questo punto di vista.

Poi magari la mia convinzione che vengano pagati per corsi è sbagliata.. questo non lo so
wholly
00sabato 12 febbraio 2011 18:06
Re:
Bartdream, 12/02/2011 17.41:

Non sò come funziano queste cose, tu Valè sicuramente ne sai più di me.
Però immagino che un professore venga pagato per i corsi attivi che ha, e mantenere un corso attivo per 10 studenti è molto oneroso da questo punto di vista.

Poi magari la mia convinzione che vengano pagati per corsi è sbagliata.. questo non lo so



Vieni pagato per i corsi attivi (anche se un certo numero di ore di aula sono gratuite).

I corsi che non si tengono più perchè di a.a. precedenti non ti fruttano nulla.

Hai solo la rottura di palle di dover fare gli esami.

E vi assicuro che è veramente penoso interrogare quelli che sono 4-5 anni fuori corso e che ti chiedono di portare il programma di 4-5 anni prima perchè "è un nostro diritto"...

A volte, li devi interrogare su cose vecchie che non sono nemmeno più vere al 100%...

Poi vabbè, uno che è fuori corso di diversi anni, salvo che non sia uno che lavora e allora è diverso, di solito è un attrezzo che veramente dovrebbe andare ad arare la terra con il naso...
jorginha
00sabato 12 febbraio 2011 18:09
Re: Re: Re:
wholly, 12/02/2011 17.26:



Non costa nulla. E' un verbale in più da stampare, solo quando ci sono candidati.
Certe Università negli scorsi anni hanno fatto lo schifo, istituendo corsi e percorsi di ogni tipo, spesso totalmente identici salvo 4-5 esami.

Adesso si va di nuovo verso la riduzione dei corsi, la semplificazione, ma è solo l'occasione per riaffermare il potere dei soliti baroni.

Le griglie di valutazione ministeriali sulla didattica faranno delle uNiversità dei diplomifici, forse professionalizzanti.

Ma vi pare normale valutare la didattica in base alle medie di chi supera l'esame e al tempo medio che ci mettono gli studenti a laurearsi?

Ultima cosa: vi sembra giusto che nei concorsi pubblici, a parità di voto, una laurea triennale presa in 10 anni valga come una presa in 3?

Sarebbe ora di abolire il valore legale della laurea.



Che vuol dire il valore legale della laurea? Cosa intendi?
wedipendente
00sabato 12 febbraio 2011 20:33
Re: Re: Re:
wholly, 12/02/2011 17.26:



Non costa nulla. E' un verbale in più da stampare, solo quando ci sono candidati.
Certe Università negli scorsi anni hanno fatto lo schifo, istituendo corsi e percorsi di ogni tipo, spesso totalmente identici salvo 4-5 esami.

Adesso si va di nuovo verso la riduzione dei corsi, la semplificazione, ma è solo l'occasione per riaffermare il potere dei soliti baroni.

Le griglie di valutazione ministeriali sulla didattica faranno delle uNiversità dei diplomifici, forse professionalizzanti.

Ma vi pare normale valutare la didattica in base alle medie di chi supera l'esame e al tempo medio che ci mettono gli studenti a laurearsi?

Ultima cosa: vi sembra giusto che nei concorsi pubblici, a parità di voto, una laurea triennale presa in 10 anni valga come una presa in 3?

Sarebbe ora di abolire il valore legale della laurea.



Scusa ciò che li contraddistingue è il fatto che uno ha un'età minore, e quindi favorito già da questo.




LordCloud
00sabato 12 febbraio 2011 23:41
scansafatiche!

aprite le gambe alle persone che vi stanno simpatiche e laureatevi alla bocconi no????? [SM=x35299]
lupino82
00domenica 13 febbraio 2011 02:27
Re:
LordCloud, 12/02/2011 23.41:

scansafatiche!

aprite le gambe alle persone che vi stanno simpatiche e laureatevi alla bocconi no????? [SM=x35299]




se fossi nato femmina, magari si [SM=x35290] [SM=x35290] [SM=x35290]
LordCloud
00domenica 13 febbraio 2011 09:19
Re: Re:
lupino82, 13/02/2011 2.27:




se fossi nato femmina, magari si [SM=x35290] [SM=x35290] [SM=x35290]




allora apri la chiappa! [SM=x35281]
wholly
00lunedì 14 febbraio 2011 20:17
Re: Re: Re: Re:
jorginha, 12/02/2011 18.09:



Che vuol dire il valore legale della laurea? Cosa intendi?



it.wikipedia.org/wiki/Valore_legale_del_titolo_di_studio

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:18.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com