Voglio riniziare da zero, lontano da quì

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fabreezer
00martedì 21 agosto 2018 11:46
Ciao a tutti!
È tanto tempo che non scrivevo quì sopra perché sono stati due anni un po' movimentati.
Ho preso la seconda mia laurea (questa volta in fisioterapia dopo l'altra in scienze motorie) e, dopo un'attenta riflessione, ho deciso che voglio provare la strada oltreoceano.
Sono stufo di tutta la situazione lavorativa, sia perché in palestra ti danno uno stipendio misero in relazione al monte ore assegnato (noi laureati in scienze motorie non abbiamo un albo e, quindi, in palestra può lavorarci chiunque, anche il muratore che abbia preso un banale certificato online in appena due giorni. Tu laureato non accetti 600e per fare 12 ore al giorno? Ci sarà quello senza laurea che verrà di corsa...), sia perché a livello fisioterapico la situazione non è che sia così rosea (si trova lavoro facilmente, ma ci si riduce a semplici esecutori o in strutture a lunga degenza -RSA- o in studi privati -attacca e stacca macchinari-).
Non posso e non voglio accettare di stare quì in Italia a sopravvivere quando, anche appena fuori dai confini (Francia e Svizzera in primis), i pari ruolo neolaureati alla prima esperienza vedono stipendi minimi da 50.000 Euro in su.
Ma io punto e sogno l'America (Canada, dove ho il fratello di mio padre e tutta una parte della famiglia, o USA).
Parallelamente al lavoro volevo continuare a studiare perché sono fortemente appassionato (allo studio in generale e alla materia in via specifica), ma anche la proposta formativa non è allettante (un master universitario italiano viene erogato in UK, ad esempio, come magistrale. Quindi, 60CFU italiani contro i 120 internazionali. Spendi per contare zero messo piede fuori dall'Italia...).
Tutti gli amici mi dicono di fare questo grande salto perché mi ripetono di averne totalmente le capacità e, in ciò, sono molto più sicuri loro di ciò rispetto a me (sono un perfezionista e iper-critico).
Perciò, ho preso la decisione di partire da quì ad un anno.
Dove? Sicuramente un paese anglofono anche per migliorare l'inglese, per iniziarlo a parlarlo e non semplicemente masticarlo.
In UK sarebbe tutto semplice: riconoscimento del titolo a livello burocratico (invio di carte tradotte, qualche mese di attesa, abilitazione immediata ad esercitare).
In America (USA o Canada che siano) tutto più complicato: crediti da colmare, esame di lingua da superare, esame di stato per l'abilitazione da rifare.
Ma io sono sempre stato attratto dalle cose più difficili...
Questa è la prima motivazione che mi spinge oltreoceano.
La seconda, ben più importante, è il fatto che, per ciò che faccio da sempre (istruttore fitness/personal trainer come lavoro, culturismo non agonistico come stile di vita), mi sono sempre orientato a quello stile di vita, a quel modo di vivere questo sport.
Inoltre, ho preso negli anni brevetti americani del settore fitness proprio in prospetta di emigrare (ci pensavo già qualche anno fa come opzione e non come quasi "costrizione", come la sto vivendo ora).
Poi, come fisioterapista sono uno "skilled professionist" e, quindi, sarei agevolato nell'ottenimento della tanto agognata permanent VISA.
La testa mi spinge verso il Canada per un percorso da fare, almeno nelle fasi iniziali, non da solo ma supportato dalla famiglia.
Il cuore mi spinge verso gli USA per le infinite occasioni e la possibilità di unire l'utile (guadagni, carriera, etc.) al dilettevole (clima favorevole o, almeno, diversità di scelta rispetto al gelido Canada).
Ho la "fortuna" di essere solo in questa scelta, non avendo legami sentimentali se non con i miei genitori e le mie sorelle.
Verserò più di qualche lacrima per loro quando, biglietto in mano, sarò sul gate pronto a varcarlo e a non poter guardare indietro.
Ma è la mia vita, è il mio momento ed ho deciso che VOGLIO VIVERLO, altrove.

Mi piacerebbe se partecipaste alla discussione esponendo il vostro punto di vista, dandomi consigli anche sulla destinazione (pro e contro di USA e Canada), etc.
Poi, un consiglio in particolare: visto che nella valutazione dei titoli mi chiederanno successivamente anche la certificazione TOEFL (con overall score di 89 e, nello specifico, di 26 nello speaking), sapreste consigliarmi una scuola nel Lazio che prepari specificatamente al superamento di tale esame?
wholly
00martedì 21 agosto 2018 22:21
Se non hai mai vissuto all'estero, vale la pena per te provarci per un periodo. Non sarà sicuramente come te lo aspetti e ti accorgerai di lati di te che non conosci.
Magari vai a fare un corso cazzuto di specializzazione di 6 mesi-1 anno in uno dei paesi che hai in mente.
Gli Stati Uniti sono distanti anni luce da noi per cultura, forse meno in canada. Forse meglio uk ma li rischi di stare tra italiani. Se scegli uk non aottovalutare effetti di brexit.
Comunque sia in bocca al lupo.

Per il toefl valuta anche soluzioni online (ci sono ottimi docenti che lavorano su Skype, credo, sicuramente molti madrelingua disposti a fare conversazione in giro per il mondo).
fabreezer
00mercoledì 22 agosto 2018 09:39
Vissuto no per un periodo di tempo prolungato no.
In Canada sono stato dai miei parenti per 40 giorni, ma andarci in estate con lo spirito vacanziero è tutto molto bello.
Infatti, vorrei tornarci ora per Natale, in modo da viverlo nel periodo climaticamente peggiore.
E vorrei andarci come da te suggerito, facendo visto lavorativo di 6 mesi.
L'UK, sinceramente, non mi stimola se non per la lingua.
Tanti mi ripetono, in base alla loro esperienza lì, che non sia più come prima e, nonostante ci si possa andare con skills (ingegnere, etc.), non è così semplice e scontato in termini di guadagni, etc.
Se non fosse per la lingua, avrei tenuto fortemente in considerazione anche la Svizzera, ma anche quì tanti mi hanno detto che, amando io lo stile americano, ne rimarrei fortemente deluso (tranquillità delle persone, calma piatta).

Per il TOEFL terrò in considerazione anche quella soluzione!
fabreezer
00venerdì 24 agosto 2018 12:09
Un'altra domanda non poco importante.
Per fare il riconoscimento devo decidere uno stato specifico in cui andrò a lavorare.
Per gli USA cosa consigliate tra East Coast e West Coast? E perché?
Leggo che, California a parte, l'East sia migliore come opportunità per via della presenza di maggiori città importanti "addensate", soprattutto nel North-East.
Sarebbe il caso di tenere in conto anche la tassazione nella scelta? Perché leggo che la Florida sia ben più economica (tra gli stati più economici), ad esempio.
-EvilRyu-
00sabato 1 settembre 2018 12:38
buona fortuna qualsiasi cosa sceglierai .... :ciao:
hakke5
00sabato 1 settembre 2018 12:48
Re:
fabreezer, 24/08/2018 12.09:

Un'altra domanda non poco importante.
Per fare il riconoscimento devo decidere uno stato specifico in cui andrò a lavorare.
Per gli USA cosa consigliate tra East Coast e West Coast? E perché?
Leggo che, California a parte, l'East sia migliore come opportunità per via della presenza di maggiori città importanti "addensate", soprattutto nel North-East.
Sarebbe il caso di tenere in conto anche la tassazione nella scelta? Perché leggo che la Florida sia ben più economica (tra gli stati più economici), ad esempio.




fai domande molto specifiche, non so qui chi riesca a darti una risposta precisa

gli USA sono immensi ma proprio per questo motivo c'è una enorme differenza demografica, stati da 20 milioni e stati con la densità abitativa della Mongolia, tipo quella fascia che va dal Montana al New Mexico

la Florida è dove notoriamente vanno a vivere i pensionati americani, ma soprattutto per il clima più che per la tassazione
non starei a preoccuparmi troppo di quello fossi in te, non penso ci siano differenze troppo sostanziali e soprattutto stai facendo una scelta di vita prima ancora che economica

te dici "California a parte", ma la California è una subnazione, se ti sposti lì poi non avrai bisogno di muoverti ulteriormente, quindi valuta semplicemente tra lì e la zona atlantica
anettun
00martedì 4 settembre 2018 19:35
Non mi è chiaro se intendi trasferirti per cercare lavoro, o per investire in un tuo business.

Nel primo caso, per lavorare negli USA hai bisogno di uno sponsor, ovvero di una documentazione fornita dal tuo datore di lavoro americano che sponsorizza appunto le tue qualità che lo hanno spinto ad assumerti.

Con questo sponsor otterrai quindi un visto che avrà la durata del tuo impiego: se ti licenziano, hai un determinato lasso di tempo per trovarti un nuovo impiego (ed un nuovo sponsor) prima di trasformarti in clandestino (in USA ce ne sono a bizzeffe).

Considera inoltre che dovrai cercare casa e mantenerti e non è detto che troverai subito (io te lo auguro) lo sponsor che ti da $50000, che è il minimo per vivere dignitosamente (senza sfarzi) nella east coast (NJ, NJ, Miami, ecc.).

Nel secondo caso, suppongo tu abbia un capitale da investire, magari per aprirti un centro di fitness o una società di servizi in qualche modo legata a questo mondo.
Qui ti dico, per esperienza personale, ovvero dalle informazioni che io stesso ho ottenuto da alcuni contatti in USA, ti servono non meno di $150000 (tutto compreso: business + permanenza in USA), perché sei da solo e puoi arrangiarti ove necessario; nel mio caso (moglie e figlia) occorrerebbe un centone aggiuntivo.

Tornando al business (sono sicuro non sia il tuo caso, ma te lo dico lo stesso), il mio consiglio è di buttarti su un franchising: in USA c'è un franchising per ogni cosa, dall'alimentare all'assistenza anziani, al fitness, allo smoke, al gelato, ai servizi più disparati.
Ce ne sono di tutti i prezzi, ma offrono maggiori garanzie di successo e sono la via più semplice per l'ottenimento del visto E1 (quello da investitori, appunto).

Ovviamente, nel caso non si fosse capito, non è assolutamente concesso lavorare in USA con l'ESTA (il visto turistico da 3 mesi).
Se provi a farlo e ti beccano, scordati di ottenere un qualsiasi altro visto per il resto dei tuoi giorni.


Fab, una cosa importante, le info che ho abbozzato in questo post devi approfondirle e perfezionarle mediante la consulenza di un avvocato dell'immigrazione, possibilmente italiano, ma residente in USA.


Io ho incontrato un po' di difficoltà (non economiche), ma ci sto ancora lavorando.
A te dico: FALLO! e non scoraggiarti mai.
fabreezer
00mercoledì 5 settembre 2018 22:09
Re: Re:
hakke5, 01/09/2018 12.48:




fai domande molto specifiche, non so qui chi riesca a darti una risposta precisa

gli USA sono immensi ma proprio per questo motivo c'è una enorme differenza demografica, stati da 20 milioni e stati con la densità abitativa della Mongolia, tipo quella fascia che va dal Montana al New Mexico

la Florida è dove notoriamente vanno a vivere i pensionati americani, ma soprattutto per il clima più che per la tassazione
non starei a preoccuparmi troppo di quello fossi in te, non penso ci siano differenze troppo sostanziali e soprattutto stai facendo una scelta di vita prima ancora che economica

te dici "California a parte", ma la California è una subnazione, se ti sposti lì poi non avrai bisogno di muoverti ulteriormente, quindi valuta semplicemente tra lì e la zona atlantica



:ok:
Sì, domande effettivamente troppo specifiche.
Ma grazie comunque per i consigli. :)
fabreezer
00mercoledì 5 settembre 2018 22:20
Re:
anettun, 04/09/2018 19.35:

Non mi è chiaro se intendi trasferirti per cercare lavoro, o per investire in un tuo business.

Nel primo caso, per lavorare negli USA hai bisogno di uno sponsor, ovvero di una documentazione fornita dal tuo datore di lavoro americano che sponsorizza appunto le tue qualità che lo hanno spinto ad assumerti.

Con questo sponsor otterrai quindi un visto che avrà la durata del tuo impiego: se ti licenziano, hai un determinato lasso di tempo per trovarti un nuovo impiego (ed un nuovo sponsor) prima di trasformarti in clandestino (in USA ce ne sono a bizzeffe).

Considera inoltre che dovrai cercare casa e mantenerti e non è detto che troverai subito (io te lo auguro) lo sponsor che ti da $50000, che è il minimo per vivere dignitosamente (senza sfarzi) nella east coast (NJ, NJ, Miami, ecc.).

Nel secondo caso, suppongo tu abbia un capitale da investire, magari per aprirti un centro di fitness o una società di servizi in qualche modo legata a questo mondo.
Qui ti dico, per esperienza personale, ovvero dalle informazioni che io stesso ho ottenuto da alcuni contatti in USA, ti servono non meno di $150000 (tutto compreso: business + permanenza in USA), perché sei da solo e puoi arrangiarti ove necessario; nel mio caso (moglie e figlia) occorrerebbe un centone aggiuntivo.

Tornando al business (sono sicuro non sia il tuo caso, ma te lo dico lo stesso), il mio consiglio è di buttarti su un franchising: in USA c'è un franchising per ogni cosa, dall'alimentare all'assistenza anziani, al fitness, allo smoke, al gelato, ai servizi più disparati.
Ce ne sono di tutti i prezzi, ma offrono maggiori garanzie di successo e sono la via più semplice per l'ottenimento del visto E1 (quello da investitori, appunto).

Ovviamente, nel caso non si fosse capito, non è assolutamente concesso lavorare in USA con l'ESTA (il visto turistico da 3 mesi).
Se provi a farlo e ti beccano, scordati di ottenere un qualsiasi altro visto per il resto dei tuoi giorni.


Fab, una cosa importante, le info che ho abbozzato in questo post devi approfondirle e perfezionarle mediante la consulenza di un avvocato dell'immigrazione, possibilmente italiano, ma residente in USA.


Io ho incontrato un po' di difficoltà (non economiche), ma ci sto ancora lavorando.
A te dico: FALLO! e non scoraggiarti mai.



In teoria per cercare lavoro.
Il fisioterapista è un "skilled professionist" e, quindi, richiesto "in entrata".
Il percorso di riconoscimento è lungo e prevede di colmare crediti universitari spesso anche di cultura generale.
Fatto quello (iscrivendosi ad università che erogano il proprio servizio anche online), dovrei sostenere l'esame statale per diventare fisioterapista.
Quindi, dovrei scegliere lo stato dove voler praticare prima di sostenere l'esame.
Ma perché farei tutto ciò?
È una domanda che mi faccio spesso anche io. :D
Ne vale la pena?
Dal punto di vista della formazione e dei guadagni, assolutamente sì.
In tutto il mondo quegli stipendi si vedono lì ed in Svizzera.
Ed allora perché non Svizzera, vi chiederete.
Per una questione di lingua (mi sono prefissato di imparare l'inglese seriamente) e di scelta di vita (vivo di e per il culturismo e, inoltre, l'America è il paese dove una cosa che funziona può elevarti sopra ogni cosa -sto specializzandomi in una terapia manuale in particolare-).
Ci devo riflettere bene su, ma devo farlo adesso perché se non lo faccio ora non lo farò più.

Intanto, ho l'appuntamento per il rinnovo del passaporto questa settimana.
Un primo step...
Poi, farò il visto lavorativo per il Canada e starò lì un po' di mesi, approfittandone per iscrivermi ad una scuola di inglese e studiarlo e "viverlo" sul posto.
Voglio regalarmi un viaggio, visto che l'ultima vacanza fatta risale al 2005, quando andai proprio a Toronto a trovare l'altra parte della famiglia.
Dopo 40 giorni di permanenza lì, tornai e non riuscii a disfare la valigia per circa due mesi.
Ed allora nemmeno pensavo minimamente di volermene andare dall'Italia...
Se dovesse accadere anche questa volta, credo che la richiesta di ricongiungimento familiare scatterà subito. :asd:
fabreezer
00domenica 30 settembre 2018 23:06
Fatta la richiesta per la Working Visa per il Canada.
Intanto andrò in tali vesti e, qualora dovesse piacermi, potrei fare sia l'Express Entry che il ricongiungimento familiare per ottenere la residenza permanente. :)

Intanto, farò riconoscimento del titolo anche in UK per crearmi una via alternativa qualora non dovesse piacermi e dovessi tornare in Europa.
A tal proposito, qualcuno di voi è pratico di traduzioni asseverate/giurate?
NewAdventuresInHi-Fi
00lunedì 1 ottobre 2018 02:19
Cosa sarebbero? Ho un conoscente professore d'italiano che lavora in USA
fabreezer
00lunedì 1 ottobre 2018 13:21
Re:
NewAdventuresInHi-Fi, 01/10/2018 02.19:

Cosa sarebbero? Ho un conoscente professore d'italiano che lavora in USA



Traduzione di titoli (laurea, tirocini, piano di studi, corsi, etc.) certificate da traduttori, appunto, asseverati.
Cioè, le traduzioni fatte da questi specialisti sono certificate a livello giuridico.
Tali specialisti possono farlo proprio perché inseriti in una sorta di albo loro dedicato.
ChronoTrigger
00martedì 2 ottobre 2018 23:17
Re: Re:
fabreezer, 01/10/2018 13:21:



Traduzione di titoli (laurea, tirocini, piano di studi, corsi, etc.) certificate da traduttori, appunto, asseverati.
Cioè, le traduzioni fatte da questi specialisti sono certificate a livello giuridico.
Tali specialisti possono farlo proprio perché inseriti in una sorta di albo loro dedicato.



io ho dovuto farle quando mi sono trasferito a San Paolo, ho trovato tantissimi studi di traduzione che offrono questo servizio, credo che anche in canada ne troverai molti.
un consiglio, fatti apostillare tutti i documenti che hai.



flavioti
00martedì 2 ottobre 2018 23:22
Re: Re: Re:
ChronoTrigger, 02/10/2018 23.17:

fabreezer, 01/10/2018 13:21:



Traduzione di titoli (laurea, tirocini, piano di studi, corsi, etc.) certificate da traduttori, appunto, asseverati.
Cioè, le traduzioni fatte da questi specialisti sono certificate a livello giuridico.
Tali specialisti possono farlo proprio perché inseriti in una sorta di albo loro dedicato.



io ho dovuto farle quando mi sono trasferito a San Paolo, ho trovato tantissimi studi di traduzione che offrono questo servizio, credo che anche in canada ne troverai molti.
un consiglio, fatti apostillare tutti i documenti che hai.






Grande lore!!!!
Che fai?
ChronoTrigger
00mercoledì 3 ottobre 2018 00:31
Re: Re: Re: Re:
flavioti, 02/10/2018 23:22:



Grande lore!!!!
Che fai?



Mi son trasferito perchè la mia ragazza ha avuto una proposta di lavoro dall'azienda dove lavorava in Italia perchè hanno aperto qua in Brasile.
nei primi mesi non potevo far niente perchè aspettavo il visto, qua la burocrazia è peggio che in Italia, mi sono pure beccato una nuova legge con la polizia federal bloccata per 3 mesi perchè non sapeva che fare...vabbè!
ho studiato il portoghese, cazzeggiato (molto :D ), fatto un po' di volontariato, seguito qualche corso a caso, ripreso le vie dell'immensa città pedalando view con una camera 360° (stile google street) per una startup inglese e altre piccole attività.
Ora sto cercando un lavoro un po' più serio e inerente a quello che facevo in Italia ovvero supporto informatico anche perchè la vita qua è abbastanza cara e gli stipendi son da far la fame.



flavioti
00mercoledì 3 ottobre 2018 15:25
Re: Re: Re: Re: Re:
ChronoTrigger, 03/10/2018 00.31:



Mi son trasferito perchè la mia ragazza ha avuto una proposta di lavoro dall'azienda dove lavorava in Italia perchè hanno aperto qua in Brasile.
nei primi mesi non potevo far niente perchè aspettavo il visto, qua la burocrazia è peggio che in Italia, mi sono pure beccato una nuova legge con la polizia federal bloccata per 3 mesi perchè non sapeva che fare...vabbè!
ho studiato il portoghese, cazzeggiato (molto :D ), fatto un po' di volontariato, seguito qualche corso a caso, ripreso le vie dell'immensa città pedalando view con una camera 360° (stile google street) per una startup inglese e altre piccole attività.
Ora sto cercando un lavoro un po' più serio e inerente a quello che facevo in Italia ovvero supporto informatico anche perchè la vita qua è abbastanza cara e gli stipendi son da far la fame.





vabbè il mantenuto in poche parole
grande

:asd:

in bocca al lupo :ok:

fabreezer
00mercoledì 3 ottobre 2018 22:11
Re: Re: Re:
ChronoTrigger, 02/10/2018 23.17:



io ho dovuto farle quando mi sono trasferito a San Paolo, ho trovato tantissimi studi di traduzione che offrono questo servizio, credo che anche in canada ne troverai molti.
un consiglio, fatti apostillare tutti i documenti che hai.







Sì, sì.
Sto pensando di farmi il tutto da me e poi farlo revisionare da un traduttore certificato.
Alla fine, anche se decidessi di far tradurre ex novo da loro, sarebbe soldi investiti bene perché poi potrei utilizzare quelle stesse traduzioni per qualsiasi paese anglofono (Canada, USA, Australia, UK).
Per "tutti i documenti" intendi anche quelli di riconoscimento?
ChronoTrigger
00giovedì 4 ottobre 2018 02:44
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
flavioti, 03/10/2018 15:25:

ChronoTrigger, 03/10/2018 00.31:



Mi son trasferito perchè la mia ragazza ha avuto una proposta di lavoro dall'azienda dove lavorava in Italia perchè hanno aperto qua in Brasile.
nei primi mesi non potevo far niente perchè aspettavo il visto, qua la burocrazia è peggio che in Italia, mi sono pure beccato una nuova legge con la polizia federal bloccata per 3 mesi perchè non sapeva che fare...vabbè!
ho studiato il portoghese, cazzeggiato (molto :D ), fatto un po' di volontariato, seguito qualche corso a caso, ripreso le vie dell'immensa città pedalando view con una camera 360° (stile google street) per una startup inglese e altre piccole attività.
Ora sto cercando un lavoro un po' più serio e inerente a quello che facevo in Italia ovvero supporto informatico anche perchè la vita qua è abbastanza cara e gli stipendi son da far la fame.





vabbè il mantenuto in poche parole
grande

:asd:

in bocca al lupo :ok:




No beh, diciamo che qualche risparmio l'ho usato, per il resto avendo l'affitto pagato dall'azienda è un grande vantaggio :salto:
ChronoTrigger
00giovedì 4 ottobre 2018 02:45
Re: Re: Re: Re:
fabreezer, 03/10/2018 22:11:

ChronoTrigger, 02/10/2018 23.17:



io ho dovuto farle quando mi sono trasferito a San Paolo, ho trovato tantissimi studi di traduzione che offrono questo servizio, credo che anche in canada ne troverai molti.
un consiglio, fatti apostillare tutti i documenti che hai.







Sì, sì.
Sto pensando di farmi il tutto da me e poi farlo revisionare da un traduttore certificato.
Alla fine, anche se decidessi di far tradurre ex novo da loro, sarebbe soldi investiti bene perché poi potrei utilizzare quelle stesse traduzioni per qualsiasi paese anglofono (Canada, USA, Australia, UK).
Per "tutti i documenti" intendi anche quelli di riconoscimento?


No intendo solo i certificati (nascita, diploma, certificato comulativo ecc)
fabreezer
00giovedì 4 ottobre 2018 16:57
Ah, ok.
Intanto vado così come "passante" ma, se dovesse piacermi, a quel punto farò il passo successivo per la richiesta della residenza permanente.
El Magico Gonzalez
00giovedì 11 ottobre 2018 22:14
noi vorremmo iniziare le pratiche per l'express entry con il patrocinio dell'ontario entro fine anno... ma la vedo dura per i documenti da certificare

in ogni caso l'idea è trasferirci in canada, zona ottawa penso

ChronoTrigger
00sabato 1 dicembre 2018 17:19
dopo 1000 colloqui ho finalmente iniziato a lavorare per un'azienda informatica, faccio un lavoro basico nulla di difficile ma spero di aumentare la rete di contatti così da cogliere un nuova opportunità.
non è stato facile, soprattutto perchè qua le aziende, come in italia, assumono per raccomandazione. sono orgoglioso che ce l'ho fatta senza aiuti e che hanno apprezzato la mia persona.
ora il problema è abituarsi alla scarsa organizzazione brasiliana, la prima settimana ho lavorato massimo fino a mezzogiorno perchè non sapevano cosa farmi fare lol
Hitman 88
00domenica 2 dicembre 2018 14:21
Complimenti davvero! Soprattutto per il coraggio e la determinazione! Tanta stima :inchino:
fabreezer
00domenica 2 dicembre 2018 19:16
Re:
wholly, 21/08/2018 22.21:

Se non hai mai vissuto all'estero, vale la pena per te provarci per un periodo. Non sarà sicuramente come te lo aspetti e ti accorgerai di lati di te che non conosci.
Magari vai a fare un corso cazzuto di specializzazione di 6 mesi-1 anno in uno dei paesi che hai in mente.
Gli Stati Uniti sono distanti anni luce da noi per cultura, forse meno in canada. Forse meglio uk ma li rischi di stare tra italiani. Se scegli uk non aottovalutare effetti di brexit.
Comunque sia in bocca al lupo.

Per il toefl valuta anche soluzioni online (ci sono ottimi docenti che lavorano su Skype, credo, sicuramente molti madrelingua disposti a fare conversazione in giro per il mondo).



Voglio riallacciarmi a ciò scritto dal buon wholly in maniera molto saggia.
In UK potrei fare il riconoscimento del titolo (fisioterapista) in maniera molto molto easy e, per le notizie che ho raccolto, la mia è una skilled profession.
Detto ciò, cosa potrei aspettarmi con la Brexit?
Potrebbe venire a crearsi una situazione simil-America (dove puoi entrare sempre come skilled professionist e, quindi, ottenendo la GreenCard dopo aver trovato un datore di lavoro che funga da sponsor)?
fabreezer
00domenica 2 dicembre 2018 19:17
Re:
wholly, 21/08/2018 22.21:

Se non hai mai vissuto all'estero, vale la pena per te provarci per un periodo. Non sarà sicuramente come te lo aspetti e ti accorgerai di lati di te che non conosci.
Magari vai a fare un corso cazzuto di specializzazione di 6 mesi-1 anno in uno dei paesi che hai in mente.
Gli Stati Uniti sono distanti anni luce da noi per cultura, forse meno in canada. Forse meglio uk ma li rischi di stare tra italiani. Se scegli uk non aottovalutare effetti di brexit.
Comunque sia in bocca al lupo.

Per il toefl valuta anche soluzioni online (ci sono ottimi docenti che lavorano su Skype, credo, sicuramente molti madrelingua disposti a fare conversazione in giro per il mondo).



Voglio riallacciarmi a ciò scritto dal buon wholly in maniera molto saggia.
In UK potrei fare il riconoscimento del titolo (fisioterapista) in maniera molto molto easy e, per le notizie che ho raccolto, la mia è una skilled profession.
Detto ciò, cosa potrei aspettarmi con la Brexit?
Potrebbe venire a crearsi una situazione simil-America (dove puoi entrare sempre come skilled professionist e, quindi, ottenendo la GreenCard dopo aver trovato un datore di lavoro che funga da sponsor)?
fabreezer
00domenica 2 dicembre 2018 19:18
Re:
ChronoTrigger, 01/12/2018 17.19:

dopo 1000 colloqui ho finalmente iniziato a lavorare per un'azienda informatica, faccio un lavoro basico nulla di difficile ma spero di aumentare la rete di contatti così da cogliere un nuova opportunità.
non è stato facile, soprattutto perchè qua le aziende, come in italia, assumono per raccomandazione. sono orgoglioso che ce l'ho fatta senza aiuti e che hanno apprezzato la mia persona.
ora il problema è abituarsi alla scarsa organizzazione brasiliana, la prima settimana ho lavorato massimo fino a mezzogiorno perchè non sapevano cosa farmi fare lol



Ottime notizie!
Lavorare fino a mezzogiorno... Hai trovato il paradiso? 😂
ChronoTrigger
00martedì 4 dicembre 2018 10:23
Re: Re:
fabreezer, 02/12/2018 19:18:



Ottime notizie!
Lavorare fino a mezzogiorno... Hai trovato il paradiso? 😂

Ahah, no era solo per far capire la mancanza di organizzazione brasiliana :D
Adesso faccio 8 ore normali, ora sono alla fabbrica della Ford a montare pc e effettuare il cambio presso gli uffici... È una cittadina praticamente.

ChronoTrigger
00martedì 4 dicembre 2018 10:26
Hitman 88, 02/12/2018 14:21:

Complimenti davvero! Soprattutto per il coraggio e la determinazione! Tanta stima :inchino:

Grazie! In effetti un po' di coraggio ce l'ho avuto, ma son sicuro che se non avessi preso questa opportunità me ne sarei pentito per tutta la vita, son cose che non accadono spesso.
Per ora zero rimpianti, certo la famiglia e amici mancano però si va avanti senza problemi.
Domenica ho cucinato il mio primo ragù da 4 ore.... Soddisfazioni😀
wholly
00martedì 4 dicembre 2018 10:56
Re: Re:
fabreezer, 02/12/2018 19.16:



Voglio riallacciarmi a ciò scritto dal buon wholly in maniera molto saggia.
In UK potrei fare il riconoscimento del titolo (fisioterapista) in maniera molto molto easy e, per le notizie che ho raccolto, la mia è una skilled profession.
Detto ciò, cosa potrei aspettarmi con la Brexit?
Potrebbe venire a crearsi una situazione simil-America (dove puoi entrare sempre come skilled professionist e, quindi, ottenendo la GreenCard dopo aver trovato un datore di lavoro che funga da sponsor)?



e' difficile capire cosa succederà. forse poco.... ma oggi non mi prenderei il rischio di vivere da immigrato in uno uk fuori da UE e in recessione. il rischio di razzismo, specie fuori da londra, sarebbe concreto. e visto che il tuo sarebbe un lavoro a contatto con le persone non sarebbe facile.



fabreezer
10sabato 25 maggio 2019 16:32
Passavo di quì per leggere qualche news su FIFA 20 e mi sono ricordato di questo thread.

Alla fine ho preso la valigia, messo dentro tutte le cose e sono partito per il Canada.
Lo scorso Marzo il governo ha approvato la mia Working Holiday Visa e sono arrivato il 5 Maggio.
Sbarcato, ho chiesto di poter entrare come "visitor" in modo da guardarmi attorno, farmi conoscere e nel mentre studiare per migliorare la conoscenza del mio inglese.
Dopo una chiacchierata di appena 5 minuti (in cui mi è stato giusto chiesto come avrei fatto a supportarmi economicamente in questo periodo), il gentilissimo border officer mi ha concesso 6 mesi di visto turistico, per poi tramutarlo in lavorativo poco prima della scadenza.

Che dire di questo quasi primo mese?
La prima settimana e la seconda sono state molto, ma molto strane.
Mi sentivo fuori dal mondo, dal mio mondo, immagino come possa sentirsi un uomo a sbarcare su Marte.
Giorno dopo giorno sono entrato progressivamente in questa nuova realtà, cercando di farlo a 360° (dialogando, vivendo i posti, guidando, etc.).
Di base, i trasferimenti non mi hanno mai impaurito, ma solo stranito per via del riassetto della propria vita che ne consegue.
Ma nella mia vita ho trovato, da ormai 12 anni, un posto che, indipendentemente da dove si trovi, mi fa sentire sempre e comunque a casa, la mia casa: la palestra. 😍
Così, la prima settimana ho subito fatto l'abbonamento e l'adattamento a questa nuova vita è stato facilitato.
Al cambio un abbonamento mensile in strutture immense (e con macchinari di qualità altissima) quì viene un massimo di 33€, con una media di 16€ ed un minimo (la palestra da me frequentata) di 7€.
La cosa esaltante è che quì è attiva la funzione "guest": ogni volta che vai ad allenarti, puoi portare con te in maniera totalmente gratuita un ospite.
Quindi, se anche l'ospite (partner di allenamento) fa l'abbonamento ad un'altra palestra, di volta in volta si può cambiare continuamente location. 😍😍😍

La seconda cosa per cui sono andato pazzo è stato CostCo (con il quale sottoscriverò la membership annuale a 60$CAD). Per chi come me acquista grosse quantità di alimenti (petto di pollo, riso, gallette, yogurt greco, etc.), CostCo rappresenta l'Eden. 😁

A breve mi iscriverò ad una scuola di inglese che mi prepari appositamente allo IELTS, sia nella versione "General training" (necessario per l'ottenimento della residenza permanente), sia in quella "Academic" (necessario per il riconoscimento della laurea in fisioterapia).

Per ora mi piace cosa offre il posto (moltissime possibilità) e, soprattutto, la mentalità delle persone.
Visto che quì funziona tutto alla grande ed i soldi, con le dovute proporzioni, girano nelle mani di tutti, l'approccio del "cliente" alla professionalità altrui è totalmente diverso da quello che siamo abituati a conoscere.
E questo l'ho notato anche nell'attività di mio zio (fa l'ottico). Il servizio costa X? Il cliente paga X, senza battere ciglio.

Se dovessi decidere oggi stesso cosa fare, direi di voler rimanere senza starci a pensare minimamente.
Mi sta piacendo tantissimo ora, figuriamoci dopo essere riuscito a poter essere quello che realmente sono, sia dal punto di vista della personalità (superando le barriere linguistiche che, al momento, non mi permettono di essere "spontaneo" -battute, interventi, etc.-), sia dal punto di vista lavorativo (in Italia, nazione piccola, ci sono 60.000 fisioterapisti. In Canada, nazione immensa, ce ne sono circa 20.000...).

Vi terrò aggiornati. 😉
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