Winning Eleven 4 - Il morboso amore per Babangida e WE4

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Blatter
00giovedì 12 novembre 2015 18:14
Non so se è la sezione giusta, ma visto la sollecitazione ad aprire un topic a parte, lo faccio.
Partendo da qui , fuori i vostri ricordi.
Preparate i fazzoletti




Generazione Joypad. Il morboso amore per Babangida e Winning Eleven 4
Matteo Aiello - zona cesarini





“Pronto”.
“Matte, sono io”.
“Ciao Ale, com’è?”.
“Tutto bene. Senti, ho bisogno di farti vedere una cosa. Ce la fai a passare da me?”.
“Sì, vengo un’oretta che poi devo studiare”.
“Ecco, allora datti una mossa. Lorenzo mi ha prestato un giochino. Non puoi capire”.
“Boia, così allucinante?”.
“Matte, non puoi capire…”.
“Ok, mi vesto e arrivo. A tra poco”.
“Fai veloce!”.

Anche se negli ultimi anni ci siamo persi di vista per questioni logistiche e non solo, considero Ale, ovvero Alessio, il mio più grande amico. Siamo nati e cresciuti insieme e abbiamo condiviso qualsiasi cosa. Pur avendo due caratteri opposti ma simili, io ed Ale andavamo così d’accordo perché avevamo gli stessi gusti. Su tutto. Dalle domeniche al cinema alla venerazione per i film di Sylvester Stallone e per la discografia dei Guns n’ Roses fino ai videogiochi e ai pomeriggi passati a giocare a Doom e Wolfenstein 3D sul mai dimenticato 486.

Non sapevo di cosa stesse parlando, ma dal tono euforico con cui mi aveva detto di correre da lui doveva trattarsi di roba grossa. Appena entrai in casa, sua madre mi disse che si era chiuso in camera dopo essere tornato da scuola. Bussai alla porta e lo trovai seduto con il joypad della Playstation in mano con davanti un videogioco calcistico a volume sostenuto. Era talmente preso che a malapena si era accorto che ero entrato. Guardai il monitor della televisione e mi cadde subito l’occhio sul risultato: 2-0 per il Camerun. Lui era la Nigeria.

“Camerun – Nigeria? Ma che partita è?”, gli chiesi.
“Coppa d’Africa”.
“Sarebbe questo il giochino bomba?”.
“Sì”.
“Ma è scritto tutto in giapponese?”.
“Sì”.

Anche il telecronista parlava giapponese e mi venne da sorridere quando mi accorsi di come pronunciava i nomi dei calciatori africani. Continuavo a non capire e Alessio non mi stava aiutando, perché sembrava quasi infastidito. Probabilmente lo era davvero. Avrei voluto chiedergli qualcos’altro, ma temevo che continuasse a rispondermi a monosillabi. O che non mi rispondesse proprio.





Un passaggio filtrante di Okocha mise davanti alla porta il numero 13 nigeriano. Finta, Songo’o per terra, appoggio di sinistro a porta vuota e Nigeria che accorcia lo svantaggio.

“Eccolo lì il Fenomeno! Eccolo!” gridò Alessio alzando le braccia al cielo, “dai ragazzi che la pareggiamo!”.

Il gol del 2-1 lo portò in trance agonistica. Iniziò ad inveire contro chiunque. Contro i suoi quando perdevano un contrasto o quando sbagliavano un passaggio, contro gli avversari quando non riusciva a portargli via il pallone, contro l’arbitro che, secondo lui, non gli fischiava un fallo a favore e addirittura contro il povero telecronista.

Dopo aver sofferto gli attacchi dei camerunensi, da una ripartenza, il pallone arrivò sulla fascia sinistra ancora al numero 13 nigeriano che partì in progressione palla al piede spinto dall’incitamento di chi, sulla sedia, stava premendo R1. I difensori avversari non riuscivano a stargli dietro e appena entrato in area di rigore, lasciò partire un diagonale di destro che bucò per la seconda volta Songo’o. Camerun 2, Nigeria 2.

“Il Fenomeno!!! Ancora lui!!!” gridò, questa volta smulinando le braccia.

La situazione era ormai fuori controllo e Alessio, inconsciamente, stava scrivendo una bellissima pagina di teatro dell’assurdo. Così assurdo che aveva coinvolto anche me. Non so se è mai capitato anche a voi, ma certe volte mi diverto più a vedere qualcuno che gioca ad un videogioco piuttosto che a giocarci.


“Ma chi è quell’imprendibile?” gli chiesi.
“Babangida” mi rispose, “il calciatore più forte del mondo.”





So che per alcuni di voi (non voglio scrivere i più giovani, perché mi fa sentire un vecchio decrepito), la scenetta che ho appena descritto potrà sembrarvi assurda, ma credetemi. Perché alla fine degli anni novanta, Ronaldo e Zidane erano indiscutibilmente i due giocatori migliori del globo, ma se a qualcuno chiedevi una top five, il nome di Tijani Babangida non restava mai fuori. Tutto questo grazie a quel videogioco incredibile che nel giro di pochi mesi riuscì ad infettare milioni di ragazzi.

Anche perché la vera carriera di Tijani Babangida, detto TJ, non è stata niente di che. Cresciuto nei Niger Tornadoes, fu acquistato dal Roda JC e girato in prestito al VVV Venlo dove esordì in Eredivisie a diciassette anni. Giocò soltanto sei partite, ma riuscì comunque a segnare tre gol. Il piccolo Venlo fu retrocesso e il prestito fu rinnovato per un’altra stagione, dove Babangida si impossessò della fascia, destra o sinistra era irrilevante, mostrando qual era la sua migliore abilità: se su Google digitate il suo nome, appariranno due voci: PES e speed.

Correndo ad una velocità mai vista su un campo di calcio, Babangida riportò il Venlo in Eredivisie timbrando per sedici volte il cartellino dei marcatori. A fine campionato, il Roda lo riportò a Kerkrade, dove restò per tre stagioni realizzando complessivamente ventitré gol in settantadue partite, arricchiti da una storica qualificazione alla Coppa Uefa. Entrò nel giro della Nazionale seppur in un ruolo marginale dato che nella sua stessa posizione giocava Finidi George, ai tempi una delle stelle delle Super Eagles.




La Nigeria campione olimpica del 1996


TJ però ebbe il suo momento di gloria assoluta quando la Nigeria vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atlanta ’96 dopo aver battuto il Brasile di Bebeto, Rivaldo, Roberto Carlos e Ronaldo in semifinale per 4-3 con un golden gol di Nwankwo Kanu e l’Argentina di Ortega, Claudio Lopez, Crespo, Simeone e Zanetti nella finalissima per 3-2.

Furono proprio le sue prestazioni in campo Europeo ed internazionale a convincere Louis Van Gaal a prenderlo all’Ajax per sostituire proprio Finidi George passato al Betis Siviglia. D’altronde si sa, quando in Olanda dimostri di poter fare la differenza, allora devi per forza indossare l’iconica maglietta bianca con la striscia verticale rossa.

Dopo aver bruciato l’erba del Parkstad Limburg Stadion, TJ sbarcò ad Amsterdam. L’inizio fu travolgente. La prima stagione, l’Ajax vinse l’Eredivisie e la Coppa d’Olanda e Babangida restò sui suoi abituali standard, disputando anche un eccellente Mondiale francese dove la Nigeria fu eliminata agli ottavi dalla Danimarca dei fratelli Laudrup.

Perse la prima parte della stagione successiva a causa della malaria e quando era prossimo al rientro, trovò l’Ajax in difficoltà. Sia Morten Olsen che fu esonerato a metà campionato, sia il suo sostituto Jan Wouters, cominciarono a preferirgli il giovane danese Jesper Gronkjaer, più lento ma molto più tecnico. Da titolare inamovibile, TJ si ritrovò spesso in panchina e dopo un altro anno passato a fare la riserva, fu ceduto in prestito ai turchi del Genclerbirligi (se riuscite a leggerlo in modo corretto alla prima, la redazione di Zona Cesarini vi regalerà la sua maglietta autografata) dove giocò dodici partite segnando due gol.





I Turchi non lo riscattarono e l’Ajax, che ormai lo riteneva fuori dal progetto, lo girò ancora in prestito al Vitesse, allenato da Ronald Koeman. Ormai la sua carriera era in parabola discendente e neppure la compagine olandese lo riscattò. Per TJ iniziò il classico giro turistico del calciatore in declino: un anno in Arabia Saudita all’Al Ittihad (dove per altro, rescisse il contratto dopo sole cinque partite) e un’ultima stagione in Cina al Changchun Yatai, prima di dire basta.

Eppure, nonostante tutto, Tijani Babangida è ancora oggi il simbolo di un’intera epoca. Della generazione dei trentenni odierni come me che passavano giornate intere a sfidare gli amici – rischiando molto spesso di rovinare l’amicizia con il proprio avversario e chi ha tirato o subito un rigore centrale sa di cosa sto parlando – segregati dentro camera, abbandonando del tutto la propria vita sociale. Scuola e Playstation. Stop. E quando ogni tanto si usciva, l’argomento di conversazione era soltanto uno.

Winning Eleven 4 è stato davvero il punto zero come Are You Experienced della Jimi Hendrix Experience per i chitarristi. Ha spazzato via la concorrenza che pure era alta dato che Fifa ’98 è stato, per me, il punto massimo raggiunto dalla EA Sports. È stato il primo videogioco di calcio “difficile”, dove a qualsiasi livello se prima non imparavi a giocare non vincevi mai ed ha introdotto una serie di cose che sono servite come apripista per i capitoli successivi. Non solo della Konami.




Il classico gol alla Babangida, sterzata secca e portiere a terra


A partire dal poter cambiare la tattica durante la partita, e che per la prima volta un calciatore destro aveva più difficoltà a calciare con l’altro piede e viceversa. Ha curato nel dettaglio di una console a 32 bit i particolari estetici dei giocatori: Davids aveva le treccine, Taribo West le corna verdi sulla testa, Zidane la chierica, Beckham il caschetto biondo e gli scarpini bianchi e Ronaldo le Nike R9 ai piedi. E ovviamente, Roberto Carlos calciava le punizioni con le tre dita, prendendo la rincorsa lunghissima.

Ma quella che reputo l’innovazione più rivoluzionaria è stata la Master League. Partire con una squadra di club con ventidue giocatori scarsi e sconosciuti e dover vincere in ogni modo per guadagnare crediti per comprare i calciatori reali, ha davvero distrutto la vita sociale di ognuno di noi. Un altro motivo per cui Babangida è entrato nel mito è perché, oltre ad essere il calciatore più veloce di tutto il gioco, costava poco e bastava lui in squadra per fare la differenza. Di conseguenza, i primi guadagni venivano messi da parte per poterlo comprare.

Per quanto oggi la Konami sia in ritardo, ma in ripresa dopo alcuni anni di oblio, rispetto alla EA e che in tanti siano tornati a giocare a Fifa, Winning Eleven 4 è e resta il miglior gioco di calcio che sia mai stato concepito. Perché per quanto la tecnologia si sia evoluta, le animazioni dei giocatori siano identiche alle controparti umane e si provi in tutti i modi di ricreare il realismo di una partita vera, i nuovi titoli hanno perso tutto il romanticismo che si trovava in quegli omini tozzi con la testa cubica e in quella telecronaca grottesca e sguaiata di Jon Kabira.




Il missile da fermo di Roberto Carlos


Non potete capire come vorrei rivivere anche solo per una volta uno di quei pomeriggi. Chiudo l’articolo con le formazioni che utilizzavamo io, Alessio ed altri due nostri amici. Tutti rigorosamente con il 4-2-1-3.

Matteo – Inghilterra:

Seaman

Neville Campbell Southgate Le Saux

Butt Scholes

Beckham

McManaman Shearer Owen

Alessio – Nigeria:

Rufai

Finidi Okechukwu West Babayaro

Adepoju Oliseh

Okocha

Amokachi Kanu Babangida

Lorenzo – Argentina:

Roa

Pochettino Ayala Sensini Zanetti

Almeyda Veron

Ortega

Crespo Batistuta C.Lopez

Francesco – Brasile:

Rogerio Ceni

Cafù Odvan Cesar Zé Roberto

Emerson F.Conceiçao

Rivaldo

R.Carlos Romario Ronaldo


Perché se prendevi il Brasile e non mettevi Roberto Carlos in attacco, non eri nessuno.


Nam 77
00giovedì 12 novembre 2015 19:12
Chi avrebbe lo avrebbe mai pensato...
Tutto questo adesso e' storia...
Bellissimo.
Svag3llo
00giovedì 12 novembre 2015 21:04
casa mia era un centro ricreativo all' epoca. quanti ricordi
weILL
00giovedì 12 novembre 2015 21:08
Winning Eleven 4 .. cominciai proprio con quel gioco. Che droga bella.. Oltretutto, come l'estensore dell'articolo, lo ritengo ancora il migliore di tutti.

Edit: insieme a WE6FE......
bistrascio
00giovedì 12 novembre 2015 22:12
Nahhhh io ho come ricordo winning eleven 3 preso a Cagliari andati per modificare una psx e con il tipo che ci faceva vedere i cd(anche il primo mgs in inglese-jappo) in strada in zona industriale come un pusher ,che tempi(ed era il 98)....
Blatter
00giovedì 12 novembre 2015 23:44
Ci si vedeva il sabaro. Ogni sabato. Alle 15. 12 malati, due televisori e tanta voglia di stare insieme. Si finiva alle 21 con un solo vincitore, ma con tutti gli altri a vedere la finale. Batistuta, Ortega, Veron, Amocachi, oltre Babangida, erano gli idoli indiscussi.
Avevamo comprato la coppa che riproduceva quella del mondiali.
Chi vinceva il torneo per tre volte di seguito la portava definitivamente a casa.
Dopo quattro anni l'ho fatta mia.
Non c'era l'online. Non c''era il momentum. Non c'era l'alta definizione. Ma c'era la passione e un divertimento mai piu' provato.
E se vincevi il torneo, la settimana era piu' bella
Svag3llo
00venerdì 13 novembre 2015 00:18
io mi mettevo con gli amici a sentire mille volte i nomi in giapponese per tradurli..avevo quasi imparato qualche kanji...
El Magico Gonzalez
00venerdì 13 novembre 2015 00:33
Re:
Svag3llo, 13/11/2015 00:18:

io mi mettevo con gli amici a sentire mille volte i nomi in giapponese per tradurli..avevo quasi imparato qualche kanji...




anche io

[SM=x4176881]

non ricordo se passammo a WE con isspro98 road to france o con WE4

resta il fatto che erano i tempi dell'universitá e dei tornei a WE

i due migliori restano uno a casa mia con due TV, con salumi formaggi e vino.. e WE

e uno al billar di torino due contro due con 8 squadre... c'era pure simonss

altro ricordo... play uno ovviamente... e joypad con il filo... gol all'ultimo minuto chi lo subisce scaglia il joypad che si tira dietro la play sul tavolo... cade si apre il coperchio... la raccogliamo la richiudiamo... e si finisce la partita come se niente fosse... mitica ps1

SENZATREGUA
00venerdì 13 novembre 2015 08:37
1995 mi sembra, JikkyouWorld Soccer 2, trovai questo disco sul tappetino di un ambulante su via Tuscolana, tutto ciò che era calcio attirava la mia attenzione 5 mila lire e via.
Avevo capito che era d'importazione ma speravo poi che almeno sullo schermo la lingua fosse occidentale....un cazzo...

Ma cominciò un amore incredibile.
Mi ricordo mio fratello ,molto piu' distaccato di me dai videogame, impazzire per la "sensazione di calcio e di costruzione".

Da li' si evolse il tutto, e mi pareva assurdo ma mi sembrava che ogni volta che passavo da un ambulante con i dischi psx trovavo una versione diversa di questo titolo , di questa serie....a volte era solo la copertina , cosi' mi ritrovai ad avere spesso due/tre dischi con lo stesso gioco.

Da li i vari winning attesi in agosto, mi ricordo un viaggio fino a Civitavecchia per prendere mi sembra WE8.
E come dimenticare le notti a patchare ed editare, cori, cronaca, prati, cartelloni ,striscioni......

Non ero già un bambino ma ancora avevo una voglia matta de cazzarà, nottate con amici, addirittura avevamo nel negozio uno sgabuzzino con un tv comprato per poche lire , psx e Winning.....
wholly
00venerdì 13 novembre 2015 08:46
A me mancano tantissimo i tempi in cui era bello giocare in 4, in locale, a coppie.

Sono ormai diversi anni che i motori di gioco non permettono più davvero di giocare in 4, trasformando le partite in battimuro insopportabili.

All'inizio io avevo il pc e giocavo ai vari FIFA, almeno fino al 98.

Poi solo pes, tanto pes, con amici.

In camera ho ancora una cartolina del 2002 dall'Australia inviata da un mio amico in cui mi diceva di allenarmi a pes per quando tornava.
Altri tempi proprio.
Wedarada
10venerdì 13 novembre 2015 08:46
per me tutto inizio' da qui...
:cry:


Sk8ter Mania XI
00venerdì 13 novembre 2015 08:58


:cry:
turr
00venerdì 13 novembre 2015 11:47
che spettaclo
ranoldo e roberto larcos
maWErik
00venerdì 13 novembre 2015 12:07
Re:
SENZATREGUA, 13/11/2015 08:37:

1995

Da li' si evolse il tutto, e mi pareva assurdo ma mi sembrava che ogni volta che passavo da un ambulante con i dischi psx trovavo una versione diversa di questo titolo , di questa serie....a volte era solo la copertina , cosi' mi ritrovai ad avere spesso due/tre dischi con lo stesso gioco.



Idem!! :lol: :lol: :lol: :salto: :salto: :salto:

mammamia quante emozioni al solo ricordo di quei giorni..


MAK'80
00venerdì 13 novembre 2015 12:11
Il primo vero amore però fu ISS su Super NES... per fortuna convertito in versione DELUXE per PSX tempo dopo...!



Quante ore... e ora massima soddisfazione trovarsi Miranda e Murillo nell'Inter. Aspettando un Galfano, un Premoli o un Capitale. :asd:

Inutile parlare del resto, da li in poi fu sempre e solo Konami il calcio dei videogiochi per me. Già mi stava simpatica perchè sul NES avevo Castlevania, e conoscevo Track & Field e Contra...



PS: RRRRRROBÉRRRTO CARRRRRRRRROSS!!!

Il king indiscusso della telecronaca.
Pika81
00venerdì 13 novembre 2015 12:27
è cominciato tutto con fifa 96, comprato con grandi sforzi economici.

giocavo sul super nintendo e dopo pochi giorni, non del tutto soddisfatti, mi recai con 2 amici in videoteca, altri tempi proprio.

dallo scaffale emerse questo



lo affittammo e dopo 3 giorni passati a giocarci, scuole chiuse, decidemmo che era troppo, troppo, troppo più bello.

ancora non ricordo come feci a trovare i soldi, a far capire ai miei che avevo comprato una merda di gioco e che avevo scoperto la luce. boh. saranno stati Galfano, Coliuto, Premoli ad aiutarmi, ma da allora tornei su tornei, anche con tanto di tabellone e due televisori in due stanze diverse, pomeriggi e serate indimenticabili, che mai e poi mai l'online potrà pareggiare.

cmq ISS pro 98 è forse quello al quale ho giocato di più, mai senza Sheringham al centro dell'attacco della mia Inghilterra, McManaman a centrocampo e Shearer sacrificato sulla destra nel tridente d'attacco [SM=g2173859]


MAK'80
00venerdì 13 novembre 2015 12:33
Re:
Pika81, 13/11/2015 12:27:

pomeriggi e serate indimenticabili, che mai e poi mai l'online potrà pareggiare.





Piccolo OT: è il motivo per cui non mi piace l'online. Mi pare di giocare contro il COM.
Il bello delle sfide tra umani, almeno PER ME, sta TUTTO fuori dalla TV e non dentro...
Pika81
00venerdì 13 novembre 2015 12:46
Re: Re:
MAK'80, 13/11/2015 12:33:




Piccolo OT: è il motivo per cui non mi piace l'online. Mi pare di giocare contro il COM.
Il bello delle sfide tra umani, almeno PER ME, sta TUTTO fuori dalla TV e non dentro...




ma per me non è proprio così, mi incazzo troppo perchè lo so che c'è un qualcuno dall'altra parte che sta ridendo di me. ma un qualcuno, non un amico o un amico di un amico. qualcosa di plausibile è stato quando io e qualche amico abbiamo comprato modern warfare 2 e ci giocavamo la sera ognuno a casa propria. meglio di giocare contro gli sconosciuti ma nulla di paragonabile alla presenza fisica, allo split screen di call of duty 4. perchè come dici tu, il bello sta davvero fuori :zizi:
SENZATREGUA
00venerdì 13 novembre 2015 12:48
Re: Re:
MAK'80, 13/11/2015 12:33:




Piccolo OT: è il motivo per cui non mi piace l'online. Mi pare di giocare contro il COM.
Il bello delle sfide tra umani, almeno PER ME, sta TUTTO fuori dalla TV e non dentro...




Questo merita un quotone immenso!!! :yes: :yes:

Noi la chiamamamo "la veloce"...daje famose na veloce....e sistematicamente partiva quasi sempre un Olanda-Nigeria o un Argentina-Inghilterra [SM=g1439203] [SM=g1439203]
li4m
00venerdì 13 novembre 2015 12:58
van der sar

stam f.de boer ooijer

r.de boer cocu seedorf

kluivert

overmars v.nistelrooy zenden



MAK'80
00venerdì 13 novembre 2015 13:06
Figo o Veròn e altri 10... :red:
Blatter
00venerdì 13 novembre 2015 14:10
Infatti, il bello di quei pomeriggi era fuori dallo schermo: le risate, gli sfottò, le incazzature, il tirare i piedi al tuo avversario, le urla, i trenini le birre, le patatine, i dolci della nonna, le telefonate delle mogli o fidanzate che pretendevano semplicemente di esistere, le accuse di combine, quelle di alterazione del software.
Un mondo.
Bellissimo
Pika81
00venerdì 13 novembre 2015 14:56
Re:
li4m, 13/11/2015 12:58:

van der sar

stam f.de boer ooijer

r.de boer cocu seedorf

kluivert

overmars v.nistelrooy zenden







ora mi dici dov'è Davids :rage: :asd: , io per un lungo periodo ho giocato con l'Olanda e Davids fantasista :love:
li4m
00venerdì 13 novembre 2015 15:05
Re: Re:
Pika81, 13/11/2015 14:56:




ora mi dici dov'è Davids :rage: :asd: , io per un lungo periodo ho giocato con l'Olanda e Davids fantasista :love:




:D :D :D

mi sa che non c era ancora in we4!

nel tempo sono entrati in squadra davids a centrocampo e hofland come centrale di sinistra :love: :D

anzi mi sa che non ho messo bergkamp!

mi ricordo van hooijdonk riserva di ruud

una lentezza allucinante ma tantissimi chili per fare a botte :D
li4m
00venerdì 13 novembre 2015 15:08
pika avevi ragione!



2.10. Netherlands (Europe)

------------------------------
1. Van Der Sar, Edwin
3. Stam, Jaap
4. De Boer, Frank
5. Trustfull, Orlando
2. Reiziger, Michael
6. Seedorf, Clarence
11. Overmars, Marc
7. De Boer, Ronald
8. Davids, Edgar
10. Bergkamp, Dennis
9. Kluivert, Patrick
------------------------------
13. Bogarde, Winston
15. Ooijer, Andre
16. Van Hintum, Marc
17. Winter, Aron
19. Van Bronckhoorst, Giovanni
18. Zenden, Boudewijn
12. Van Wonderen, Kees
14. Van Vossen, Peter
20. Nistelrooy, Ruud Van
21. Van Hooijdon, Pierre
22. Moens, Oscar




:love: :love: :love:

jorginha
00venerdì 13 novembre 2015 15:34
Per me Winning Eleven vuol dire pomeriggi e serate infiniti con i miei fratelli :red:
con i miei amici non giocavo spesso, ero troppo forte per loro (giocavo veramenre SEMPRE) e non mi divertivo. :asd:

Ricordo che winning usciva sempre più o meno ad agosto, periodo in cui io e uno dei miei fratelli eravamo in vacanza in Sardegna...l'altro fratello rimaneva a casa e aveva il compito di procurare il gioco, trovare le patch, e farcelo trovare pronto per quando tornavamo a settembre. Risultato: quando tornavamo lui era già allenatissimo e abituato al nuovo gioco, e le prime settimane le partite finivano sempre con lui vincitore, anche perché aveva la squadra master più avanzata. Per fortuna poi la scimmia prendeva il sopravvento ed eravamo in grado di recuperarlo...Bellissimi ricordi :)
M@33y
00venerdì 13 novembre 2015 15:37
Re: per me tutto inizio' da qui...
Wedarada, 13/11/2015 08:46:

:cry:





Anche per me... con Schillaci, Massaro e Stojkovic.


Però il migliore per me resta WE2000 U-23
El Magico Gonzalez
00venerdì 13 novembre 2015 15:40
ma la versione di WEJL2000 dove john dice Edmundo e quando grida dice EDMUNDOOO CARNAVAAAAL

mito
li4m
00venerdì 13 novembre 2015 15:42
M@33y, 13/11/2015 15:37:



Però il migliore per me resta WE2000 U-23




:yes: :yes: :yes:

avevo rimosso la musichetta dei menu...

Testo nascosto - clicca qui
turr
00venerdì 13 novembre 2015 16:44
Re:
li4m, 13/11/2015 15:42:




:yes: :yes: :yes:

avevo rimosso la musichetta dei menu...

Testo nascosto - clicca qui




uuuuuuhhhhh spetttacolo

uordosacca winning eleven
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