Riecco Sepang, nel ricordo del Sic - Una targa alla curva maledetta Domenica il GP di Malesia, dove un anno fa morì Simoncelli: il paddock andrà a piedi in pista nel luogo dell'incidente per la commemorazione del pilota italiano. Per la gara, c'è l'incognita pioggia nella sfida iridata Lorenzo-Pedrosa Il Motomondiale riprende a rombare: alle spalle il rischio radiazioni di Motegi, davanti il clima tropicale di Sepang. Già, è proprio sulla pista malese che domenica si corre la sedicesima e terzultima prova del campionato. Una pista che fa tornare alla mente pensieri dolorosi. Proprio qui, un anno fa, il 23 ottobre 2011, alla curva 11 si è spenta la vita di Marco Simoncelli. E proprio qui, giovedì, tutto il paddock tornerà a piedi su quella maledetta curva per scoprire una targa dedicata al Sic, mentre si fa sempre più concreta l’ipotesi di istituire una borsa di studio in memoria del pilota di Coriano riservata al giovane più promettente.
Vale: "Giusto sospendere" Lorenzo: "Che fortuna..." Pedrosa: "Finalmente la vittoria sul bagnato, è un gran giorno". Jorge: "Nel finale ho rischiato di cadere. I 23 punti? Potevano essere di più, ma anche meno. Devo andare sempre a podio per vincere il titolo". Rossi: "Alla curva 7 ero quasi per terra" Pedrosa è raggiante dopo il successo di Sepang, il sesto stagionale, il terzo di fila, ma soprattutto il primo sul bagnato: "È un bel momento e un bel giorno - ha detto lo sapgnolo della Honda, ora a 23 punti da Lorenzo -. È la mia prima vittoria sul bagnato dopo tanto tempo, quando piove è sempre stato difficile per me ma è stata una gara magnifica, ho dentro una sensazione incredibile". Felicità e ringraziamanti. "Ringrazio la squadra per avermi aiutato a migliorare sul bagnato e sono felice di questo risultato; sarebbe stato meglio se Lorenzo avesse pagato quell'errore nel finale..., ma va bene anche così. Ora vediamo di fare una buona gara in Australia".Vale: "Giusto sospendere" Lorenzo: "Che fortuna..." Lorenzo — Lorenzo, secondo, il primo ad alzare il braccio nel finale per segnalare la pericolosità delle condizioni della pista, è soddisfatto: "Sono stato molto fortunato - ha detto Jorge -, se cadevo erano 20 punti persi. Sono stato molto concentrato, sapevo che sarebbe stata dura, era importante non essere aggressivo ma andare forte, poi la gomma posteriore morbida è calata molto e quando ha cominciato a piovere non teneva più". Il vantaggio di 23 punti su Pedrosa non lo tranquillizza, ma Jorge vede la cosa con molta lucidità: "Sarebbe meglio averne di più, ma potevo averne anche di meno o essere dietro. Alla fine sono in una posizione privilegiata, ma possono succedere tante cose: nelle ultime due gare devo andare al limite, ma senza superarlo e provare a salire sul podio. Se ci riesco diventeremo ancora campioni del mondo".